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Franco Grignani (1908 – 1999) Polisensorialità fra arte, grafica e fotografia

Una mostra in cui si presenta la complessità del suo lavoro e della sua ricerca declinata attorno al tema della polisensorialità.

Dal 17 febbraio al 15 settembre 2019 il m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera) dedica una mostra antologica a Franco Grignani, in cui si presenta la complessità del suo lavoro e della sua ricerca declinata attorno al tema della polisensorialità. Tre i settori esplorati: fotografia, grafica e arte. Attraverso una ricca scelta di opere e materiale di archivio, in parte inediti, si ripercorrono le tappe fondamentali della ricerca artistica di Grignani, dall’iniziale sperimentazione fotografica alla grafica pubblicitaria, dall’analisi matematico percettiva alla Optical Art.

Chi non ha mai visto il marchio Pura Lana Vergine? Disegnato nel 1963, è l’opera di un progettista - precursore e innovatore - che con arguzia ne ha modellato le linee bianche e nere per costruire una forma unica, un’icona che associamo istintivamente a qualcosa di morbido. Fra i grandi marchi che hanno segnato l’attività di Grignani come graphic designer ricordiamo Fiat, Editoriale Domus, Borletti, Pirelli, Alfieri & Lacroix, Dompé Farmaceutici.

L’esposizione è curata da Mario Piazza e Nicoletta Ossanna Cavadini, con il contributo in catalogo di Giovanni Anceschi, Roberta Valtorta, Bruno Monguzzi e le testimonianze di numerosi grafici svizzeri che hanno conosciuto o collaborato con Franco Grignani.

La mostra è il frutto della ricerca effettuata sull’Archivio di Famiglia, su Fondi specifici del MUFOCO - Museo di Fotografia Contemporanea (Cinisello Balsamo-Milano) e Aiap Associazione italiana design della comunicazione visiva e del suo CDPG (Centro di Documentazione sul Progetto Grafico), e su importanti collezioni d’arte private italiane e svizzere. Con il partenariato del Museo della seta di Como sono stati realizzati due foulard su disegno di Franco Grignani: le due opere referenti sono esposte, rispettivamente, al m.a.x. museo di Chiasso e al Museo della seta di Como.  

La sezione fotografica della mostra sarà esposta nel febbraio del 2020 al Museo di Fotografia Contemporanea.