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SASHA VINCI "IL GIOCO DELLA DERIVA"

Una performance e un’installazione site specific che l’artista crea appositamente per il chiostro catalano.

Martedì 8 marzo 2022, alle ore 18:30, nel Centro Culturale La Mercé di Girona, in Spagna, si inaugura Il gioco della deriva di Sasha Vinci, a cura di Lara Gaeta, una performance e un’installazione site specific che l’artista crea appositamente per il chiostro catalano.

Il progetto gode del patrocinio del Comune di Girona, promosso dal Centro Culturale La Mercé e realizzato in collaborazione con aA29 Project Room, galleria d’arte contemporanea che rappresenta l’artista in Italia.

Il gioco della deriva rappresenta una nuova declinazione, sia formale che concettuale, della ricerca dell’artista sul Multinaturalismo: un’utopia possibile che fonde, trasforma e mescola insieme degli elementi e delle fisicità naturali, umane e artificiali, per dare origine a delle configurazioni nuove, che trovano una loro logica e coerenza nella contemporaneità. Come è accaduto in altre performance, anche in questo caso Sasha Vinci intende coinvolgere nel progetto gli studenti del Centro Culturale La Mercé di Girona, per riflettere e dare forma insieme all’opera. Per l’artista, infatti, il vero cambiamento sociale ha sempre una matrice collettiva, e le giovani generazioni devonodebitamente essere incluse. Bisogna rivolgersi soprattutto a loro per fare presa non solo sul presente, ma anche sul futuro più immediato.

La performance di Sasha Vinci si presenta come un allegorico ed enigmatico tableau vivant, in cui le diversepersone coinvolte, in relazione con lo spazio del chiostro catalano, creano una composizione plurale persuperare il “corpo individuale” e generare il “corpo universale e politico”. Sculture di foglie bianche, duttili e delicate, si adagiano al corpo umano degli studenti-performer, alterandonele sembianze fisiche e generando una trasfigurazione che pone l’accento sul concetto di multinaturalismo. Una composizione musicale inedita, creata dall’artista insieme al musicista Vincent Migliorisi, scandirà invecei ritmi della performance, creando una dimensione sonora che trae ispirazione dall’antica simbologia musicalenarrata da Marius Schneider nelle Pietre che cantano.

Al termine della performance, i vari elementi scultorei “indossati” dagli studenti rimarranno dei testimonisilenziosi all’interno del chiostro, assemblati in un’unica installazione site specific. Attraverso quest’opera Sasha Vinci fa riferimento alla molteplicità, che altro non è che la caratteristica essenziale della vita e della realtà. Il gioco della deriva ci suggerisce che non esiste un solo mondo, ma molteplici e con pari dignità, perché la nostra collettività è una rete complessa dove gli umani oltre a generare relazioni fra loro, creano rapporti sociali anche con i non-umani e con la tecnologia.

Il tema del Multinaturalismo è dunque un cambio di prospettiva per l’artista e uno slittamento dell’asse delle priorità: non è più necessario fare delle distinzioni relative solo agli esseri umani e parlare di differenti cultureche interagiscono tra di loro, portando con sé un bagaglio di usi, costumi, religioni e linguaggi e che convivono le une con le altre in maniera più o meno tollerante e pacifica. È invece molto più interessante e indispensabile ampliare la prospettiva e fare riferimento a “differenti nature”: quella umana, animale, vegetale, minerale (e altre nuove che ancora non si conoscono, ma che solo si immaginano) che si moltiplicano e si combinano insieme, per imparare a vedere non solo dalla prospettiva antropocentrica, ma anche da tutte le altre complementari. Dunque Multinaturalismo sta per Sasha Vinci al posto di Multiculturalismo, per annullare le contraddizioni originate dall’uomo, per tornare ad avere un contatto diretto e autentico con la natura in tutte le sue forme, e per imparare a rispettare in primo luogo noi stessi.

(Lara Gaeta, “Multinaturalismo. Da ciò che si conosce a ciò che si immagina”)

Con Il gioco della deriva l’artista conferma così, la sua indole visionaria e multiforme a sondare quei territori di confine in cui il concetto di “deriva” è uno spingersi oltre, estremo, incondizionato e attrattivo, per generare nuovi punti di contatto con la Natura, meravigliosa, universale e violenta.

INFO

Centre Cultural La Mercè

Pujada de la Mercè, 12 / 17004 / GIRONA

www.girona.ct/ccmT. +34 972 223 305

aA29 Project Roomwww.aa29.itT. +39 339 1796205