ECMA interno Pizzo Calabro

  

ECMA  ExCinemaMeleAperto - Nuovo spazio espositivo a Pizzo Calabro

ECMA è una stazione metereologica per studiare il cosmo. Una radio, un radar, un teatro, un parlamento, un luogo di culto, l'oracolo o l'arca del potlatch.

 

https://www.facebook.com/ecma.project/

 

ECMA è una stazione metereologica per studiare il cosmo. Una radio, un radar, un teatro, un parlamento, un luogo di culto, l'oracolo o  l'arca del potlatch.

Non c'e' niente di definito ed oggi non e' facile definire visti i repentini cambiamenti della realtà. Solo la sfera privata ci appartiene. Pertanto non e' facile dichiarare cos'è ECMA, certo qui c'è una storia che vuole continuare ad esistere come tramite tra il privato e il publico nel contesto delle arti. Quello che è avvenuto da quando il Cinema Mele è aperto, è tutto  frutto della determinazione di dare a questo luogo quel valore appropriato già inscritto nella anima del luogo. Non si tratta di gestire l'arte ma di viverne il processo partendo dalle peculiarità' psichogeografiche e umane dei processi quotidiani e di ricerca. Lo scambio relazionale diviene una scultura vivente interattiva, il cinema stesso vuole essere considerato come un catalizzatore. L'artista o il pubblico non entra per guardare lo schermo, ma entra nella pellicola di pertinenza, diventa cinematico. Dunque è la situazione che induce al gioco in modo da spingerci in esperienze altrimenti rare.

Abbiamo avuto la fortuna di incontrare Giuseppe Mele, artista e commerciante in olive e n'duja che mi parlò di questo cinema abbandonato. Il cinema ha lo stesso cognome di Giuseppe, infatti suo nonno lo fece costruire negli anni '60 per poter portare nella lontana Pizzo gli immaginari cinematografici americani e quelli nostrani della Dolce Vita. L'idea di Giuseppe è in un certo senso simile a quella di suo nonno; far rinascere uno spazio che già naque per l'arte e donarlo di nuovo ad artisti e a chi segue l'arte. Il suo nome infatti ExCinemaMeleAperto indica l'apertura a qualsiasi tipo di rappresentazione artistica, diventando una vera e propria residenza per artisti che lavorano nel campo della performance, del film, musica e arti visive.

L'ExCinemaMeleAperto si inserisce nel panorama contemporaneo italiano come un eden per gli artisti che vogliono creare in assoluta libertà e mostrare alla fine della propria residenza i propri lavori ad un pubblico curioso ed affamato. La ragione è molto semplice; dove manca l'arte, il pubblico ha più fame di cultura. Questo lo dimostra il nostro evento Luogo Ameno, aspettavamo davvero pochi spettatori, invece il cinema si è riempito di pubblico che ha seguito con entusiasmo le performances e le proiezioni dall'inizio alla fine.

La grande peculiarità dell' ExCinemaApertoMele sta nel paesaggio unico e nel luogo di Pizzo stesso. L'immaginario idilliaco della terrazza perennemente illuminata dal tramontare del sole può estraniare qualsiasi persona. Ovviamente per un artista che lavora con il paesaggio e che sta cercando uno spazio dove può creare in tranquillità, questo è il luogo giusto.

 

LUOGO AMENO

https://vimeo.com/194275262

 

Yuri Pirondi - Regista

"Io ed Ines von Bonhorst, siamo registi di film ma anche artisti. Crediamo molto nel lavorare in squadra, sia nel cinema come nell'arte, i nostri canoni sono molto lontani dall'immagine dell'artista solitario che lavora nel suo studiolo. Per questo abbiamo invitato l'artista sonoro Paulo Morais e la nostra da lungo tempo collaboratrice e corografa Alexandra Baybutt.

Luogo Ameno è fatto di performances, installazioni video e sonore che esplorano tutti i luoghi del cinema, cercando di ricreare la sensazione emotiva del luogo.

L'idea di Luogo Ameno è quella di creare un film tridimensionale attraverso l'espressione artistica, dove le immagini non diventano 3d a causa di occhiali appositi, ma grazie all'interazione con il pubblico. La nostra ricerca artistica si basa sul catturare l'emozionalità del luogo grazie alla creazione di personali mappe psico-geografiche. Più semplicemente, l'opera finale narra della nostra esperienza mnemonica di attraversare uno spazio e della storia recente o remota del luogo.

Proprio per questa ragione abbiamo deciso di non usare solo la sala, ma di usare anche tutti gli spazi attorno al cinema per creare un percorso. Mostrare il mare e il vento come esperienza sensoriale attraverso il suono, per poi riprorlo al cinema sotto forma di film.

Paulo Morais ha catturato il movimento del vento e la ciclicità del mare attraverso un istallazione sonora che riproduceva questi elementi. I suoi suoni hanno fatto da colonna sonora alle nostre istallazioni video. Con due proiezioni, di cui una in verticale che simboleggia la geografia di Pizzo (ovvero il "Picco"), la nostra opera cerca di proiettare per la prima volta il paese stesso nel proprio cinema, donando al pubblico pizzitano il proprio paese, fatto di persone e luoghi. La performance di Alexandra interagisce con suono e video creando una sottile narrativa che fa da guida al pubblico dall'inizio alla fine."