art week

 

CALEIDOSCOPIO | Suono Luce Tempo

 

Una mostra e un ciclo di conferenze promosse da DIDE Genova a cura di Fortunato D’Amico e Chiara Ferella Falda.

“CALEIDOSCOPIO | Suono Luce Tempo” è una mostra e serie di incontri interdisciplinari e multiculturali che si terranno dal 18 al 22 maggio 2022, all’interno degli spazi del convento di Santa Maria di Castello, durante le giornate di Genova BeDesign Week.

Sono stati invitati a portare il loro contributo architetti, designer, artisti, musicisti, che da punti di vista differenti convergeranno le loro proposte e suggestioni, su alcuni tra più interessanti elementi progettuali su cui si fonda la percezione dell’ambiente reale: il suono, la luce e il tempo. Elementi che concorrono a determinare la condizione qualitativa dello spazio abitativo nella quale fluttuiamo quotidianamente.

La mostra CALEIDOSCOPIO è promossa da DIDE (Distretto del Design di Genova) e si inserisce nel palinsesto della nuova edizione della design week che quest’anno si rinnova e si differenzia ancora di più da tutte le altre manifestazioni analoghe, aggiungendo un elemento di indiscussa eccellenza, il design nautico. Rimane invece invariata e anzi valorizzata la mission che da sempre anima la manifestazione, la rigenerazione concreta e visibile del territorio e la valorizzazione e diffusione della cultura del design. Il distretto del design quest’anno si amplia coinvolgendo altre zone della città, a cominciare dal quartiere del Molo.

Nello spettacolare scenario della chiesa di Santa Maria di Castello e annesso convento, datati XII secolo, prende vita la mostra CALEIDOSCOPIO curata da Fortunato D’Amico e Chiara Ferella Falda, in un momento particolare dell’attuale crisi globale, in cui le discipline del progetto e della creatività sono chiamate a correggere gli errori disegnati dalle prospettive consumistiche e a dare risposte in un periodo difficile ed estremamente complesso della storia dell’umanità.

La visione caleidoscopica, intesa in campo medico, è il sintomo di un’alterazione della vista causato da un’emicrania visiva che influenza l’udito e l’olfatto. Da un’angolazione completamente diversa, quella proposta dal caleidoscopio, è invece un punto di vista che assume connotati positivi per la peculiare caratteristica dello strumento di specchiare otticamente oggetti messi alla rinfusa all’interno di un tubo a forma di cannocchiale e di riorganizzarli sotto un aspetto ordinato ed esteticamente piacevole. La metafora del caleidoscopio consente di approcciare, con una chiave di lettura straordinariamente efficace, i problemi che oggi devono affrontare le principali discipline della creatività tecnico, scientifica, come l’architettura e il design. A loro spetta il compito di redigere i progetti degli oggetti che andranno a formare l’insieme dell’habitat artificiale in cui sono immerse le nostre vite e a ridisegnare gli scenari futuri.

L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, aiuterà il pubblico a orientarsi nella lettura delle opere esposte e servirà da guida per tutti coloro che la utilizzeranno per comprendere i contesti nei quali è necessario intervenire urgentemente e adottare comportamenti idonei a raggiungere la sostenibilità economica, sociale e ambientale entro il 2030. L’approccio suggerito dall’agenda è interdisciplinare e multiculturale, stimola un confronto e un dialogo tra i professionisti in antitesi con l’approccio multi-specialistico che ha creato barriere spesso invalicabili. E’ necessario aprire un dibattito costante tra creativi e

professionisti, il matematico deve dialogare con l'artista, l’architetto con l’ingegnere, il musicista con il manager, le istituzioni tra di loro. La sostenibilità non riguarda solo l’ambiente ma l’urgenza di dare a tutti la possibilità di vivere in un mondo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico. Un profondo cambiamento che riguarda le imprese, i Governi, le Amministrazioni, l’opinione pubblica, e ovviamente la cultura.

CALEIDOSCOPIO agiterà riflessioni sulla questione del Suono e dei paesaggio sonori, sempre più artificiali e meno naturali, ed esaminerà la luce come fenomeno cromatico, anche nei suoi risvolti psicologici e simbolici, così come in quelli del suo utilizzo nei moduli fotovoltaici, che sfruttano l'energia solare per produrre energia elettrica. Luce per comprendere le ombre delle meridiane e lo scorrere delle ore del Tempo diurno ma anche di quello musicale.

Alla velocità della luce il nostro mondo sta mutando, proiettando il futuro in una dimensione inaspettata e fantascientifica dell’esistenza. Chi avrebbe mai detto, solo qualche anno fa che improvvisamente il frenetico pianeta Terra, antropizzato dalla globalizzazione, si sarebbe bloccato all’unisono, imponendo una brusca frenata di tutte le attività economiche, sociali, culturali, costringendo tutti noi ad un rapido ripensamento e riadattamento delle abitudini e dell’abitare il pianeta?

Sono protagonisti di CALEIDOSCOPIO | Suono Luce Tempo: gli architetti Massimo Facchinetti, Enrico Frigerio, Massimo Roj in dialogo con gli artisti Maria Cristina Carlini, Max Casacci, Mario De Leo, Flavio Di Renzo, Pina Inferrera, Flavio Lucchini, Max Marra, Ercole Pignatelli, Pier Paolo Pitacco, Alfredo Rapetti Mogol, Giangiacomo Rocco di Torrepadula, Giovanni Ronzoni, Michele Sangineto, Giorgio Scianca.

Un evento di Sopramaresotto e Associazione Pensare Globalmente Agire Localmente.

Con il Patrocinio di: ADI - Associazione per il design industriale, ALA - Assoarchitetti, Dedalo Minosse - Premio internazionale alla committenza di architettura, DiDe.

Main Sponsor: ItalMesh

Media Partner: ARCA International

Sponsor tecnici: SlashFolder, Studio Ronzoni