io dico io online series galleria nazionale di roma

 

"Io dico Io - Online Series" a La Galleria Nazionale

Ognuno dei sei incontri approfondisce i temi e gli ambiti di ricerca della mostra, attraverso una tavola rotonda tra artiste, curatrici e ospiti invitate – docenti, esperte e attiviste – che si occupano della tematica. 

La Galleria Nazionale presenta Io dico Io – Online Series il programma online dedicato alla mostra Io dico Io – I say I.

Ognuno dei sei incontri approfondisce i temi e gli ambiti di ricerca della mostra, attraverso una tavola rotonda tra artiste, curatrici e ospiti invitate – docenti, esperte e attiviste – che si occupano della tematica.

Tutti gli eventi saranno trasmessi in live streaming sulla pagina Facebook della Galleria Nazionale e saranno poi disponibili sull’account Spotify del museo.

Di seguito tutti gli appuntamenti di Io dico Io – Online Series

 

Corpo e femminismo

mercoledì 14 aprile ore 18:00

Ospite: Alessandra Chiricosta, filosofa e storica delle religioni, si occupa di filosofia interculturale e questioni di genere in prospettiva postcoloniale. Pratica, studia e insegna arti marziali

Artiste: Beatrice Meoni, Adelaide Cioni, Silvia Giambrone, Suzanne Santoro

Modera: Paola Ugolini, curatrice della mostra

 

Politiche dello sguardo

giovedì 15 aprile ore 18:00

Ospite: Ilaria Antonella De Pascalis, Professoressa Associata Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, Roma Tre. Caporedattrice Imago. Studi di cinema e media

Artiste: Gea Casolaro, Federica Di Carlo, Linda Fregni Nagler

Modera: Lara Conte, curatrice della mostra

 

Spazi, potere, genere

martedì 20 aprile ore 18:00

Ospite: Federica Castelli, Dottoressa di ricerca in filosofia politica. Studia l’esperienza del corpo sessuato nel contesto delle rivolte e il rapporto tra protesta e spazio urbano

Artiste: Renata Boero, Ludovica Carbotta, Marzia Migliora, Anna Raimondo

Modera: Paola Ugolini, curatrice della mostra

 

Linguaggi e scritture

mercoledì 21 aprile ore 18:00

Ospite: Viola Lo Moro, Scrittrice e attivista. Tra le fondatrici di Tuba, Libreria delle donne (Roma). Ideatrice e organizzatrice del festival delle scrittrici InQuiete

Artiste: Daniela Comani, Maria Adele Del Vecchio, Sabrina Mezzaqui, Ivana Spinelli

Modera: Lara Conte, curatrice della mostra

 

Archivio contemporaneo

giovedì 22 aprile ore 17:00

Ospite: Allison Grimaldi Donahue, Poeta, scrittrice, docente e traduttrice. Ha curato la prima traduzione inglese di Autoritratto di Carla Lonzi, in uscita nel 2021

Artiste: Chiara Camoni, Maria Morganti, Alessandra Spranzi

Modera: Cecilia Canziani, curatrice della mostra

 

 

itsdark

 Contemporanee/Contemporanei, intallation view Polo Santa Marta UNIVR, courtesy AGI Verona.

 

 "Its dark materials" incontri e confronti sull'arte contemporanea

Un ciclo di incontri a cura di Monica Molteni e Luca Bochicchio promosso da CONTEMPORANEA piattaforma multidisciplinare sui linguaggi della contemporaneità.

Inizierà il 15 aprile il ciclo di incontri settimanali Its dark materials, una rassegna dedicata ai molti lati oscuri dell'arte contemporanea, a partire dalla sua indeterminatezza rispetto ai canoni di classificazione, conservazione e interpretazione adottati tradizionalmente dalla storia e dalla critica d'arte, nonché dalla museologia e dalle scienze del restauro.

Its dark materials è promosso da Contemporanea, la piattaforma multidisciplinare sui linguaggi della contemporaneità sviluppata a partire dalla mostra Contemporanee/Contemporanei allestita nel polo Santa Marta e in altri spazi dell'università di Verona.

Il ciclo prevede sette incontri, a cura di Monica Molteni, docente di Storia delle tecniche artistiche e del restauro, e Luca Bochicchio, direttore del Muda di Albissola Marina e assegnista di ricerca di Storia dell'arte contemporanea, entrambi del dipartimento di Culture e civiltà dell'ateneo di Verona. Il focus di questi incontri è orientato sulle problematiche conservative, diagnostiche e fruitive di opere d'arte e architettura contemporanee, dagli anni Trenta del Novecento a oggi. Ospiti della rassegna saranno alcuni tra i più importanti studiosi italiani, impegnati nella ricerca a livello internazionale. 

Dal 15 aprile al 27 maggio, un incontro a settimana affronterà problematiche conservative, diagnostiche e fruitive di opere d'arte e architettura contemporanee, dagli anni Trenta del Novecento a oggi, con ospiti della rassegna saranno alcuni tra i più importanti studiosi italiani, impegnati in ricerche internazionali. I temi trattati sono vari, si parte, per citarne solo alcuni, da una riflessione sul rapporto tra scienza e arte contemporanea con Antonio Sgamellotti, Accademico dei Lincei, che interverrà a conclusione del contributo di Letizia Monico, ricercatrice del Cnr-Scitec di Perugia, sul degrado dei gialli nei Girasoli di Van Gogh e nell'Urlo di Munch. Della conservazione e fruizione delle opere architettoniche si parlerà con Andrea Canziani, architetto del ministero della Cultura, e Patrizia Moretti, ricercatrice dell'Università della Svizzera Italiana. Le diverse problematiche conservative delle opere d'arte contemporanea ambientate nello spazio saranno al centro degli interventi di due esperte restauratrici dell'Opicificio delle Pietre dure di Firenze, Shirin Afra e Chiara Gabbriellini e di Francesco Tedeschi, docente di Storia dell'arte contemporanea dell'Università Cattolica di Milano.

Interessante anche l'appuntamento del 20 maggio, dedicato alle attività di manutenzione e restauro delle opere della Collezione Agi Verona presenti al Polo universitario Santa Marta, frutto di una convenzione tra ateneo e AGI Verona. Insieme ad Andrea Toniutti, docente di Restauro dell'arte contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Verona, e Luca Bochicchio, interverranno due giovani studiose dell'Accademia e dell'Università di Verona: Giulia Passerini e Silvia Concari.

La partecipazione alle conferenze, moderate da Luca Bochicchio e Monica Molteni, sarà aperta al pubblico, con l'intento di alimentare un dibattito trasversale sugli argomenti trattati.

Il calendario completo degli appuntamenti è disponibile sul sito di Contemporanea

Tutti gli incontri si terranno alle 17.30 in modalità webinar al link 

https://univr.zoom.us/s/86123556439 e live sul canale Facebook Contemporanea

incontri e confronti sull'arte contemporanea

Inizierà il 15 aprile il ciclo di incontri settimanali Its dark materials, una rassegna dedicata ai molti lati oscuri dell'arte contemporanea, a partire dalla sua indeterminatezza rispetto ai canoni di classificazione, conservazione e interpretazione adottati tradizionalmente dalla storia e dalla critica d'arte, nonché dalla museologia e dalle scienze del restauro.

Its dark materials è promosso da Contemporanea, la piattaforma multidisciplinare sui linguaggi della contemporaneità sviluppata a partire dalla mostra Contemporanee/Contemporanei allestita nel polo Santa Marta e in altri spazi dell'università di Verona.

 

Il ciclo prevede sette incontri, a cura di Monica Molteni, docente di Storia delle tecniche artistiche e del restauro, e Luca Bochicchio, direttore del Muda di Albissola Marina e assegnista di ricerca di Storia dell'arte contemporanea, entrambi del dipartimento di Culture e civiltà dell'ateneo di Verona. Il focus di questi incontri è orientato sulle problematiche conservative, diagnostiche e fruitive di opere d'arte e architettura contemporanee, dagli anni Trenta del Novecento a oggi. Ospiti della rassegna saranno alcuni tra i più importanti studiosi italiani, impegnati nella ricerca a livello internazionale.

 

Dal 15 aprile al 27 maggio, un incontro a settimana affronterà problematiche conservative, diagnostiche e fruitive di opere d'arte e architettura contemporanee, dagli anni Trenta del Novecento a oggi, con ospiti della rassegna saranno alcuni tra i più importanti studiosi italiani, impegnati in ricerche internazionali. I temi trattati sono vari, si parte, per citarne solo alcuni, da una riflessione sul rapporto tra scienza e arte contemporanea con Antonio Sgamellotti, Accademico dei Lincei, che interverrà a conclusione del contributo di Letizia Monico, ricercatrice del Cnr-Scitec di Perugia, sul degrado dei gialli nei Girasoli di Van Gogh e nell'Urlo di Munch. Della conservazione e fruizione delle opere architettoniche si parlerà con Andrea Canziani, architetto del ministero della Cultura, e Patrizia Moretti, ricercatrice dell'Università della Svizzera Italiana. Le diverse problematiche conservative delle opere d'arte contemporanea ambientate nello spazio saranno al centro degli interventi di due esperte restauratrici dell'Opicificio delle Pietre dure di Firenze, Shirin Afra e Chiara Gabbriellini e di Francesco Tedeschi, docente di Storia dell'arte contemporanea dell'Università Cattolica di Milano.

 

Interessante anche l'appuntamento del 20 maggio, dedicato alle attività di manutenzione e restauro delle opere della Collezione Agi Verona presenti al Polo universitario Santa Marta, frutto di una convenzione tra ateneo e AGI Verona. Insieme ad Andrea Toniutti, docente di Restauro dell'arte contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Verona, e Luca Bochicchio, interverranno due giovani studiose dell'Accademia e dell'Università di Verona: Giulia Passerini e Silvia Concari.

 

La partecipazione alle conferenze, moderate da Luca Bochicchio e Monica Molteni, sarà aperta al pubblico, con l'intento di alimentare un dibattito trasversale sugli argomenti trattati.

 

Il calendario completo degli appuntamenti è disponibile sul sito di Contemporanea

Tutti gli incontri si terranno alle 17.30 in modalità webinar al link

https://univr.zoom.us/s/86123556439

e live sul canale Facebook Contemporanea

 

 

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Nella primavera del 2020 riprende Connessioni Inventive

Un progetto inedito di committenza e produzione di conversazioni digitali realizzato in collaborazione tra due istituzioni italiane di arte e cultura contemporanee, il MAN Museo d'Arte della Provincia di Nuoro e Fondazione ICA Milano.

Dopo l’avvio nella primavera del 2020 riprende Connessioni Inventive, un progetto inedito di committenza e produzione di un calendario di conversazioni digitali pensate come momenti di formazione e approfondimento, realizzato in collaborazione tra due istituzioni italiane di arte e cultura contemporanee, il MAN Museo d'Arte della Provincia di Nuoro e Fondazione ICA Milano.

Obiettivo di questa seconda serie del progetto è continuare a dare impulso a un percorso di promozione di conoscenza umanistica in termini interdisciplinari. La prima serie ha generato idee e riflessioni che hanno trovato sviluppo e rilancio in più occasioni, come nel caso del volume “Dopo le crisi 1973, 2001, 2008, 2020” (Edizioni Lettera Ventidue, 2021) dove, in dialogo con Federica Doglio, Mirko Zardini ha rielaborato in forma scritta la conversazione presentata per Connessioni Inventive a giugno 2020.

In un momento di intensa riflessione civile sul ruolo e potenzialità delle produzioni teoriche in ambito culturale, MAN e ICA proseguono il programma di lecture digitali per offrire un contributo di ricerca analisi e interpretazione affidato a voci italiane autorevoli nei loro ambiti di operatività.

Nel progetto Connessioni Inventive, MAN e ICA condividono un piano di specifiche committenze a ricercatrici e ricercatori italiani attivi in Italia e all’estero e provenienti da campi diversi e tra loro interrelati: l’ambito dell’indagine, ampio e versatile, propone contenuti in campo filosofico, sociale e artistico.  Seguendo l'ispirazione della tradizione latina del sapere aude, il coraggio di conoscere, ripresa nel XVIII secolo come un asse fondativo della cultura critica europea, le due istituzioni avviano con Connessioni Inventive un percorso finalizzato a ispirare un'idea di conoscenza come scelta di consapevolezza e di sviluppo di sé.

Connessioni Inventive nasce come risposta alla necessità per una istituzione culturale di intercettare e individuare contenuti appropriati con il tempo che viviamo, unitamente a nuove e fertili modalità di condivisione. Esigenza che MAN e ICA interpretano come una opportunità progettuale a lungo termine e non occasionale, per contribuire a stabilire un processo di produzione teorica e culturale a tutti accessibile ma senza rifiutare il confronto con la complessità.

Connessioni Inventive è un progetto ideato e curato da Luigi Fassi e Alberto Salvadori.

Ogni incontro sarà fruibile in diretta streaming sulla pagina Facebook di MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro (@museoman) e sull’account Instagram di ICA (@ica_milano), il giovedì alle ore 18.00 nelle date indicate. I contributi saranno successivamente disponibili sul canale Youtube dedicato (Connessioni Inventive) e sui siti delle rispettive istituzioni www.museoman.it e www.icamilano.itv al fine di costituire un archivio accessibile in ogni momento.

Calendario appuntamenti:

Giovedì 15 aprile, ore 18.00 - Lisa Bortolotti, I deliri: riflessioni etiche e filosofiche.

Giovedì 22 aprile, ore 18.00 - Vittorio Bufacchi, La violenza: un concetto multidimensionale

Giovedì 29 aprile, ore 18.00 - Alessandra Fussi, Le emozioni umane nelle interazioni con i robot

Giovedì 6 maggio, ore 18.00 - Federico Cugurullo, Città intelligenti o città mostruose?

Giovedì 13 maggio, ore 18.00 - Anna Marmodoro, Il potere della bellezza

Giovedì 20 maggio, ore 18.00 - Roberto Dainotto, L'Africa in casa di Ernesto de Martino

Giovedì 27 maggio, ore 18.00 - Achille Varzi, Che cos'è una città?

Giovedì 3 giugno, ore 18.00 - Linda Bertelli, Taci, anzi scrivi. Linguaggio e gesto della trasformazione in Carla Lonzi

 

 

artedigitale hub

 

Arte digitale: appunti per un nuovo collezionismo

HUB/ART è felice di annunciare un nuovo appuntamento con lo studio legale CBM & Partners.

Il 2 aprile 2021, dalle ore 14:00 alle 16:00, si terrà il webinar sulla piattaforma Zoom “L’arte digitale: appunti per un nuovo collezionismo” rivolto a tutti coloro che vogliano avvicinarsi a questa nuova forma d’arte che sta diventando un vero e proprio fenomeno culturale.

Insieme agli avvocati Cristina Riboni e Riccardo Di Santo dello studio legale CBM & Partners cercheremo di analizzare questo nuovo trend artistico e di fornire i minimi e necessari strumenti per la comprensione di un fenomeno così fortemente legato alla nostra contemporaneità.

Ad introdurre l’incontro, la curatrice di Hub/Art dott.ssa Greta Zuccali, che cercherà di fare chiarezza sull’evoluzione storica delle pratiche artistiche “in rete”.

HUB/ART, come operatore del settore dell’arte contemporanea, consapevole del ruolo sociale, culturale ed economico rivestito dall’arte, sostiene l’evento in partnership con CBM&Partners con il fine di rendere effettivo il dialogo tra arte e diritto.

Programma del workshop
2 aprile 2021, h. 14:00-16:00

— 14:00-14:20: Introduzione e panoramica storico-artistica
— 14:20-15:00: Arte digitale. Stato dell’arte e strumenti giuridici
— 15:15-16.00: Il caso Beeple e il record registrato da Christie’s

 

MEET opening

 

MEET è partner ufficiale di New European Bauhaus

Il centro di cultura digitale di Milano è stato selezionato dalla Commissione Europea ed entra nella rosa delle 21 organizzazioni internazionali scelte per l'ambizioso progetto.

MEET è da oggi partner ufficiale del New European Bauhaus. Il centro di cultura digitale di Milano è stato selezionato dalla Commissione Europea ed entra nella rosa delle 21 organizzazioni internazionali scelte per l'ambizioso progetto.

Il Nuovo Bauhaus europeo (NEB) vuol essere un movimento creativo e una piattaforma interdisciplinare per ricostruire un’Europa più sostenibile e inclusiva. Fortemente voluto dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, si ispira alla Scuola Tedesca d’inizio Novecento, da cui prende il nome. Proprio come accadeva un secolo fa, architetti, designer, scienziati, artisti, tecnologi sono chiamati a progettare insieme nuovi servizi, prodotti, materiali, confrontandosi con le istituzioni e i cittadini.

Il riconoscimento per il MEET arriva in considerazione del lavoro portato avanti in questi anni, dalla valorizzazione del digitale quale strumento di inclusione sociale e culturale, alla promozione di cross-fertilization fra industria, imprese e società, senza dimenticare l’esplorazione di linguaggi artistici emergenti ed innovativi. 

NEB, che è partito nell’autunno del 2020, si estenderà per tutti gli anni Venti con l'obiettivo di dare vita al Green Deal europeo.

Oltre a MEET, i partner di New European Bauhaus sono: Aalto University (Finlandia); ACE: Architects’ Council of Europe (Belgio); Active House Alliance (Belgio); Ars Electronica (Austria); BEDA: The Bureau of European Design Associations (Belgio); conexiones improbables (Spagna); ELIA (Paesi Bassi); Elisava (Spagna); Europa Nostra (Belgio); European Youth Form (Belgio); Fundació Mies van der Rohe (Spagna); German Design Council (Germania); Metropoli (Spagna); New European Bauhaus Collective (Belgio); ONCE Social Group (Spagna); PPNT Gdynia | Design Centre (Polonia); Rio Neiva (Portogallo); Silicon Vilstal (Germania); The Mayor.EU (Bulgaria); TREBE (Spagna); Triennale Milano (Italia).

MEET (www.meetcenter.it) è il centro internazionale per la cultura digitale di Milano. Nato con il supporto di Fondazione Cariplo, vuole contribuire a colmare il divario digitale italiano nella convinzione che l’innovazione sia un fatto culturale, prima ancora che tecnologico. Oltre al ciclo di incontri Meet the Media Guru con i protagonisti dell’innovazione mondiale, MEET promuove programmi di cross-fertilizzazione fra creativi digitali ed imprese, azioni e percorsi dedicati all’innovazione per la cultura, progetti espositivi ed allestimenti site-specific per istituzioni italiane ed internazionali. Uno spazio di 1500mq che Carlo Ratti Associati ha reinterpretato a partire dal concept del centro di cultura digitale lavorando sull'idea di fluidità, interconnessione e partecipazione. Lo spazio accoglie al suo interno anche la Cineteca di Milano, che firma un palinsesto autonomo di rassegne e proiezioni dedicate al cinema contemporaneo internazionale. Main partner di MEET è Intesa Sanpaolo. Sono partner del centro di cultura digitale Artemide, Mediatrade e George Brown College di Toronto. 

 

macte online

 

Il nuovo sito del MACTE di Termoli è online!

Il MACTE - Museo di Arte Contemporanea di Termoli presenta al suo pubblico un sito completamente rinnovato.

  1. Gió Marconi ha il piacere di annunciareCielo digiugno, la prima personale di Enrico David in galleria.Il percorso espositivo, palesando una personalissima declinazione alla leggerezza coniugata a una grande sete diorizzonte, nasce in parte a seguito dell’esperienza di Venezia, nel senso che i materiali originari, note, bozze edisegni che normalmente generano tutta l’opera di David sono stati pensatieappuntati durante il periodo diconcepimento dei contributi per il Padiglione Italia della 58° Biennale.Cielo digiugnomarca una soglia nellapratica di Enrico David: è la prima volta che una sua mostra si compone esclusivamente di lavori grafici, di “inizi”e di “indizi” che in altre circostanze vengono poi tramandati inmedia e linguaggi differenti. La loro sequenza,oscillando tra approssimazione e distanza, l’affondare e il sorvolare, sottolinea la posizione di Enrico David comepittore e ha comepretesto un’esteriorità fatta di aria e atmosfera, di pulviscolo e luce, di vento calante e primobuio. Il sole e la luna e il campo largo. L’osservare diventa un qualcosa che equivale al sedersi su una zolla di terrao su un’impossibile panca ad aspettare un resto irriducibile. Ecco allora che l’orizzonte è quell’utopia che comescriveva Edoardo Galeano è piuttosto una tensione, ci si vorrebbe avvicinare ma lei si sposta sempre più in là e inpratica serve solo a questo, a permetterci semplicemente di continuare ad andarle incontro.La mostra si compone essenzialmente di tre nuclei di dipinti. Le opere che occupano le pareti più corte dellospazio costituiscono una sorta di parentesi e, una dirimpetto all’altra, ne racchiudono icontenuti.Il fraternosilenzio del fango(2020) eZattera viva(2020) sono due tele di grandi dimensioni che, come in un’architettura,costituiscono la struttura portante per gli altri lavori e rappresentano i tralicci su cui il resto si inceppa. E ancora,aquiloni che si impigliano nell’aria, in una luce non più trasmettitrice di materia e con l’eterno sogno dellamalinconia si abbandonano alla caducità, ozattere, il cui il colore si fonde e si dissolve con la consuetaintonazione riflessiva e meditativa, che tengono insieme terra e cielo, ciò che è materiale con ciò che non hacorpo e rischia di andare perduto. Le piccole tele sono invece quasi degli studi, composizioni visive che come inuna sorta di acrostico esplorano le possibilità del dipingere, omeglio, del come fare della pittura nel modo menopittorico possibile.Bassa marea al molo,Fossa madre,Cielo trema o niente, oPunti di fiamma,Salvezza trovata in cielotutti del2020, comeCielo di giugnoche da il titolo alla mostra, sono tele in cui l’immagine succede in un tempo piùrapido, con il gesto vivo di un qualcosa che accade o che sta per accadere, momenti che girano in tondo per poiricadere su se stessi seminando segni di sentimento. Sono immagini scultoree che fanno riferimento ad elementidi natura quali l’erba, le canne di bambù o il fango, materiali frequenti nella pratica di Enrico David. Le pareti dellospazio sono dipinte dello stesso colore naturale della tela, una modalità per cercare in maniera artificiale lamaterialità o l’assenza di materialità della superficie che accoglie i dipinti.Cielo di giugno, cielo di Acrab, la “signora del blu”, al di là della scorsa primavera mai vissuta, oltre lo scontro trala caducità umana e l’impassibile ciclicità della natura, al dì la di questo lungo inverno, l’estate non sopravviveall’estate e ciò che resta è una strana e disagiante tenerezza.Enrico David (n. 1966, Ancona, Italia) vive e lavora a Londra.Tra le suemostre più recenti:Gradations of Slow Release,MCA, Chicago,Hirshhorn Museum and SculptureGarden, Washington (2019);58°Biennale di Venezia, Padiglione Italia a cura di Milovan Farronato, Venezia (2019);Fault Work, Sharjah Art Foundation, Sharjah (2016);Autoparent, Lismore Castle Arts, Lismore(2016); TheHepworth Wakefield, West Yorkshire (2015); Collezione Maramotti, Reggio Emilia (2015); UCLA Hammer Museum,Los Angeles (2013);55°Biennale di Venezia a cura diMassimilano Gioni, Venezia (2013);Head Gas, NewMuseum, New York (2011);Repertorio Ornamentale, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2011);How DoYou Love Dzzzzt by Mammy?, Museum für Gegenwartskunst, Basilea (2009);Bulbous Marauder, Seattle ArtMuseum, Seattle (2008);Ultra Paste, ICA, Londra (2007)e50°Biennale di Venezia a cura diFrancesco Bonami,Venezia (2003).
     
 
 
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"Il nuovo sito del MACTE proietta il museo in una dimensione digitale - spiega la Direttrice Caterina Riva - che supera i confini imposti dai tempi che stiamo vivendo. È pensato come un luogo dinamico per comunicare molteplici contenuti a pubblici diversi. Con MACTE digital cominceremo anche la programmazione di contenuti specifici pensati appositamente per questo spazio online."

Con un progetto grafico realizzato dallo studio Sezione Grafica – duo composto da Aldo Caprini e Flavia Lunardi – la nuova piattaforma offre al pubblico una veste digitale inedita per il museo, ricca di contenuti dinamici e in continuo aggiornamento.

La collezione permanente del Museo e l'archivio del Premio Termoli, per la prima volta raccolti in un unico ambiente digitale, ristabiliscono anche online il loro rapporto fondativo, in cui ricerca e sperimentazione sui linguaggi dell'arte contemporanea – dal 1955 ai giorni nostri – vanno di pari passo con la conservazione delle oltre 400 opere acquisite nel corso degli anni proprio attraverso il Premio.

Il catalogo completo delle opere permette di ripercorrere anno per anno le testimonianze degli artisti passati per Termoli dal secondo dopoguerra a oggi, con schede di approfondimento scritte da critici e storici dell'arte.

Mentre nella sezione dedicata agli eventi è possibile scoprire tutte le iniziative del museo, passando in modo fluido tra incontri digitali, performance, proiezioni, laboratori e progetti espositivi.

Infine nell'homepage del sito è prevista la pubblicazione di un bollettino con tutte le novità sul museo e le sue attività, permettendo al pubblico di essere sempre aggiornato sui contenuti e le modalità di visita.