37691944 1938883849496165 4584638483355664384 n

 AREThè 2018 - Il festival dell’arte e del tè

Sarà presente un’esposizione di una trentina di opere d’arte contemporanea giapponese relative al mondo Chadō (via del té)

La Fondazione Luciana Matalon ospita dal 25 al 29 settembre 2018 il Festival AREThé 2018, a cura di Mika Obata, Fondatrice del Festival AREThé e presidente di NPO World Art Bridge e Nello Taietti, Presidente della Fondazione Luciana Matalon. Il Festival, patrocinato dalla Delegazione Permanente del Giappone presso l'UNESCO, quest’anno avrà luogo per la prima volta in Italia.

Negli scorsi anni si è tenuto in note realtà parigine, a Ginevra in Svizzera e a Oxford in Inghilterra. Presso gli spazi della Fondazione Matalon sarà presente un’esposizione di una trentina di opere d’arte contemporanea giapponese relative al mondo Chadō (via del té). I chadōgu (gli strumenti utilizzati per la Cerimonia del tè) proposti sono realizzati da artisti contemporanei che intendono promuovere lo spirito d’avanguardia. Fin dalla sua nascita Chanoyu (“La cerimonia del té”) è stata una forma d’arte a tutti gli effetti. Infatti i chadōgu (strumenti per l’arte del tè) sono considerate opere d’arte, veri e propri capolavori, che possono essere funzionali e avere un valore artistico ed estetico allo stesso tempo. Questi oggetti appartengono a collezioni private e vengono utilizzati solo in particolari occasioni. Ogni pezzo è unico, indispensabile e fa parte di un insieme coerente.

Tutti gli elementi sono in armonia non solo con il luogo e il tema dell'incontro, ma anche con la stagione dell'anno e la natura. Il Festival di AREThé è l'occasione non solo per entrare in contatto con forme d’arte contemporanea ma anche per sperimentare e far conoscere al pubblico un antico rito tradizionale giapponese come il Chanoyu. Chadō significa letteralmente la Via del tè e definisce la disciplina dell’atto di preparare e bere il tè che ha avuto origine in Giappone nel XV secolo. Il tè verde in polvere (matcha), che per consuetudine si beve durante la cerimonia del tè, inizialmente veniva importato dai monaci Zen che tornavano in patria dopo aver compiuto i loro studi in Cina nel XIII secolo. Da queste semplici origini i maestri del tè, devoti del Chadō, sono giunti a una forma estetica che ha profondamente permeato la cultura giapponese. Durante il festival i visitatori potranno anche ammirare alcune composizioni ikebana in vasi e cesti di bambù ad opera dell’associazione culturale Garden Club Milano. Venerdi 28 settembre alle 18 inoltre si terrà l’incontro "I fiori della cerimonia del tè. Ikebana e zen".

Il Chapter Ikebana Ohara a Milano è parte del Garden Club Milano e dagli anni ‘70 si propone di diffondere l'ikebana, arte tradizionale giapponese, attraverso corsi, mostre, conferenze, presentazioni e workshop. In occasione del finissage della mostra, sabato 29 settembre, Alberto Moro, Presidente dell’Associazione Culturale Giappone in Italia, commenterà tre dimostrazioni della Cerimonia del té, rispettivamente alle ore 11, ore 15 e ore 17 del maestro Tsuchiya Souchou della scuola Omotesenke. Il Chanoyu, conosciuto in occidente come “Cerimonia del té”, rappresenta l'essenza della cultura giapponese dove tradizione e modernità sono indissolubilmente legate. Nella Via del tè l’obiettivo principale è raggiungere la “serenità in una tazza di té”, la possibilità di creare una comunicazione diretta, anche non verbale, tra i partecipanti. Ogni cerimonia costituisce una rappresentazione effimera, un momento di condivisione, porta tranquillità interiore ed è espressione della creatività artistica. Il pubblico sarà invitato ad apprezzare, nel susseguirsi dei gesti, il concetto della bellezza e la continua ricerca di armonia sottesa a questo rito sociale e spirituale praticato in Giappone.

NPO World Art Bridge è un'organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di progetti culturali che collegano il mondo attraverso l'arte. Il suo slogan è "L'arte di trascendere". NPO World Art Bridge crede nel potere dell'Arte come mezzo capace di creare una comunicazione profonda e ricca basata su emozioni condivise e che trascende le etnie, le credenze religiose o spirituali, le origini nazionali, la discendenza, l’età, l’orientamento sessuale, il genere, lo stato socio-economico e le opinioni politiche. Nella società contemporanea, così complessa e multiculturale, l'arte ci aiuta a comunicare, scambiare idee e condividere opinioni. Con l'obiettivo di promuovere lo scambio interculturale attraverso l'arte, l'NPO World Art Bridge organizza mostre ed eventi artistici e culturali. I nostri progetti mirano principalmente a costruire ponti tra culture diverse attraverso l'arte per il raggiungimento dell'emozione comune. NPO World Art Bridge è anche responsabile del coordinamento del Festival AREThé, fungendo da intermediario tra musei e istituzioni che desiderano organizzare questa esposizione.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito: https://arethe0.wixsite.com/worldartbridge/copie-de-home

PARTECIPANTI: Lacca vegetale : HIKIMOCHI Rikio e ONISHI Nagatoshi. Ceramiche: KANEYUKI Seigo, KATO Takehiro, KAWABATA Kentarō, KAWASAKI Motoo, MICHIKAWA Shōzō, NAKASHIMA Yutaka, OKAZAKI Yūko, YAMAMOTO Junko, ONIMARU Hekizan, TANAKA Tetsuya, TANAKA Yoshikazu, TANOUE Shinya. Calligrafia: UETA Hiroshi e YOSHIMOTO Shofu. Vetro: NISHINAKA Yukito Bambù: SHIRABE Kimiko