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Giovanni Ozzola, Through a day, Courtesy the artist and Galleria Continua

 

Artissima con Giovanni Ozzola alla Galleria Cracco

Artissima diventa guest curator di Galleria Cracco, che dal 2018 trasforma le lunette sopra le vetrie del Ristorante Carlo Cracco in installazioni site specific commissionate ad artisti contemporanei italiani. 

Artissima diventa guest curator della nuova installazione destinata alle lunette sopra le vetrine del Ristorante Carlo Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano invitando l’artista Giovanni Ozzola (Firenze, 1982) a confrontarsi con lo spazio.

La partecipazione al quarto episodio di “Galleria Cracco” amplifica il dialogo con Sky Arte, già media partner della fiera. Il progetto è stato concepito dallo chef Carlo Cracco insieme all’agenzia di comunicazione Paridevitale e a Sky Arte per sostenere l’arte contemporanea italiana portandola in un luogo simbolo del made in Italy.

La nuova installazione di Giovanni Ozzola intitolata Through a Day sarà visibile a partire dal 22 ottobre 2019 fino ad aprile 2020. Toscano di nascita ma viaggiatore instancabile, Ozzola per il progetto Galleria Cracco ha scelto di catturare il passare del tempo attraverso immagini di spazi industriali abbandonati segnati da graffiti, illuminate da “tondi di cielo” degli oculi che innescano un inaspettato effetto trompe l’oeil, aprendo lo sguardo a un orizzonte impossibile. L’artista, nel suo lavoro, parte dall’osservazione del mondo nei suoi dettagli quotidiani attraverso l’analisi dello spazio e della luce, per cercare di fissare momenti fugaci capaci di catturare la relazione spirituale tra l’uomo e l’universo. Giovanni Ozzola ricorre a diverse pratiche quali fotografia, video e installazione per dar vita ad opere caratterizzate da un forte senso pittorico, concentrandosi sul contrasto e sull’equilibrio tra le dimensioni di luce e buio, tra il misticismo e la realtà.
 
In Through a Day, le aperture circolari che sfondano lo spazio delle lunette – evocando espedienti caratteristici del barocco – lasciano illusionisticamente immaginare l’esistenza di una dimensione altra ed astratta all’interno dell’edificio, in contrasto con l’estetica urbana, industriale e abbandonata, delle superfici che invece affacciano sulla Galleria, integrandosi con l’architettura neoclassica del contesto.“La struttura Neorinascimentale della Galleria Vittorio Emanuele è un passaggio, sia fisico che simbolico: protetti dalla storia non solo architettonica del luogo ci confrontiamo con il nostro presente sospeso tra armonia e contrasto come nella cucina di Carlo Cracco – dichiara l’artista Giovanni Ozzola. Il nostro individuale cammino, il susseguirsi dei giorni legati ad una storia che tocca ciascuno andando oltre il singolo individuo. Il segno lasciato come graffito afferma l’esistenza del singolo, ma la parete colma di segni diventa la mappa che racconta un luogo e un tempo...”
 
Nelle parole di Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima: “Giovanni Ozzola riesce a rivelare una dimensione emotiva nelle sue fotografie in cui ritrae luoghi inaspettati con spicchi di cielo e di acqua. In questo intervento site specific, il cambiamento dei toni di luce nelle tre lunette racconta l’evoluzione di una giornata e dei suoi orizzonti”.
 
Dall’apertura del Ristorante Carlo Cracco nel febbraio 2018, le tre lunette si sono trasformate, grazie agli interventi di Patrick Tuttofuoco, e successivamente dei MASBEDO e di Goldschmied & Chiari, in vere e proprie vetrine d’arte fruibili gratuitamente da tutti coloro che ogni giorno attraversano la Galleria, confermando la vocazione pubblica del progetto.

Giovanni Ozzola
Nato a Firenze nel 1982, attualmente vive e lavora alle Isole Canarie, Spagna.
Il lavoro di Giovanni Ozzola è stato esposto a livello internazionale presso numerose istituzioni pubbliche e private, tra le esposizioni più recenti: IF I HAD TO EXPLAIN, YOU WOULDN’T UNDERSTAND, FOSUN FOUNDATION, SHANGHAI, CHINA; Pitch Black, Museo Fundación Unicaja Joaquin Peinado, Málaga, Spagna; Foundation Louis Vuitton, Parigi, Francia; MANIFESTA 12, evento collaterale, Palazzo Mazzarino, Palermo, Italia; MAXXI, Roma, Italia nel 2018; Untitled Association Lynchen, Berlino, Germania; District 6 Museum, Cape Town, Sud Africa; Le sue opere sono conservate in numerose collezioni private e pubbliche, tra cui il MART di Rovereto, in Italia; Chelsea Art Museum a New York, Stati Uniti; Sharjah Maraya Art Center a Dubai; Mori Museum a Tokyo in Giappone; Schunck-Glaspaleis a Herleen, Paesi Bassi; Künstlerhaus Palais Thurn Und Taxis, a Bregenz in Austria; Man Museo d’Arte, Nuoro, Italia; Waseda University, Tokyo, Giappone; Centre d’Art Bastille, Grenoble, Francia; GC, AC, Monfalcone, Ita- lia; Viafarini Docva, Milano, Italia; Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro, Italia; OCAT - Contemporay Art Terminal, Shanghai, Guandong Museum of Art, Guangzhou, Cina; 2139, Jeddah, Arabia Saudita; District Six Museum, Città del Capo, Sudafrica, Star Museum, Shanghai, Cina. Tra I premi: “Premio Terna” (2008), “The Talent Prize” (2010) e il “Premio Cairo” (2011), Seat Pagine Gialle, Regione Toscana (2007).