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aA29 Project Room in collaborazione con ShanghART Gallery presenta LIU YI AMONG THE CROWS

La prima mostra personale in Italia dell’artista cinese dell’artista cinese Liu Yi.

AMONG THE CROWS è la prima mostra personale in Italia dell’artista cinese Liu Yi (1990, Ningbo, provincia di Zhejiang, Cina). Sarà visibile dal 21 ottobre al 21 novembre 2021. L'inaugurazione sarà giovedì 21 ottobre, dalle ore 18 alle 21 

aA29 Project Room riprende l’attività espositiva neglispazi di Piazza Caiazzo a Milano. La mostra è realizzata in collaborazione con ShanghART Gallery e presenta 11 opere multimediali eimmersive che sperimentano diversi linguaggi, dal disegno e pittura a inchiostro tradizionale cineseall’animazione e live-action, fino a installazioni di grandi dimensioni dove si connettono diversi media.Influenzata dalla lunga tradizione di interazioni tra cinema, animazione e arte contemporanea tipica dellacultura cinese, la ricerca di Liu Yi nasce dai primi film d'arte cinese per arrivare all'animazionesperimentale, muovendosi agevolmente tra diverse discipline artistiche.Tra i suoi ultimi lavori, A Crow Has Been Calling for a Whole Day (2016) è un documentario creativorealizzato sotto forma di diario di viaggio, una rielaborazione dell’esperienza particolarmente toccantevissuta dall’artista in India, nel novembre 2015.

L’installazione si compone di diversi tessuti tesi e dipinti,che dividono lo spazio della galleria, e sulla quale l’artista proietta un film che è una combinazione alcontempo di live-action e di fluenti animazioni realizzate a mano con inchiostro cinese, unarestituzione a metà tra la realtà e l’immaginazione, che esprime il dramma e le profonde emozioniumane che l’artista ha percepito sui volti delle persone indiane.Il pubblico è chiamato a camminare attraverso l’installazione e a osservare i dipinti statici e le immaginiin movimento, lasciandosi impressionare e travolgere, come in un passaggio repentino in un’altradimensione spazio-temporale.

The Earthly Men (2017) è invece un’indagine filosofica sull’umanità, realizzata disegnando su diversistrati di sottile carta di riso, materiale organico che si altera con l’umidità dell’inchiostro e aggiungendoalle animazioni una componente materica. L’orientamento verticale dell’immagine proiettata ricorda ilmodo dinamico e odierno di filmare con il cellulare. Della stessa serie sono presenti in mostra anche dellelightbox che, attraverso la sovrapposizione ciascuna di sei disegni su carta di riso, rivelano un’immagineviva e vibrante, uno stato dell’essere umano transitorio e fluido che non si trattiene e che spesso si faticaad accettare. AMONG THE CROWS diventa così un momento di approfondimento e di conciliazione tra due linguaggiapparentemente distanti come la pittura a inchiostro e il film.Le opere di Liu Yi plasmano lo spazio espositivo di aA29 Project Room rendendo lo spettatore partedel lavoro, partecipe del mondo che l’artista immagina. Liu Yi interpreta la sfida universale e senza tempodello scontro tra realtà e immaginazione, per arrivare all’essenza dei sentimenti e delle passioni umane.“Sono rimasta molto colpita dai corvi in India. Si possono vedere ovunque. Non hanno paura dellepersone o delle auto che passano. Il gracchiare magico dei corvi attraversa tutta la città. C'è un’affinitàtra loro e le persone sdraiate per strada ovunque, con un atteggiamento di sopravvivenza, come senessuno fosse nelle vicinanze”.

Liu Yi sa come esprimersi e non si concentra solo sulla tecnica, ma soprattutto sulle persone, su comeesse vivono e interagiscono tra di loro nella società. È curiosa del mondo e ispirata dall'incontro condiversi tipi di culture. Esplora costantemente la natura dell'essere umano e il suo viaggio attraverso lavita. Lo spettatore è così accompagnato dall’artista in un viaggio attraverso i mondi paralleli che lei stessacrea e il suo potere percettivo coinvolge tutti i sensi. ”Gerben SchermerLiu YiNata nel 1990 a Ningbo (Cina)Si è laureata alla China Academy of Fine Arts - School of Intermedia Art per la laurea triennale e ha ottenuto un Masterpresso la China Academy of Fine Arts, rispettivamente nel 2012 e nel 2016. Attualmente vive ad Hangzhou. "I primi filmd'arte cinese e l'animazione sperimentale" sono la sua principale direzione di ricerca. Le sue opere video includono "Originof Species", "Chaos Theory", "A Travel Inward", "Into The Void", "A Crow Has Been Calling for a Whole Day" ecc. Sviluppadifferenti media attraverso l’animazione e realizza installazioni ambientali e site specific per riflettere sulla sua esperienzadi vita quotidiana e per scoprire le molteplici possibilità dello spazio espositivo a entrare in sintonia con i soggetti delle sueopere. Attraverso i suoi progetti eclettici, il pubblico è chiamato a scoprire un mondo differente e parallelo. Nel 2017 "A Crow Has Been Calling for a Whole Day” è stato selezionato e presentato all’ Animation Film Festival (HAFF) e ha ricevuto,in seguito, una “Special Recommendation” dell’ Hua International Short Film Festival. Liu Yi è stata invitata a partecipareal SeMa Nanji Residency Project, ospitato dal Seoul Museum of Art di Seoul nel 2018. Nel 2019 invitata alla Royal Abbeyof Fontevraud, Residenze di Artisti Anjou, lo stesso anno è stata invitata anche a partecipare alla giuria del Festival delCinema d'Animazione di Cipro. L'opera video "Chaos Theory" fa parte della collezione di White Rabbit, ContemporaryChinese Art Collection.

 



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FUTURE PERFECT di PAMELA BREDA AL MAMbo

In prima visione assoluta, il film dell’artista Pamela Breda, intitolato Future Perfect. Al termine dello screening interverrà l’artista in un dialogo con il curatore Carlo Sala.

Sarà presentato mercoledì 20 ottobre 2021 alle ore 18 al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna in prima visione assoluta, il film dell’artista Pamela Breda (1982), intitolato Future Perfect. Al termine dello screening interverrà l’artista in un dialogo con il curatore Carlo Sala.

L’evento, promosso da FMAV Fondazione Modena Arti Visive e MAMbo, fa parte del progetto “The Quintessence”, tra i vincitori della settima edizione del bando Italian Council, promosso dal Ministero della Cultura per la valorizzazione dell’arte italiana, già protagonista di una mostra a cura di Daniele De Luigi a Modena nell’estate 2021.

In un futuro non meglio precisato, questo il tema alla base di Future Perfect, un misterioso centro di ricerca ospita analisi ed esperimenti legati allo spazio interstellare. Asteroidi e pietre provenienti da altre galassie vengono studiati assieme ad immagini di quasar e galassie lontane. Una pietra di apparente origine extraterrestre è conservata come una preziosa reliquia all'interno del centro di ricerca. Al fine di scoprirne l'origine, viene realizzata una missione al di fuori del sistema solare.

Il film, che entrerà a far parte della collezione Galleria Civica del Comune di Modena, gestita da FMAV, sarà inoltre disponibile in streaming sul sito web www.fmav.org a partire dal 27 al 31 ottobre 2021.

Il 27 ottobre, inoltre, FMAV presenta presso Palazzo Santa Margherita (ingresso libero), due trittici, costituiti da 6 fotografie inedite, di Pamela Breda tratte da Future Perfect, che entreranno anch’esse a far parte della collezione. Queste nuove acquisizioni saranno esposte nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita fino al 30 gennaio 2022 assieme ad altre opere dalle collezioni FMAV.

The Quintessence è tra i vincitori della settima edizione del bando Italian Council, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per la valorizzazione dell’arte italiana nel mondo. Il progetto, che vanta una importante rete internazionale di partner tra l’Europa e gli Stati Uniti, è realizzato dalla Kingston University di Londra in partnership con FMAV Fondazione Modena Arti Visive.

Il progetto è realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (VII edizione, 2019), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Pamela Breda (Vittorio Veneto, 1982) è un'artista e ricercatrice attiva tra Londra e Milano. Ha conseguito un Master in Storia dell'Arte presso l'Università Ca’ Foscari di Venezia, un Master in Arti Visive dell'Università IUAV di Venezia e un PhD presso la Kingston University di Londra. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive in numerosi paesi, tra cui Regno Unito, Austria, Belgio, Finlandia, Colombia, Svizzera, Stati Uniti oltre che in Italia, e i suoi film sono stati presentati in vari festival internazionali. Per il suo lavoro ha ricevuto diverse borse di studio e riconoscimenti, ed è stata nominata artista in residenza presso numerose istituzioni d'arte in tutto il mondo, tra cui ricordiamo il Pratt Institute di New York e la Cité Internationale Des Arts di Parigi.

Mercoledì 20 ottobre alle ore 18

Future Perfect di Pamela Breda

Proiezione e talk con l’artista

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, sala conferenze

Via Don Giovanni Minzoni 14, Bologna

Accesso all'incontro su prenotazione obbligatoria telefonando allo 051 6496611 fino ad esaurimento posti disponibili.

Per accedere al museo è obbligatorio presentare il green pass alle casse.

www.mambo-bologna.org

Mercoledì 27 ottobre

Streaming del film su fmav.org (fino al 31 ottobre 2021)

Focus delle opere in collezione (fino al 30 gennaio 2022)

FMAV - Palazzo Santa Margherita, Corso Canalgrande 103, Modena

h.11-13 I 16-19

Ingresso libero il mercoledì

Con il sostegno di Italian Council, Direzione Generale Creatività Contemporanea, Ministero della Cultura

In collaborazione con Kingston University, Londra

 



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Bob Wilson: 80 anni… all’avanguardia - incontro al MEET Digital Culture Center, il Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale

MEET Digital Culture Center dedica l’intera giornata a uno degli artisti visivi e teatrali più importanti al mondo

Per celebrare l’ottantesimo compleanno del celebre artista, regista e drammaturgo statunitense, MEET Digital Culture Center, il Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale con il supporto di Fondazione Cariplo organizza, sabato 16 ottobre, un’intera giornata dedicata a Bob Wilson.

L’iniziativa si sviluppa in collaborazione con Change Performing Arts, la struttura produttiva creata e diretta da Franco Laera che da oltre quaranta anni affianca l’artista americano in tanti progetti in tutto il mondo.

La giornata si aprirà con una maratona di proiezioni di opere iconiche di Wilson: dalle ore 10.00 nel MEET Theater sarà possibile rivedere rivedere in successione alternata due suoi spettacoli iconici che lo hanno visto personalmente in scena, come Hamlet: a monologue del 1995 e Krapp’s last tape del 2009.

Alle 18.30 Bob Wilson incontrerà personalmente il pubblico nel format Meet the Media Guru, il programma di incontri con i più importanti protagonisti della cultura, dell’arte e della scienza del nostro tempo ideato da Maria Grazia Mattei.

Durante il talk serale, Wilson parlerà della sua esperienza artistica iniziata fin dalla fine degli anni sessanta, e in particolare del suo rapporto con la realtà teatrale italiana, a partire dalle mitiche apparizioni nel garage romano nel 1973.

Si può indicare come inizio del suo percorso il 1962, quando da Waco in Texas si trasferisce a New York per iscriversi al Pratt Institute; oppure il 1966, quando avvia la Byrd Hoffman School, il suo primo laboratorio delle arti al 147 di Spring Street; oppure ancora il 1970, quando sorprende addetti ai lavori e grande pubblico con Deafman glance al Festival d’Automne di Parigi. In ogni caso, è da più di mezzo secolo che Robert Wilson non smette di stupirci con la sua straripante creatività che – unita al suo personale rigore stilistico – ancora oggi continua a sorprendere, attraversando e contaminando tutti i linguaggi della contemporaneità.

Wilson ha sempre avuto un rapporto molto intenso con l’Italia, dalle apparizioni nel garage romano dove Achille Bonito Oliva lo aveva invitato nell’ambito di Contemporanea nel 1973 e poi dal primo incontro con il CRT a Milano nel 1976. Da allora molti suoi spettacoli di successo sono nati in Italia per l’iniziativa e la produzione di Change Performing Arts. Da ultimo Oedipus ha debuttato al Festival del Teatro Antico di Pompei nel 2018, poi riallestito per lo straordinario Teatro di Epidauro nel 2019 e presentato dopo la pandemia solo pochi giorni fa al Festival di Budapest.

Wilson è ora atteso a Milano con una mostra-installazione su Jack Kerouac e su On the road, il romanzo iconico della Beat Generation, e a Roma con il nuovo spettacolo che nasce dalla collaborazione con Lucinda Childs sulle musiche di Pulcinella suites di Stravinsky, che debutterà in giugno al Parco della Musica.

 



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 Maria Cristina Carlini, Foresta, 2021, legno di recupero base in ferro cm300x250x200 Mimmo Capurso

 

Maria Cristina Carlini partecipa alla XIII FLORENCE BIENNALE

La scultura, intitolata “Foresta”, è inserita nel Padiglione Cavaniglia, che accoglie un nuovo progetto sviluppato dal curatore Fortunato D’Amico.

Maria Cristina Carlini partecipa alla XIII edizione Florence Biennale ETERNAL FEMININE | ETERNAL CHANGE. Concepts of Femininity in Contemporary Art and Design, cui è stata vivamente invitata a prendere parte con un’opera inedita. La scultura, intitolata “Foresta”, è inserita nel Padiglione Cavaniglia, che accoglie un nuovo progetto sviluppato dal curatore Fortunato D’Amico.

La Florence Biennale, mostra internazionale di arte e design contemporanea è ospitata alla Fortezza da Basso di Firenze dal 23 al 31 ottobre 2021, sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, del MIC Ministero della Cultura, della Regione Toscana, del Comune di Firenze e di ADI – Associazione per il Disegno Industriale Delegazione Toscana.

Sono circa 400 gli artisti, architetti e designer provenienti da oltre 70 Paesi del mondo, coinvolti a partecipare a questo importante evento incentrato sul tema della femminilità nelle sue più varie e molteplici sfaccettature; si parte da Madre Terra, dall’essenza e dalle origini per arrivare a tematiche molto più attuali, legate al mondo contemporaneo dal punto di vista culturale e sociale, come i femminismi e la comunità LGBTQ+.

Nel corso della manifestazione verranno inoltre conferiti, come ormai di tradizione, numerosi premi fra cui quelli alla carriera, assegnati per il 2021 alla celebre designer e attivista britannica Vivienne Westwood, al fotografo milanese di fama mondiale Oliviero Toscani e all’artista piemontese, fra i massimi esponenti dell’Arte Povera, Michelangelo Pistoletto.

Per la prima volta viene presentato un progetto speciale nel Padiglione Cavaniglia, ideato e curato da Fortunato D’Amico, tutto incentrato sulle installazioni, con una ricchezza di percorsi interdisciplinari e multiculturali di arte, design, poesia, architettura, musica e sociologia, abbinati a incontri, workshop, conferenze, letture filosofiche, sociali, scientifiche, cinematografiche, spirituali e ambientali.

I lavori sono volti ad offrire al pubblico elementi originali per l’elaborazione di una riflessione sul Femminino in tutti i suoi aspetti e su svariati piani di lettura, ma anche su argomentazioni relative la natura, l’ecologia e il benessere del Pianeta.

Da sempre sensibile a questi temi è la scultrice Maria Cristina Carlini, che per l’occasione ha realizzato Foresta una scultura monumentale in legno di recupero e ferro. L’opera, con il suo stretto legame all’ambiente naturale e alla terra, è metafora di Madre Natura, che attraverso l’immagine dei rami, abbraccia, avvolge e genera. Il legno di recupero contribuisce a rafforzare questa immagine di stabilità e di radicamento. Una visione della femminilità che viene ricondotta alle origini, ad un contesto naturale ricco di vita, con un suo ecosistema che proietta in una dimensione altra e lontana dalla realtà quotidiana. L’immersione in questa “Foresta” è l’occasione per cercare gli elementi e gli strumenti indirizzati ad attuare una svolta finalizzata al cambiamento. Se da un punto di vista macroscopico s’intende cercare i mezzi per poter raggiungere la salvaguardia dell’ambiente e delle biodiversità, da un punto di vista microscopico l’obiettivo è fornire agli spazi cittadini la possibilità di essere ripopolati dal verde e dalla natura.

Cenni biografici.

Maria Cristina Carlini inizia il suo percorso artistico con la lavorazione della terra nei primi anni Settanta a Palo Alto in California, successivamente prosegue la sua attività a Bruxelles e poi a Milano, dove si dedica esclusivamente alla scultura. Da questo momento, oltre al grès e alle terre entrano a far parte della sua espressività materiali come il ferro, l’acciaio corten e il legno di recupero, dando vita a sculture di piccole, medie, ma soprattutto di dimensioni monumentali. Il suo percorso artistico comprende mostre personali e collettive in numerose sedi pubbliche e private nazionali e internazionali come Roma, Parigi, Madrid, Miami, Denver, Beijing, Hong Kong e Shanghai. Le sue opere sono presenti in permanenza in tre continenti Europa, America e Asia. Negli anni ha conseguito diversi premi e onorificenze. Attualmente vive e lavora a Milano. www.mariacristinacarlini.com

Info

Sede Fortezza da Basso, Viale Filippo Strozzi 1 - Firenze

Date 23 – 31 ottobre 2021

Anteprima Stampa sabato 23 ottobre, ore 10

Inaugurazione sabato 23 ottobre, ore 11

Apertura al pubblico sabato 23, ore 11.30

Orari tutti i giorni ore 10-20 I domenica 31 ottobre ore 10-19 I lunedì chiuso

Ingresso

Biglietto intero Euro 10

Tariffe speciali Euro 7 (maggiori 65 anni, minori di 30)

Giovani euro 5 (anni 6-18)

Bambini Omaggio (inferiori 6 anni)

Biglietti acquistabili sul sito: www.florencebiennale.org

Info Pubblico Florence Biennale Tel. +39 055 324 9173 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.florencebiennale.org 

 

 



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LA GALLERIA DI CRIPTOARTE ITALIANA REASONED ART CHIUDE UN ROUND DI INVESTIMENTO DA €310K

Reasoned Art certifica la compravendita di opere d’arte digitale tramite NFT e tecnologia blockchain. L’operazione è stata curata dallo Studio Pavesio e Associati with Negri-Clementi.

Reasoned Art certifica la compravendita di opere d’arte digitale tramite NFT e tecnologia blockchain. Ad investire nella startup l’imprenditore e collezionista di arte contemporanea Rosario Bifulco e LVenture Group.

Reasoned Art, startup società benefit che certifica la compravendita di opere d’arte digitale tramite NFT (Non Fungible Token) e tecnologia blockchain, ha chiuso il suo primo round di investimento di 310 mila euro. Hanno partecipato all’investimento l’imprenditore e collezionista di arte contemporanea, nonché presidente della casa d’aste Finarte S.p.A., Rosario Bifulco e LVenture Group, che ha selezionato la startup per il suo Programma di Accelerazione LUISS EnLabs.  

L’investimento permetterà al team guidato dai founder Giulio Bozzo (studente di Arte, valorizzazione e mercato dell’Università IULM di Milano) e Andrea Marec (laureato in Economics and Social Sciences all’Università Bocconi di Milano e all’Università Keio di Tokyo) di programmare i prossimi step di crescita.

Reasoned Art ha organizzato e curato la prima mostra decentralizzata di criptoarte in Italia lo scorso 10 Giugno esponendo le opere di Annibale Siconolfi, fuse* e Giuseppe Ragazzini negli schermi di 30 edicole di Milano. Le opere sono state successivamente vendute nel corso della prima asta di criptoarte in Italia.

Reasoned Art, lanciata lo scorso giugno al MEET – Digital Culture Center di Milano, è la prima galleria italiana dedicata alla criptoarte: seleziona i migliori artisti digitali sul panorama nazionale ed internazionale, organizza e cura mostre fisiche e virtuali, certifica le opere d’arte digitale consentendone la compravendita attraverso NFT, che svolgono il ruolo di certificato di autenticità, salvato su blockchain.

“Siamo orgogliosi di poter essere parte attiva dello sviluppo del sistema dell’arte e della cultura digitale in Italia e in Europa. Crediamo fermamente, dopo un periodo buio come quello che abbiamo affrontato, nella rinascita del nostro Paese attraverso un nuovo modo di fruire e vivere l’arte in cui gli spettatori diventano parte attiva del processo di generazione del valore. L’utilizzo consapevole della blockchain rappresenta un punto di svolta per il futuro della nostra società. Ringraziamo LVenture e Rosario Bifulco per il sostegno e per aver condiviso la nostra visione”, hanno affermato Giulio Bozzo, CEO & Founder di Reasoned Art, e Andrea Marec CFO & CO-Founder di Reasoned Art.

“La blockchain e i Non Fungible Token stanno aprendo nuove frontiere nei settori dell’entertainment e di tutte le produzioni artistiche, catalizzando sempre più l’attenzione degli investitori. Siamo convinti che, grazie al digitale e alle nuove tecnologie, la ripartenza del settore artistico e culturale post Covid-19 potrà non solo valorizzare al meglio l’esistente, ma produrre nuova cultura generando valore. Reasoned Art affronta il nostro Programma di Accelerazione con un posizionamento ottimale su questo trend e con un primo aumento di capitale importante per la fase pre-seed”, ha affermato Giulio Montoli, Head of Acceleration di LVenture Group.

“Per un appassionato del mondo dell’arte di lunga data, come me, l’ingresso nel mondo della cryptoarte è una naturale evoluzione. L’introduzione dei token NFT sta determinando cambiamenti nel mercato dell’arte in termini di fruizione ma anche di creazione stessa, aprendo enormi possibilità a tutti quegli artisti nuovi e non che sapranno coglierne le molteplici potenzialità. La decisione di appoggiare Reasoned Art nasce dalla volontà di sostenere un progetto innovativo, ponte tra il mondo dell’arte “tradizionale” e il mondo dell’arte “che verrà”, fin dai suoi primi passi. Mi piace l’idea di voler coniugare il fisico ed il virtuale in un unico luogo dove amanti e collezionisti d’arte possano avere uno sguardo rivolto verso il futuro, senza dimenticare l’enorme tradizione artistica che ci accompagna", ha affermato Rosario Bifulco.

L’investimento si è realizzato tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi convertibili in quote. I profili legali dell’operazione sono stati curati da Pavesio e Associati with Negri-Clementi, studio leader nel mercato legale e con una specifica specializzazione in diritto dell’arte, con un team composto dal partner Annapaola Negri-Clementi e dall’associate Arianna Leonardelli, e con il contributo di Giorgia Ligasacchi, art consultant.

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Reasoned Art è la prima startup società benefit italiana che si occupa di criptoarte, ossia di arte digitale certificata e venduta tramite l’utilizzo della tecnologia blockchain e dei token NFT. Una galleria “onlife” di criptoarte che ha l’obiettivo di unire il mondo dell’offline (mostre fisiche di arte digitale, eventi, workshop) con il mondo dell’online (piattaforma digitale di vendita, tecnologia blockchain e token NFT).

www.reasonedart.com

 

 



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Ritratto di Refik Anadol Credits Efsun Erkilic

MEET Digital Culture Center dedica il mese di ottobre a Refik Anadol

L’artista sarà protagonista del celebre format Meet the Media Guru sabato 2 ottobre 2021 alle ore 18.30.

Artista digitale e star dei social con più di 400mila followers: per tutto il mese di ottobre MEET Digital Culture Center celebra Refik Anadol con una serie di iniziative che dal MEET si irradiano nella città di Milano, arrivando fino a Londra e New York.

Appuntamento cardine di questo calendario il talk di sabato 2 ottobre alle 18.30, che vedrà Anadol protagonista del celebre format Meet the Media Guru nel Teathre del MEET. L’incontro in cui Anadol parlerà del rapporto tra arte, scienza e nuove tecnologie, raccontando il suo percorso professionale sarà trasmesso anche in streaming sul canale Facebook e sul sito di MEET.

Refik Anadol è ideatore della grande installazione Renaissance Dreams, opera site-specific commissionata da MEET nel 2019 e creata appositamente per la Sala Immersiva del Centro internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo. Renaissance Dreams – inaugurata nell’autunno del 2020 con l’apertura di MEET e visibile fino all’inizio del 2022 – è generata a partire da un milione di immagini e testi prodotti tra il 1300 e il 1600 in Italia, composta da quattro capitoli: pittura, scultura, letteratura e architettura. I dati di ciascun capitolo sono stati elaborati dall’intelligenza artificiale per mezzo di algoritmi GAN (Generative Adversarial Network), capaci di identificare caratteristiche comuni nelle immagini e nei testi del Rinascimento Italiano e produrre creazioni originali. Il risultato è una passeggiata ipnotica nell’arte, una composizione di forme multidimensionali dinamiche a cui l’intelligenza artificiale ha attribuito volumi e colori nuovi ed associato un sound design ad hoc. L’opera d’arte è un flusso audiovisivo della durata di trentacinque minuti: davanti agli occhi scorre una parte del corpus artistico rinascimentale, lasciando l’impressione di un bellissimo sogno ad occhi aperti. Una cavalcata emozionante e ipnotica che “risveglia” il legame con le tracce vive della storia dell’arte italiana. Renaissance Dreams sintetizza il lavoro pluriennale di Refik Anadol e del suo team internazionale di designer, data scientist, programmatori e architetti – quasi una bottega rinascimentale contemporanea – che esplora l’intersezione tra media, scienza e tecnologia per creare esperienze poetiche e coinvolgenti.

Grazie alla collaborazione tra MEET e Luxottica, per tutto il mese di ottobre Renaissance Dreams sarà al centro anche del progetto Luxottica for Art. Nel 2020, nel pieno della pandemia, con i musei chiusi al pubblico e le sale vuote di visitatori, in collaborazione con le maggiori istituzioni culturali milanesi Luxottica ha acceso i suoi schermi digitali nelle più importanti vie e piazze della città per dare voce alla cultura e rendere l’arte accessibile a tutti. A ottobre, nei punti strategici del centro di Milano – Piazzale Cadorna, Piazza Cordusio e Corso Matteotti – i grandi schermi di Luxottica trasmetteranno per la prima volta un'opera digitale: pillole di tre minuti, pianificate in momenti strategici della giornata (12.57 e 18.57), regaleranno ai passanti la visione dei colori, delle luci, dei dettagli e delle emozioni dell’opera site-specific presente al MEET, dove potrà essere vista nella sua versione integrale.

Sempre nell’ambito di Luxottica for Art, a ottobre la pillola di Renaissance Dreams sarà trasmessa anche negli schermi Luxottica di Covent Garden a Londra e di Times Square a New York.

REFIK ANADOL

Refik Anadol (1985, Istanbul) è un media artist turco che risiede a Los Angeles, dove ha fondato il Refik Anadol Studio di cui è direttore creativo. La ricerca di Anadol sta al crocevia di arte, scienza, e tecnologia ed esplora i modi in cui macchine intelligenti e tecnologie digitali consentono di creare ambienti immersivi che cambiano la nostra percezione del tempo e dello spazio.

Nei suoi lavori pavimenti, muri e soffitti si dissolvono, interi edifici prendono vita da grandi quantità di dati e ciò che una volta era invisibile all'occhio umano diventa visibile, offrendo una nuova prospettiva e narrativa del mondo. Anadol non si limita ad integrare i linguaggi espressivi delle tecnologie negli ambienti, ma sintetizza le caratteristiche dei new media nel design degli spazi, pubblici e privati.

Il media artist turco ha all’attivo numerosi riconoscimenti tra cui il premio Lorenzo il Magnifico per la New Media Art della Biennale di Firenze; il SEGD Global Design Awards e del Google's Artists and Machine Intelligence Artist Residency Award.

Le performance site-specific di Anadol sono state presentate alla Walt Disney Concert Hall di Los Angeles e all’Artechouse di New York (USA); in musei come The National Gallery of Victoria (Australia); santralistanbul (Turchia) e l’usine (Svizzera); presso festival e rassegne come Ars Electronica Festival di Linz (Austria); Sydney City Art (Australia); Seoul Haemong (Corea del Sud) e International Digital Arts Biennial di Montréal (Canada).

Refik Anadol è docente e ricercatore presso il Dipartimento di Design Media Arts di UCLA a Los Angeles.

MEET (www.meetcenter.it) è il centro internazionale per l’arte e la cultura digitale di Milano. Nato con il supporto di Fondazione Cariplo, vuole contribuire a colmare il divario digitale italiano nella convinzione che l’innovazione sia un fatto culturale, prima ancora che tecnologico. Oltre al ciclo di incontri Meet the Media Guru con i protagonisti dell’innovazione mondiale, MEET promuove programmi di cross-fertilizzazione fra creativi digitali ed imprese, azioni e percorsi dedicati all’innovazione per la cultura, progetti espositivi ed allestimenti site-specific per istituzioni italiane ed internazionali. Uno spazio di 1500mq che Carlo Ratti Associati ha reinterpretato a partire dal concept del centro di cultura digitale lavorando sull'idea di fluidità, interconnessione e partecipazione. Lo spazio accoglie al suo interno anche la Cineteca di Milano, che firma un palinsesto autonomo di rassegne e proiezioni dedicate al cinema contemporaneo internazionale. Main partner di MEET è Intesa Sanpaolo. Sono partner del centro di cultura digitale Artemide, Mediatrade, Peugeot e George Brown College di Toronto.