Immaginare futuri possibili: nuovi paradigmi. Venerdì 17 novembre presso Cuoa Business School l’ultimo appuntamento del ciclo Art 4 a Better Future.
La Fondazione Pastificio Cerere e il Centrul de Interes (Cluj-Napoca, Romania) presentano la collettiva Perspectiva Cluj. Traiettorie dinamiche dal Centrul de Interes a cura di Gaia Bobò e Marcello Smarrelli, realizzata con il supporto della Fondazione Culturale Intact. La mostra sarà aperta al pubblico da giovedì 16 novembre 2023 a sabato 27 gennaio 2024.
Il percorso espositivo presenta una selezione di opere, alcune delle quali appositamente prodotte per gli spazi della Fondazione, realizzate da Radu Abraham & Ovidiu Leuce, Delia Avram, Sasha Bandi, Mathias Bar, Andrei Budescu, Ana Horhat & Vlad Sulea e Florin Ștefan. La mostra è il risultato della ricerca condotta dai due curatori durante la residenza svolta a Cluj-Napoca a luglio del 2023, nel corso della quale hanno avuto la possibilità di incontrare artiste/i, architette/i e designer collegati a vario titolo al Centrul de Interes, un polo culturale polifunzionale da anni estremamente attivo nella scena di Cluj, cittadina divenuta particolarmente nota per la Scuola di Pittura, interna all’ Accademia di Belle Arti, in cui si sono formati artisti del calibro di Victor Man e Adrian Ghenie.
Caratterizzato da un taglio interdisciplinare, il progetto è mirato a restituire diverse possibili visioni della città di Cluj-Napoca e della sua variegata e sorprendente produzione artistica che la rende una realtà di grande rilievo nel panorama culturale europeo. Ne emerge un percorso intergenerazionale, particolarmente incentrato sulla pittura, attraverso il confronto tra i lavori di Delia Avram (1980), Mathias Bar (1997), Sasha Bandi (1989) e Florin Ștefan (1968) ma anche segnato dalla volontà di evidenziare un’attitudine collaborativa tra artisti, architetti paesaggisti e designer impegnati a vario titolo nella definizione di progettualità e prospettive future. È il caso della collaborazione tra lo scultore Ovidiu Leuce (1981) e il designer Radu Abraham (1989), o ancora tra l’architetta paesaggista Ana Horhat (1980) e il graphic designer Vlad Sulea (1980).
La risonanza tra la storia e le attività della Fondazione Pastificio Cerere e quelle del Centrul de Interes, nonché il loro ruolo nella produzione e promozione della scena culturale del territorio, costituisce un’occasione di riflessione sui centri di produzione artistica considerati “punti panoramici” privilegiati per l’osservazione della città come ecosistemi in evoluzione. Allo stesso tempo, questa esperienza si pone quale passaggio iniziale di un processo volto a favorire lo scambio e la reciproca conoscenza delle scene artistiche delle città di Roma e Cluj-Napoca.
Inoltre, nel 2024 è prevista la pubblicazione di un volume che approfondirà i punti di intersezione della progettazione dei due centri culturali, in particolare con un focus analitico sulle ricerche delle artiste e degli artisti del Centrul de Interes.