PASSATO + PRESENTE = CARAVAGGIO & CONTEMPORARY
Un centro di ricerca nel cuore dell’Italia si propone di rianimare il passato con uno sguardo teso al futuro.
By Angelica Moschin
“Why Have There Been No Great Women Artists” si chiede Linda Nochlin nel suo brillante e attualissimo saggio del 1977. Infatti, perché? Forse perché le loro storie sono state prima oscurate da quelle dei loro colleghi uomini e poi insabbiate da secoli di negligenza e di accettazione passiva dello status quo? Può darsi.
Ma allora, se è davvero così, come sradicare quei preconcetti che hanno per così lungo tempo tenuto le donne lontane dall’ “empireo” dei grandi nomi? La storia, si sa, anche quella degli antichi maestri, viene scritta dai vincitori o, in alternativa, da quanti, per una serie di concause, si sono trovati al posto giusto al momento giusto per autoproclamarsi tali.
Ma la storia, per fortuna nostra, non è un concetto monolitico e immutabile, dato una volta per tutte, bensì un organismo in costante evoluzione che si perfeziona nel tempo, adattandosi via via agli stimoli che provengono dall’esterno. La storia “si pensa”, nel senso hegeliano del termine, e pensandosi si corregge.
A quel punto, anche in momenti difficili come quello che stiamo attraversando, il terreno è fertile per idee e progetti che possono portare, ad esempio, alla nascita in pieno lockdown di un nuovo centro di ricerca all’interno di Palazzo Museo Bourbon del Monte nella città umbra di Monte Santa Maria Tiberina, che mescolando natura, scienza, arte e musica, mira a riscoprire proprio l’arte delle donne in modo dinamico e creativo. Co-fondato dalla storica dell’arte e restauratrice Dr. Roberta Lapucci e dalla specialista di valorizzazione e pubbliche relazioni Jane Adams che abbiamo avuto il piacere di intervistare, Caravaggio & Contemporary offre agli studenti e ai visitatori l’opportunità di godere di una serie di esibizioni artistiche, concerti, simposi, letture, conferenze ed eventi speciali, in uno scenario idilliaco all’interno di una prestigiosa residenza signorile.
Oltre ad offrire un programma dinamico di eventi culturali, il centro è anche sede di alcune importanti collezioni e archivi come l’archivio tecnico di Roberta Lapucci e la Collezione di arte contemporanea di Richard Fremantle. Le opere d’arte verranno restaurate, documentate e archiviate, aggiungendo ulteriori informazioni al corpus dei materiali di ricerca.
Cos’è Caravaggio & Contemporary? Puoi raccontarci brevemente come è nato e perché in un momento storico delicato come il presente che stiamo vivendo?
C&C è nato durante il lockdown quando io e Roberta Lapucci abbiamo visto la scuola d'arte in cui lavoravamo chiudere i battenti a causa del Covid-19. Da quel momento, con tenacia e lungimiranza, abbiamo unito le forze per sviluppare una serie di progetti di restauro, eventi e mostre sia a Firenze che a Palazzo Museo Bourbon del Monte. Fra le prime iniziative c’è stato un convegno su Elisabeth Chaplin, (Fontainebleau, 1890 - Firenze, 1982), l’artista donna col maggior numero di opere conservate nelle collezioni fiorentine, in occasione del restauro di un suo dipinto. Da lì a poco è seguito un simposio dal titolo “Da Artemisia alle altre: le donne del Caravaggio”, che ha visto il completamento del restauro dell’opera Sinite Parvulos di Artemisia Gentileschi, attualmente in mostra in Olanda e proprietà della chiesa romana dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso, il primo di una serie di progetti di riscoperta dell’arte femminile e dell’arte sacra in Italia ad opera di Caravaggio & Contemporary. Il restauro è stato possibile grazie alla generosa donazione da parte di Mark Smith di Private Italy Tour.
Artemisia Gentileschi, Sinite Parvulos, dopo il restauro, foto di Stefano d'Amadio.
Da sempre, infatti, hai una predilezione per progetti mirati alla riscoperta dell’arte delle donne, un tema che coltivi da anni con passione e cura e di cui hai fatto una vera e propria missione. Ci puoi raccontare il perché di questa scelta?
Ho semplicemente raccolto il passaggio di testimone che Jane Fortune, fondatrice di Advancing Women Artists inc. e filantropa americana, ha voluto affidarmi prima della sua scomparsa nel 2018. Jane voleva che a Firenze toccasse ad altri proseguire la sua missione, ovvero quella di recuperare e restaurare le opere di artiste dimenticate o poco valorizzate nella storia dell’arte per salvarle così dall’oblio e dal deterioramento. Ho lavorato per anni al suo fianco, condividendone la visione e la passione inesauribile che la animava. Ora il mio sogno è quello non solo di raccoglierne l’eredità, ma anche di integrarla all’interno di nuovi progetti. Il restauro del Sinite Parvulos è stato solo un tassello in più, un altro passo in questa direzione…
Jane Adams con Matteo Rossi Doria, restauratore CBC Coop davanti al Sinite Parvulos di Artemisia Gentileschi post restauro, foto di Stefano d'Amadio.
Puoi fare una piccola “disclosure” di quelli che saranno i progetti a venire di Caravaggio & Contemporary nel 2022?
Il 2022 sarà un anno decisivo e denso di occasioni che vedrà la presentazione di un’inedita Maddalena di Artemisia Gentileschi proveniente dagli Stati Uniti e attualmente in fase di restauro, la creazione dell’archivio della Collezione Fremantle, una piccola mostra fotografica per la Festa della Donna a Firenze e infine la presentazione ufficiale del dipinto di San Francesco che riceve le stimmate (XVII secolo), restaurato alla Chiesa di Ognissanti (il secondo di tre progetti di restauro attualmente in corso all’interno della medesima chiesa). A maggio 2022, invece, avranno inizio una serie di corsi estivi universitari finalizzati allo studio dell’arte e del restauro a Firenze, Monte Santa Maria Tiberina, Piancastagnaio e Roma.
La solidarietà della comunità per noi è un elemento chiave, soprattutto in momenti come questo che stiamo vivendo, per cui ci auguriamo che nel tempo altri appassionati d’arte vogliano sposare la nostra causa e, tramite donazioni liberali, contribuire a finanziare i progetti a venire.
Solo così sarà possibile attivare un sistema incrociato di risorse pubbliche e private che sia capace di correggere quelle criticità e omissioni che da secoli affliggono la storia dell’arte. Il pensiero che anima Caravaggio & Contemporary parte dalla convinzione che la futura crescita economica e sociale del nostro Paese nei prossimi anni sarà sempre più ancorata allo stato di “salute” del suo patrimonio culturale e alla prontezza dei suoi riflessi vitali in un presente carico di incertezza.
Artemisia Gentileschi, La Maddalena penitente, foto di Kari Varner.