Renée Juan les Pins 1931 Photograph by J.H.LartigueMinistère de la CultureFranceAAJHL Courtesy of The CLAIR Gallery

Renée, Juan-les-Pins, 1931 Photograph by J.H.Lartigue©Ministère de la Culture–FranceAAJHL Courtesy of The CLAIR Gallery

J.H.LARTIGUE FOTOGRAFO al Museo Bagatti Valsecchi

Dal 29 settembre al 26 novembre 2017, a cura di Angela Madesani

Il Museo Bagatti Valsecchi torna ad ospitare la fotografia contemporanea: l’arte di Jacques Henri Lartigue sarà infatti protagonista, dal 29 settembre fino al 26 novembre 2017, di una piccola ma importante mostra internazionale – a cura di Angela Madesani – che racconta attraverso i suoi scatti il fotografo francese. Trentatré immagini, tra vintage e modern print, narrano la vita dell’alta borghesia francese a partire dalla Belle Époque: la famiglia, i viaggi, la passione per le corse automobilistiche, gli intellettuali e i personaggi – da Pablo Picasso a Jean Cocteau – che hanno segnato la storia dei primi decenni del Novecento. La mostra presenta materiali originali provenienti dalla Donation Jacques Henri Lartigue e costituisce una rara occasione di conoscenza e divulgazione della ricerca dell’artista, i cui scatti sono custoditi nelle collezioni permanenti di noti musei quali le Galeries Nationales del Grand Palais di Parigi. L'importanza del lavoro di Lartigue non è solo di natura fotografica ma più ampiamente culturale: le sue immagini offrono un ritratto dell’alta società dall’allure inconfondibilmente francese ma anche incredibilmente vicino ai riti e ai costumi dell’aristocrazia internazionale, fatti propri dagli stessi Bagatti Valsecchi, nei medesimi anni.

Le atmosfere sono quelle della Recherche di Proust: le spiagge, gli ippodromi, gli incontri mondani. Si tratta di foto in grado di suscitare emozioni, rimandi iconografici e non solo a un mondo definitivamente scomparso. Pittore e fotografo, Jacques Henri Lartigue (Courbevoie 1894 – Nizza 1986), rivela con chiarezza nei suoi diari cosa lo abbia spinto a fotografare: il desiderio di fissare le immagini e i momenti felici che il tempo inevitabilmente porta via. Lo fa per tutta la vita, scrivendo e fotografando il proprio mondo. Unico nella storia della fotografia, Lartigue ha fotografato la sua esistenza giorno dopo giorno, come ha scritto Richard Avedon, entusiasta del suo lavoro. L’artista fu un enfant prodige: senza nessuna consapevolezza artistica, stilistica, compositiva, comincia dall’età di sette anni a creare immagini; la fotografia è per lui qualcosa di innato, è la voglia di creare delle copie del reale, registrarne le tracce, senza apportare modifiche.

L’attività dell’autore appare come un riuscito tentativo di catalogazione: il fotografo è affetto da una strana tensione alla registrazione di quanto passa davanti ai suoi occhi, quasi non volesse dimenticare nulla. Compie un’operazione strettamente legata alla dimensione della memoria, del ricordo. Solo da vecchio si confronterà con i lavori dei grandi maestri, con Ansel Adams, Brassaï, Bill Brandt, forse anche con William Klein. Ma il termine “professionale” indispettisce Lartigue: l’arte, la fotografia per lui non sono mai state una professione, piuttosto una gioia, per conservare la felicità dello scatto. Di professioni Lartigue non ne ha avute, né avrebbe potuto concepirne e la fotografia è semmai un irrinunciabile piacere personale, da spettatore che guarda, senza preoccuparsi di qualsivoglia contingenza – e in particolare di quelle avverse. Viene finalmente riconosciuto come grande fotografo a 70 anni, con la prima mostra fotografica personale al MoMA di New York.

Nel 1979 dona l'intera sua opera fotografica allo stato francese che istituisce l'Association des Amis de Jacques Henri Lartigue denominata poi Donation Jacques Henri Lartigue.«La scelta di proporre nel Museo Bagatti Valsecchi di Milano l’opera fotografica di Jacques Henri Lartigue non è casuale: si tratta di un incontro tra due mondi per certi versi vicini, quello dell’aristocrazia milanese e quello dell’alta borghesia francese a cavallo fra il XIX e il XX secolo. Entrambe le famiglie condivisero l’amore per l’arte e per il nuovo linguaggio della fotografia». Prosegue Angela Madesani, curatrice della mostra: «Ci è così sembrato che potesse avviarsi un dialogo proprio attraverso le immagini che raccontano di quella Belle Époque, della quale sia i Lartigue che i Bagatti Valsecchi sono stati protagonisti». «Il Museo Bagatti Valsecchi è lieto di accogliere nuovamente una mostra fotografica, che per i temi e le atmosfere proposte crea un’occasione di approfondimento e riflessione culturale per la città di Milano, con uno sguardo aperto sul panorama internazionale» così commenta Pier Fausto Bagatti Valsecchi, presidente della Fondazione omonima.

Tra le iniziative collaterali della mostra sono previste una serie di visite guidate gratuite incluse nel costo del biglietto d’ingresso, nelle date del 7 e 21 ottobre, e del 4 e 25 novembre alle ore 16. Anche per le famiglie sono previste delle attività ad hoc: nelle date del 14 ottobre e 18 novembre sarà possibile visitare la mostra accompagnati da una guida speciale e partecipare al laboratorio “Racconti di Ritratto”, in cui i bambini potranno esplorare il mondo della fotografia e capire cosa renda speciale i ritratti.Per prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o 02 76006132.

La mostra è stata realizzata con il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo. È organizzata dal Museo Bagatti Valsecchi con il patrocinio dell’Institut Français - Italia, con il sostegno di Amundi – Asset Management, Anima, Banca Generali, Conceria Milanese S.p.a., IRPA, Morgan Stanley, Oddo Meriten, Wanannes. Il progetto espositivo è stato curato da Lissoni Associati, con il contributo tecnico di Ciaccio – Broker Insurance Group, Glas Italia, Le Cornici di Marta Netti, Shipping Team. Media partner dell’iniziativa sono Artslife, The Art Post Blog e Sky Arte. Un catalogo edito da Scalpendi accompagnerà la mostra, in vendita presso il bookshop del Museo al prezzo di 15 euro, Immagini: per gentile concessione dalla °CLAIR Gallery di Saint-Paul-de-Vence (FR). INFORMAZIONI JACQUES HENRI LARTIGUE FOTOGRAFO. Il tempo ritrovato Museo Bagatti Valsecchi, Via Gesù 5 - Milano 29 settembre - 26 novembre 2017 Da martedì a domenica, 13 – 17.45 (chiuso tutti i lunedì e il 1 novembre) Ingresso: intero 9 euro, ridotto 6 euro museobagattivalsecchi.org