Paul Klee, Spiriti del teatro, 1939, Acquerello su carta su cartone. Collezione privata © Nicolas Borel
Esposta per la prima volta nel suo insieme in un contesto museale.
Il MASI Lugano dal 4 settembre fino all' 8 gennaio presenta una straordinaria raccolta di disegni e incisioni di Paul Klee (Münchenbuchsee, 1879 – Muralto, 1940) dalla collezione Sylvie e Jorge Helft. Esposta per la prima volta nel suo insieme in un contesto museale, la raccolta comprende una settantina di opere tra disegni a matita, penna e pastello, acquerelli, acqueforti e litografie, che coprono un ampio arco temporale della produzione dell'artista, dal 1914 fino alla sua morte. Pazientemente assemblato nel tempo a partire dagli anni '70 del Novecento, questo coerente nucleo di lavori mette in luce, con purezza cristallina, la forza e l'importanza del disegno, e in particolare della linea, nell'opera di Klee.
Quasi la metà della vasta produzione dell'artista – che comprende circa 9000 opere – è costituita da disegni. Abile e versatile disegnatore fin dai suoi esordi, Klee trova nella linea uno strumento che gli permette di raggiungere quella spontaneità, autenticità e riduzione delle forme che tanto apprezzava nelle opere d’arte preistorica e nei disegni infantili.
Stati d'animo, atmosfere e situazioni, personaggi reali e immaginari; il mondo del circo, piante e animali, il teatro e naturalmente la musica, fino alle premonizioni di morte e malattia: nelle opere in mostra la linea, mezzo essenziale e prolifico, è capace di toccare tutto il regno mistico e fiabesco dell'invenzione di Klee.
Nelle sue opere Klee impiega la linea in tutte le forme possibili: come riga dritta, a zig-zag, verticale, orizzontale, per disegnare circonferenze, frecce, numeri, lettere, segni e simboli, creando opere grafiche dalla connotazione spesso ironica e umoristica, che a tratti sfiora il sarcasmo, ma che a volte si colora di una sfumatura profondamente tragica e drammatica.