Antonio Rovaldi April 15 2017. 41st Rd and 10th St Queens. Realizzata grazie al sostegno di Italian Council 2019 

 Antonio Rovaldi, April 15, 2017. 41st Rd and 10th St, Queens. Realizzata grazie al sostegno di Italian Council (2019)

 

ANTONIO ROVALDI alla GAMeC di Bergamo

La mostra costituisce la seconda tappa del progetto End. Words from the Margins, New York City con cui l’artista ha vinto la quinta edizione dell’Italian Council, il programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo.

La mostra "Il suono del becco del picchio" di Antonio Rovaldi, ospitata negli spazi dell’Accademia Carrara dal 13 febbraio al 17 maggio, costituisce la seconda tappa del progetto End. Words from the Margins, New York City con cui l’artista ha vinto la quinta edizione dell’Italian Council, il programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione Urbana del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. L'Opening si terrà giovedì 13 febbraio ore 19.

Promossa dalla GAMeC in partnership con l’Università di Harvard, il Kunstmuseum di San Gallo e Magazzino Italian Art di Cold Spring (NY), la mostra racconta New York, la metropoli più iconica al mondo, dal punto di vista dei suoi margini. L’artista ha camminato nei cinque quartieri che disegnano la città (Manhattan, Brooklyn, Queens, The Bronx, Staten Island) esplorandone i confini più estremi. Da questa esperienza è nata una serie fotografica che restituisce l’immagine di una New York complessa, periferica e poco conosciuta, e un’approfondita pubblicazione dal titoloThe Sound of Woodpecker Bill: New York City, edita da Humboldt Books, che include, oltre al testo di Antonio Rovaldi, le mappe realizzate da Francesca Benedetto e contributi di Francesca Berardi, Cecilia Canziani, Anna de Manincor, Claudia Durastanti, Lorenzo Giusti, Steven Handel e Mario Maffi.

La mostra diventa inoltre l’occasione per attivare un ricco Public Program con laboratori, esplorazioni, incontri e per proseguire collaborazioni consolidate con importanti istituzioni del territorio – tra cui Accademia di belle arti G. Carrara, Bergamo Film Meeting, Orlando. Identità, relazioni, possibilità e Festival Danza Estate –, trasformando l’esperienza di Rovaldi in un modello di indagine per analizzare i confini di Bergamo, promuovendo una nuova consapevolezza degli spazi periferici come “luoghi di scrittura del domani”.