La galleria Andrea Festa Fine Art presenta la mostra degli artisti Emmanuel Massillon e Darin Cooper
"Outer Body Experiences" è la prima mostra in Italia dei due artisti, la loro ricerca verte sulla black culture tra riferimenti al passato e rielaborazioni dei simboli della cultura afroamericana contemporanea.
La galleria Andrea Festa Fine Art è lieta di presentare la mostra degli artisti Emmanuel Massillon e Darin Cooper. Outer Body Experiences visibile fino al 7 settembre consiste in undici opere evocative che formano una meditazione visiva sulla coscienza critica dei neri americani; l’esposizione offre agli spettatori una mostra congiunta con due delle più promettenti giovani figure dell'arte visiva americana.
La presentazione combinata di sculture e dipinti raffigura le conversazioni interculturali che avvengono all'interno dello spazio nero. Gli artisti commentano esperienze sistemiche - come la gentrificazione, l'eccesso di polizia e la creazione di deserti alimentari - insieme a riferimenti materiali della cultura afroamericana in ogni opera.
Cooper realizza questo abbinamento attraverso un'attenta incorporazione della stampa e del collage con la pittura acrilica, mentre Massillon combina oggetti trovati come gusci di proiettile e sabbia con strumenti di ottone e maschere di legno accuratamente intagliate presentando una rivisitazione, come se fosse un gioco di parole, dei simboli della cultura afroamericana contemporanea. Massillon e Cooper decostruiscono questi simboli nella loro arte - in modo subliminale e letterale - per offrire scorci delle loro esperienze uniche nella vita dei neri. Cresciuto a Newport News, in Virginia, Darin Cooper è fortemente influenzato dalla sua educazione meridionale, dove la Chiesa, l'hip hop e l’eredità della schiavitù americana sono onnipresenti. In questa raccolta di dipinti a tecnica mista, Cooper presenta la sua interpretazione dei vari metodi di liberazione spirituale che i neri hanno creato nel corso della storia.
Lavorando principalmente con gli acrilici, Cooper utilizza l'alcol per disintegrare parti del pigmento originale, creando una velatura di colore in diverse tonalità e ottenendo una stratificazione materica simile all'acquerello. In seguito, egli sovrappone questa base con stampe di riferimento per completare l'immagine desiderata, creando un'interpretazione a tecnica mista della tradizionale pittura acrilica. Esiste una chimica palpabile tra i dipinti acrilici a base di pigmenti acquosi di Darin Cooper e le austere improvvisazioni scultoree di Emmanuel Massillon. Entrambi formatisi alla School of Visual Arts di New York, Cooper e Massillon condividono una venerazione per l'astratto che nasconde un sottotesto autobiografico ed espositivo. In questa mostra, le opere selezionate offrono persino un livello di bizzarria basato sulla capacità degli artisti di giocare sul piano sensoriale e di impiegare un livello deliberato di pastiche.
Artista concettuale, Emmanuel Massillon realizza le sue opere attraverso un processo intrecciato di artigianato interpretativo e intenzionalità artistica. Nato e cresciuto a Washington D.C., dove ha imparato a lavorare il legno dal nonno, anch'egli abile falegname, la capacità di Massillon di manipolare i materiali naturali è una delle caratteristiche che rendono il suo lavoro così unico. Nel corso del suo sviluppo creativo, ha affinato queste abilità iniziali fino a raggiungere la destrezza attuale, che gli permette di creare opere fisicamente coinvolgenti che riflettono il loro meticoloso processo di costruzione, utilizza alcuni dei materiali più naturali a disposizione, costruendo sculture che derivano in gran parte dalla terra. Legno di scarto, sabbia e persino cibo per cani riciclato vengono combinati per creare il composto che assomiglia al terreno e che alla fine forma una nuova vita su una delle tele o delle sculture di Massillon.
Le sculture di Massillon esplorano idee di ribellione decostruendo oggetti familiari storicamente associati all'oppressione dei neri o al folklore culturale, creando così oggetti inquietanti e accattivanti. Pur attingendo a storie regionali e ispirazioni personali diverse, Cooper e Massillon riflettono con forza la reciprocità dell'idea dell’identità nera, rendendo omaggio alle tradizioni e alla cultura materiale invece di patologizzare il trauma. Le loro immagini decostruite trasmettono narrazioni diverse sul tessuto resistente della vita afroamericana e, a loro volta, evocano una conversazione fantasiosa e avvincente sulla Blackness.
Darin Cooper (2000, Newport News, USA) è un artista multidisciplinare con sede a New York. Nato e cresciuto a Newport News, in Virginia, è fortemente influenzato dalle tradizioni culturali afroamericane del Sud, esplorando i temi della spiritualità, della famiglia e della conservazione. I suoi dipinti in acrilico ruminano questi concetti e incorporano usi sperimentali di pigmento, stampa e incisione. Dopo una serie di mostre collettive di successo a livello internazionale e newyorkese, Cooper è stato nominato artista residente nella Hudson Valley presso il Maced onia Institute, dove ha concluso il suo mandato nel giugno 2022.
Emmanuel Massillon (1998, Washington D.C., USA) è un artista di New York City, nato e cresciuto nella storica zona nord-occidentale di Washington D.C. Nel marzo 2022, la Galerie Julien Cadet di Parigi ha presentato una mostra personale di Massillon intitolata Wait, Just Hear Me Out! L'arte di Massillon è stata anche parte di una storica acquisizione da parte del Baltimore Museum of Art, nel tentativo di evidenziare la soggettività nera nelle sue collezioni. Le sue sculture e i suoi dipinti offrono spesso un'esplorazione del tema della "doppia coscienza", raffigurando la navigazione culturale nera nei sistemi di oppressione.