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Konrad MÄgi,1922-1923,Venezia

 

VISIONI DAL NORD Pittura estone dalla collezione Enn Kunila, 1910 – 1940 al Museo Novecento di Firenze

Per la prima volta a Firenze le opere della Collezione Kunila, tra le più grandi raccolte private di pittura moderna dell’Europa nordorientale.

Firenze, 2 marzo 2017 - Presentata oggi in conferenza stampa la mostra “Visioni dal Nord. Pittura estone della collezione Enn Kunila 1910 -1940”. Il Museo Novecento ospita per la prima volta a Firenze dal 4 marzo al 21 maggio la collezione d’arte di Enn Kunila, tra le più vaste raccolte di pittura moderna dell’Europa nordorientale, una selezione inedita di artisti del primo Novecento baltico ancora poco noti al pubblico italiano.

Sono intervenuti questa mattina Cristina Giachi, vicesindaca del Comune di Firenze, Valentina Gensini, direzione Scientifica Museo Novecento, MUS.E, Sirje Helme, direttore Generale del Museo d’Arte Estone, Eero Epner, curatore della mostra, Enn Kunila, collezionista.

“Sarà un momento importante per varie ragioni - ha sottolineato la vicesindaca Giachi - una di contesto: anche quest'anno Firenze ospiterà il Festival d'Europa e l'Estonia si appresta ad assumere la presidenza Ue. Abbiamo in più un collezionista estone privato che si fa carico di preservare la memoria pittorica del suo paese, e un Paese che sta investendo molto nel tutelare e raccontare la sua produzione artistica del Novecento. E, infine, c'è una cittá come Firenze che non finisce di rinnovarsi accogliendo queste 'visioni dal Nord' con tutto quello che ciò che comporta in scambi e in ricchezza di sollecitazioni culturali. Questa mostra sarà una bellissima esperienza per tanti fiorentini e tanti turisti, italiani e stranieri, che nella nostra cittá potranno incontrare un'Europa meno conosciuta che parla della ricchezza di un'interpretazione iconografica, ma anche sorprendersi nel cogliere lo sguardo sull'Italia e l'Europa di questi artisti”.

“In vista della presidenza dell’Estonia al prossimo semestre europeo,  Il Museo Novecento offre alla città una mostra inedita dedicata alla cultura e pittura del Novecento – ha ricordato Valentina Gensini – .

Presentiamo dunque un’attenta selezione delle opere della collezione Kunila, capace di testimoniare i valori più alti dei grandi pittori di area baltica: sono artisti abituati a frequentare i grandi centri culturali europei - da Helsinki a Bruxelles a Roma - e nel contempo, osservatori ‘innamorati’ dell’Italia e dei suoi paesaggi, ritratti in numerose delle opere esposte. La mostra rappresenterà dunque una duplice occasione per rileggere il paesaggio italiano con gli occhi e la luce del Nord, ma soprattutto per conoscere meglio l’Estonia e la sua cultura attraverso conferenze, film e momenti musicali, in un ricco calendario di appuntamenti che si svolgeranno nel corso dei prossimi tre mesi”.

“Questa mostra si concentra sul ‘Modernismo classico’ dell’arte estone; le opere in particolare si collocano nel periodo che va dall’inizio del secolo agli anni ’40, prima dello scoppio della guerra. – ha sottolineato Sirje Helme – Il modernismo estone è molto legato alla ‘cultura della città’, alla passione di questi artisti per le capitali europee e la loro cultura; nello stesso tempo c’è una forte presenza della natura, che si evince dall’uso della luce e del colore. Ci teniamo molto a promuovere le opere di questi artisti in Italia; a ottobre inoltre ci sarà una mostra personale di Konrad Mägi alla Gallera Nazionale di Roma”.

Curata dallo storico dell’arte Eero Epner, la mostra presenta dipinti che ripercorrono le origini e gli sviluppi della modernità in Estonia, raccontando atmosfere, colori e paesaggi di artisti quali Ants Laikmaa, Elmar Kits, Villem Ormisson, Endel Kõks, Nikolai Triik e Herbert Lukk.

Caratterizzate da un’intensa sperimentazione cromatica, le opere testimoniano da un lato lo stretto legame di questi artisti con la natura, il paesaggio e le terre natie, dall’altro il desiderio di  partecipare alla vita culturale delle capitali europee, rivelando l’influenza di correnti artistiche internazionali, fauve e post-impressioniste. Mossi dalla volontà di superare la tradizione pittorica realista, molti artisti trascorsero lunghi periodi a contatto con l’arte europea, che reinterpretarono personalmente, gettando le basi per la nascita della pittura moderna nel paese.

La mostra dedica un’attenzione particolare a Konrad Mägi (1878-1925), considerato il primo pittore della modernità estone. Più volte associato al neoimpressionismo, all’espressionismo e al fauvismo, nell’arco della sua carriera Mägi ha delineato uno stile e un vocabolario del tutto peculiari. Tra i soggetti dei suoi paesaggi si ritrovano anche vedute di città italiane che esercitarono una forte attrazione su molti autori del periodo.

Un programma di film, visite guidate e conferenze accompagnerà i tre mesi di esposizione: un’occasione unica per addentrarsi nella cultura novecentesca europea con uno sguardo rivolto verso il Nord.

L’esposizione è promossa dal Comune di Firenze, con l’organizzazione e il coordinamento di Mus.e e la fondamentale collaborazione dell’Associazione Italia-Estonia.