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Guggenheim Art Classes 2017: si aprono le iscrizioni al 2° ciclo

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi.
Marcel Proust

Dopo il successo del primo ciclo della quarta edizione delle “Guggenheim Art Classes”, corso di storia dell’arte ideato dalla Collezione Peggy Guggenheim, a cura di Alessandra Montalbetti, della Pinacoteca di Brera, Milano, e reso possibile anche grazie al sostegno di Garage San Marco SpA, mercoledì 31 maggio si aprono le iscrizioni al secondo ciclo, al via a partire dal 9 settembre, secondo il calendario a seguire.   

Questa quarta edizione non si tiene più in aula, ma è itinerante. È un vero viaggio alla scoperta dei “tesori nascosti” che si celano a Venezia, ma non solo. Venezia, la città dove viviamo, camminiamo, e dove non abbiamo mai tempo per una sosta. Eppure basterebbe davvero poco per accorgersi delle “meraviglie” silenti, e da sempre presenti, che accompagnano i nostri passi. Dalla Basilica dei SS. Giovanni e Paolo alla Scuola Grande di San Marco, dalla Chiesa di Santa Maria Assunta a Torcello alla Fondazione Giorgio Cini, prosegue il cammino di scoperta e riscoperta grazie alle “Guggenheim Art Classes”.

Il corso prevede, per ciascun incontro, due gruppi di partecipanti, uno mattutino e uno pomeridiano. L’iscrizione è aperta a tutti, con riduzioni speciali per i Soci del museo, i possessori di Guggenheim Young Pass e gli insegnanti di ogni ordine e grado, ed è obbligatoria in quanto il numero dei posti è limitato. Per informazioni e iscrizioni: 041.2405440/429 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / www.guggenheim-venice.it

SECONDO CICLO (settembre – dicembre)

09.09.2017 l Diversi punti di partenza

La Basilica dei Santi Maria e Donato a Murano e la Chiesa di Santa Maria Assunta a Torcello

28.10.2017 l Golden Age veneziana
La Basilica dei SS. Giovanni e Paolo e la Scuola Grande di San Marco

18.11.2017 l L’illuminata tradizione del mecenatismo a Venezia
Basilica di San Giorgio Maggiore e Fondazione Giorgio Cini

15.12.2017 l Rutilante arte del mosaico
La Basilica di San Marco

Il suo mercante Léopold Zborowski, nel dicembre del 1917 nella galleria parigina di Berthe Weill. L’esposizione suscitò scandalo per i nudi femminili esposti in vetrina, tanto da dover chiudere in anticipo. Nel 1917 il dipinto venne acquistato dal mercante d’arte Paul Guillaume ed esposto in rarissime occasioni, al Palais des Beaux-Arts, a Bruxelles, nel 1933 e alla Kunsthalle Basel, a Basilea, nel 1934, per poi entrare nella collezione Toso di Venezia, nel 1952. Successivamente, nel corso degli anni, Ragazza con il bavero alla marinara è stata esposta a Milano, Roma, Padova, Verona, Venezia, Ancona, Caserta e Torino, dopo che lo Stato Italiano l’ha notificata quale opera di altissimo valore artistico e storico.

Prima della sua esposizione, la tela è stata oggetto di un intervento di restauro, ad opera del capo-conservatore della Collezione Peggy Guggenheim e reso possibile grazie al prezioso sostegno di EFG, che ha abbracciato con entusiasmo il progetto comprendendone l’importanza storico-artistica. Luciano Pensabene Buemi è intervenuto sulla superficie del dipinto rimuovendo lo spesso strato di vernice non originale, ossidata e ingiallita, applicata in occasione di un precedente intervento di restauro, che ne aveva falsato i colori, rendendo illeggibili soprattutto i toni freddi, grigi e blu, del dipinto e l’incarnato roseo che era ormai era diventato color ocra. Grazie all’intervento i colori hanno nuovamente assunto le tonalità originali e anche le tracce di ossidazioni e sbiancamenti, visibili in più parti sulla tela, sono state colmate.

Come già accaduto nel 2016 con il capolavoro di Pablo Picasso Lo Studio (L’Atelier), EFG ha esteso il proprio sostegno al museo anche con questo importante intervento di conservazione che permette oggi di poter esporre l’opera di Modigliani a Palazzo Venier dei Leoni. 

Questo progetto permette a EFG di riaffermare il proprio impegno a favore di un’istituzione d’eccellenza come la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, collaborazione iniziata nel 2001 con la banca BSI, acquisita e oggi integrata in EFG, gruppo bancario internazionale specializzato in private banking e asset management. Attraverso questo progetto di restauro, EFG intende affiancare in modo ancora più puntuale la Collezione, dimostrando che l’impegno nel campo dell’arte si realizza non solo attraverso una propria collezione di arte contemporanea, ma anche partecipando a progetti specifici che contribuiscono alla crescita del comune patrimonio culturale.