Poplars near Nuenen (1885), Vincent van Gogh, flanked by X-ray images, showing the over- painted compositions, in the restoration studios at Depot Boijmans Van Beuningen. Credit: Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, photo by Aad Hoogendoorn.
TEFAF Maastricht: le vendite delle prime giornate di fiera
La varietà e qualità dell’offerta di TEFAF Maastricht non ha eguali, sia in termini di opere che di espositori presenti all’evento.
Collezionisti, musei e appassionati d’arte hanno fatto ritorno a TEFAF Maastricht in occasione del weekend di apertura della Fiera, di nuovo in presenza dopo il 2020. I visitatori sono affluiti in gran numero per ammirare e acquistare le opere d’arte di qualità museale che interessano 7000 anni di storia, esposte da 242 galleristi in rappresentanza di 20 nazioni del mondo, per un’offerta straordinariamente diversificata. Nessun’altra fiera riunisce la stessa ampiezza, qualità e profondità di opere sotto lo stesso tetto.
La comunità museale ha fatto sentire la propria presenza forte e chiaro: oltre 100 istituzioni hanno inviato alla Fiera i propri rappresentanti, che si sono resi protagonisti di numerose vendite — così come i collezionisti privati. Tra i musei presenti spiccano il Metropolitan Museum of Art, il J. Paul Getty Museum e l’Art Institute of Chicago per quanto concerne gli Stati Uniti; il British Museum, il Courtauld Institute of Art e l’Ashmolean Museum per quanto riguarda la Gran Bretagna. Altre importanti istituzioni europee hanno visitato l’evento, tra cui il Musée de Louvre, il Rijksmuseum, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, e le gallerie nazionali di Danimarca, Berlino, Scozia e Irlanda.
Tra le vendite più significative occorse nel weekend di apertura (24 e 25 giugno) figurano:
Antichità:
- Lo specialista londinese di arte indiana e giapponese Joost van den Bergh (stand 264) ha venduto due opere al Metropolitan Museum of Art per un importo che non è stato reso noto.
- Aronson Antiquairs (stand 117), specializzato in ceramica di Delft, ha venduto il suo capolavoro - una coppia di “dipinti di porcellana” - per una cifra a 5 zeri.
- Per la prima volta alla Fiera come espositore, Thomas Coulbourn & Sons (stand 262) ha venduto tre opere tra cui un tavolo da té e gioco in legno huanghuali, dal prezzo richiesto di 100.000 euro, insieme a una cantinetta da vino di 225.000 euro e a una coppia di incisioni.
- Steinitz (stand 136) ha venduto per oltre 3 milioni di euro un set di tondi in terracotta attribuito ad Andrea Briosco il Riccio, raffigurante busti di imperatori e altre figure.
Antichità ed etnografia:
- Dr Jörn Günther Rare Books (stand 108) ha registrato un ottimo inizio grazie alla vendita di due manoscritti dal costo complessivo di oltre 1 milione di euro: le Decretali di Gregorio IX e Vite di Uomini e Donne Famosi di Boccaccio.
- Ben Janssens Oriental Art (stand 205) ha venduto un Leone Seduto in Ceramica a un collezionista privato britannico per circa 40.000 euro.
- La galleria londinese Charles Ede (stand 523) ha venduto al Musée Royal de Mariemont di Bruxelles un’opera di prova di uno scultore egiziano, raffigurante un faraone inginocchiato e risalente al Periodo Tolemaico.
- Serge Schoffel (stand 500) di Bruxelles ha venduto una coppia di Bulul realizzata dal popolo di Ifugao, Nord Luzon, Filippine.
Arte contemporanea e moderna:
- Per la prima volta alla Fiera come espositore, White Cube (stand 400) ha venduto diverse opere tra cui Hove di Antony Gormley per 500.000 sterline.
- Beck & Eggeling (stand 436), galleria a Düsseldorf, ha venduto diverse opere tra cui Fiore III e Azul Blanco di Manolo Valdés per 650.000 dollari, così come Urpflanze III dell’artista ucraino Aljoscha, presente all’apertura della Fiera.
- Grande successo per il mercante d’arte giapponese A Lighthouse called Kanata (stand 447) nella prima giornata di Fiera, durante cui ha venduto 16 opere, per metà acquistate da nuovi clienti.
- Galerie Le Minotaure (stand 434) ha venduto Quatre plans irréguliers à volutes di Sophie Taeuber-Arp, dal prezzo richiesto di 300.000 euro.
- The Mayor Gallery (stand 446), Londra, ha venduto 2 Trames de petits tirets 0º 90º di François Morellet.
- Il Presidente di TEFAF Hidde van Seggelen (stand 408) ha venduto due opere al museo olandese Voorlinden.
Argenteria:
- Aardewerk (stand 261), specialista in argenteria olandese del XVII e XVIII secolo, ha venduto per oltre 100.000 euro uno splendido calice da vino creato nel 1688 da Jan Diamant a Haarlem.
Dipinti:
La galleria di Madrid Caylus (stand 338) ha venduto un quadro raffigurante la Vergine col Bambino per circa 1,5 milioni di euro.
Lo specialista degli Antichi Maestri Colnaghi (stand 307) ha riportato la vendita del Ritratto di Nobildonna di Rodrigo de Villandrando per 700.000 euro.
Galleria Carlo Virgilio & C. (stand 357) ha venduto la sua opera di punta, Ritratto di un Personaggio non Identificato di Charles Mellin, così come diversi altri pezzi.
Trinity Fine Art (stand 350) ha venduto una delle sue opere di maggior rilievo per 180.000 euro: si tratta della raffigurazione realizzata da Pompeo Calvi di Antonio Canova nel suo Studio Circondato dalle sue Sculture.
Kunstgalerij Albricht (stand 319), uno dei mercanti di Antichi Maestri più noti di Oosterbeek, ha venduto il suo capolavoro Due Pugili di Isaac Israel insieme ad altre sei opere, tutte acquistate da collezionisti privati inglesi, americani, tedeschi e olandesi.
Scultura:
- Per la prima volta a TEFAF, la parigina Galerie Sismann (stand 249) ha venduto la sua opera di punta, Corpus, bronzo progettato da Michelangelo Buonarroti, per una cifra a sei zeri.
- Galerie Xavier Eeckhout (stand 147) ha venduto cinque sculture durante il giorno di apertura, tra cui due Elefanti Asiatici “Arriverà” di Rembrandt Bugatti per 350.000 euro.
Design:
- Galerie Marc Heiremans (stand 606) ha riportato copiose vendite tra cui uno straordinario vaso con coperchio in porcellana a guscio d’uovo realizzato tra il 1893 e il 1900.
Il Presidente di TEFAF Hidde van Seggelen ha dichiarato: “È stato un ritorno importante per TEFAF Maastricht, ed è fantastico vivere di nuovo l’energia di questa grande Fiera, che chiama a raccolta la nostra comunità di espositori, gli appassionati d’arte e i collezionisti di tutto il mondo. I nostri galleristi si sono impegnati a fondo per acquistare e ricercare le opere migliori da esporre a TEFAF Maastricht: la qualità della loro offerta, e il modo stesso in cui è presentata, testimoniano i loro enormi sforzi. Le numerose vendite all’apertura della Fiera hanno confermato che TEFAF Maastricht è l’esposizione di 7000 anni di storia dell’arte maggiore del mondo”.
L’espositore di lunga data Alessandro Di Castro ha così commentato la Fiera in corso: “TEFAF Maastricht 2022 segna un grande ritorno sulla scena mondiale dell’arte. La vivacità dei visitatori tra gli stand, e lo studio e la ricerca dei galleristi al fine di presentare solo pezzi unici, hanno contribuito all’atmosfera entusiasmante di quest’anno”.
TEFAF Maastricht continua fino al 30 giugno al MECC di Maastricht. Per informazioni www.TEFAF.com