Guido Strazza, Segno e Segno
Segno e Segno sintetizza in maniera esemplare un lavoro di indagine che va avanti senza interruzione da sessantacinque anni, sempre lucido e prezioso, anche dal punto di vista tecnico e teorico.
Venerdì 30 novembre 2018, ore 18.00 - Sala delle Colonne - Ingresso libero
Interventi
Giuseppe Appella, Storico dell’arte
Micol Forti, Curatore Coll. Arte Contemporanea dei Musei Vaticani
Sergio Pandolfini, Il Bulino Editore
Sarà presente l’artista
Quasi a voler porre un ideale richiamo dell’antologica dello scorso anno dedicatagli dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Guido Strazza torna a informarci della sua attività grafica in occasione della pubblicazione del libro d’artista Segno e Segno contenente undici incisioni originali e dieci testi inediti. Nell’analisi di questo ultimo impegno che, in vista della pubblicazione del Catalogo Generale dell’opera Grafica (1953-2018), si presenta come un documento di assoluto rilievo, gli sono a fianco Giuseppe Appella, Micol Forti e Sergio Pandolfini.
Dopo Ricercare (1973), Orizzonti olandesi (1974), Insetti (1980), Roma (1982), Le immagini vengono senza preavviso (2001), Segno nasconde Segno (2002), Eppure io non sapevo darmi / pace (2013), Segno e Segno sintetizza in maniera esemplare un lavoro di indagine che va avanti senza interruzione da sessantacinque anni, sempre lucido e prezioso, anche dal punto di vista tecnico e teorico. Infatti, l’incisione si configura come autentica struttura linguistica. I canoni di linguaggio elaborati, veri e propri strumenti di ricerca per la definizione di una ben precisa area conoscitiva, sono evidenti nei pensieri in forma di poesia che accompagnano le incisioni:
"Segno chiama segno lo fa segno di sé per fare guerra agli altri divorarli non per sé ma per il segno che non c’è ci sarà progetto eterno per istanti concluso".
"segno visto non visto visto appena nome che non so pronunciare"
"segno sta a segno come nome sta a nome contro nome"
"segno non parla dice dice dall’A alla Z tutto insieme senza un prima né un dopo"
"da segno a segno memoria progetto di memoria"
"segno parla di sé se parla d’altro glielo mettono in bocca"
"segno nasconde segno nomi soprannomi"
"improvviso dal troppo pieno del vuoto fugge un segno mai visto nuovo nome del vuoto"
"segno racconta segno e qualcos’altro ancora che non sa"
"Sembra ben fatta la torta nera di segni della prova di stampa ma un venticello chiede chi sei? nessun segno risponde e riaccendiamo il fuoco"
Info pubblico
Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
viale delle Belle Arti 131, Roma
Ingresso accessibile Via Gramsci 71
T +39 06 3229 8221
lagallerianazionale.com
orari di apertura
dal martedì alla domenica: 8.30 – 19.30
ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura