"Altra Bellezza di Gaetano Pesce" presso il Palazzo Morando di Milano
Prosegue fino al 17 luglio 2016 a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine la mostra di Gaetano Pesce a cura di Vittorio Sgarbi, dal titolo: “Altra Bellezza”, promossa nell’ambito di EXPO IN CITTÀ da Comune di Milano | Cultura, Direzione Musei Storici e organizzata da Gobbetto resine.
Allestita negli spazi espositivi al piano terra di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, prestigiosa sede della Pinacoteca dedicata all’iconografia della città di Milano tra il XV e il XX Secolo e delle collezioni di abiti e accessori delle Civiche Raccolte Storiche, la mostra mette a confronto l’eleganza e l’ordine delle opere custodite nel Museo con la Bellezza Altra, liquida, mutevole e contemporanea, attuata da Gaetano Pesce, che con il suo lavoro ha teorizzato con forza e originalità il valore della diversità, della casualità e del difetto.
L'universo immaginifico di Gaetano Pesce è presentato con l'esposizione di pezzi storici e attuali che vanno da alcuni disegni inediti per la serie di poltrone Up, associati alla rielaborazione "vestita" della storica Up 5 e 6, ai preziosi, collier, bracciali e vasetti in resina, interpretazioni contemporanee di oreficeria; fino ad arrivare alle inedite Portrait Lamp sintesi perfetta e definitiva tra design e pittura.
Vittorio Sgarbi dice di Gaetano Pesce: «E benché egli sia quasi ariostesco, con la sprezzatura di chi non vuol far trapelare il suo ambizioso pensiero, tu lo guardi e pensi che qualcosa di Leonardo, senza la retorica del suo genio, viva in lui. E poi vedi il travestimento di un uomo di teatro che si monta barba, capelli e cappelli, per somigliare a Leonardo, e pensi che quella sia una caricatura mentre questo, quello che hai davanti, è un uomo; e che forse Leonardo va restituito a una dimensione umana, di gentilezza, di ingenuità e di fulminante talento, che è quello con il quale l’intelligente e anche iroso Pesce ti affascina. È la persona più sorprendete e originale che ho conosciuto negli ultimi anni; Gaetano è sempre curioso e stupito come un ragazzo, a Los Angeles come a Venezia, desideroso soltanto e continuamente di conoscere e meravigliarsi. Orgogliosamente italiano anche, soprattutto, nel Nuovo mondo dove anche Leonardo sarebbe certamente andato se gli aerei che stava concependo glielo avessero consentito; era certamente per questo che voleva volare. Pesce, gli aerei, tra vecchio e nuovo mondo, li prende con straordinaria frequenza ed è contemporaneamente qua e là, in una Italia reale e in una Italia del cuore…».