art week

Antenate (dalla serie), 2021.

 

Fondazione Pastificio Cerere presenta "Sara Basta. La prima madre"

Sara Basta lavora sulle relazioni, indagando le tematiche dell’educazione e della co-creazione, del linguaggio e della memoria, in un passaggio continuo tra personale e collettivo.

Giovedì 27 gennaio 2022 la Fondazione Pastificio Cerere presenta La prima madre, una personale dell’artista Sara Basta a cura di Cecilia Canziani e Costanza Meli.

La mostra, che si estende lungo gli spazi del silos e il sotterraneo del mulino, entrambi ricavati dal recupero dell’antico Pastificio Cerere, resterà aperta al pubblico da venerdì 28 gennaio a sabato 26 marzo 2022Sara Basta lavora sulle relazioni, indagando le tematiche dell’educazione e della co-creazione, del linguaggio e della memoria, in un passaggio continuo tra personale e collettivo. Attraverso la condivisione di esperienze legate a un “fare” comune, mette in discussione gerarchie e ruoli.La prima madre è stata ideata come un percorso nella sua ricerca più recente. Un corpus di opere realizzate negli ultimi due anni che restituisce una mappa emozionale disegnata dal tempo dell’artista: a partire da quello presente, vissuto e scomposto nella sua ripetitività, fino al tempo del ricordo, della ricerca nella memoria familiare, e alla relazione ciclica tra nascita e morte.

Da tale relazione originaria, il percorso si dipana esplorando i nuclei tematici che caratterizzano diverse serie di lavori di Sara Basta: la madre, la casa, la cura, il corpo dell’artista come sede e manifestazione di fisicità ed emotività.Il percorso espositivo ha inizio con una serie di autoritratti ad acquarello realizzati ad occhi chiusi nei momenti strappati alla quotidianità alterata del lockdown, un tempo-circuito che avvolge i giornidell’artista nell’insistenza di un gesto che tenta di affermare la realtà fisica dell’immagine. Questa dialettica intima tra presenza e assenza si articola nella mostra attraverso le figure della maschera e del fantasma che trasformano la memoria in qualcosa di contingente, attraverso il gioco o la documentazione.In un’opera in stoffa il ricamo centrale delinea la sagoma dei capelli della madre dell’artista, mentre un’installazione sonora ne diffonde la voce flebile: “volevo registrare lo sgretolarsi della sua lingua mentre contemporaneamente la lingua di mio figlio si costruiva”. La relazione tra madre e lingua è centrale nella mostra, così come quella con la casa, uno spazio in cui i legami prendono forma mostrandosi nella loro complessità.

Biografia

Sara Basta vive e lavora a Roma. Le sue opere nascono da ricerche collettive e dalla creazione di piccole comunità temporanee tra persone che condividono narrazioni e dialogano attraverso un fare comune. Collabora con l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove insegna Storia e Modelli per l’Arte Terapia e con cui ha realizzato diversi workshop approfondendo il tema dell’abitare e della natura. Principali mostre e progetti: Magic Carpets Landed, a cura di Bebedetta Carpi De Resmini, Kaunas, Lituania (2021) Babies are Knoking, a cura di Veronica He, Pia Lauro e Chiara Vigliotti, Studio Stefania Miscetti, Roma. Festival La fantastica, a cura di Benedetta Carpi De Resmini e Giulia Pardini, Polisportiva del Trullo Roma (2020); Grand Tour D’Italie cura di NOS Visual Art Production per il MiC; “Abito lo Spazio” per "School in Tandem" all'interno del dipartimento educativo di Manifesta12, a Palermo; Amore e Rivoluzione a cura di Fulvio Chimento, via del Mandrione, Roma (2019); Barba Rosa, con un testo di Silvia Litardi, 16Civico, Pescara; Tutorial Sirtaki, un progetto di “Passo a Due” per il Media Art Festival, Maxxi Roma - Hanji, Viaggio nei Territori della Carta, Istituto Culturale Coreano, Roma e Napoli (2018).

CONTATTI

Fondazione Pastificio CerereCoordinamento mostre e progetti: Claudia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | www.pastificiocerere.it | Tel. +39 06 45422960