LE CATTEDRALI DELL’ENERGIA alla Casa dell'Energia e dell'Ambiente a Milano
Architettura, industria e paesaggio nelle immagini di Francesco Radino e degli Archivi Storici Aema, a cura di Francesco Radino e Fabrizio Trisoglio dal 21 ottobre 2016 al 27 gennaio 2017.
La mostra “Le cattedrali dell’energia. Architettura, industria e paesaggio nelle immagini di Francesco Radino e degli Archivi Storici Aem”, con oltre cento immagini racconta e descrive gli edifici, i luoghi e le architetture dell’impresa dediti alla produzione dell’energia da nord a sud Italia.
Esposta presso la Casa dell’Energia e dell’Ambiente di Milano dal 21 ottobre al 27 gennaio, la rassegna è ideata e promossa dalla Fondazione Aem - Gruppo A2A, curata da Francesco Radino e Fabrizio Trisoglio e si articola in due sezioni in stretto dialogo fra loro che mettono in evidenza due sguardi, due epoche e che ripercorrono la storia delle “cattedrali dell’energia” dai primi del novecento ad oggi.
L’inedita campagna fotografica a colori, realizzata da Francesco Radino nel 2016, illustra gli edifici simbolo di Aem, le nuove architetture del Gruppo A2A, tracciando un lungo percorso - testimonianza della contemporaneità - che dalle centrali valtellinesi porta in Friuli e che dai termovalorizzatori lombardi giunge agli splendidi invasi della Calabria. Si tratta di costruzioni dall’aspetto molto differente che uniscono utilità a estetica e creano nuovi equilibri con la natura circostante. I quattro elementi naturali acqua, terra, aria e fuoco assumono di conseguenza un’importanza imprescindibile, che non solo li lega ai processi di produzione dell’energia, ma li rende parte attiva nell’unione trasversale di paesaggio e architettura.
Nella sezione dal taglio storico, un’accurata selezione di scatti fotografici in bianco e nero, appartenenti al prestigioso patrimonio fotografico conservato negli Archivi Storici Aem, illustra con scatti di Vincenzo Aragozzini, Guglielmo Chiolini, Antonio Paoletti, Gianni Moreschi una panoramica delle strutture industriali della prima metà del Novecento, che ritraggono imponenti centrali, officine, ricevitrici e monumenti elettrici di Milano, di Cassano d’Adda e della Valtellina, oltre a dettagli dei macchinari, quadri di manovra per le linee elettriche o per il servizio tramviario.
Il corpus di immagini nella sua completezza mostra una varietà di edifici, caratterizzati dalla prevalenza di elementi storici o moderni. Ne sono esempio la centrale idroelettrica del Roasco, progettata dal celebre architetto Piero Portaluppi, che ricorda un castello medievale, gli impianti di Grosotto e Fraele dalla matrice neorinascimentale e neoromanica, mentre il richiamo allo stile gotico è evidente nella centrale termoelettrica di Monfalcone, dalle ampie navate che ribadisce la connessione al tema delle “cattedrali” così come riporta il titolo della mostra. Espressioni più moderne, geometriche, legate all’alternanza dei pieni e dei vuoti, sono la ricevitrice sud di Milano e la centrale idroelettrica di Calusia in Calabria, progettata da Giovanni Muzio.
Alberto Martinelli, presidente di Fondazione Aem - Gruppo A2A, da tre anni ha aperto le porte dell’Archivio Storico alla città, promuovendo un’inedita serie di mostre fotografiche, convegni e creando un dialogo tra patrimonio storico e contemporaneo come emerge dal suo testo di presentazione della mostra: “alla selezione delle ‘cattedrali storiche’ di Aem, documentate dai preziosi scatti degli Archivi Storici di Fondazione, si accompagnano le splendide immagini contemporanee di Francesco Radino, già protagonista negli anni Ottanta con Gabriele Basilico e Gianni Berengo Gardin di grandi servizi fotografici per la municipalizzata milanese.
Insieme ai luoghi storici di Aem e delle altre realtà che compongono oggi il Gruppo A2A, la nuova campagna fotografica ha indagato i più moderni impianti dell’azienda e i suoi nuovi territori di competenza, non più storicamente ancorati all’area lombarda ma da anni ormai diffusi su tutto il territorio italiano”.
L’esposizione è corredata da un prezioso volume di oltre 150 immagini di grande valore storico e artistico che approfondiscono significativamente il tema. Nel libro, a cura di Francesco Radino e Fabrizio Trisoglio, sono presenti le introduzioni istituzionali di Alberto Martinelli, presidente di Fondazione Aem - Gruppo A2A e di Giovanni Valotti, presidente A2A e importanti contributi critici di: Roberto Mutti, Francesco Radino, Ornella Selvafolta e Fabrizio Trisoglio. Il coordinamento generale è di Luisa Toeschi, consigliere di amministrazione di Fondazione Aem.
Cenni biografici. Francesco Radino nasce a Bagno a Ripoli (Firenze) nel 1947. Dopo studi di Sociologia, negli anni Settanta si dedica completamente alla fotografia in vari ambiti da quello industriale al design, dall’architettura al paesaggio. Da sempre intreccia lavoro professionale e ricerca artistica ed è oggi considerato uno degli autori più influenti nel panorama della fotografia contemporanea in Italia.
A partire dagli anni Ottanta partecipa a numerosi progetti di carattere pubblico di ricerca sul territorio, fra i quali le campagne fotograficheArchivio dello Spazioall’interno del Progetto Beni Architettonici e Ambientali della Provincia di Milano, il progetto Osserva.Te.Rpromosso dalla Regione Lombardia, il progettoEuropean Eyes on Japan, Atlante italiano 2003 per il Ministero per i Beni e le Attività Culturali eTramsformazioneper il Museo di Fotografia Contemporanea di Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo (Milano).
Stimato in Italia e all’estero, Radino dal 1984 ha collaborato con l’Aem a numerose campagne fotografiche, che hanno costituito uno dei fondi più ricchi e pregiati dell’Archivio fotografico contemporaneo di Fondazione Aem. Ha pubblicato inoltre numerosi libri e realizzato diverse opere audiovisive.
Ha esposto in gallerie e musei italiani, europei, giapponesi e statunitensi e le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private internazionali.
Archivio storico fotografico Aem
Dichiarata di interesse storico-culturale dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia, la raccolta Aem, che consta di oltre 180.000 documenti fotografici, illustra dai primi anni del Novecento fino ai giorni nostri non solo la storia e lo sviluppo di una azienda elettrica municipalizzata, divenuta oggi una grande impresa multiservizi, ma anche i cambiamenti storico-economici e politici della nostra città, le trasformazioni sociali di una comunità e le evoluzioni del territorio lombardo, a partire da quello montano valtellinese. Suddiviso in vari fondi, l’archivio si è progressivamente composto per addizioni grazie all’opera dei tanti fotografi che hanno collaborato con l’Azienda Elettrica Municipale. In particolare, dal fascismo ai primi anni Cinquanta, autori del calibro di Antonio Paoletti, Vincenzo Aragozzini e Guglielmo Chiolini hanno costituito con i loro servizi fotografici un diario serrato di immagini che racconta la progressiva modernizzazione elettrica di Milano e la costruzione dei grandi impianti in Valtellina.
Fondazione Aem – Gruppo A2A
Costituita il 27 giugno 2007, la Fondazione Aem ha finalità di pubblica utilità e solidarietà sociale e si propone di perseguire, nell’ambito territoriale della Regione Lombardia, la salvaguardia e la valorizzazione della storia e della cultura aziendale di Aem, storica società energetica del Comune di Milano. Tra i numerosi scopi, il sostegno alla ricerca scientifica e l’implementazione di tecnologie innovative nel campo dell’energia e dei servizi a rete che sono stati il tratto caratteristico di Aem. Altra importante attività della Fondazione è quella rivolta alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione dei beni storici, architettonici e culturali di Aem, come ad esempio il suo archivio storico, l’archivio fotografico, la collezione di oggetti d’arte, promuovendone e diffondendone la loro conoscenza.