Mostre

 



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Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci presenta Massimo Bartolini. Hagoromo 

Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato dedica un'importante mostra a Massimo Bartolini.

Con Hagoromo il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato dedica un'importante mostra a Massimo Bartolini (Cecina, 1962) dal 16 settembre 2022 all'8 gennaio 2023. La mostra è un nuovo capitolo del ciclo di monografie che il Centro organizza annualmente per presentare al pubblico l'opera di artisti e artiste italiane.

La mostra, a cura di Luca Cerizza con Elena Magini e realizzata in partnership con Intesa Sanpaolo, presenta una nuova installazione – la più grande mai realizzata dall’artista – appositamente concepita per gli spazi del museo, una sorta di nuova spina dorsale che guida lo spettatore alla scoperta di opere appartenenti a momenti diversi della sua carriera. Eludendo il carattere retrospettivo, l’organizzazione cronologica e tematica, la mostra funziona come un itinerario fatto di incontri sorprendenti e rivelatori.

Hagoromo è il titolo di una nota pièce del teatro Noh giapponese, che racconta la storia di un pescatore che un giorno trova l’hagoromo, il manto di piume della tennin, spirito celeste femminile di sovrannaturale bellezza parte della mitologia giapponese. Alla richiesta dello spirito di riavere indietro il manto senza il quale non avrebbe potuto tornare in cielo, il pescatore risponde che glielo avrebbe consegnato solo dopo averla vista danzare.

Hagoromo (1989) è anche il titolo di quella che Bartolini considera la sua prima opera matura: all’interno del suo vecchio studio, su un palco illuminato, un musicista improvvisa una musica per sassofono. Una danzatrice reagisce alla musica, muovendosi dentro un parallelepipedo su ruote, che ha le sembianze di una minuscola unità abitativa.

In questa performance sono già anticipati alcuni dei temi e dei caratteri che accompagnano ancora oggi la sua ricerca: la dimensione narrativa, che si sviluppa a partire da omaggi, riferimenti, prelievi di altre storie, opere e biografie; il rapporto con l'architettura e lo spazio; la relazione con il contesto teatrale e performativo, anche attraverso l’uso del suono e della musica; la delineazione all’interno dell’opera di rapporti tra opposti apparentemente inconciliabili.

La mostra è accompagnata da Hagoromo: Massimo Bartolini, la più ampia pubblicazione mai dedicata all'artista toscano. A cura di Luca Cerizza e Cristiana Perrella, e pubblicato da NERO, il volume è un progetto realizzato grazie al sostegno dell'Italian Council (X edizione 2021), programma di promozione internazionale dell'arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Con più di 400 pagine, il volume presenta un ricco apparato iconografico che segue in ordine cronologico tutto il percorso dell’artista accompagnato da dettagliati apparati bio-bibliografici; la pubblicazione comprende testi di: a.titolo, Fiona Bradley, Luca Cerizza, Laura Cherubini, Carlo Falciani, Chus Martínez, Jeremy Millar, Cristiana Perrella, Marco Scotini, David Toop, Andrea Viliani.

 



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Giacomo Verde, Sette mesi al camec per scoprire il tecno artista.

 

CAMeC di La Spezia inaugura un nuovo capitolo dedicato alla Tecnoarte 

Il fulcro della nuova sezione espositiva dedicata al primo net artist italiano.

Tecnoarte e Interazione, come anticipato, sarà il fulcro della nuova sezione espositiva, dedicata al primo net artist italiano, curata specificamente da Andreina Di Brino (Università di Pisa) con la collaborazione di Anna Maria Monteverdi (Statale di Milano) e Sandra Lischi (Università di Pisa).

L’allestimento si concentrerà più che sul prodotto artistico sul processo creativo che sta alla base della realizzazione delle video-opere analogiche e interattive, ideate e realizzate da Verde a partire dagli anni ‘90, grazie all’esposizione inedita dei disegni preparatori, dei materiali di studio, dei progetti e delle grafiche che correderanno le opere in mostra.

Diverse le traiettorie artistiche di questo allestimento ad hoc che vedrà anche, nel corso della nuova vernice, la presentazione della ristampa del libro curato da Silvana Vassallo, Giacomo Verde. Videoartivista, edito da ETS nel 2018, contenente testi di Andreina Di Brino, Marco Maria Gazzano, Sandra Lischi, Francesca Maccarrone, Anna Maria Monteverdi e, ovviamente, Silvana Vassallo. Copie del volume saranno anche a disposizione del pubblico presente. Purtroppo l’autrice è scomparsa di recente e proprio alla sua figura di studiosa sarà dedicata questa nuova inaugurazione. Presenti il marito, il professor Fabio Panzieri e la figlia Giuditta.

La seconda importante novità della serata sarà il disvelarsi dell’unica installazione inter-net-attiva conservatasi della lunga carriera di Verde, prestito dal Museo MA*GA di Gallarate, dove è tuttora conservata, dal titolo Reperto AntropoLogico Uno Nove Nove Sette. Realizzata per la mostra Segnali dOpera, Arte Digitale in Italia, vinse il XIX Premio Città di Gallarate nel 1997.

Infine farà parte del nuovo allestimento anche la prima opera di net art italiana - ovviamente di Giacomo Verde - intitolata X-8X8-X. Realizzata nel lontano 1999, l’opera fu presentata a Techne - Tra arte e tecnologia. Viaggio nel mondo delle videoinstallazioni, mostra che si tenne presso lo Spazio Oberdan di Milano dal 19 novembre 1999 al 27 febbraio 2000. Accanto a Verde, allora, esposero alcuni tra i più celebri pionieri della video arte - quali Steina Vasulka con Machine Vision e Mario Canali che presentò E.mX.

Al CAMeC sarà in visione l’opera di net art restaurata e ai primi visitatori che ne faranno richiesta sarà regalato il libretto dell’epoca, che accompagnava l’opera interattiva. In visione altresì la video documentazione relativa, che vanta la regia di Giuseppe Baresi, filmaker, direttore della fotografia e produttore indipendente.

 



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“Deutsche Bank Artists of the Year” 2021 in mostra al MUDEC di Milano 

Il MUDEC ospita “Deutsche Bank Artists of the Year 2021”, la mostra dei vincitori del prestigioso premio internazionale. 

Dall’8 settembre al 23 ottobre 2022 il MUDEC di Milano ospita insieme a Deutsche Bank, in collaborazione con 24 ORE Cultura, la mostra dei vincitori del premio “Artists of the Year” 2021, prestigioso riconoscimento internazionale che la banca dedica all’arte contemporanea e che per la prima volta, in occasione del suo decimo anniversario, è stato assegnato a tre artisti: Maxwell Alexandre (Brasile), Conny Maier (Germania), e Zhang Xu Zhan (Taiwan).

Dopo l’apertura al PalaisPopulaire di Berlino, al MUDEC – Museo delle Culture saranno presentati per la prima volta al pubblico italiano tre artisti emergenti, fra i più interessanti del panorama internazionale, che si sono distinti per creatività e valore significativo del proprio lavoro. A partire da questa mostra collettiva, prima di una serie di iniziative, il MUDEC si apre ancora di più ai linguaggi e ai temi del contemporaneo con un palinsesto artistico e culturale di respiro internazionale, accompagnato inoltre da eventi collaterali di approfondimento con visite guidate tematiche, laboratori didattici, incontri e round table, realizzati grazie al contributo di Fondazione Deutsche Bank Italia.

Roberto Parazzini, Chief Country Officer di Deutsche Bank in Italia, ha dichiarato “Siamo orgogliosi di dare il via a questa collaborazione con il MUDEC, che ci permette di condividere per la prima volta con il pubblico milanese il più importante progetto artistico globale del Gruppo Deutsche Bank. È ancora più speciale che ciò coincida con il decennale del premio “Artists of the Year”, nell’anno in cui celebriamo i 45 anni di presenza della banca in Italia. Aprire l’arte contemporanea a un pubblico sempre più ampio è il primo obiettivo del Gruppo Deutsche Bank in questo campo, e per questo in Italia abbiamo voluto mobilitare tutte le nostre risorse, inclusa la Fondazione, per dare vita a un progetto culturale di ampio respiro, che accompagnerà la mostra per tutta la sua durata”.

Federico Silvestri, Amministratore Delegato di 24 ORE Cultura, afferma: ‘’Siamo naturalmente onorati di ospitare al MUDEC per la prima volta questo prestigioso premio del Gruppo Deutsche Bank che ci permette di dare avvio a un nuovo percorso di arte contemporanea internazionale con artisti provenienti da ogni parte del mondo che rispecchia la mission del museo e ne valorizza l’offerta e la strategia culturale’’.

Deutsche Bank, che da oltre 40 anni è impegnata nella promozione dell’arte contemporanea, dal 2010 assegna questo premio ad artisti emergenti che lavorano principalmente con la carta o la fotografia, mezzo privilegiato delle opere che compongono la Deutsche Bank Collection, nata a metà degli anni Settanta, che oggi rappresenta una delle più importanti collezioni corporate a livello internazionale. Il vincitore è scelto su indicazione del Global Art Advisory Council della banca, composto da curatori di fama internazionale del calibro di Victoria Noorthoorn, Hou Hanru e Udo Kittelmann. Invece che assegnare un premio in denaro, Deutsche Bank sostiene i suoi Artists of the Year contribuendo a farli conoscere al grande pubblico, producendo una mostra personale e un catalogo, e acquistando alcune delle loro opere per la collezione. Dal 2018 la personale degli artisti inaugura al PalaisPopulaire, lo spazio di Deutsche Bank a Berlino dedicato all’arte e alla cultura, ed è successivamente allestita in altre istituzioni internazionali.

Le opere del brasiliano Maxwell Alexandre, nato a Rio de Janeiro nel 1990, sono incentrate sul razzismo e sulla violenza della polizia, ma anche sulla comunità e sulla spiritualità. Sono ispirate alla sua stessa vita: l’artista è infatti cresciuto nella favela più grande di Rio de Janeiro, Rocinha. La sua serie Forbes Under 30 del ciclo 500 Year Party esplora l’immaginario dei media brasiliani. L’artista ridipinge ripetutamente la copertina dell’edizione brasiliana della rivista Forbes del 2019, che l’aveva nominato fra i 90 trentenni di maggior successo del suo Paese, cambiando le sfumature della pelle dei protagonisti. Una riflessione seriale sul razzismo sistemico, sull’élite e la classe brasiliana.

Con Conny Maier, nata a Berlino, la banca conferisce per la prima volta il premio a un'artista tedesca, tra le più interessanti della scena artistica del Paese. Nelle sue opere, Maier combina uno stile neo-espressivo e comico con uno spiccato senso del colore e della composizione. I suoi impressionanti cicli di lavoro si concentrano sull'interrelazione esistenziale tra gli esseri umani e la natura, personificata in una varietà di animali.

Nei suoi film d'animazione, nelle sculture e nelle videoinstallazioni, l'artista Zhang Xu Zhan, nato a Taipei nel 1988, ha creato un cosmo fantastico popolato da creature mitiche, animali canterini, piante e spiriti della natura e dominato da antichi rituali: un mondo apocalittico e fiabesco al tempo stesso che indaga temi universali come la morte, la transitorietà e la ricerca della comunità. L’artista, interessato ai temi della spiritualità, del folklore e dell’antropologia, trasferisce nel mondo dell’arte contemporanea la sua tradizione personale, facendo parte di una famiglia che per oltre un secolo si è dedicata alla produzione e al commercio di figurine di carta tradizionali.

Dopo Wangechi Mutu (2010), Yto Barrada (2011), Roman Ondàk (2012), Imran Qureshi (2013), Victor Mann (2014), Koki Tanaka (2015), Basim Magdy (2016), Kemang Wa Lehulere (2017), Caline Aoun (2018-2019), Maxwell Alexandre, Conny Maier e Zhang Xu Zhan premiati nel biennio 2020 - 2021 per celebrare il decimo anniversario del riconoscimento “Artist of the Year”, il vincitore per il 2022 è l’artista cinese Lu Yang. 

L’impegno di Deutsche Bank per l’arte

Attraverso il suo impegno nell'arte contemporanea, Deutsche Bank ha stabilito degli standard a livello mondiale, sia con la sua collezione d'arte, una delle più importanti al mondo di opere contemporanee su carta e di fotografia, sia con il suo programma espositivo internazionale, sia con il Palais Populaire, il suo forum per l'arte e la cultura nel cuore di Berlino. Da molti anni la banca è presente anche in fiere d'arte selezionate come Frieze London, New York, Los Angeles e Seoul.

Deutsche Bank

Deutsche Bank offre servizi e prodotti di banca retail e private, corporate e transaction banking, lending, asset e wealth management, oltre che una proposta ben focalizzata di investment banking, a privati, piccole e medie imprese, grandi aziende, governi e investitori istituzionali. Deutsche Bank è banca leader in Germania, con solide radici europee e un network globale. L’Italia, dove l’istituto opera da 45 anni, rappresenta il suo primo mercato UE dopo la Germania.

24 ORE Cultura

24 ORE Cultura fa parte del Gruppo 24 ORE, media company leader in Italia e in Europa. 24 ORE Cultura ha dato inizio alla propria attività come editore di libri illustrati e di cataloghi d’arte, fotografia, architettura, design, moda. Negli ultimi venticinque anni l’azienda è divenuta una dei maggiori produttori e organizzatori di mostre in Italia e all’estero, collaborando con le maggiori collezioni pubbliche e private nazionali e internazionali. 24 ORE Cultura gestisce in collaborazione con il Comune di Milano il MUDEC – Museo delle Culture, un polo interculturale e multidisciplinare dedicato alle culture dei cinque continenti, grazie a una forma innovativa di governance unica in Italia, che in una felice sinergia unisce il settore pubblico, rappresentato dal Comune di Milano, e quello privato.

INFO

“Deutsche Bank Artists of the Year” 2021

In mostra opere di:

Maxwell Alexandre (Brasile), Conny Maier (Germania), e Zhang Xu Zhan (Taiwan)

MUDEC – Museo delle Culture di Milano 

8 settembre - 23 ottobre 2022

Via Tortona, 56, Milano

Orari

Lunedì 14.30 – 19.30

Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30

Giovedì – sabato 9.30 – 22.30

(ULTIMO INGRESSO UN’ORA PRIMA)

Ingresso libero

 

Sito

www.mudec.it

 



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"Panorama" Monopoli, una mostra diffusa a cura di Vincenzo de Bellis 

Lo speciale racconto propone un nuovo itinerario tra arte, architettura, antichità e contemporaneo, accompagnato da un calendario di occasioni di approfondimento come appuntamenti aperti al pubblico, performance e progetti speciali.

ITALICS presenta la nuova edizione di “Panorama”, una mostra diffusa a Monopoli (Bari) da giovedì 1 a domenica 4 settembre 2022, a cura di Vincenzo de Bellis, direttore associato e curatore per le arti visive del Walker Art Center di Minneapolis, recentemente nominato direttore delle fiere e delle piattaforme espositive di Art Basel.


“Panorama”, lo speciale racconto che ITALICS dedica con cadenza periodica ad alcune tra le località più straordinarie del paesaggio italiano, avviato lo scorso anno con la prima edizione tenutasi nella meravigliosa isola di Procida, propone un nuovo itinerario tra arte, architettura, antichità e contemporaneo, accompagnato da un calendario di occasioni di approfondimento come appuntamenti aperti al pubblico, performance e progetti speciali.

La mostra ospitata 70 opere dal Quattrocento a oggi che includono 7 lavori performativi, realizzate da 60 artisti internazionali appartenenti a epoche, generazioni e nazionalità differenti: Mario Airò (Pavia, Italia, 1961), Francesco Arena (Torre Santa Susanna, Brindisi, Italia, 1978), Stefano Arienti (Asola, Mantova, Italia, 1961), Gianfranco Baruchello (Livorno, Italia, 1924), Luca Bertolo (Milano, Italia, 1968), Paolo Bini (Battipaglia, Salerno, Italia, 1984), Alighiero Boetti (Torino, Italia, 1940 – Roma, Italia, 1994), Pier Paolo Calzolari (Bologna, Italia, 1943), Duilio Cambellotti (Roma, Italia, 1876 – 1960), Mariana Castillo Deball (Città del Messico, Messico, 1975), Adelaide Cioni (Bologna, Italia, 1976), Pietro Consagra (Mazara del Vallo, Trapani, 1920 – Milano, Italia, 2005), Maria Adele Del Vecchio (Caserta, Italia, 1976), Gaia Di Lorenzo (Roma, Italia, 1991), Nathalie Djurberg & Hans Berg (Lysekil, Svezia, 1978 / Rättvik, Svezia, 1978), Mimosa Echard (Alès, Francia, 1986), Sam Falls (San Diego, CA, Stati Uniti, 1984), Matteo Fato (Pescara, Italia, 1979), Cesare Fracanzano (Bisceglie, Barletta-Andria-Trani, Italia, 1605 – Barletta, Barletta-Andria-Trani, Italia, 1651), Massimo Grimaldi (Taranto, Italia, 1974), Edi Hila (Shkodra, Albania, 1944), Judith Hopf (Karlsruhe, Germania, 1969), Adelita Husni-Bey (Milano, Italia, 1985), Alfredo Jaar (Santiago del Cile, Cile, 1956), Ann Veronica Janssens (Folkestone, Regno Unito, 1956), Runo Lagomarsino (Lund, Svezia, 1977), Giovanni Lanfranco (Parma, Italia, 1582 – Roma, Italia, 1647), Francesco Laurana e Nicola Samorì (Vrana, Croazia, 1430 – Avignone, Francia, 1502 / Forlì, Italia, 1977), Jieun Lim (Seoul, Corea del Sud, 1983), Lorenzo Lippi (Firenze, Italia, 1606 – 1665), Carlo Manieri (Taranto, Italia, 1633 – Roma, Italia, 1702), Franca Maranò (Bari, Italia, 1920 – 2015), Richard Marquis & Johanna Nitzke Marquis (Bumble Bee, AZ, Stati Uniti, 1945 /  Northern Wisconsin, WI, Stati Uniti, 1947), Mario Merz (Milano, Italia, 1925 – 2003), Marisa Merz (Torino, Italia, 1926 – 2019), Luzie Meyer (Tubinga, Germania, 1990), Diego Miguel Mirabella (Enna, Italia, 1988), François Morellet (Cholet, Francia, 1926 – 2016), Valerio Nicolai (Gorizia, Italia, 1988), Alessandro Piangiamore (Enna, Italia, 1976), Michelangelo Pistoletto (Biella, Italia, 1933), Gianni Politi (Roma, Italia, 1986), Nathlie Provosty (Cincinnati, OH, Stati Uniti, 1981), Giangiacomo Rossetti (Milano, Italia, 1989), Medardo Rosso (Torino, Italia, 1858 –  Milano, Italia, 1928), Mimmo Rotella (Catanzaro, Italia, 1918 – Milano, Italia, 2006), Antonio Sanfilippo (Partanna, Trapani, Italia, 1923 – Roma, Italia, 1980), Alberto Savinio (Atene, Grecia, 1891 – Roma, Italia, 1952), Aviva Silverman (New York, NY, Stati Uniti, 1986), Carl-August-Wilhelm Sommer (Coburgo, Germania, 1839 – 1921), Eugenio Tibaldi (Alba, Cuneo, Italia, 1977), Patrick Tuttofuoco (Milano, Italia, 1974), Massimo Vitali (Como, Italia, 1944), Luca Vitone (Genova, Italia, 1964), Stanley Whitney (Filadelfia, PA, Stati Uniti, 1946), Antonio Zanchi (Padova, Italia, 1631 – Venezia, Italia, 1722).

Il progetto “Panorama Monopoli” si sviluppa come un grande racconto corale ispirato al concetto greco di xenia, a cui contribuisce ciascuna delle opere selezionate offrendo molteplici letture su tematiche universali che, dal Quattrocento a oggi, hanno mosso la creatività degli artisti di epoche diverse e interessato le riflessioni umane lungo circa sette secoli.

“Panorama Monopoli” è un’esperienza espositiva unica. Una mostra che si configura come l’emanazione del nostro consorzio, in grado di riunire antico, moderno e contemporaneo, stili, tecniche e pensieri molteplici in itinerari d’arte che conducono alla scoperta degli aspetti più autentici e meno conosciuti del nostro Paese, proseguendo così dal vivo lo straordinario viaggio iniziato nel 2020 tra le pagine di questa piattaforma.

“Panorama Monopoli” è realizzata con il patrocinio dell’UNESCO, del Ministero della Cultura, e il supporto di Regione Puglia – Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, e Comune di Monopoli – Assessorati alla Cultura e al Turismo.

Belmond si unisce a ITALICS come main partner per supportare le attività del Consorzio e “Panorama Monopoli”. Sviluppando la sua lunga e fortunata tradizione nel campo dell’ospitalità e del tempo libero, Belmond ha sempre dedicato grande attenzione e cura al patrimonio culturale e alla storia dei Paesi in cui opera. La partnership con ITALICS svilupperà il comune obiettivo di promuovere l’Italia e il suo territorio attraverso l’arte, invitando il pubblico a vedere la cultura e la bellezza diffuse nel Paese da un punto di vista diverso.

Dopo aver sostenuto la prima edizione a Procida nel 2021, Tod’s conferma il proprio supporto come Partner della seconda edizione di “Panorama”.
Tod’s sceglie di proseguire nel percorso già iniziato con la volontà di dare continuità ai progetti culturali del Consorzio ITALICS con il quale condivide l’interesse per la valorizzazione del territorio italiano e per l’importante lavoro culturale espresso dalle oltre 60 gallerie d’arte coinvolte nel progetto.
Quest’anno, inoltre, il supporto di Tod’s si arricchisce di un progetto, in collaborazione con giovani artisti, finalizzato a elaborare opere inedite sul tema “Timeless”.

Il Public Program di Panorama Monopoli è realizzato in collaborazione con Treccani Arte.

Panorama Monopoli è realizzata con la partecipazione speciale del Liceo Artistico Luigi Russo; si ringraziano tutti gli studenti, gli insegnanti e il Dirigente Adolfo Marciano, che hanno contribuito all’evento culturale.

Media Partner: Il Giornale dell’Arte

 



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Marco Del Zotto, “Femena”.

 

LIQUIDA GRANT Where Images Flow presso Artphilein Focus di Lugano 

Le dieci fotografie vincitrici del Liquida Grant, nata a supporto dei giovani talenti della prima edizione di Liquida Photofestival di Torino.

Focus Artphilein accoglie nel proprio spazio espositivo di Lugano le dieci fotografie vincitrici del Liquida Grant, nata a supporto dei giovani talenti della prima edizione di Liquida Photofestival di Torino. Un premio e una vetrina delle migliori proposte tra quelle pervenute per la creazione di una mostra collettiva.

Promuovere i giovani talenti fotografici, un impegno che accomuna Liquida Photofestival e la Fondazione De Pietri Artphilein, che non possono esimersi dalla necessità di veicolare il più possibile nuove narrazioni visuali, restituendo così la potenza dell’immagine nel raccontare il caleidoscopio della contemporaneità.

Look Beyond - tema di Liquida Photofestival 2022 - è un invito a aprire gli occhi su nuovi mondi, interiori ed esteriori, a rieducare lo sguardo alla molteplicità di punti di vista e a coltivare una consapevolezza nella lettura delle immagini.

Da strumento di testimonianza, la fotografia si è ben presto imposta come mezzo per scandagliare nuove istanze e portare in superficie quanto normalmente escluso perché ritenuto marginale o non rilevante.

La proposizione di nuovi punti di vista, modelli e temi attraverso la fotografia passa attraverso l’urgenza di guardare oltre, di aprire la società alla qualità di uno sguardo capace di soffermarsi, tra le migliaia di immagini da cui ogni giorno veniamo bombardati, su quanto diverge dalla norma.

Anticonformista, eccentrica, originale, provocatoria e dirompente, l’immagine fotografica può contribuire a disegnare nuovi paesaggi di significato in cui l’identità personale, la società e le sue istanze emergono dal sommerso per restituire l’idea che, oltre all’immaginario condiviso dal pensiero dominante, possa trovare posto nella cultura visuale anche una dimensione collaterale, capace di restituire dignità a quanto ogni giorno rimane inascoltato e inespresso.

I fotografi in mostra: Giacomo BIANCO, Marco DEL ZOTTO, Kety DURAN, Riccardo FASANA, Lorena FLORIO, Sara GENTILINI, Georgia KONTODIMOU, Elisa MORO, Carla SUTERA SARDO, Alessandra SCOPPETTA

La mostra è visitabile tutti i giovedì e i venerdì, dalle ore 10:00 alle ore 18:00. Si consiglia di prendere appuntamento scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..