Emma Talbot - Thierry Bal - Max Mara Prize-3
Max Mara, Collezione Maramotti e Whitechapel Gallery annunciano le nuove date della residenza in Italia di Emma Talbot
L'arista arriverà in Italia a giugno 2021 per dare inizio alla sua residenza di sei mesi organizzata dalla Collezione Maramotti.
Max Mara, Whitechapel Gallery e Collezione Maramotti sono liete di annunciare che Emma Talbot (nata nel Regno Unito nel 1969), vincitrice dell’ottava edizione del Max Mara Art Prize for Women (2019-2022), arriverà in Italia a giugno 2021 per dare inizio alla sua residenza di sei mesi organizzata dalla Collezione Maramotti.
Questo prestigioso premio è dedicato ad artiste con base nel Regno Unito che non hanno ancora esposto le proprie opere in un’importante mostra antologica. Assegnato ad anni alterni dal 2005, è l’unico premio per le arti visive, di questo genere, nel Regno Unito. Alla vincitrice del Premio è offerta la possibilità di sviluppare la propria carriera attraverso un periodo di residenza in Italia della durata di sei mesi completamente finanziato e organizzato su misura, che culminerà con un’importante mostra personale del nuovo corpus di opere prima alla Whitechapel Gallery e poi alla Collezione Maramotti nel 2022.
A causa della crisi pandemica, la residenza non ha potuto svolgersi nel 2020, come inizialmente previsto. Compatibilmente con le restrizioni poste sugli spostamenti e nel rispetto delle disposizioni governative, la residenza di Emma Talbot si svilupperà tra Reggio Emilia, Catania e Roma tra giugno e novembre 2021, al fine di compiere una ricerca dedicata alla mitologia classica, all’artigianato tessile e alla permacultura, attraverso luoghi e istituzioni di grande interesse storico.
Emma Talbot ha affermato: Questo premio giunge in un momento cruciale che mi appare incredibilmente appropriato, dato che solo di recente ho iniziato a concentrarmi a tempo pieno sulla pratica artistica dopo avere lavorato per molti anni come insegnante per sostenere la mia famiglia, essendo una madre single. Il Max Mara Art Prize for Women mi aiuterà a trarre il maggior beneficio possibile da questa importante transizione. Essendo giunta nel momento ideale, questa incredibile e generosa opportunità di concentrarmi totalmente sul mio lavoro e di intraprendere una lunga ricerca con esperienze di prima mano costituirà una vera e propria svolta di vita.
Sara Piccinini, direttrice della Collezione Maramotti, ha affermato: Il progetto di Emma Talbot parte dal passato mitologico e storico-artistico per indagare nuovi principi e pratiche per lo sviluppo di una società futura. Ci auguriamo che questa residenza immersiva in Italia, in un momento così particolare a livello individuale e collettivo, possa essere la base ideale per dare forma alla sua visione.
I prodotti tessili occupano un ruolo centrale nell’opera di Talbot che, nel corso della sua permanenza a Reggio Emilia, avrà l’opportunità unica di acquisire nuove abilità in questo tipo di produzione grazie all’accesso alla Modateca Deanna, uno straordinario archivio storico dedicato alla moda e in modo particolare alla tessitura. Presso la Modateca collaborerà con artigiani locali per apprendere la tessitura a intarsia, una tecnica di maglieria jacquard utilizzata per creare motivi multicolori che l’artista incorporerà nell’opera finale. Oltre a frequentare i corsi tenuti dai docenti della Modateca e a visitare alcune aziende tessili della zona, Talbot potrà accedere all’archivio storico di Max Mara.
A Catania, in compagnia dell’artista Rosario Sorbello, Talbot potrà esplorare diverse epoche storiche, visitando antichi siti archeologici e l’area del vulcano, raccogliendo elementi per una rappresentazione del paesaggio che potrebbe informare la sua nuova opera. Acquisirà conoscenze anche sulla permacultura, una pratica molto seguita nell’ambito dell’agricoltura siciliana, che offre la possibilità di convivere in modo etico e sostenibile con la terra. Nel corso di questa particolare esperienza sarà ospite della Casa di Paglia Felcerossa, un’azienda agricola situata alle falde dell’Etna.
Nella fase conclusiva della residenza, a Roma, Talbot sarà ospitata per due mesi dalla prestigiosa accademia di ricerca The British School at Rome, dove avrà a disposizione uno studio e libero accesso a tutte le strutture dell’accademia. Nel corso delle sue ricerche beneficerà del supporto degli studiosi della British School. Focalizzandosi in particolare sul mito di Ercole, presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia l’artista studierà i disegni dell’arte vascolare etrusca, potenti veicoli della mitologia classica. Nel corso della permanenza a Roma l’artista visiterà musei e siti archeologici nell’intento di approfondire la conoscenza del paesaggio classico italiano.
La proposta con la quale Talbot ha vinto il Max Mara Art Prize for Women propone temi fortemente radicati come il potere, la governance, gli atteggiamenti riguardo alla natura e alla rappresentazione delle donne visti attraverso una lente squisitamente personale. Il punto di partenza è il dipinto Le tre età della donna (1905) di Gustav Klimt, che raffigura una donna anziana nuda in piedi e a capo chino, in uno stato di apparente vergogna. Talbot avrà l’opportunità di vedere da vicino il dipinto, che si trova presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, durante la sua residenza in Italia. Nell’opera proposta per il Premio, Talbot intende animare la figura della donna anziana come un soggetto dotato di volontà, capace di superare una serie di prove simili alle dodici fatiche di Ercole. Attraverso queste fatiche moderne, Talbot investirà la donna del potenziale necessario a ricostruire la società contemporanea, contrastando la visione negativa dell’invecchiamento, oggi prevalente.
Iwona Blazwick, Direttrice della Whitechapel Gallery, ha affermato: Emma Talbot crea disegni radiosi e sculture policrome in una scala epica; combina parola e immagine al fine di esprimere il lirismo e il dolore della soggettività. Non vediamo l’ora di conoscere l’impatto che l’esperienza italiana avrà sull’estetica visionaria della vincitrice di questa edizione del Max Mara Art Prize for Women!
Luigi Maramotti, Presidente di Max Mara, ha affermato: Sono molto orgoglioso dell’ormai lunga collaborazione con la Whitechapel Gallery e dell’amicizia che mi lega personalmente alla sua direttrice, Iwona Blazwick. Emma Talbot ha creato un progetto estremamente originale che auspichiamo possa trarre beneficio dalle incredibili potenzialità offerte dall’Italia nello stabilire un rapporto profondo con la storia dell’arte, con le tecniche del tessile e con la diversificazione dei territori: tutti elementi cruciali per le opere che l’artista si accinge a creare. Non vediamo l’ora di poterla accogliere in Italia e presso la Collezione Maramotti.