Luca Matti, Nuovomondo 16, 2011, bitume e olio su tela
Il nuovo CAMeC Donazioni 2.0 a La Spezia
Dal 25 giugno 2016 all'8 gennaio 2017 la nuova mostra dalle collezioni permanenti del CAMeC, del tutto attinta dalle acquisizioni successive all’apertura del Centro e della Palazzina delle Arti e frutto di donazioni da parte di artisti o loro eredi.
Come è noto, il Centro è nato dalla necessità di ospitare, adeguatamente conservare e valorizzare il nucleo originario delle civiche raccolte di arte contemporanea, acquisito tramite il Premio del Golfo ed ampliato dalle cospicue e illuminate donazioni Cozzani e Battolini. A partire dall’apertura, avvenuta nel 2004, ma specialmente dal 2008 ossia da quando il CAMeC produce in house le principali mostre, numerose opere sono state offerte in occasione di eventi espositivi, al termine dei quali gli autori hanno desiderato contribuire all’accrescimento del patrimonio lasciando traccia tangibile della loro partecipazione alla vicenda del CAMeC. Altre, invece, sono entrate grazie a proposte spontanee, di volta in volta valutate da una commissione partecipata dal Ministero per i Beni e le attività culturali o tramite il Premio “Settembre d’Arte” nelle edizioni 2011-2012. Altre ancora derivano dalle attività espositive realizzate dall’altro recente centro cittadino che promuove e valorizza l’arte moderna e contemporanea, la Palazzina delle Arti, che negli ultimi quindici anni ha contribuito a storicizzare autori italiani, liguri e spezzini in particolare, a veicolare importanti progetti riguardanti la Poesia visiva, nonché i rami principali delle collezioni d’arte contemporanea, esportandoli anche in altre prestigiose sedi.
La mostra intende quindi documentare e rendere omaggio a questi generosi, concreti, contributi che consentono alla Spezia di accrescere le collezioni d’arte con autori e opere di vaglia a fronte di una pesante crisi economica che non permette, come sarebbe invece necessario, una programmazione di acquisti e acquisizioni. Le donazioni degli artisti che hanno avuto relazioni espositive e/o di amicizia con il CAMeC e con i musei spezzini riempiono di senso compiuto l’accrescimento patrimoniale, proprio perché scandiscono le tappe della programmazione culturale che il CAMeC ha attuato e perché cementano legami intellettuali e affettivi tra artisti, storici dell’arte, critici ed eredi degli artisti che rafforzano l’identità e la vita culturale del Centro.
Questo primo progetto espositivo presenta una parte delle recenti donazioni e intende far conoscere alla città e al pubblico la ricchezza di un patrimonio in divenire, che rispecchia la missione del Centro, rivolta da una parte all’approfondimento del contemporaneo ‘storico’, dall’altra alla documentazione della ricerca dell’oggi.
L’impianto espositivo propone infatti una miscellanea molto significativa della produzione del Novecento e del nuovo millennio, il cui incipit è affidato a un importante dipinto di Ottone Rosai, una Via San Lorenzo degli anni Quaranta; quindi il percorso si articola in nuclei linguistici terminando con una sala interamente dedicata all’astrazione.
Questi gli artisti in mostra: Bizhan Bassiri, Pier Giulio Bonifacio, Umberto Bonzanini, Enrico Bortoluzzi, Enzo Cacciola, Giovanni Campus, Marco Casentini, Alberto Cavalieri, Walter Coggio, Clelia Cortemiglia, Franco de Courten, Mauro Fabiani, Gloria Giuliano, Vincentiu Grigorescu, Jonathan Guaitamacchi, Leona K., Alessio Manfredi, Federico Marconi, Francesco Martera, Luca Matti, Monica Michelotti, Concetto Pozzati, Amedeo Reggio, Romano Rizzato, Ottone Rosai, Diet Sayler, Edith Schloss, Danilo Sergiampietri, Marcello Simonetta, Vittorio Sopracase, George Tatge, Agostino Tulumello, Alessandra Turolli, Bruno Zoppi.