Un progetto inedito a cura di Serena Ribaudo che si pone come omaggio e dichiarazione d'amore alla città di Palermo, esplorandone il tessuto urbano e sociale, attraverso un'esperienza artistica multisensoriale.
Alla Cappella dell’Incoronata, una delle sedi del Museo Regionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, dal 20 dicembre 2023 al 20 gennaio 2024 l’artista siciliano Sasha Vinci presenta per la prima volta “La gravità delle forze nascoste”, un progetto inedito a cura di Serena Ribaudo che si pone come omaggio e dichiarazione d'amore alla città di Palermo, esplorandone il tessuto urbano e sociale, attraverso un'esperienza artistica multisensoriale. "La gravità delle forze nascoste" di Sasha Vinci è un'occasione imperdibile per immergersi nell'anima vibrante e poliedrica del capoluogo siciliano, attraverso gli occhi e le mani di un artista che continua a ridefinire i confini dell'espressione artistica contemporanea.
Il lavoro di Vinci, comparabile ad un'opera teatrale che si sviluppa in tre “atti” distinti, prende vita nella parte centrale della Cappella dell'Incoronata dove è possibile ammirare la maestosa installazione "NON SI DISEGNA IL CIELO / Il Canto di Palermo". Quest'opera, parte della serie "NON SI DISEGNA IL CIELO" avviata a Volterra nel 2015, trasforma lo skyline e le costellazioni di Palermo in armonie musicali. L’installazione site-specific è un grande poliedro a base ottagonale che trae ispirazione dall'antica simbologia dei Quattro Canti di Palermo, detti anche Ottagono del Sole. La forma geometrica dell'ottagono viene generata dall'otto, il numero dell'equilibrio cosmico, simbolo dell'infinito, della trasfigurazione e del tempo. Su questa sorte di monolite, Vinci incide l'anima della città facendo uso di un marmo storico palermitano: il grigio Billiemi. L'ottagono realizzato con marmo riciclato e di recupero rappresenta il Cielo e la Terra che si fondono, diventando un unico elemento. Vinci dimostra ancora una volta il suo profondo legame con la territorialità e il passato che vengono trasmutati nella contemporaneità. Il lavoro artistico di Sasha Vinci parla infatti con profondità alla realtà odierna, affrontando le distanze, le paure e le contraddizioni che caratterizzano il presente. Attraverso uno sguardo trasversale, l'artista indaga sulle fratture di questo momento storico, riconsiderando i rapporti tra la natura, l'essere umano contemporaneo e il suo ambiente sociale, con l'obiettivo di acquisire una nuova coscienza etica, estetica e politica, aprendo le porte a nuove prospettive di comprensione e di interazione con il mondo che ci circonda.
Come scrive la curatrice Serena Ribaudo: "NON SI DISEGNA IL CIELO / Il canto di Palermo" è un totem in grigio billiemi - marmo storicamente panormita – un’ara che dardeggia incorruttibile in questo palcoscenico regale. La base ottagonale fa chiaro riferimento ai Quattro Canti detti anche Ottagono del Sole. E questo grande sasso scolpito è un prodigio, è un incanto antico, è un figlio del cielo: su di esso Vinci incide le stelle sopra Palermo ed il suo Skyline trasmutato in un canto, in una musica, in un suono. La Melodia di Palermo. Lungi dall'essere una massa congelata, NON SI DISEGNA IL CIELO brucia di una fiamma interiore, dei fuochi divini delle sfere celesti, non smette di cantare un canto antico e modernissimo".
Il percorso espositivo de “La gravità della forze nascoste” prosegue nella cripta che ospita un'installazione unica, una sorta di mappatura della città ipotetica, dove elementi naturali ed organici si mescolano con recuperi di piombo, creando ancora una volta un suggestivo connubio tra la storia e la contemporaneità. Infine, nella biblioteca, un imponente corpo di alabastro a base pentagonale diviene protagonista, interagendo con il pubblico e trasmettendo una straordinaria luminosità traslucida.
La curatrice Serena Ribaudo aggiunge: “La mostra è un omaggio al capoluogo siciliano, ai suoi profili, ai suoi cieli. Una dichiarazione d'amore ad una città il cui ductus ardente viene simbolicamente auscultato e registrato nelle sue armonie e dissonanze per essere restituito ai cittadini in una nuova forma espressiva come dono straordinario. Un infiammato sogno sulla città di Palermo che si libera dai legacci della contingenza e ci dischiude al chiarore di una visione universale, ci meraviglia nelle apparizioni delle sfere celesti. La gravità delle forze nascoste è una mirabile orchestrazione, un poema in più strofe, un'eccezionale operazione poietica ispirata alla legge del Bello, ed è al contempo necessaria e luminosa nella sua volontà di sintonizzazione con le tematiche del nostro tempo”.
Sasha Vinci, attraverso la sua continua sperimentazione di diversi linguaggi artistici come il disegno, la scultura, l'installazione, la performance, la fotografia e il suono, crea un'opera d'arte totale e unica nel suo genere. "La gravità delle forze nascoste" rappresenta un'ode poetica al tessuto urbano di Palermo, una celebrazione intima ed emozionante alla città che unisce passato e presente, sacro e civile. La mostra è un invito ad esplorare la città attraverso gli occhi e le opere di un artista visionario, un'esperienza che promette di affascinare e coinvolgere il pubblico in modo unico e indimenticabile.
Sasha Vinci: biografia
Il fondamento della ricerca di Sasha Vinci si basa sulla continua sperimentazione di differenti linguaggi artistici. Performance, scultura, disegno, pittura, scrittura, musica sono espressioni che l'artista utilizza per creare opere da cui emerge un pensiero libero che si interroga sulle problematiche dell’esistente, per giungere ad una visione ampia e plurale. Dal 2012 al 2018 Vinci ha collaborato attivamente con l’artista Maria Grazia Galesi con la quale ha creato il duo Vinci/Galesi, dando vita alla Trilogia del possibile: un progetto di arte pubblica e sociale che coinvolgeva attivamente i cittadini e le comunità. Nel 2008 è stato l'ideatore e il fondatore di SITE SPECIFIC, una realtà indipendente gestita dall'Associazione Culturale non-profit PASS/O. Un progetto ambizioso e di ampio respiro che trasforma la città di Scicli in un Teatro Vivo, un luogo in cui la creatività contemporanea può abitare ed esistere. Nel gennaio del 2013, in collaborazione con altri professionisti, fonda S.E.M. (Spazi Espressivi Monumentali): un modello di sviluppo sostenibile che a Scicli ridisegna la gestione integrata dei monumenti, unendo contenuti culturali dell’arte e delle tradizioni a strategie economiche. Per S.E.M. Sasha Vinci ricopre il ruolo di Direttore Artistico. Da dicembre 2012 a settembre 2013 è stato Direttore Artistico del progetto CLANG. Le opere di Sasha Vinci sono state pubblicate in differenti giornali e riviste nazionali ed internazionali come Hi-Fructose Magazine, Flash Art, Artribune, Arte e Critica, Wall Street International, Exibart ed Exibart on paper, Abitare Magazine, Espoarte, Rivista Segno, Gestalt Gtk, El Pais, Diari De Girona (Dominical), Il Sole 24 ore, Panorama, L'Espresso, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Kairós Magazine, Famiglia Cristiana, La Sicilia, Il Giornale di Sicilia, Il Giornale di Scicli. Dal 2017 collabora attivamente con la galleria d'arte aA29 Project Room.
Serena Ribaudo: biografia
Serena Ribaudo si è laureata in Storia dell'arte presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo. Vive tra Palermo e Firenze. È saggista, storico dell’arte, critico d'arte. Si occupa dell'organizzazione e del coordinamento curatoriale, scientifico e tecnico di mostre d'arte contemporanea presso organismi pubblici e privati in Italia e all'estero. Ha dedicato la sua attività in particolar modo alla curatela di mostre ed eventi artistici all'interno di sedi storiche al fine di una maggiore valorizzazione del dialogo tra arte contemporanea e patrimonio artistico-architettonico del passato. Ha collaborato con numerose riviste d' arte contemporanea tra cui Rivista Segno e Segnonline, Espoarte, Artslife, Grandi Mostre, Arte In.