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Norma Jeane, Corpo di fabbrica, 2020. Installazione luminosa composta da: dispositivo per monitoraggio a distanza in tempo reale del respiro indossato dall'artista per tutta la durata della mostra, impianto luci, materiali vari. Courtesy Fondazione La Quadriennale di Roma Photo Studio DSL

 

 

Quadriennale d’arte 2020 FUORI - Corpo di fabbrica di Norma Jeane

In attesa della riapertura al pubblico, la Quadriennale 2020 continua ad essere FUORI abitando lo spazio urbano attraverso un’opera che mantiene presente e viva la connessione tra la mostra e il visitatore.

Mentre dietro le porte chiuse di Palazzo delle Esposizioni la mostra attende il ritorno dei visitatori, FUORI dal Palazzo un’opera d’arte prende vita, solitaria e visibile da via Nazionale ogni sera dalle 18.00 alle 8.00 del mattino, grazie alla fruttuosa collaborazione tra la Fondazione Quadriennale di Roma e l’Azienda Speciale Palaexpo.

Corpo di fabbrica è un’opera che “respira”, una grande installazione luminosa creata da Norma Jeane per le arcate di Palazzo delle Esposizioni. Per tutta la durata della mostra al calare del buio il Palazzo pulsa di luce seguendo in tempo reale la frequenza e l’intensità del respiro dell’artista collegato a distanza attraverso un dispositivo indossabile. 

Invitato dai curatori Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol a realizzare un lavoro site-specific per l’esposizione, Norma Jeane riflette sul rapporto simbiotico tra uomo e tecnologia ma anche sulla dimensione politica del respiro, quanto mai presente nel corso di questo 2020. In attesa della riapertura al pubblico, la Quadriennale 2020 continua ad essere FUORI abitando lo spazio urbano attraverso un’opera che mantiene presente e viva la connessione tra la mostra e il visitatore.

L’opera è stata realizzata con la collaborazione del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano rappresentato dagli inventori del brevetto del dispositivo Respirhò Andrea Aliverti e Ambra Cesareo (insieme ad Alessandra Angelucci e Lorenzo Francioli).

“Fedele al motto della mostra la Quadriennale è comunque  , con una importante presenza sulla rete e con il respiro di Norma Jeane, che fa pulsare di luce il palazzo in sonno, in attesa della imminente riapertura” dichiara Umberto Croppi, presidente della Fondazione La Quadriennale di Roma.

“In questa occasione vorrei semplicemente esprimere un ringraziamento. Ieri sera, passando davanti alla facciata di Palazzo delle Esposizioni, finalmente visibile, ho avuto la sensazione di ricevere un dono. Attraverso la metafora del rapporto tra quantità di ossigeno e intensità della luce, l’artista Norma Jeane e con lui tutta la Quadriennale d’arte 2020, ci regalano una pulsazione di vitalità. Nonostante tutto. Quindi come presidente e come passante su via Nazionale, grazie” dichiara Cesare Pietroiusti, presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo.