art week

 

Fondazione Monte Verità presenta EVOKING REALITIES: VOICES FOR A POLITICAL DESIRE 

Il progetto vuole riconsiderare e rileggere l’eredità storico artistica del Monte Verità, costruendo un’inedita cartografia sonora del luogo attraverso il solo utilizzo del suono e delle vibrazioni prodotte dai corpi. 

Voices for a political desire è Il quarto capitolo del processo curatoriale Evoking Realities concepito da Matteo Binci, progetto sostenuto dall’Italian Council (2021), Direzione Generale Creatività Contemporanea, Ministero Cultura Italia e sviluppato nell’occasione con la collaborazione di Nicoletta Mongini, Responsabile Cultura della Fondazione Monte Verità.

Il progetto vuole riconsiderare e rileggere l’eredità storico artistica del Monte Verità, costruendo un’inedita cartografia sonora del luogo attraverso il solo utilizzo del suono e delle vibrazioni prodotte dai corpi. La cartografia è uno strumento che consente di costruire mappe del pensiero localizzate che si compongono per risonanza e che possono essere abitate. Voci, movimenti, musiche e parole vengono disconnessi dalla loro capacità logico esplicativa per divenire vibrazioni in grado di produrre desideri veicolati dalle corporeità che le condividono e che abiteranno il Monte Verità.

L’eccezionalità delle vicende del Monte Verità - comunità di artisti, riformatori, scrittori, teosofi e anarchici nata al termine del XIX secolo - consiste in una condivisione polifonica di desideri politici differenti praticati singolarmente, ma allo stesso tempo condivisi attraverso le pratiche di vita e l’utopia di un inedito vivere assieme. Partendo dalla storia utopica della comune del Monte Verità - densa di personaggi dediti alla danza e al corpo quali Rudolf von Laban, Mary Wigman, Suzanne Perrottet - si vuole indagare il potere dei corpi e delle vibrazioni che sono in grado di produrre. Può la voce abbandonare il luogo razionale della parola e farsi corpo in sé stessa, generando un luogo alternativo rispetto alla dimensione logico discorsiva? Il suono è in grado di affettare le strutture di potere linguistico e divenire un legame tra corpi in trasformazione? In che maniera il movimento in quanto vibrazione del corpo può richiamare e materializzare un ricordo, un’utopia o un desiderio?

La performance Harmonious dissonances; negotiations di Lara Dâmaso parte dal confronto con il dipinto di Elisàr von Kupffer Il chiaro mondo dei beati (1920 –1939) conservato presso il Padiglione Elisarion del Monte Verità. Indagando il potenziale espressivo, terapeutico e politico della voce, l’artista decostruisce le strutture di potere intrinseche nell’uso disciplinato della voce.

Nella performance Magari accadrà qualcosa di meraviglioso ..., Yara Li Mennel, Anna Rigamonti e Natalie Peters sottolineano la dimensione istintiva e olistica dell’arte attraverso un approccio multidisciplinare e multisensoriale denotato da voci, suoni, danze e poesie che riscopre la forza vitale dell’essere umano.

Ilenia Caleo e Matteo Binci interverranno nella conferenza Voci per un desiderio politico che affronterà le relazioni tra corpo e politica, analizzando in che maniera le pratiche performatiche possono produrre nuove soggettività attraverso la produzione di un pensiero incarnato.

Conclude la programmazione la sessione d’ascolto Incantesimale a cura della web radio Lumpen Station che partendo dal concetto di thaumazein (stupore) tenta di evocare il represso visibile utilizzando pratiche psico magiche.

 

IL PROGRAMMA (entrata libera)

Sabato 24 settembre - Monte Verità, Strada Collina 84 6612 Ascona

17.00 Magari accadrà qualcosa di meraviglioso...Performance di Yara Li Mennel, Anna Rigamonti e Natalie Peters.

17:30 Talk con Ilenia Caleo e Matteo Binci

18:45 Harmonious dissonances; negotiations - Performance di Lara Dâmaso

19:30 Incantesimale, sessione d’ascolto di Lumpen station, Andrea Marioni.

          Aperitivo