Michelangelo Pistolatto, La smorfia, 1962-75
Museum Beauty Contest - progetto diretto da Paco Cao a Roma
Dal 21 febbraio al 1 maggio 2017 alla Galleria Nazionale d'arte moderna e contemporanea
Dopo un’accurata selezione, sono stati scelti i ritratti della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma che parteciperanno al concorso di bellezza organizzato dall’artista spagnolo Paco Cao, che attualmente vive e lavora a New York. La selezione dei candidati ha coinvolto attivamente lo staff del museo al completo, dal direttore ai curatori, dal dipartimento educazione, agli addetti alla conservazione, con un’attenzione particolare agli assistenti di sala, considerato il loro personale, quotidiano e continuo rapporto con le opere d’arte. Il concorso prevede due categorie: uomini e donne. L’obiettivo è quello di assegnare un premio al personaggio più bello per ciascuna categoria, prendendo in considerazione aspetto fisico, portamento e atteggiamento, indipendentemente dallo stile o dalla qualità tecnica delle opere. La giuria è il pubblico. Partecipano al concorso i ritratti dei primi anni del XIX secolo fino alla fine del XX secolo, da maestri come Giorgio de Chirico,Vincent van Gogh, Umberto Boccioni, Giovanni Boldini, Vincenzo Gemito, Michelangelo Pistoletto, Vittorio Corcos e Amedeo Modigliani, insieme ad artisti meno noti e anonimi. Alle primarie – la fase iniziale del concorso tenutasi dal 10 ottobre 2016 al 22 gennaio 2017 – hanno passato il turno 18 uomini e 18 donne tra i 35 uomini e le 35 donne inizialmente selezionati. Si è votato solamente on-line. Nella fase finale del concorso – dal 20 febbraio al 1 maggio 2017− i partecipanti saranno esposti nella galleria principale del museo e il voto potrà essere dato sia on-line che di persona, inserendo la scheda nell’urna apposita.
Il concorso di bellezza terminerà con le celebrazioni del Gran Finale il 27 marzo 2017, in cui si terrà la cerimonia di proclamazione dei vincitori per ciascuna categoria, Miss e Mister Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, e saranno assegnate le varie onorificenze. La mostra resterà aperta fino al 1 maggio 2017. I due vincitori saranno gli ambasciatori della Galleria Nazionale per tutto il 2017. Il progetto realizzato da Paco Cao instaura con il pubblico una relazione forte, su più livelli, attraverso diversi canali di comunicazione. Per l’artista, infatti, “la presenza mediatica e tutti i processi di intensa mediazione pubblica sono necessari”. “I miei progetti” spiega, “sfidano i confini tra alta e bassa cultura. La mia pratica artistica cerca di dare una prospettiva inaspettata che riflette la società contemporanea e stabilisce una forte interazione tra arte, contesto e pubblico. Questo progetto intende fondere le procedure dell’arte contemporanea con i meccanismi della cultura pop.” Ironia e parodia non possono essere ignorate se si vuole comprendere a fondo un progetto che rompe la quarta parete del museo, si interroga sul “dogma democratico” e implica una riflessione profonda sul genere e sulle questioni sociali. Il contest cita un format classico, la mela d’oro alla più bella, il concorso di bellezza indetto da Zeus per scegliere tra Era, Atena e Afrodite, un’iconografia condivisa da tutta la storia dell’arte che attraversa il tempo e tratta la bellezza come qualità e strumento di scambio. Il Museum Beauty Contest è un progetto in progress e fa parte di Time Is Out of Joint. Il progetto è sostenuto da Fondazione Banca Nazionale delle Comunicazioni, American Academy in Rome, Molto Italiano, Lorenzo Bassetti e A3M Associazione Amici dell’Arte Moderna a Valle Giulia.
Paco Cao (Tudela Veguín, Asturie, Spagna 1965) dal 1995 vive e lavora a New York. La sua pratica artistica è caratterizzata dall’analisi della “meccanica” del fare arte e dallo studio delle strategie pubblicitarie. Nei suoi complessi progetti queste componenti vengono elaborate ricorrendo a una vasta gamma di materiali, media, e professionalità stabilendo un forte coinvolgimento tra artista e spettatore, tra opera e pubblico. Tutte le fasi del processo assumono un valore artistico ed estetico. Tra i più importanti musei e istituzioni che hanno ospitato i suoi progetti vanno ricordati: MoMA; Metropolitan Museum of Art; El Museo del Barrio; The New Museum, New York; Museo del Prado; Museo Reina Sofia, Madrid; MUSAC, León; CGAC, Santiago de Compostela; Biennale di Mercosul, Porto Alegre; Carillo Gil Museum, Città del Messico; Mart, Rovereto; MAN, Nuoro; Museo di Arte Contemporanea, Anversa, BOZAR Bruxelles. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui: The museum of the Victim, 2009; JP-UM, 2005; Fèlix Bermeu: A Hidden Life, 2004; Unknown, 2002; e Rent-a-body, 1999. Il suo lavoro è stato recensito, tra gli altri da The New York Times, The Village Voice, The Huffington Post, Los Angeles Times, ArtNews, El País, El Mundo, ABC, La razón, e La Vanguardia.