Alfredo Jaar, LAMENT OF THE IMAGES, 2002, courtesy of the artist and Lia Rumma Gallery Milan/Naples.
Il primo festival di fotografia di moda consapevole che si concentra sugli elementi in comune a etica ed estetica, a cura di Alessia Glaviano e Francesca Marani.
Torna per la settima edizione PhotoVogue Festival, il primo festival di fotografia di moda consapevole che si concentra sugli elementi in comune a etica ed estetica, a cura di Alessia Glaviano e Francesca Marani. Tra il 17 e il 20 novembre 2022, il centro culturale BASE Milano ospiterà mostre e conversazioni, con eventi satellite nelle migliori gallerie della città. Il festival avrà anche una presenza digitale, con panel trasmessi sulla piattaforma PhotoVogue e recensioni di portfolio online, che consentiranno la partecipazione di artisti di tutto il mondo.
Il festival aprirà mercoledì 16 novembre alle 18.30 con una Lectio Magistralis di Alfredo Jaar dal titolo "Teach Us to Outgrow our Madness".
Il lavoro di Alfredo Jaar, artista e intellettuale nato in Cile nel 1956, vuole svegliarci da un certo torpore intellettuale e spingerci a vedere veramente, pensare, e costruirsi un'opinione ragionata.
Non c’è artista più appropriato per aprire la prossima edizione del PhotoVogue Festival, dedicata alle contraddizioni che nascono dalla sovraesposizione alle immagini tipica della nostra società contemporanea.
Jaar, che attualmente vive a New York, ha vissuto in prima persona la vita nel Cile di Pinochet; si è laureato in architettura durante la dittatura e ha iniziato il suo percorso artistico nel momento in cui la repressione e la censura avevano raggiunto l’apice: tutto questo ha lasciato un segno indelebile su di lui, come essere umano e come artista.
Alla base della sua arte c’è un messaggio intriso di una forte componente politica: Jaar non predilige un mezzo specifico per esprimersi; opera dopo opera, impiega il linguaggio più adatto a trasmettere il suo pensiero: video, immagine fotografica, luce e installazioni multimediali.
I temi ricorrenti nel suo lavoro sono la condanna dell’ingiustizia e delle atrocità, la manipolazione delle notizie da parte di alcuni media e la presunta verità oggettiva della fotografia.
Ciò che Jaar riesce a fare in modo eccezionale è bilanciare l'informazione, l'etica e la didattica, con la poetica e l'estetica.
È proprio il lavoro di Jaar ad aver ispirato Alessia Glaviano, direttrice del PhotoVogue Festival, nella realizzazione e curatela della mostra intitolata Regarding the Pain of Others. In particolare, un’opera di Jaar intitolata Real Pictures, tratta da un progetto dedicato al genocidio del Ruanda (a cui l’artista ha dedicato sei anni della sua vita e un totale di 25 opere).
Nell’agosto del 1994 Alfredo Jaar si è recato in Ruanda per testimoniare con i propri occhi il genocidio; ha parlato con i sopravvissuti, ha scattato una notevole quantità di fotografie e ha registrato le voci delle persone.
Real Pictures è stata esposta per la prima volta nel gennaio 1995 al Museum of Contemporary Photography di Chicago: un cimitero di immagini composto da centinaia di scatole di lino nero, disposte una sull’altra a creare diversi “monumenti”; all’interno di ogni scatola era “sepolta” una delle immagini scattate da Jaar in Ruanda: il massacro, i sopravvissuti, la devastazione. Il coperchio di ogni scatola riportava un breve testo stampato in bianco che includeva il luogo, la data e una descrizione dettagliata della fotografia nascosta all’interno.
Real Pictures è una non-rappresentazione poetica, un’assenza dolorosamente presente, in cui le immagini diventano più potenti e angoscianti per il fatto stesso di non essere mostrate. Real Pictures è una critica ai media, alla capacità di rappresentare immagini, alla nostra indolenza come utenti finali di tali immagini e alla nostra capacità critica.
Alfredo Jaar inaugurerà la prossima edizione del PhotoVogue Festival con una Lectio Magistralis dal titolo Teach Us to Outgrow our Madness presso Base Milano, mercoledì 16 novembre alle 18.30.
L’evento è gratuito e aperto al pubblico. Si ringrazia la Galleria Lia Rumma Milano/Napoli.