IL FALÒ DEI GONFIABILI Pietro Moretti - IN PRATICA 9
Progetto della Collezione Giuseppe Iannaccone a cura delll'avvocato Giuseppe Iannaccone e Daniele Fenaroli.
Dal 25 novembre fino al 24 aprile 2024 la Collezione Giuseppe Iannaccone inaugura Il falò dei gonfiabili, il nono appuntamento del progetto IN PRATICA che vede protagonista il giovane artista Pietro Moretti (Roma, 1996) in una mostra a cura di Giuseppe Iannaccone e Daniele Fenaroli.
Dopo le presentazioni di Davide Monaldi, Luca De Leva, Andrea Romano, Beatrice Marchi, un collettivo di dieci giovani artisti albanesi in collaborazione con ART HOUSE di Adrian, Melisa e Zef Paci, Cleo Fariselli, Chiara Di Luca insieme ad Aronne Pleuteri, il progetto IN PRATICA torna a offrire lo spazio dello Studio Legale Iannaccone e Associati a un giovane artista emergente, attraverso un processo simile alla “pratica” che svolgono gli avvocati alle prime armi, dandogli la possibilità di confrontarsi con le opere degli artisti già consacrati nel panorama internazionale presenti in Collezione.
Pietro Moretti sceglie di accostare il suo lavoro alle opere della Collezione anni Trenta, svelando nella propria poetica un’inedita vicinanza ad artisti di generazioni molto distanti dalla sua.
I suoi dipinti a olio e i suoi acquerelli, a cavallo tra quotidiano e fantastico, traggono spunto dall’immaginario delle fiabe per riflettere sull’ambivalenza delle emozioni nelle relazioni intime e sulla complessità del desiderio e dell’identità, in particolare nella mascolinità contemporanea. Attraverso un dialogo tra il figurativo e il non figurativo, il suo lavoro enfatizza le incoerenze e l’incompiutezza goffa della rappresentazione pittorica per interrogarsi sull’inattendibilità delle narrazioni e la porosità tra le realtà psicologiche e quelle fisiche.
Il nucleo di nuove opere che espone in questa occasione nasce da una riflessione sulle dinamiche di gruppo maschili adolescenziali, esplorando temi come la complicità, l’amicizia, il desiderio d’appartenenza, l’ambiguità sessuale, l’inadeguatezza, l’alienazione e la ferocia data dall’inconsapevolezza dell’altro.
Il corpo adolescenziale viene mostrato come un organismo che sfugge alla possibilità di controllo, in continua metamorfosi improvvisa e scoordinata, in bilico tra il bambino e l’adulto, tra umano e animale. Nei lavori di Moretti, il mondo animale e il mondo vegetale fanno infatti spesso da contraltare a quello umano, facendosi specchio delle relazioni e dei comportamenti degli esseri umani, talvolta sottolineando un’alterità che rimarrà sempre in parte sconosciuta.
Opera centrale del corpusè Il falò dei gonfiabili (2023), che dà ancheil titolo a tutta la mostra, da cui emerge una narrazione che si sviluppa poi negli altri lavori. In una spiaggia di notte un gruppo di ragazzi annoiati e smarriti trova un carrello di un venditore ambulante nascosto dietro una cabina. Se il primo istinto è quello di rubare i gonfiabili che contiene, il leaderdel gruppo li spinge a bruciarli in un falò. Nel panorama si distingue una città immersa nel sonno, con un edificio abbandonato che ospita una colonia felina. I giocattoli di plastica sembrano ora solo vuote promesse di un passato di apparente ricchezza, mentre la ritualistica violenza di gruppo perde il suo significato, risultando puramente performativa.