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LE MOSTRE ITINERANTI E IL RELATIVO CONTRATTO DI NOLEGGIO
Articolo di Gilberto Cavagna di Gualdana, responsabile dipartimento diritto della proprietà intellettuale di Negri-Clementi Studio Legale.
Il noleggio delle mostre è un mercato in espansione. Le mostre itineranti sono, infatti, prodotti editoriali ormai maturi, spesso disponibili a catalogo, e rappresentano una grande opportunità per i curatori/gli enti che le hanno allestite di recuperare, con la vendita di un prodotto “chiavi in mano”, gli (spesso) ingenti costi necessari per la realizzazione della prima edizione.
I potenziali acquirenti di mostre sono numerosi; musei, archivi, biblioteche, istituzioni e fondazioni culturali e/o enti pubblici o privati, ma anche centri commerciali, spazi polifunzionali e fiere.
I vantaggi per chi noleggia le mostre realizzate sono notevoli. Non solo un guadagno ulteriore rispetto a quello conseguito con la prima edizione, ma anche una forte leva di valorizzazione delle opere esposte, la possibilità di individuare partner strategici e di adottare economie di scala (convenzione per tutte le edizioni con un unico trasportatore, un’unica assicurazione, etc.), maggiori occasioni di commercializzare il merchandising relativo all’evento a minori costi di produzione e l’opportunità di integrare il noleggio della mostra con ulteriori servizi “ancillari” remunerati, come la realizzazione di specifici materiali didattici o allestimenti site specific, la traduzione dei materiali e ristampe dei cataloghi, così come la possibilità di offrire servizi di pubbliche relazioni e promozioni pubblicitarie integrate e, se del caso, anche la realizzazione di eventi accademici come conferenze e convegni legati al tema dell’esposizione.
Anche dal punto di vista di chi ospita la mostra numerosi sono i vantaggi; in primis quello del contenimento dei costi. Il costo per l’affitto di una mostra è infatti mediamente il 25% del costo complessivo necessario per la sua realizzazione, con la conseguenza che un ente espositivo può, con uno stesso budget, offrire sino a quattro eventi e conseguire i relativi maggiori ritorni (sia economici che di visibilità).
Le mostre itineranti coprono le tematiche più disparate; recentemente abbiamo assistito a un proliferare di mostre interattive a carattere scientifico riguardanti diversi ambiti disciplinari: la fisica e la matematica, le scienze naturali e biologiche, l’astronomia e temi sociali come la mobilità e la sicurezza. È quasi sempre possibile noleggiare mostre tenendo conto anche degli spazi espositivi, in quanto spesso l’esposizione è composta da un nucleo di base e da moduli aggiuntivi.
I contratti di noleggio di mostre disciplinano i termini e le condizioni relativi alle mostre itineranti, partendo da impegni generici a “esporre la mostra in ambienti e mediante attrezzature che siano conformi alle caratteristiche della stessa” sino a prevedere condizioni convenute di volta in volta che considerano nel dettaglio il tipo di mostra e le opere esposte.
Tenendo conto delle parti coinvolte e della tematica e opere della mostra (e della allocazione di spese e ricavi), il contratto di noleggio di mostre disciplina poi i soggetti che devono provvedere alle operazioni di trasporto, montaggio e smontaggio della mostra, inclusi i materiali didattici come proiettori, monitor e targhette esplicative, alla promozione dell’esposizione (e alle modalità, spesso specificate, di indicazione della collaborazione tra le parti), nonché al servizio di visita guidata e/o altri servizi collaterali, come la realizzazione di bookshop con cataloghi e gadget.
Di solito, il noleggiante è responsabile della sicurezza dei materiali esposti e dei visitatori, impegnandosi a mantenere nelle sedi espositive, negli orari di apertura, personale incaricato della vigilanza. A carico del noleggiante può essere inoltre previsto l’impegno di stipulare un contratto di assicurazione “da chiodo a chiodo” che copra le operazioni di trasporto, montaggio e smontaggio e l’intero periodo di esposizione della mostra.
Specifiche previsioni disciplinano spesso le modalità di ritiro e riconsegna della mostra, con condizioni e termini di eventuali rinnovi o proroghe dell’esposizione.
Particolari previsioni regolano (o dovrebbero, perché nella prassi spesso i contratti non curano tali aspetti …) lo sfruttamento dei diritti di proprietà intellettuale relativi alla mostra, nella misura in cui sono sussistenti e sono nella disponibilità del soggetto che noleggia l’esposizione, con le relative clausole di garanzia e manleva sul loro utilizzo: ad esempio i diritti sul format dell’evento, diritti di riproduzione delle opere esposte, diritti di pubblicazione dei contributi e delle schede riassuntive.
Il presente contributo costituisce un estratto di ART&LAW n. 1 del 2019 su LA MOSTRA (IM)PERFETTA di Negri-Clementi Studio Legale Associato (http://negri-clementi.it/wp-content/uploads/2019/02/ARTLAW-119-LA-MOSTRA-IMPERFETTA.pdf).