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Archivi Tematici del XX Secolo

Da un’idea della ricercatrice e gallerista Allegra Ravizza dodici piccole raccolte di materiali di archivio originali diventano oggetti da collezione.

Un libro prezioso, uno spartito firmato da un amico, le pagine di un quotidiano che ha cento anni, una vecchia fotografia con dedica, un biglietto di auguri e una lettera manoscritta, una antica fiaba illustrata, il ricordo di una Diva, la scrittura di un rivoluzionario, una struggente dedica d’amore, un calendario illustrato.

Con Archivi Tematici del XX Secolo la Galleria Allegra Ravizza mette a disposizione di studiosi, collezionisti e appassionati piccole e preziose raccolte di documenti e oggetti originali accuratamente selezionati.

Dodici raccolte che, con i loro preziosi contenuti, raccontano argomenti specifici del secolo scorso, dal Decadentismo al Futurismo. Frutto di una ricerca approfondita, gli Archivi Tematici hanno l’ambizioso scopo di restituire sensazioni dimenticate o incomprese relative a una storia culturale condivisa.

“La cultura è come il rumore – spiega Allegra Ravizza citando John Cage – quando lo vogliamo ignorare ci disturba, quando lo ascoltiamo ci rendiamo conto che ci affascina […] Il silenzio non esiste [1], così come l’ignoranza non esiste”.

Obiettivo di questo progetto di ricerca e diffusione di materiali culturali originali è ritessere una relazione tra la storia passata e gli esiti culturali della contemporaneità, nella convinzione che la storia dell’arte e della cultura abbiano un ruolo evolutivo nello sviluppo della coscienza individuale e collettiva: “quando lo ascoltiamo, l’eco del rumore della Cultura, sentiamo che rimbalza su ogni parete intorno a noi - continua la gallerista - e si trasforma per essere Conoscenza e Consapevolezza”.

I dodici archivi vogliono aiutare la comprensione del passato, in un momento storico come quello che stiamo attraversando, che ci chiude nelle nostre case e sta cambiando profondamente il modo di fruire l’arte: gli Archivi Tematici del XX Secolo infatti, possono essere spediti in qualunque luogo ed essere fruiti da chiunque permettendo a ognuno di ripercorrere, in modo curioso, le tracce di artisti, musicisti e poeti del secolo scorso.

Gli archivi si dividono in due gruppi: uno dedicato a Gabriele D’Annunzio e uno alla Musica Futurista. Il primo gruppo raccoglie alcune celebri pubblicazioni del più noto poeta del Decadentismo italiano – Canto Novo, Poema Paradisiaco, Sogno di tramonto d’Autunno – corredate dalle musiche di Franco Casavola, Francesco Paolo Tosti, Ottorino Respighi, Gian Francesco Malipiero e molti altri che si sono ispirati alle liriche del poeta.

Il secondo gruppo è dedicato alle ricerche sulla Musica Futurista con materiali come il documento originale del Manifesto del Musicisti Futuristi e de L’Arte dei Rumori di Luigi Russolo, le tracce delle prime registrazioni audio del suo Intonarumori e gli spartiti musicali di altri esponenti del movimento come Francesco Balilla Pratella, Franco Casavola e Silvio Mix.