The Summer Show 2016, tradizionale appuntamento di fine anno dedicato agli studenti del master di Fondazione Fotografia, quest’anno assume un respiro internazionale e si arricchisce di importanti novità. Al percorso dedicato alle opere degli studenti che quest’anno terminano il biennio, intitolato Lo Stato delle Cose, e all’esposizione mid-term riservata ai progetti in corso degli studenti del primo anno, si aggiungono per la prima volta nell’allestimento le opere dei finalisti dello European Photography Award, un riconoscimento assegnato ogni anno ai migliori allievi delle scuole di fotografia europee.

La personale di Claudio Gobbi Armènie Ville dà conto di un progetto di foto-installazione e di libro d’artista concepito da Gobbi a Parigi nel 2007 durante una residenza presso la Cité Internationale des Arts, in coincidenza con l’Anno dell’Armenia in Francia. Si tratta di un lavoro sulla forza dell’architettura armena, sulla sua atavica capacità di continuare a ripetere gli stessi segni e processi nello spazio e nel tempo per oltre 1500 anni, e sull’eredità di un paese da sempre diviso fra oriente e occidente e ancora alla ricerca delle sue radici culturali più profonde

Conversazioni notturne, infine, presenta una serie di fotografie realizzate da Stefano Graziani nel 2011, in cui ogni immagine si prefigura come un incontro a sè. A differenza di quanto accade nell’osservazione quotidiana della realtà, nelle inquadrature di Graziani si può vedere un solo soggetto per volta; prive di qualsiasi riferimento spaziale e temporale e ordinate secondo una tassonomia elaborata personalmente dall’artista, le immagini si presentano come una serie di unità discrete attraverso cui si articola un processo di conoscenza del mondo, ovvero una sua interpretazione.

Le mostre sono promosse da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di risparmio di Modena. The Summer Show 2016 è accompagnata da un catalogo edito da Fondazione Fotografia; la personale di Claudio Gobbi è presentata insieme al volume d'artista Armènie Ville edito da Hatje Cantz, in anteprima esclusiva per il bookshop del Foro Boario.