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AL VIA IL CONCORSO FOTOGRAFICOUNPUBLISHED PHOTO 2022

Il concorso è promosso dalla Fondazione culture e musei e dal MUSEC di Lugano, in collaborazione con la 29 ARTS IN PROGRESS gallery di Milano e l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia.

Sono aperte le iscrizioni all’edizione 2022 del concorso internazionale UNPUBLISHED PHOTO (UP). Giovani fotografi nati fra il 1986 e il 2004 hanno tempo fino al 10 aprile per sottoporre i loro portfolio. Il concorso è promosso dalla Fondazione culture e musei e dal MUSEC di Lugano, in collaborazione con la 29 ARTS IN PROGRESS gallery di Milano e l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia.

Unpublished Photo è un concorso volto a individuare giovani talenti della fotografia contemporanea, di età compresa tra i 18 e i 36 anni. L’obiettivo è promuovere e valorizzare le tendenze dell’arte fotografica attraverso un’azione a sostegno della creatività senza limiti, per questa ragione il concorso è sia a tema libero, sia aperto all’ampia gamma di possibilità tecniche offerte dalla fotografia.

Nato nel 2018 e giunto quest’anno alla sua quarta edizione, il concorso richiama ogni anno un numero crescente di giovani artisti da tutto il mondo. L’iniziativa è stata lanciata dalla galleria milanese 29 ARTS IN PROGRESS, ed è poi stata ripresa nel 2020 dal MUSEC di Lugano, con l’intento di rafforzare la collaborazione transfrontaliera e sostenere la valorizzazione del lavoro dei giovani artisti.

Una giuria composta da personalità di spicco del mondo della cultura e della fotografia selezionerà quattro autori finalisti tra i partecipanti.

Grazie alla partnership con la De Pietri Artphilein Foundation il concorso UP22 assegna al primo classificato un premio monetario di CHF 2.000; il secondo classificato riceve CHF 1.500, mentre al terzo e al quarto finalista vanno CHF 1.000 ciascuno.

Una selezione delle opere dei finalisti di UP22 sarà pubblicata all’interno di un elegante booklet fotografico.

Inoltre la De Pietri Artphilein Foundation con Artphilein Editions, realizzerà e pubblicherà un pregevole libro d’artista in edizione limitata, interamente dedicato al progetto di uno dei finalisti.

Come già negli anni 2020 e 2021, anche quest’anno il MUSEC presenterà al pubblico le opere dei finalisti, esponendole dal 20 ottobre 2022 al 12 febbraio 2023 a Lugano nella sua sede di Villa Malpensata.

La mostra sarà l’occasione per richiamare collezionisti e appassionati di fotografia e per far scoprire al pubblico le nuove tendenze e i linguaggi espressivi del panorama contemporaneo internazionale.

Al termine dell’esposizione a Lugano, le opere esposte entreranno a far parte delle collezioni del MUSEC, arricchendo così un patrimonio fotografico che conta oggi oltre 40.000 opere dalla metà dell’Ottocento ai giorni nostri.

 

Membri della giuria

Hans Georg Berger – Fotografo (Presidente)

Riccardo Calimani – scrittore e storico

Luca Casulli – Co-fondatore di 29 ARTS IN PROGRESS gallery

Francesco Paolo Campione – Direttore del Museo delle Culture di Lugano - MUSEC

Caterina De Pietri – Direttrice della De Pietri Artphilein Foundation

Paolo Gerini – Presidente della Fondazione Ada Ceschin e Rosanna Pilone

Giovanna Palandri – Cancelliere dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

 

Come partecipare

Possono partecipare tutti i fotografi nati fra il 1986 e il 2004.

I candidati possono sottoporre fino al 10 aprile 2022 i loro portfolio, composti da 10 immagini, una descrizione del progetto e una breve biografia. Modulo di adesione online e regolamento del concorso disponibili al seguente link: https://www.fcmusei.ch/contest/

 



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MUSEOCITY 2022 dal 4 al 6 marzo 2022

Dopo due edizioni online, Milano invita cittadini e appassionati a tornare al museo e a riscoprire dal vivo il suo patrimonio artistico.

Dopo due edizioni online, dal 4 al 6 marzo 2022 torna in presenza MILANO MUSEOCITY la manifestazione promossa dal Comune di Milano | Cultura e realizzata in collaborazione con l’Associazione MuseoCity, nata per riscoprire e far conoscere la ricchezza del patrimonio artistico dei musei cittadini, valorizzandone la funzione culturale.

Oltre 90 Istituzioni pubbliche e private partecipano alla sesta edizione della manifestazione, musei d’arte, di storia, musei scientifici, case museo, archivi d’artista, archivi e musei d’impresa diffusi su tutto il territorio cittadino e, per la prima volta, anche oltre i confini della città con i Comuni di Bergamo e Brescia – insieme saranno Capitale Italiana della Cultura nel 2023 - che hanno selezionato alcune tra le Istituzioni più rappresentative del territorio. La collaborazione tra il Comune di Milano | Cultura e i Comuni di Bergamo e Brescia è nata in occasione della mostra Il Rinascimento di Bergamo e Brescia - tradizionale appuntamento natalizio con l’arte di Palazzo Marino in Sala Alessi.

Dal 4 marzo i musei coinvolti aprono al pubblico le loro porte fisiche o virtuali, proponendo un programma con centinaia di appuntamenti tra visite guidate, laboratori per bambini, conferenze, incontri, aperture straordinarie e iniziative speciali accomunate da un unico tema conduttore – le STANZE DELL’ARTE – focalizzato sugli edifici che ospitano i musei (pubblici e privati), raccontati dai loro curatori e direttori.

Tra le Istituzioni presenti per la prima volta, ci sono l’Archivio Emilio Scanavino, ospitato in una palazzina di inizio ‘900, una volta sede di un noto laboratorio professionale fotocolore; l’Archivio Negroni, che propone un corso introduttivo al bassorilievo con esercizio pratico; l’Associazione Culturale Mosè Bianchi, Pompeo Mariani, Elisabetta Keller con l’apertura dell’ex Atelier della Keller, oggi sede degli archivi dei tre artisti, e visite guidate e conferenze quotidiane dedicate ad un’artista differente; la Fondazione Francesco Somaini Scultore, ex atelier dello scultore in un palazzo storico del FAI, recentemente inaugurato (settembre 2021), propone una mostra, una conferenza e un’attività digitale; la Fondazione Luciana Matalon, spazio nel cuore di Milano, dedicato all’arte contemporanea, in cui ogni parte è stata ideata e personalizzata dall’artista (soffitto di specchi, pavimento dipinto); l’Officina Rancilio 1926, progetto in itinere alla scoperta degli oggetti di design custoditi nei musei cittadini di Parabiago.

Prima volta, ovviamente, anche per le realtà di Brescia e Bergamo. La Leonessa partecipa con le quattro sedi gestite da Fondazione Brescia Musei - Museo di Santa Giulia, Brixia. Parco archeologico di Brescia Romana, Pinacoteca Tosio Martinengo e Museo delle Armi "Luigi Marzoli"-, con il Museo Diocesano e con la Casa Museo di Palazzo Tosio. Nella città dei Mille saranno invece coinvolte l'Accademia Carrara, il Museo Civico di Scienze Naturali "E. Caffi", il Museo delle storie di Bergamo, il Palazzo della Ragione, il Palazzo e Giardini Moroni.

Come ogni anno l’Associazione MuseoCity, oltre a coordinare il programma generale, cura e organizza direttamente alcune tra le più importanti iniziative della manifestazione.

Dal 4 al 6 marzo torna l'itinerario MUSEO SEGRETO, curato da Federica Giacobello con la supervisione di Gemma Sena Chiesa, dedicato alle Stanze dell'Arte. L'attenzione sarà rivolta alle sedi, palazzi storici o di nuova creazione, che ospitano le diverse istituzioni partecipanti, ci si focalizzerà anche sulle sale espositive, si scopriranno particolari architettonici e decorativi inediti, e allestimenti storici o contemporanei. Si racconterà anche di altre "stanze", perlopiù semplici laboratori, dove l'opera d’arte è stata creata. Una mostra diffusa, quindi, tra realtà e metafora.

Sabato 5 marzo Palazzo Reale ospiterà Il Museo Sottopelle: la differenza insegna, un convegno curato da Anna Detheridge sull'innovazione nei Musei del post-Covid, con un dibattito che proporrà best practice e spunti di riflessioni sul tema della differenza, dell’accessibilità e dell’inclusività, partendo dal presupposto che per meglio comprendere l’esperienza degli altri sarà necessario ripensare il nostro rapporto con noi stessi.

Un tema molto vicino a quello del convegno è trattato in modo approfondito nel secondo fascicolo “Il Museo per tutti. Ricerca sugli accessi ai musei milanesi” per persone con disabilità sensoriali e cognitive che si potrà consultare presso le Istituzioni partecipanti e online sul sito web dell’Associazione MuseoCity.

In collaborazione con l’Associazione MuseoCity CONFGUIDE-GITEC (www.confcommerciogitec.it) organizza per la manifestazione quattro visite guidate: curiosi itinerari culturali condotti da guide turistiche professioniste alla scoperta della città di Milano.

Da segnalare tra le altre iniziative: le aperture straordinarie della Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione (BERGAMO) e di Casa Museo di Palazzo Tosio (BRESCIA); la visita guidata del MUMAC – Museo della Macchina per il Caffè di Gruppo Cimbali, che celebra quest’anno il decimo anniversario dalla sua fondazione; il laboratorio proposto dal Museo Popolo e Culture PIME, in cui il visitatore sperimenta in prima persona cosa significa realizzare una camera delle meraviglie; il gioco online di Fondazione Pirelli; la visita guidata alla scoperta della Storia del Monastero di San Vittore del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci; la serata-tributo a Pasolini, con musica elettronica, arte e contenuti audiovisivi, proposta da Le Cannibale al PAC.

Il programma completo di tutte le iniziative sarà disponibile su www.museocity.it , su www.yesmilano.it e su app.museocity.it con anche alcune proposte di itinerari.

 



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Museo Novecento presenta "Sulle colline dell’utopia"

Simona Martinoli, Una Szeemann, Mario Martone. Protagonisti in una serie di incontri dedicati al Monte Verità.

In occasione della mostra Monte Verità. Back to nature, realizzata in collaborazione con la Fondazione Monte Verità (Ascona - Canton Ticino), il Museo Novecento presenta una serie di appuntamenti dedicati all’approfondimento della celebre collina dell'utopia, ai suoi fondatori e agli ospiti illustri che videro nei suoi spazi sospesi nel tempo un buen retiro lontano dal dramma delle guerre e anche dallo scontro ideologico fra capitalismo e comunismo che stava attraversando l'Europa.

Saranno protagonisti dei prossimi incontri Simona Martinoli, Direttrice della Fondazione Marguerite Arp a Locarno, Una Szeemann, artista e figlia del grande curatore Harald Szeemann e Mario Martone, celebre regista autore della pellicola Capri-Revolution vincitrice di due David di Donatello.

Il primo appuntamento è fissato per mercoledì 16 febbraio alle ore 18:00 in Sala Cinema, Museo Novecento. Simona Martinoli, Direttrice della Fondazione Marguerite Arp a Locarno e docente all’Università della Svizzera italiana, dedicherà il suo intervento alla figura di Sophie Taeuber-Arp, la celebre artista moglie di Jean/Hans Arp che fu danzatrice con Rudolf von Laban al Monte Verità. Pioniera dell’astrazione, Sophie Taeuber-Arp (1889-1943) ha realizzato opere profondamente innovative in molte discipline. All’artista svizzera è dedicata la grande restrospettiva attualmente in corso al MoMA di New York e che ha fatto tappa al Kunstmuseum Basel e alla Tate Modern a Londra, segnando la riscoperta a livello internazionale di questa figura centrale delle avanguardie del XX secolo.

La recente pubblicazione di due edizioni di lettere dell’artista, oltre a costituire una preziosa fonte sulla sua vita, ne corregge l’immagine di donna timida e silenziosa, vissuta nell’ombra del celebre marito Jean/Hans Arp. Una è costituita dai tre volumi di lettere indirizzate soprattutto alla sorella (edizione in tedesco a cura di Walburga Krupp e Medea Hoch), l’altra è quella che sarà presentata in occasione dell’evento del 16 febbraio e si intitola Lettere di Sophie Taeuber-Arp a Annie e Oskar Müller-Widmann. Il volume pubblicato dalla Fondazione Marguerite Arp di Locarno con le edizioni Casagrande raccoglie – per la prima volta in italiano – lettere e cartoline scritte da Taeuber-Arp ai suoi primi e più importanti collezionisti, i coniugi Müller-Widmann di Basilea. Il pregio dei carteggi è quello di dare molteplici informazioni entrando direttamente nella vita di chi scrive, ma anche di chi nelle lettere compare, ripercorrendo l’iter creativo di un’artista universale e transdisciplinare, le cui opere spaziano dalle arti applicate alla pittura, dalla scultura alla danza, all’architettura e al design.

Sophie Taeuber-Arp raccontata attraverso le sue lettere. Un piccolo sentiero incolto conduce al giardino del Monte Verità, dove ogni mattina striscio nel mio abito da danzatrice per le lezioni

Mercoledì 16 febbraio, ore 18:00 

Sala Cinema – Museo Novecento

Intervengono: Simona Martinoli, Nicoletta Mongini, Sergio Risaliti.

Mercoledì 2 marzo alle ore 18:00

Una Szeemann ripercorrerà il rapporto tra suo padre, lo storico dell’arte e curatore svizzero Harald Szeemann e la celebre collina dell’utopia nata sulle prealpi locarnesi. Anomalie Quotidiane è il titolo dell’intervento che traccia un percorso biografico di Harald Szeemann sviluppato dalla prospettiva soggettiva di una figlia. Attraverso un’introspezione sugli esordi cabarettistici di Harald Szeemann con il suo “Einmanntheater” fino allo sviluppo del “Museo delle Ossessioni” e alla “Agentur für Geistige Gastarbeit”, verranno ricostruiti i processi di riflessione che hanno portato alla gestazione di alcune tra le mostre più celebri del Novecento: “When Attitudes Become Form” (1969), Documenta 5 “Befragung der Realität – Bildwelten heute” (1972), “Grossvater: ein Pionier wie wir” (1974), “Le macchini celibi” (1975), “Monte Verità. Le mammelle delle Verità” (1978). Punto focale, la stretta collaborazione con artiste ed artisti con cui Szeemann ha collaborato e mantenuto uno stretto contatto, attraverso il suo archivio nella “fabbrica rosa” a Maggia ed il suo centro di vita nella svizzera italiana, luogo da lui sempre amato. Verranno ripercorsi i racconti, le vicende vissute, il legame familiare ed amicale, le anomalie quotidiane che hanno contribuito ad alimentare questa testimonianza così fitta di costellazioni.

Anomalie Quotidiane  

Harald Szeemann e Monte Verità

Mercoledì 2 marzo, ore 18:00        

Sala Cinema – Museo Novecento

Intervengono: Chiara Gatti, Nicoletta Mongini, Sergio Risaliti, Una Szeemann.  

Venerdì 8 aprile alle ore 21:00 il Cinema Spazio Alfieri ospiterà l’incontro con il regista Mario Martone al termine del quale seguirà la proiezione del film Capri-Revolution, la pellicola del 2018 vincitrice di due David di Donatello liberamente tratta da una vicenda realmente esistita: quella della comune che il pittore, naturista ed utopista tedesco Karl Wilhelm Diefenbach diede vita a Capri agli inizi del Novecento. Ad ispirare l'esperimento politico e sociale di Diefenbach sull'isola fu proprio il modello di Monte Verità ad Ascona. Alimentazione vegana, elioterapia e nudismo, ginnastica, danza e meditazione furono le pratiche quotidiane di una comunità che testimoniano un interesse diffuso ancora oggi verso gli episodi radicali delle esperienze anarchiche come utopia sociale, sogno pacifista e libertario reso possibile da una “riforma della vita” che parte proprio dalla rigenerazione del corpo e dello spirito in un luogo, come dirà Ise Gropius, «dove la nostra fronte sfiora il cielo».          

Proiezione del film Capri-Revolution di Mario Martone         

Venerdì 8 aprile, ore 21:00           

Cinema Spazio Alfieri

Intervengono: Ippolita di Majo, Raffaella Giordano, Mario Martone, Nicoletta Mongini, Sergio Risaliti       

La mostra Monte Verità. Back to nature, a cura del direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti, con Nicoletta Mongini e Chiara Gatti e organizzata da MUS.E, ripercorre l'esperienza centenaria di Monte Verità che intreccia destini di intellettuali e maestri del Novecento. Dall'anarchico Bakunin al coreografo ungherese Rudolf von Laban, dal teorico anarco-comunista Pëtr Kropotkin al dadaista Hugo Ball, dalla danzatrice Isadora Duncan al grande scrittore Hermann Hesse; e, ancora, dall'architetto del Bauhaus Walter Gropius agli artisti Hans Arp e Paul Klee, da Carl Gustav Jung fino al curatore Harald Szeemann che, affascinato dalla storia del luogo, gli dedicò nel 1978 una mostra itinerante in Europa dal titolo emblematico “Monte Verità. Le mammelle della verità”.  Fino al 10 aprile 2022 al Museo Novecento.   

 

 



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XNL Centro d'arte contemporanea, cinema, teatro e musica di Piacenza annuncia il nuovo Programma sotto la Direzione Artistica di Paola Nicolin

XNL si offre al pubblico come luogo dove arte, cinema, teatro e musica si collocano all’interno del medesimo edificio.

La Fondazione di Vigevano e Piacenza prosegue la sua azione a favore del sistema culturale della città con l’annuncio del nuovo programma di XNL, il Centro d’arti contemporanee della città di Piacenza.

Dopo l’avvento della pandemia, l’istituzione dedicata allo sviluppo dei nuovi linguaggi della contemporaneità riconosce più che mai alla cultura visiva la capacità di parlare in modo plurale di tutti i temi legati all’attualità come inclusione, sostenibilità, equità, innovazione digitale e il necessario ripensamento della identità dei suoi spazi. Da queste premesse XNL si offre al pubblico come luogo dove arte, cinema, teatro e musica si collocano all’interno del medesimo edificio.

Missione prioritaria dell’istituzione è quella legata alla trasmissione dei saperi, a partire dalla sua intrinseca anima interdisciplinare, dalla sua natura pubblica e territoriale e dalla sua vocazione a prendersi cura del potere straordinario dell’immagine. Quest’ultima costituisce il fil rouge degli ambiti di ricerca (arte contemporanea, cinema, teatro e musica) e connota lo spazio istituzionale e la sua programmazione.

XNL sceglie dunque di aprire al pubblico con un’anteprima dedicata alle metodologie, ai linguaggi e ai contenuti del Programma di Arte contemporanea sotto la direzione artistica di Paola Nicolin.

Durante il mese di febbraio il progetto Anteprima apre dunque le gallerie dedicate alle arti contemporanee, che da settembre 2022 inizieranno la loro regolare programmazione.

La scelta di inaugurare con questa modalità nasce dal desiderio di comunicare subito al pubblico l’interesse del museo per la messa in scena di modelli di approccio alle arti contemporanee e ai suoi significati possibili, corroborati da un sentimento di forte interesse per l’insegnare e l’imparare come forme di produzione artistica a partire dai percorsi individuali degli artisti.

Anteprima segna l’inizio di un percorso che porterà lo spazio a intrecciare la relazione tra pratiche artistiche e pratiche educative, con artisti invitati a riflettere sulla loro capacità di produrre modelli culturali in costante evoluzione, diversi per loro natura.

Il programma vede in altre parole artisti di diversa generazione invitati a formulare progetti espositivi legati ad atelier da loro ideati e diretti, pensati per studenti, insegnanti e pubblico interessato – quel “corpo scolastico” di cui siamo stati tutti direttamente o indirettamente partecipi come fondamento della società del futuro.

Occasioni per sperimentare nuove modalità produttive e strumenti di trasmissione dei saperi, mostre e atelier sono il cardo e il decumano di una programmazione integrata, basata sull’interrelazione tra percorsi teorici e pratiche artistiche e che immagina di costruire narrazioni non convenzionali lavorando per un museo-scuola, dove centrali saranno il dialogo, la complicità e lo scambio con artisti del nostro tempo, accanto all’orchestrazione di un sistema di produzione culturale che desidera prendersi cura del territorio per la costituzione di una comunità attiva e attivata.

Senza privare l’arte della dimensione enigmatica che la rende tale, XNL afferma l’eterno desiderio di imparare, di un sapere circolare orientato verso il dialogo con il pubblico, di un desiderio di riorientare gli aspetti rilevanti dell’istituzione, non necessariamente legata esclusivamente alla produzione di esposizioni.

Un uomo è una scuola”, scriveva Alessandro Mendini nel 1976 sulle pagine di Casabella.

E da questa affermazione “radicale” il programma di arte contemporanea per XNL lavora incoraggiando la produzione di modelli di conoscenza, sistemi di relazione e percorsi nella storia dell'arte grazie al dialogo diretto con l’artista e il territorio.

In questa prospettiva, Anteprima presenta un’opera-manifesto del programma del museo e il primo capitolo di una mostra-atelier personale.

L’iniziativa ha rivolto l’invito a due artisti, David Claerbout e Francesco Simeti, che, con opere indiziali del loro percorso di ricerca, riverberano l’efficacia e intensità con la quale hanno anticipato tempi, temi e temperature del presente.

All’opera The pure necessity, 2016 di David Claerbout è dedicata infatti la galleria al piano terra dell’istituzione, mentre nella galleria del primo piano viene allestita un’anteprima della mostra-atelier d’artista di Francesco Simeti. Le due gallerie accoglieranno sempre due differenti progetti, a testimoniare la coesistenza di più sguardi simultaneamente presenti negli spazi gemelli.

Anteprima - David Claerbout, The pure necessity

Francesco Simeti, come un limone lunare / che non riposa mai

dal 10 al 28 febbraio 2022

 



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 Maria Hassabi, HERE, Secesion, 2021, OisiünMonaghan, Photo Thomas Poravas.

 

Un pavimento d’oro e un tappeto di conchiglie trasformano i Binari delle OGR: inizia il semestre d’arte delle Officine

A Torino grandi protagonisti della scena dell’arte contemporanea internazionale, collaborazioni con eccellenze del territorio e istituzioni nazionali e internazionali, in attesa del progetto a Venezia in occasione della Biennale Arte 2022.

Da febbraio a giugno 2022 in OGR Torino un programma artistico dal forte respiro internazionale, che esplora i linguaggi più innovativi e sperimentali della scena del contemporaneo. Si inizia il 25 febbraio con i progetti e le ricerche delle due artiste Maria Hassabi e Nina Canell: con le nuove mostre nei Binari di OGR i visitatori potranno immergersi in installazioni ambientali per immaginare nuove relazioni con il tempo e ridefinire l’impatto della propria presenza su ciò che li circonda.

Maria Hassabi con HERE porta all’interno di OGR sei danzatori immersi in una installazione che ricopre d'oro il Binario 1, restituendo uno spazio e un tempo sospesi e un invito a vivere il momento presente. Nel Binario 2 l’installazione HARDSCAPES di Nina Canell muta e si evolve con la presenza fisica del pubblico, sottolineando come l’essere umano possa influire e lasciare il segno nell’ambiente in cui si muove.

Una ridefinizione della relazione con il mondo che ci circonda e la sua evoluzione – dai conflitti alla trasformazione ambientale dell’antropocene – caratterizza le mostre che apriranno ad aprile: Alluvium, il progetto site-responsive di Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian che segna il ritorno di OGR Torino in laguna in occasione della 59. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, e il nuovo progetto espositivo insieme al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. OGR Torino consolida così la ricerca lungo due binari: rafforzare il legame con istituzioni eccellenza del territorio e aprirsi alla sperimentazione con artisti e realtà di spicco del panorama nazionale e internazionale, affini per intenzione e visione, quali Secession e Wiener Festwochen, Vienna, Onassis Foundation, Atene, e GAMeC, Bergamo.

Il programma espositivo del 2022 rispecchia in modo deciso la missione di OGR e il più ampio impegno di Fondazione CRT nell’investire su progettualità inedite – dichiara Massimo Lapucci, CEO di OGR Torino e Segretario Generale di Fondazione CRT. A partire dall’attenzione verso il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile, la ricerca artistica contribuisce alla creazione di valore sociale. Progetti in sintonia con i punti dell’Agenda 2030 e il ricco palinsesto di attività 'for all' dedicato alle mostre danno un senso concreto e profondo all’obiettivo di includere e avvicinare un pubblico sempre più ampio al multiforme mondo dell'arte e ai temi cardine della contemporaneità.

Dopo l’ultima mostra, dedicata al lavoro nel contesto post industriale e digitale, in cui abbiamo esplorato il nuovo delicato equilibrio tra lavoro e tempo libero, vogliamo contribuire alla riflessione su un nuovo paradigma – dichiara Fulvio Gianaria, Presidente di OGR Torino. Rallentare per osservare, riflettere e riappropriarsi del proprio ritmo, ribilanciando il rapporto tra uomo e natura. A partire dal lavoro delle due artiste, Hassabi e Canell, che pur con pratiche estremamente diverse trovano punti d’incontro nell’esplorazione della relazione del corpo con l’ambiente costruito, con l’arte OGR è ancora una volta amplificatore del delicato gioco di riflessione sul mutamento personale e sociale.

LE MOSTRE – MAGGIORI INFORMAZIONI

La stagione espositiva prende il via con le due grandi personali di Maria Hassabi e di Nina Canell, che aprono in contemporanea dal 25 febbraio al 27 marzo 2022.

Un ambiente scultoreo muta gli spazi del Binario 1 creando il paesaggio per HERE, live-installation di Maria Hassabi a cura di Samuele Piazza con Nicola Ricciardi, commissionata da Secession e Wiener Festwochen – Vienna, prodotta da OGR Torinoin collaborazione con Onassis Foundation – Atene con il supporto di Milvus Artistic Research Center (MARC) – Knislinge, e Onassis Stegi – Atene. I corpi dell’artista e di cinque ballerini abitano la scultura e invitano i visitatori a unirsi a loro in una condivisione di tempo e presenza. I micromovimenti che caratterizzano la coreografia sono un invito ad ancorare la propria consapevolezza al presente, all’essere here, nel tempo e nello spazio.

A partire dai primi anni 2000, Maria Hassabi ha creato una pratica coreografica unica nel suo genere che si concentra sull’immobilità e sullo spazio vuoto compreso tra i movimenti. Al centro delle coreografie, immobilità e decelerazione sono usate sia come tecniche che come soggetto della rappresentazione, mentre i corpi che performano oscillano tra danza e scultura, corpo vivo e immagine fissa.

Al Binario 2 invece trova posto HARDSCAPES, la personale di Nina Canell. A cura di Samuele Piazza con Lorenzo Giusti, realizzata in collaborazione con GAMeC Bergamo, la mostra si pone in un dialogo ideale con quella dell’artista, commissionata e prodotta all’interno del Meru Art*Science Research Program al museo bergamasco. Un grande ledwall ospita Energy Budget (2017-18) – opera video realizzata insieme a Robin Watkins che esplora i modi diversi in cui l’energia si manifesta e circuita, a volte in maniera invisibile, in simbiosi inedite tra natura e ambiente antropizzato. Accanto alla scultura-video, per OGR l’artista ha concepito anche una nuova versione del suo lavoro Muscle Memory, originariamente commissionato dalla GAMeC: contemporaneamente costruita e distrutta dal movimento e dalla densità dei corpi, questa scultura si sgretola letteralmente sotto i piedi dei visitatori. Le conchiglie che la compongono sono in realtà la materia prima per la maggior parte del nostro mondo costruito, essendo alla base della costituzione del cemento.

4 Energy Budget RWNC

Energy Budget RWNC

 

Dal 20 aprile al 27 novembre 2022 OGR torna a Venezia, negli spazi del Complesso dell’Ospedaletto, in occasione della 59. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, presentando per la prima volta in laguna il trio di artisti iraniani Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian con ALLUVIUM, progetto site-responsive a cura di Samuele Piazza, realizzato e prodotto da OGR con il sostegno di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e allestito negli spazi dell’Atrio Moderno di Ospedaletto Contemporaneo. Dopo il Premio OGR ad Artissima 2017 sostenuto da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, e la mostra Forgive me distant wars for bringing flowers home del 2018, la presenza veneziana segna una nuova collaborazione tra il collettivo di Dubai e l’istituzione torinese.

La collaborazione con il Castello di Rivoli, Museo d’arte contemporanea, inaugurata con la commissione dell’opera di William Kentridge Procession of Reparationists e la mostra Cuore di Tenebra del 2018, continua negli spazi di OGR con la nuova mostra Naturecultures. Arte e Natura dell'Arte povera a oggi. Dalle Collezioni della Fondazione CRT per l'Arte al Castello di Rivoli. A cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Marcella Beccaria e Samuele Piazza, dal 28 aprile al 22 settembre 2022 il progetto espositivo accoglierà nei Binari 1 e 2 alcune opere della collezione di Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT in comodato al museo torinese. Nata a partire da un nucleo di acquisizioni legate all'Arte Povera, la collezione CRT in custodia al Castello di Rivoli si è espansa negli anni seguendo alcuni importanti filoni di ricerca che vedevano nelle premesse del movimento nato a Torino negli anni Sessanta un momento generativo per una serie di pratiche e questioni al centro del dibattito artistico contemporaneo. OGR Torino offre i suoi spazi alla presentazione di lavori storici e contemporanei all'interno di una architettura completamente diversa da quella che le ospita solitamente, proponendo nuove chiavi di lettura e inedite possibilità espositive per le opere.

 



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FUTURE SHOCK. Ogni due settimane le opere di cryptoarte popoleranno gli schermi delle Grandi Stazioni di Roma e Milano

Un'operazione realizzata grazie alla collaborazione con Grandi Stazioni Retail per portare il meglio dell’arte digitale internazionale sui maxi schermi più iconici delle stazioni ferroviarie.

Reasoned Art, start-up società benefit italiana dedicata alla cryptoarte, presenta Future Shock, un’operazione realizzata grazie alla collaborazione con Grandi Stazioni Retail per portare il meglio dell’arte digitale internazionale sui maxi schermi più iconici delle stazioni ferroviarie delle due principali città italiane: Roma e Milano.

Future Shock è un programma di proiezioni di opere digitali che coprono diversi ambiti e differenti discipline creative, dall’arte all’architettura, dalla moda alle nuove applicazioni dell’intelligenza artificiale in campo estetico. Un modo per “tornare a progettare il futuro” attraverso immagini capaci di penetrare l’immaginario collettivo nello spazio pubblico delle città.

Il titolo è tratto dal volume di Alvin Toffler (Future Shock, 1970) il quale avvertiva che, per sopravvivere allo shock del futuro, l’uomo avrebbe dovuto diventare più flessibile e adattabile nel metabolizzare i veloci cambiamenti tecnologici. Una delle conseguenze del future shock è la tendenza a rifugiarsi nel passato, immaginando un ideale ritorno a un mondo già conosciuto e quindi più confortevole.

L’arte digitale, in continuo dialogo con le evoluzioni tecnologiche, può scongiurare la tendenza al ripiegamento verso il passato e offrirsi sia come piattaforma di progettazione estetica che come pratica predittiva sociale e politica, finalizzata alla ricostruzione di quella che Franco “Bifo” Berardi ha chiamato “Futurabilità”, ossia la capacità di immaginare a lungo termine e di ipotizzare un mondo fuori dalle regole e dai parametri imposti dalla società attuale.

Prima iniziativa del suo genere in Europa, ogni due settimane Future Shock occuperà per 15 minuti, con un evento onlife, i giganteschi schermi pubblicitari delle stazioni Termini (Maxiled e Led Trasparenti) e Tiburtina (Maxiled) di Roma e della Stazione Centrale di Milano (Jumbo Led), portando le opere digitali accuratamente selezionate dal team curatoriale a contatto con le centinaia di migliaia di passeggeri che transitano.

L’intento è quello di creare un broadcasting fisico per rendere l’arte pubblica, in contesti dove solitamente non è presente. Le grandi stazioni diventano così gallerie d’arte d’eccezione e, grazie al potere di connessione unico, vetrine esclusive per i nuovi artisti.

Venerdì 4 febbraio alle ore 19.00 il primo evento-teaser: solo sul grande schermo milanese verrà proiettato Arch of Light del collettivo Ouchhh, l’opera che dal 30 dicembre 2021 al 1 gennaio 2022 ha vestito di luce l’Arco della Pace di Milano, lanciando il primo monumento al mondo a entrare nel Metaverso.

Grazie alla sua ricerca, Reasoned Art continua a porre l’Italia come trend setter a livello internazionale nel settore della cryptoarte.

L’operazione è in collaborazione con la Sovrintendenza APAB di Milano.

APPUNTAMENTI

  • Come costruiremo (Architettura) – 11 Febbraio
  • Come vestiremo (Digital Fashion) – 25 Febbraio
  • Come cambieremo (Digital Human) – 11 Marzo
  • Come mangeremo (3D Art) – 25 Marzo
  • Come delegheremo (AI) – 8 Aprile
  • Come vivremo (Distopic/Utopic Future) – 22 Aprile