EBERHARD & CO. RACCONTA L’EMIGRAZIONE DELL’ITALIA DEL BOOM A MIA FAIR
Un progetto speciale di iO Donna sull’emigrazione.
Eberhard & Co. conferma la sua presenza a MIA Fair con un progetto speciale di iO Donna sull’emigrazione. Il tema affrontato è di grande attualità: è infatti presente sulle pagine dei principali quotidiani italiani e stranieri ed è motivo dicostante confronto politico tra le nazioni europee sulle modalità con cui affrontare unproblema di sempre maggiore entità e di complessa gestione.
La fuga di uomini, donne, bambini alla ricerca di un futuro migliore, che lasciano il propriopaese dove le condizioni di vita sono precarie, ha oggi come scenario il Mar Mediterraneo ecome attori principali i barconi stracolmi, che approdano sulle coste italiane ed europee. Ma tale fenomeno in Italia era presente già nel secolo scorso sotto una forma opposta:l’emigrazione dei cittadini italiani verso altre nazioni, al termine della Seconda Guerra Mondiale. I volti dei migranti del dopoguerra sono ritratti in una mostra fotografica dal titolo “Il lungoaddio. Storie dei nostri emigranti dell’Italia del boom” voluta da Eberhard & Co. e realizzata grazie alla stretta collaborazione con il magazine iO Donna, che ha selezionato i materialidell’archivio del Centro documentazione RCS Periodici, del Centro documentazione RCS Quotidiani e della Fondazione Corriere della Sera, a cura della giornalista e photo-editor di iO Donna Renata Ferri, con l’obiettivo di ripercorrere un momento della storia italianaattraverso scatti evocativi. Accompagna l’esposizione un testo di Gian Antonio Stella, firmadel Corriere della Sera e profondo conoscitore della storia e delle storie dei nostri emigranti. La Maison Eberhard & Co. vuole sensibilizzare il pubblico e invitarlo a una riflessione sulpresente e sul passato grazie a una selezione di 54 immagini emozionali nelle qualiprotagoniste sono persone comuni, ritratte mentre si apprestano a iniziare il loro “viaggiodella speranza”, come ad esempio un gruppo di ragazze che raggiungono in nave i promessisposi in Australia. Altri soggetti sono i lavoratori pendolari “frontalieri” che dall’Italia ogni giorno attraversanoil confine svizzero e gli italiani emigrati che lavorano nelle miniere di Marcinelle in Belgio. La Stazione Centrale di Milano ha una sezione dedicata, dove le foto evocano la memoria diun luogo visto come crocevia di persone, di partenze e arrivi, di emozioni e affetti che siintersecano. L’esposizione rappresenta un tema sociale forte che non può lasciare indifferenti e permettedi fare un parallelo tra l’emigrazione del secolo scorso, quando gli italiani lasciavano il Paesealla ricerca di nuove opportunità e il presente, in cui l’Italia è il primo attracco sulle rotte deimigranti.“Abbiamo voluto fortemente focalizzare l’attenzione su un argomento sociale di impattoimmediato nel nostro spazio a MIA Photo Fair, perché crediamo che non si possa ignorare ilnostro passato, quel momento storico in cui noi eravamo i migranti. Riteniamo che questaconsapevolezza possa essere una chiave di lettura importante per affrontare con occhiattenti il problema dell’accoglienza e dei flussi di migranti di oggi. La fotografia ha saputocatturare i volti delle persone e questi scatti riescono a esprimere, a pieno, sensazioni checolpiscono il pubblico, in una commistione perfetta tra rappresentazione della realtà e arte”- dichiara Mario Peserico, Amministratore Delegato di Eberhard Italia.
Eberhard & Co. è partner per l’ottavo anno di MIA Fair, fiera internazionale dedicata allafotografia d’arte giunta alla X edizione, ideata e diretta da Fabio e Lorenza Castelli, che apriràdomani (visitabile fino al 10 Ottobre) a Milano all’interno della superficie espositiva di SUPERSTUDIO MAXI.
Eberhard & Co. ha scandito la propria storia, lunga oltre 130 anni, attraverso creazionicaratterizzate da grande personalità, design ed eleganza inconfondibile. La Maison sostieneiniziative di particolare interesse in ambito culturale: “Mia Photo Fair fa parte del nostroimpegno nel mondo dell’arte ed è diventato per noi un appuntamento fisso, che ha il pregiodi avvicinare il grande pubblico a un “universo” spesso considerato inaccessibile ed è ilpalcoscenico perfetto dove presentare ogni anno progetti innovativi legati alla fotografia –conclude Mario Peserico.
MIA Image Art Fair | 7 – 10 Ottobre 2021 | SUPERSTUDIO MAXI – Via Moncucco 35, Milano
Mercoledì 6 Ottobre inaugurazione su invito | www.miafair.it
EBERHARD & CO.Maison di orologeria svizzera con oltre 130 anni di storia, fondata nel 1887 a La Chaux-de-Fonds, Eberhard & Co. rappresenta eccellenzae innovazione, di cui l’azienda ha fatto il proprio marchio di fabbrica, senza rinunciare al profondo legame con le origini e la tradizione.Eberhard & Co. produce circa 16.000 pezzi all’anno con obiettivi di crescita ponderata ma costante ed è presente in circa 25 Paesi,dall’Europa agli Stati Uniti, dall’Estremo al Medio Oriente.La storia di Eberhard & Co. viene scandita da creazioni indimenticabili, quali il Chrono 4, l’8 JOURS, la collezione Tazio Nuvolari, l’Extrafort,la collezione femminile Gilda, fino alle riedizioni di celebri modelli degli anni 50’ e ’60, Scafograf e Contograf. Numerose sono state leconquiste del marchio: a partire dalla creazione del suo primo cronografo da polso nel 1919, fino al rivoluzionario Chrono 4, il primocronografo con quattro contatori allineati, brevetto esclusivo Eberhard & Co. A giugno 2019 la Maison ha inaugurato il Museo Eberhard& Co. a La Chaux-de-Fonds, all’interno della Maison de L’Aigle, lo storico edificio fatto costruire dal fondatore Georges-Lucien Eberhardall’inizio del XX secolo.Sito internet: www.eberhard1887.com