oplà

 

Oplà. Performing Activities ad Arte Fiera

Dopo il debutto nel 2019, che ha suscitato l’interesse del pubblico e della critica, torna Oplà. Performing Activities, programma di live arts a cura di Silvia Fanti (Xing).

Arte Fiera si terrà dal 24 al 26 gennaio 2020 nei padiglioni 18 e 15, direttamente accessibili da un unico ingresso: Ingresso Nord, con un servizio di navette di collegamento da piazza Costituzione.

Dopo il debutto nel 2019, che ha suscitato l’interesse del pubblico e della critica, torna ad Arte Fiera Oplà. Performing Activities, programma di live arts a cura di Silvia Fanti (Xing). La Fiera accoglierà un nuovo ciclo di azioni performative firmate da quattro protagonisti della scena contemporanea: Alessandro Bosetti, Luca Vitone, ZAPRUDER filmmakersgroup e Jimmie Durham, artista insignito del Leone d’Oro alla carriera in occasione della 58. Biennale di Venezia. Gli interventi degli artisti saranno disseminati all’interno dei padiglioni 15 e 18 della Fiera, coinvolgendo anche l’area Talk.

Oplà. Performing Activities è un format di opere dal vivo concepito da Silvia Fanti specificamente per Arte Fiera. Le sue linee guida sono racchiuse in una dichiarazione programmatica della curatrice:

“Lavorare nel contemporaneo significa oggi creare occasioni, contesti e tempi che mostrino non più ‘che cosa è’ l'arte, ma ‘che cosa fa’ l’arte. Come rispondere quindi alla proposta di portare la performance in una fiera d'arte senza fare della decorazione o semplicemente sentirsi fuori luogo? Oplà insinua delle performance in un contesto funzionale, attivando la possibilità di partecipazione e condivisione dell'opera dal vivo. Piuttosto che presentare dei singoli gesti conclusi e di durata definita, il performativo è inteso come un'attività: costruzione di una serie di micro-sistemi di creazione, relazione, servizio”.

I quattro progetti per Arte Fiera 2020:

Jimmie Durham – THE BUREAU

L’artista americano inscena la rievocazione di una sua performance iconica, Smashing, realizzata a Como nel 2004. Nel suo ottantesimo anno di vita, seduto a una scrivania, l’artista distruggerà ufficialmente gli oggetti che gli verranno presentati dal pubblico. (A partire da gennaio sarà possibile iscriversi sul sito di Arte Fiera per prendere parte all’azione). Al completamento di ciascuna operazione, verranno emessi i certificati ufficiali.

L’azione di Durham è un’affermazione perentoria sugli oggetti, il valore monetario e l’idea di autenticità. Registrazioni, burocrazia, identità e possesso sono trattati con la leggerezza di un artista che da sempre denuncia i limiti del razionalismo e la futilità della violenza.

“Alla gente accadono in continuazione brutte cose. Quando meno ce lo aspettiamo, dopo essere più o meno sopravvissuti agli ultimi insulti, improvvisamente siamo chiamati a presentarci negli uffici ... al BUREAU. Solitamente qualcosa viene rotto o irrevocabilmente cambiato. Si va via con qualche pezzo in meno, ma carichi del ricordo di un’esperienza incomprensibile” (J.D., 2019)

Nei giorni successivi alla performance, il set e i resti dell’azione resteranno installati come un'opera di scultura espansa.

Luca Vitone – Devla, devla...

Si tratta di un happening pensato espressamente per gli spazi di Arte Fiera. Cinque rom, celati da un separé connotato da un’immagine più volte elaborata dall’artista, leggeranno il futuro ai visitatori che si lasceranno coinvolgere dalla loro pratica di chiaroveggenza. Quest’ultima, esercitata nelle forme della cartomanzia e della chiromanzia, è un’usanza della tradizione rom. All’interno del contesto fieristico le previsioni dei cinque veggenti indirizzeranno i collezionisti nelle loro ricerche. Devla, devla... nasce dalle suggestioni che hanno dato vita al progetto Romanistan, viaggio/opera in cui Luca Vitone ha ripercorso a ritroso il tragitto di emigrazione compiuto dal popolo Rom dall’India verso l’Europa. Per Vitone la cultura romanì rappresenta un ideale moderno e transnazionale di popolo, che assume quasi una possibilità precorritrice, anche alla luce delle migrazioni di massa che stanno sconvolgendo gli equilibri socio-politici del pianeta.

ZAPRUDER filmmakersgroup – ANUBI IS NOT A DOG

L’intervento è concepito come un set-performance dove, per i tre giorni della fiera, sarà possibile seguire il lavoro di Zapruder nel suo sviluppo generativo: dalla preparazione della scena al ciak, dal riscaldamento dei guests alla manipolazione del suono. Si inaugura così ad Arte Fiera il nuovo progetto del gruppo, che prolifererà in molteplici diramazioni confluendo per accumulo in un’opera complessa: un film. Raffinati creatori di nuove mitologie inzuppate di presente, Zapruder usano il dispositivo di visione della Sala Opera per enfatizzare la separazione dei sensi: udito e vista restituiranno paesaggi diversi. L’immagine guida del progetto è una quadreria i cui unici soggetti sono dei cani. “Questa foto è stata scattata ad Helsinki nel maggio 2019, e mostra alcune opere della collezione privata di Kari J., giudice di dog shows incontrato quella stessa mattina in un bar reso celebre dal regista Aki Kaurismäki. Di fatto, a poche ore da questo scatto fotografico, abbiamo cominciato a mettere insieme gli elementi del progetto ANUBI IS NOT A DOG”. Soggetto di questo film in fieri è il rapporto di affinità simbiotica tra cane e proprietario, tra possedere ed essere, tra spettacolo e gioco, in un rimando continuo di immagini riflesse.

Alessandro Bosetti – L’Ombra

Una sound performance che nasce come reportage poetico attingendo da un archivio sonoro in crescita. Microfono alla mano, Alessandro Bosetti raccoglie e restituisce un corpus di frammenti vocali, registrati muovendosi tra la comunità effimera di voci che per tre giorni abita la “situazione” fiera: visitatori, espositori, tecnici, artisti. Per ogni frammento raccolto Bosetti crea un suono ombra, per poi intrufolarsi nel palinsesto temporale con delle brevi restituzioni vocali e performative. In questi monologhi-lampo, posizionati negli interstizi e negli intervalli del programma dei Talk di Arte Fiera, la voce dell’artista si intreccia alle voci raccolte in una serie di ghirlande verbali surreali, come disegno di una mappatura polifonica e idiosincratica. Domande e risposte fanno ombra le une alle altre e l'artista, il cui lavoro immateriale si basa sulla musicalità del linguaggio e della voce, va a cercare resoconti d’ombra in un luogo che tecnicamente dovrebbe esserne privo.

www.artefiera.it

Facebook @artefiera  

Instagram @artefiera_bologna

YouTube  http://bit.ly/11qM4ni

Hashtag ufficiale  #artefiera2020

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 flashback

 

La fiera FLASHBACK di Torino

La fiera torinese dove l’arte è atemporale giunge alla sua settima edizione.

Flashback la fiera dell’arte pensata come “opera aperta” compie 7 anni, numero magico come la città che la ospita: Torino, la più contemporanea e mitteleuropea delle nostre città, da sempre quadrata ma visionaria, disciplinata ma capace di lucida follia.

Dal 31 ottobre al 3 novembre al Pala Alpitour di Torino, quasi 50 gallerie esporranno opere di altissimo livello (pittura, scultura e arti decorative) senza soluzione di continuità tra antico e contemporaneo, tra gallerie già molto affermate e gallerie di recente fondazione.
Nata nel 2013 dall’intuizione di Stefania Poddighe e Ginevra Pucci, con l’obiettivo di costruire un luogo di cultura visiva che unisse in un’unica soluzione cultura e mercato, senza vincoli di spazio e di tempo, Flashback propone un approccio all’arte più versatile, per consentire a un pubblico sempre più vasto di godere di opere non più percepite come lontane perché “antiche” ma come documenti nel nostro vissuto.
Il motto della manifestazione è ormai noto nel settore: “l’arte è tutta contemporanea” e s’ispira alla ricerca concettuale di Gino De Dominicis sul tema dell’immortalità dell’opera d’arte. Flashback trasporta il passato nel presente facendo piazza pulita di etichette temporali e di forme artistiche; conta solo l’esperienza di fruizione dell’opera e l’atemporalità della stessa.

Questo sincretismo è ciò che ha permesso a Flashback di crescere esponenzialmente negli anni ed è ciò che contraddistingue un progetto che si rinnova annualmente proprio come il tema scelto. L’edizione del 2019 è dedicata agli ERRANTI che con i precedenti titoli l’Enigma del tempo, Il Labirinto, L’Energia, In senso Inverso, Nuovo Sincretismo e le Rive di un altro mare sono i capitoli di un unico racconto.
I personaggi siamo noi, crononauti dell’arte e nell’arte, vagabondi nel suo eterno presente, fruitori erranti, popolo misterioso che ha il vezzo di impicciarsi della storia (passata e futura) di tutti i popoli. Il titolo di questa settima edizione prende spunto da un romanzo fantascientifico datato 1986 della coppia di scrittori sovietici Arkadij e Boris Strugackij. Per Flashback questi Vagabondi nel e del tempo sono Gli Erranti / The Wanderers.
Flashback non si ferma mai, è fiera dell’arte per 4 giorni e “Opera Viva” per 365 giorni l’anno. Quest’ultimo è un progetto speciale concepito dall’artista Alessandro Bulgini che, dopo aver dichiarato la fiera e tutti i capolavori presentati “Opera Viva”, ha lasciato gli spazi fieristici per inoltrarsi nel territorio. Il prossimo appuntamento è il 25 luglio con il mega manifesto, opera d’arte realizzata da Emanuela Barilozzi Caruso, che sarà posizionato in piazza Bottesini a Torino. A questo seguiranno altri momenti di “countdown” prima di arrivare all’inaugurazione della fiera il 30 ottobre al Pala Alpitour di Torino.
Sempre durante l’arco dell’anno sono attivi i “Flashback lab”, laboratori didattici che fanno scoprire a grandi e piccini le meraviglie dell’arte e sono dedicati alla conoscenza attiva e alla fruizione consapevole del patrimonio culturale.

Durante le giornate di fiera sono numerose le proposte artistiche: da Flashback sound, il palinsesto dedicato alla musica che spazia tra passato e presente; Flashback storytelling, progetto che promuove, tramite narrazione, la relazione attiva tra pubblico e arte; Flashback talk, programma di incontri con temi che spaziano nel tempo, dall’antichità alla modernità e viceversa; Flashback video, programma dedicato all’immagine in movimento, dalla video-arte al documentario; Flashback art class, lezioni di storia dell’arte “tutta contemporanea”.
L’originalità di Flashback sta senza dubbio anche nella sua comunicazione: loghi vivaci, temi insoliti, colori ricercati e allestimento sono gli elementi di un linguaggio contemporaneo e sorprendente applicati ad una fiera di arte antica e moderna che si distingue da tutte le altre. Flashback è un’importante occasione per i collezionisti, ma anche un buon amplificatore di progetti di arte urbana che inducono a riflettere.

Save the date!
31 Ottobre - 3 Novembre 2019
h 11 - 20
Pala Alpitour: Torino

Vernissage: 30 ottobre 2019: h 18 (solo su invito)

 

 bonacossa

Ilaria Bonacossa, Ph. Giorgio Perottino

 

Ritorna Artissima 2019 con la Ventiseiesima edizione

L’unica fiera italiana dedicata esclusivamente al contemporaneo che si prepara ad accogliere i suoi 55.000 visitatori con un palinsesto di ricerca e d’avanguardia con idee inedite per rispondere agli stimoli del nostro tempo.

Artissima, nella giornata di giovedì 31 ottobre 2019 (preview) e sino a domenica 3 novembre, aprirà le porte della sua ventiseiesima edizione negli ampi e luminosi spazi dell’Oval di Torino, diretta per il terzo anno da Ilaria Bonacossa, recentemente riconfermata dal Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei alla guida della manifestazione per altri due anni (sino al 2021).
 
L’unica fiera italiana dedicata esclusivamente al contemporaneo si prepara ad accogliere i suoi 55.000 visitatori con un palinsesto che, mantenendone intatta l’identità di ricerca e d’avanguardia, proporrà idee e proposte inedite per rispondere agli stimoli delle istanze più interessanti del nostro tempo.
Riconosciuta a livello internazionale per l’attenzione alle pratiche sperimentali e come trampolino di lancio per artisti emergenti e gallerie di ricerca, Artissima è un appuntamento unico che attrae ogni anno un pubblico di collezionisti, professionisti del settore e appassionati. La fiera si riconferma a ogni edizione come la preferita da curatori, direttori di istituzioni, fondazioni d’arte e patron di musei provenienti da tutto il mondo, coinvolti a vario titolo nel suo programma.

Artissima nel 2019 propone la dialettica desiderio/censura come tema trasversale attorno al quale far convergere l’attenzione. L’obiettivo è stimolare una riflessione aggiornata ed eterogenea sulle ambizioni e sulle utopie contemporanee, sugli impulsi che plasmano i tempi e sulle prospettive e le narrazioni che li attraversano, sul complesso rapporto che esiste nella società contemporanea tra le immagini e il loro controllo.
 
La vitalità di Artissima e la sua forza innovatrice si riverberano ulteriormente su tutta la città, grazie alla collaborazione attiva con numerose istituzioni pubbliche, musei, fondazioni, gallerie, catalizzando i progetti culturali del territorio.
La fiera riafferma così la propria forza dinamica contribuendo alla crescita del mercato italiano, stimolando e sostenendo il collezionismo attento alla ricerca e una visione critica e curatoriale in continua evoluzione.
 
La fiera è gestita da Artissima srl, società che afferisce alla Fondazione Torino Musei.

IL TEMA DI QUESTA EDIZIONE

Nelle parole di Ilaria Bonacossa: “Il desiderio nasce dal rapporto tra il corpo e la società, tra la realtà vissuta e la realtà immaginata e ambita. Le opere d’arte sono storicamente portatrici di immagini in grado di emancipare ciò che convenzionalmente viene considerato un tabù, grazie al desiderio di sovvertire le regole, rendendo fluidi i confini tra normale ed eccezionale. Il limite tra contenuti permessi e contenuti proibiti è al centro di un dibattito quanto mai attuale che vede l’arte stessa oggetto di censura. Nel mondo digitale e sui principali social network il controllo preventivo, spesso algoritmico, rende di fatto sempre più difficile la diffusione e promozione del nostro patrimonio artistico-culturale. In un tale contesto, il desiderio rimane un momento di rottura, una “ligne de fuite”, come dicono Deleuze e Guattari in Mille Piani: un’energia dirompente che riesce a infiltrarsi nelle crepe del sistema per aprire delle visioni laterali inaspettate capaci di mostrare gli spazi aperti al di là dei limiti delle convenzioni. E l’arte contemporanea rimane uno spazio di incontro vero e fisico tra la persona e le sue aspirazioni”.

FAIR & GALLERIES

HUB MIDDLE EAST: UN NUOVO FOCUS GEOGRAFICO
Artissima 2019 presenta Hub Middle East, un nuovo progetto in collaborazione con Fondazione Torino Musei e con la consulenza di Sam Bardaouil e Till Fellrath (fondatori della piattaforma curatoriale Art Reoriented) che intende offrire una ricognizione sulle gallerie, le istituzioni e gli artisti attivi in un’area geografica centrale per gli sviluppi della società contemporanea. 
 
ABSTRACT SEX 
WE DON’T HAVE ANY CLOTHES, ONLY EQUIPMENT 

Abstract Sex: We don’t have any clothes, only equipment è un innovativo progetto espositivo di Artissima, incentrato sul tema del desiderio, in linea con il fil rouge di questa edizione. Ospitato negli spazi di Jana, storica boutique torinese, Abstract Sex: We don’t have any clothes, only equipment si interroga sulla rilevanza del desiderio nella ricerca artistica e culturale più recente, attraverso video, sculture, opere su tela o carta e oggetti selezionati dalle gallerie che partecipano ad Artissima 2019. Il progetto, nato da un’idea di Ilaria Bonacossa, è a cura di Lucrezia Calabrò Visconti e Guido Costa.
 
ARTISSIMA TELEPHONE

In continuità con l’indagine sul suono iniziata lo scorso anno, nel 2019 la fiera lancia Artissima Telephone, un progetto espositivo pensato con e per gli spazi delle OGR – Officine Grandi Riparazioni. Ideata da Ilaria Bonacossa e curata da Vittoria Martini, Artissima Telephone offrirà una ricognizione sul telefono come mezzo espressivo artistico.
 
COMITATI DI SELEZIONE

Il comitato di selezione delle gallerie partecipanti in Main Section, New Entries, Dialogue e Art Spaces & Editions composto da Isabella Bortolozzi e Gregor Podnar (Berlino), Paola Capata di Monitor (Roma/Lisbona) e Alessandro Pasotti di P420 (Bologna) si arricchisce di due nuovi membri, Raffaella Cortese (Milano) e Claudia Altman Siegel (San Francisco). Riconfermata Lucrezia Calabrò Visconti come consulente curatoriale per la sezione New Entries riservata alle gallerie emergenti.
Rinnovati anche i comitati di selezione delle sezioni Back to the Future (composto da Lorenzo Giusti come coordinatore e da Cristiano Raimondi e Nicolas Trembley) e Present Future (con Ilaria Gianni quale coordinatrice, affiancata da Juan Canela e Émilie Villez). Riconfermati João Mourão e Luís Silva per la sezione Disegni.

BACK TO THE FUTURE: UNO STUDIO PER CELEBRARNE IL DECENNALE

Tra le novità di Artissima, figura una ricognizione in forma di infografiche sugli artisti che hanno preso parte a Back to the Future dal 2010, sulla loro carriera e sugli andamenti del mercato dell’arte: un’occasione per celebrare il decennale della nascita di una sezione all’avanguardia della fiera, dedicata alla riscoperta dei pionieri della contemporaneità.

ARTISSIMA PROJECTS

L’unicità di Artissima nasce dalla sua duplice vocazione che la vede affiancare, a una proposta di mercato di alto livello, una proposta culturale in grado di indagare sempre nuove e diverse modalità di proporre arte, all’interno e in occasione della fiera (fair), al di fuori (around e in town) e durante l’intero anno (365).
Artissima opera come un brand di eccellenza nel mondo dell’arte contemporanea supportando e guidando aziende, attive in settori diversi, nell’ideazione di progetti di investimento in ambito culturale per rafforzarne il posizionamento e i valori identitari.
 
L’edizione 2019 inaugura:
 
365 JAGUART
Jaguar Land Rover è il nuovo partner automotive di Artissima e in occasione della prossima edizione presenterà JaguArt, un progetto speciale che vede protagonisti i giovani talenti e che prenderà vita a partire da novembre 2019.
 
in town  …MA L’AMOR MIO NON MUORE
…ma l’amor mio non muore è un progetto nato dall’inedita partnership con il Gruppo UNA. Una grande installazione performativa e scultorea di Marcello Maloberti (Codogno, 1966) allestita nel magico Salone delle Feste dell’hotel 5 stelle Principi di Piemonte.
 
fair HEAD
HEAD è un progetto che vede promotore e protagonista Franco Curletto, hairstylist di rinomata fama nel mondo della moda, del cinema e dell’arte che con il suo team curerà l’hair concept per una performance dell’irriverente artista Tomaso Binga (Salerno, 1931).
 
around GALLERIA CRACCO con Giovanni Ozzola
Artissima è guest curator del quarto episodio di Galleria Cracco, progetto a cura di Sky Arte che invita artisti contemporanei a “invadere” le lunette - vetrine del Ristorante Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Giovanni Ozzola (Firenze, 1982) è il protagonista della nuova installazione site specific che cattura il passare del tempo. 
 
365 ART MAPPING PIEMONTE
Il progetto Art Mapping Piemonte, voluto da Regione Piemonte, prodotto da Fondazione Torino Musei, sostenuto da Compagnia di San Paolo e curato da Artissima, prevede una mappatura delle più significative opere di arte pubblica contemporanea presenti sul territorio piemontese, parallelamente alla realizzazione di tre nuove installazioni site-specific concepite ad hoc da artisti contemporanei internazionali.
Gli artisti coinvolti nei nuovi interventi site-specific sono tre figure di spicco nel panorama dell’arte contemporanea internazionale: Mario Airò, Olivier Mosset e Zhang Enli.
 
fair CONCRETE
Concrete è un progetto multidisciplinare che dà vita a una speciale capsule collection di occhiali nati dalla collaborazione tra VANNI Occhiali, storico brand Made in Italy presente in oltre 40 paesi, e l’artista Cristian Chironi (Nuoro, 1974).
L’incontro tra un’eccellenza locale nel mondo del design e la ricerca e visione di un artista contemporaneo hanno dato vita a un prodotto unico, protagonista di incontri performativi negli spazi di Artissima 2019
 
fair TOGETHER
La Vip Lounge torna a essere contenitore di novità e progetti inaspettati grazie alla partnership con 100x100factory che avvalendosi della curatela e della collaborazione dello Studio Vudafieri Saverino Partners presenterà preziosi inediti dell’artista Nick Devereux (Panama, 1978).
 
fair WHILE IN AMAZON&AFRICA&SIBERIA&HONG KONG
K-Way, storico partner di Artissima, promuove una rivisitazione d’artista dell’entrata alla Vip Lounge arricchendola con cinque grandi tele site specific di Miltos Manetas (Atene, 1964).
 
in town THE ITALIAN JOB
Il film The Italian Job diventa il protagonista di un sorprendente intervento artistico a cura di Mark Hinchcliffe con Heidi Donohoe e promosso dal Gruppo Building, affermata realtà torinese attiva in Italia e all’estero nel campo della costruzione e dell’innovazione nell’abitare.
 
in town PIAC - PRIX INTERNATIONAL D’ART CONTEMPORAIN
Artissima e Fondation Prince Pierre de Monaco presentano a Palazzo Madama il vincitore del premio PIAC - Prix International d’Art Contemporain, assegnato ogni tre anni a un lavoro d’artista recentemente realizzato. Il finalista verrà annunciato a Monaco il prossimo 15 ottobre.
 
365 TORINO SOCIAL IMPACT ART GRANT
Grazie ad un nuovo dialogo tra Artissima e Torino Social Impact nasce ART GRANT un progetto che valorizza l’arte contemporanea come strumento di innovazione sociale e integrazione culturale presentato in anteprima al Meeting Point della fiera.
 
in town and around PRESS TOUR
Artissima e VisitPiemonte collaborano allo speciale programma dedicato alla stampa estera destinato ad un gruppo selezionato di giornalisti internazionali alla scoperta delle maggiori istituzioni d’arte in città e del territorio, tra cultura ed enogastronomia.
 
fair CONSIDER YOURSELF AS A GUEST (CORNUCOPIA)
FPT Industrial, leader nel settore dei motori industriali e Main Sponsor del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2019, diventa partner di Artissima, presentando l’installazione Consider yourself as a guest (Cornucopia) dell’artista statunitense Christian Holstad (Anaheim, California, 1972).
 
L’edizione 2019 rinnova:
 
fair  ARTISSIMA JUNIOR
Artissima Junior, ideato e creato in collaborazione con Juventus, vive la sua seconda edizione scegliendo un giovane duo di artisti a guidare il progetto. 
Valentina Ornaghi (Milano, 1986) e Claudio Prestinari  (Milano, 1984), attraverso un processo di creazione in costante dialogo e scambio osmotico, accompagneranno i giovani visitatori di Artissima in una nuova avventura nel mondo dell’arte contemporanea.
 
in town THE EDIT DINNER PARTY
Se il Vino sa di Tappo è il titolo del secondo appuntamento con The EDIT Dinner Party diretto da Bruna Esposito (Roma, 1960) vincitrice del premio EDIT 2018. La cena performativa sarà quest’anno realizzata in collaborazione con la chef stellata Mariangela Susigan, già regina della ristorazione della fiera.
 
365 ARTISSIMA DIGITAL
#ARTISSIMASTORIES E #ARTISSIMAPILLS
Dopo il successo della prima edizione, tornano anche quest’anno le #ArtissimaStories, una serie di interviste a personaggi rilevanti del mondo dell’arte contemporanea, pubblicate a partire da settembre sul sito e i social media della fiera. Nasce parallelamente un nuovo format, le #ArtissimaPills. Fresh news from the art world, pillole video dedicate ai curatori di Artissima. Entrambi i progetti, realizzati grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo, sono a cura di Edoardo Bonaspetti e Stefano Cernuschi, con Anna Bergamasco.
 
365 ARTISSIMA EXPERIMENTAL ACADEMY VOL. III
Artissima Experimental Academy arriva al Vol. III dopo il riuscito appuntamento a Venezia negli spazi Combo con FIGHT (Temple Door) a cura di Dara Friedman. Il terzo appuntamento avrà come tutor l’artista iraniana Setareh Shahbazi (Tehran, 1978).
 
365 ALFABETO TRECCANI
Artissima e Treccani proseguono la speciale collaborazione che dal 2018 li vede in dialogo nel progetto Alfabeto Treccani, una collana di ventuno multipli inediti a tiratura limitata realizzate da altrettanti artisti italiani riconosciuti sulla scena internazionale
La curatela del progetto è di Ilaria Bonacossa che nel 2019 ha invitato Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979), Giovanni Anselmo (Borgofranco d'Ivrea, 1934), Massimo Bartolini (Cecina, 1962), Paolo Icaro (Torino, 1936), Marinella Senatore (Cava de' Tirreni, 1977) e Gian Maria Tosatti (Roma, 1980).

 

 

 

wop

 

WopArt Work on Paper Fair - Quarta edizione della fiera internazionale dedicata alle opere d’arte su carta

Sei aree tematiche, tre mostre e un ricco programma di eventi e talk, dal 19 al 22 settembre a Lugano.

Con 7000 mq di esposizione, 6 aree tematiche, 3 mostre e un ricco programma di eventi e talk, dal 19 al 22 settembre, il Centro Esposizioni Lugano si prepara ad accogliere la quarta edizione di WopArt - Work on Paper Fair, la fiera internazionale dedicata alle opere d’arte su carta fondata da Paolo Manazza.
 
Nata a Lugano nel 2016, in tre anni di attività la fiera è cresciuta esponenzialmente, accogliendo sempre maggiori adesioni da parte di gallerie nazionali e internazionali, e dimostrando la naturale propensione alla crescita di un format fieristico rivolto a un segmento di mercato che ha ormai conquistato un interesse a livello globale.
 
Per la quarta edizione, che si svilupperà per la prima volta su 7000 mq - l’intera superficie espositiva dei padiglioni fieristici - gli espositori scelti da un comitato scientifico presieduto da Paolo Manazza, pittore e giornalista specializzato in economia dell’arte, e da Mimmo Di Marzio, giornalista, critico e curatore d’arte contemporanea, presenteranno un ampio panorama di opere realizzate su supporto cartaceo che spazieranno tra stili, linguaggi ed epoche differenti, garantendo una proposta varia e trasversale.
Tra le novità di quest’anno, la collaborazione tecnico-organizzativa con il gruppo BolognaFiere Spa, primo in Italia per fatturato realizzato all’estero con oltre 80 manifestazioni in tutto il mondo, e il determinante apporto di Alberto Rusconi, imprenditore e collezionista di fama internazionaleche ha deciso di investire nel progetto di WopArt.
 
Dopo il successo delle prime tre edizioni, il format della fiera si rinnova e arricchisce, presentando quest’anno una proposta artistica suddivisa in sei sezioni.

La sezione MODERN & CONTEMPORARY, a cura di Mimmo Di Marzio, esporrà capolavori dal Novecento ai giorni nostri, mentre OLD MASTER, curata da Marco Riccomini, porterà in fiera alcuni prestigiosi lavori dei più grandi maestri del passato.
Luca Zuccala curerà DIALOGUES, mettendo a confronto artisti di generazioni e stili differenti, ed EMERGENT, dedicata a giovani gallerie con progetti e artisti internazionali.
La sezione PHOTOGRAPHY, curata da Walter Guadagnini, amplierà la proposta espositiva portando in fiera opere di fotografi di fama internazionale ed esperimenti di giovani promesse.
Infine, la sezione PROJECT SPACE sarà curata da Marco Roberto Marelli e presenterà il progetto International Laser Print Show che prevede la partecipazione di importanti projects space provenienti da tutto il mondo, selezionati e coordinati da Dario Moalli in collaborazione con un team di curatori internazionali. Le attualissime tematiche attivate dai project space saranno approfondite attraverso un ricco public program volto a coinvolgere il pubblico, mettendolo in dialogo con importanti operatori di settore legati a queste realtà.
 
Ulteriore novità di questa edizione è la possibilità per tutti gli espositori di presentare nel proprio stand fino a tre opere su supporto non cartaceo, con l'invito a privilegiare dipinti, oggetti o sculture esposti insieme al bozzetto preparatorio su carta: un modo ulteriore di valorizzare i work on paper, riconoscendone il ruolo di interpreti dello spirito poetico e germinale del linguaggio degli artisti.
 
Anche quest’anno la fiera offrirà al suo pubblico un ricco programma di eventi e iniziative collaterali, tra cui quattro mostre organizzate all’interno del polo fieristico.
 
ALL'ORIGINE DELLA CARTA: CINQUE PAPIRI DAL MUSEO EGIZIO DI FIRENZE è la mostra organizzata da Giorgio Piccaia e Maria Cristina Guidotti con il supporto di Corrado Basile, insieme alla Direzione Culturale di WopArt e con la collaborazione del Comune di Lugano, che affronterà il tema della storia della carta e della scrittura, esponendo per la prima volta a Lugano cinque papiri affidati in prestito dal Museo Egizio di Firenze.
LUIGI PERICLE. L’ALCHIMISTA PITTORE, a cura di Mimmo di Marzio e Paolo Manazza, presenterà invece un nucleo inedito di opere su carta dell’artista svizzero Luigi Pericle Giovannetti (Basilea, 1916 – Ascona, 2001), vissuto per molti anni in isolamento artistico e meditativo e di recente riscoperto dalla critica grazie all’importante retrospettiva presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia.
E ancora, all’interno dell’esclusiva VIP LOUNGE realizzata per il secondo anno in collaborazione con la Maison Suisse d'Horlogerie Eberhard & Co. affiancata dalla prestigiosa Orologeria Mersmann, verranno esposte cinque sculture della serie GLI OROLOGI MOLLI di Salvador Dalì grazie a Dalì Universe, società specializzata nella custodia e valorizzazione del lavoro dell’artista e che gestisce una delle più grandi collezioni private al mondo di opere d’arte di Dalì.
Infine, l'area talk di WopArt sarà il palcoscenico di una suggestiva esposizione di installazioni del fotografo di moda Bob Krieger, con una serie di opere selezionate dalla preziosa collezione privata dell'artista. La mostra, intitolata LOVE e curata da Mimmo di Marzio, rappresenta un excursus nel vasto immaginario di uno dei protagonisti della travolgente stagione di successi della moda italiana nel mondo.
 
Nei tre giorni di apertura la fiera presenterà CONVERSATIONS, un programma di incontri con artisti, galleristi, collezionisti e professionisti del settore, a cura di Mimmo Di Marzio e Luca Zuccala. Per questa edizione i talksi svilupperanno attorno ai tre temi espressi dalla campagna di comunicazione che accompagna la fiera: The Democracy of Paper, The Biodiversity of Papere The Flavours of Paper.
L’Area Talk sarà inoltre a disposizione dei professionisti coinvolti nella realizzazione della fiera che potranno concordare insieme ai curatori un momento a loro dedicato per la programmazione di conversazioni specifiche sul mondo dei work on paper.
 
Da lunedì 16 a domenica 22 settembre Lugano sarà lo scenario di inaugurazioni, mostre, eventi e aperture speciali in spazi pubblici e privati, una vera e propria Art Week il cui epicentro sarà la fiera WopArt, che in questo modo vede confermato il proprio ruolo di riferimento culturale per la città e per il mondo dell’arte nazionale e internazionale.
 
WopArt è organizzata da Wopart Executive Sagel, con il patrocinio della Città di Lugano.
Sponsor: BNP Paribas, Colombo Experience, Eberhard & Co, Helvetia, Mersmann, Nagel e Swiss Diamond Hotel
Main media partner: La Lettura – Corriere della Sera, RSI Radio Televisione Svizzera, New York Times
Media partner: Il Giornale dell’Arte, Frieze, Artnet, Apollo, Exibart, Artslife, Corriere del Ticino
 
Comitato d'Onore: Marco Borradori, Nicola Carraro, Francesco Casoli, Laura Colnaghi, Stefano Cordero di Montezemolo (Presidente), Elio Cosimo Catania, Giorgio Fossa, Liliana Guidetti, Dora Invernizzi, Sir Owen Jones, Bob Krieger, Sergio Mantegazza, Ernesto Mauri, Micaela Goren Monti, Carlo Pesenti, Livia Pomodoro, Alberto Rusconi, Mariela Schwarz Montiel, Lucio Stanca, Salvatore Trifirò, Maria Luisa Trussardi.

 

 

 

miart

 

miart - la ventiquattresima edizione dal 5 al 7 aprile 2019

Con l’edizione 2019, miart consolida il proprio percorso di crescita coniugando la solidità degli aspetti di mercato con l’attitudine alla ricerca, e ampliando il proprio formato in una piattaforma di osservazione della società e dei suoi cambiamenti.

 

Dal 5 al 7 aprile torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano e diretta da Alessandro Rabottini, con il sostegno di Intesa Sanpaolo in qualità di main partner. All’interno del padiglione 3 di fieramilanocity, 186 gallerie provenienti da 19 paesi esporranno opere di maestri moderni, artisti contemporanei affermati ed emergenti e designer storicizzati e sperimentali.
 
Attraverso le sue sette sezioni, miart conferma la formula che l’ha resa negli anni la fiera in Italia con la più ampia offerta cronologica, evocando così la combinazione di storia e sperimentazione che risiede nel DNA di Milano. L’internazionalità che in questi anni ha reso il capoluogo lombardo una capitale inclusiva trova espressione nel dialogo tra storia e presente che caratterizza il progetto di miart. Con l’edizione 2019, miart consolida il proprio percorso di crescita coniugando la solidità degli aspetti di mercato con l’attitudine alla ricerca, e ampliando il proprio formato in una piattaforma di osservazione della società e dei suoi cambiamenti.
 
miart 2019 è lieta di accogliere prestigiose gallerie internazionali che per la prima volta hanno scelto Milano come palcoscenico in Italia come Cabinet (Londra), Corvi-Mora (Londra), Marian Goodman Gallery (New York – Parigi – Londra), Hauser & Wirth (Hong Kong – Londra – Los Angeles – New York – Somerset – St. Moritz – Gstdaad – Zurigo), Herald St (Londra), GalerieThaddaeus Ropac (Parigi – Londra – Salisburgo) e Tucci Russo (Torre Pellice), tra le altre.
 
Numerose e influenti le gallerie provenienti da tutto il mondo che consolidano il rapporto con Milano confermando la loro partecipazione dalle precedenti edizioni tra cui A Arte Invernizzi (Milano), Alfonso Artiaco (Napoli), Bortolami (New York), Isabella Bortolozzi (Berlino), Campoli Presti (Londra – Parigi), ChertLüdde (Berlino), Clearing (Bruxelles – New York – Brooklyn), Galleria Continua (San Gimignano – Pechino – Les Moulins – L’Avana), Raffaella Cortese (Milano), Thomas DaneGallery (Londra – Napoli), Massimo De Carlo (Milano – Londra – Hong Kong), Dvir Gallery (Bruxelles – Tel Aviv), Kalfayan Galleries (Atene – Salonicco), Gladstone Gallery (New York – Bruxelles), Kaufmann Repetto (Milano – New York), Peter Kilchmann (Zurigo), Andrew KrepsGallery (New York), Lelong& Co (Parigi – New York), Magazzino (Roma), Mai 36 (Zurigo), Giò Marconi (Milano), Massimo Minini (Brescia), P420 (Bologna), Gregor Podnar (Berlino), Almine Rech (Parigi – Bruxelles – Londra), Lia Rumma (Milano – Napoli), Sprovieri (Londra) e Zero (Milano).
 
La centralità della riflessione sull’arte del secolo scorso è un asse portante dell’architettura di miart, confermata da un’ampia selezione di gallerie come Cardi (Milano – Londra), Casoli De Luca (Roma), Cortesi (Lugano – Londra – Milano), Galleria d’Arte Maggiore G.A.M. (Bologna – Parigi – Milano), Galleria dello Scudo (Verona), Mazzoleni (Londra – Torino), Montrasio Arte (Monza – Milano), Repetto Gallery (Londra), Robilant + Voena (Londra – Milano – St. Moritz), Richard Saltoun (Londra), Gian Enzo Sperone (Sent – New York), Studio Marconi (Milano), Tega (Milano) e Tornabuoni Arte (Firenze – Milano – Parigi – Londra).

18 direttori di musei internazionali e curatori di prestigiose istituzioni provenienti da 10 paesi faranno parte delle giurie responsabili del Fondo di acquisizione Fondazione Fiera Milano e dei 5 premi che miart assegna alle gallerie e agli artisti, e che da anni ormai confermano la collaborazione tra la fiera e i suoi partner: Fondo di Acquisizione Fondazione Fiera Milano, Premio Herno, Premio Fidenza Village per Generations, Premio On Demand by Snaporazverein, Premio LCA per Emergent, Premio Rotary Club Milano Brera per l'Arte contemporanea e i giovani artisti.

Un nuovo ciclo di miartalks segna la rinnovata collaborazione tra miart e In Between Art Film: tre giornate di conversazioni aperte al pubblico coinvolgeranno quaranta artisti, curatori, collezionisti, designer, direttori di musei e pensatori internazionali, riuniti attorno al tema “Il bene comune”.

L’impegno divulgativo di miart continua a esprimersi attraverso miarteducational, il servizio di visite guidate gratuite realizzate grazie al supporto di Fidenza Village e Value Retail.

Come da tradizione miart diventa l’epicentro della Milano Art Week, un ricco calendario di opening, eventi e aperture specialidi mostre e progetti organizzati dalle maggiori istituzioni pubbliche e fondazioni private di Milano, che includono (tra gli altri) Sheela Gowda e Giorgio Andreotta Calò da Pirelli HangarBicocca, Lizzie Fitch / Ryan Trecartin alla Fondazione Prada Milano, Anna Maria Maiolino al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea,Broken Nature. Design Takes on Human Survival + Design Museum alla Triennale, Lygia Pape alla Fondazione Carriero, Antonello da Messina e Jean-Auguste-Dominique Ingres a Palazzo Reale, Renata Boero e Marinella Pirelli al Museo del Novecento,The Unexpected Subject: 1978 Art and Feminism in Italy da FM – Centro per l’Arte Contemporanea, Sophia Al Maria alla Fondazione Pomodoro, Hans Josephsohn presso ICA Milano, Carlos Amorales alla Fondazione Pini, Anj Smith al Museo Poldi Pezzoli e un nuovo progetto speciale commissionato dalla Fondazione Nicola Trussardi.

A conferma della ricchezza e vivacità del programma che caratterizzerà le giornate di miart, l’apertura speciale domenica 7 aprile delle gallerie private di Milano chiuderà la settimana dell’arte.

miart 2019 ringrazia i numerosi partner che affiancano e sostengono la ventriquattresima edizione della fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano in molteplici forme:

Main Partner: Intesa Sanpaolo – Intesa Sanpaolo Private Banking
Partners: Herno, Fidenza Village, Snaporazverein, LCA Studio Legale
miartalks powered by: In Between Art Film
Sponsors: Ruinart, Flos, Nava press
Media Partner: Elle Decor
International Media Partner: The New York Times
Official Guide: My Art Guides
Online exclusively on: Artsy

 

 

 

 

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MIA PHOTO FAIR 2019

Torna la fiera internazionale dedicata alla fotografia d’arte in Italia nella sua nona edizione

La Fiera ospitata nuovamente da The Mall, nel quartiere di Porta Nuova a Milano, dal 22 al 25 marzo 2019, MIA Photo Fair garantirà ad appassionati e collezionisti un accesso privilegiato al mondo della fotografia, con la possibilità di approfondire la conoscenza del medium che meglio di ogni altro riesce a interpretare la realtà contemporanea.

MIA Photo Fair, col patrocinio del Comune di Milano,della Regione Lombardia, della Città Metropolitana di Milano e il contributo del Main Sponsor BNL Gruppo BNP Paribas e degli Sponsor Eberhard & Co. e Olympus, si presenta con una nuova immagine coordinata, firmata dal fotografo norvegese Rune Guneriussen (Kongsberg, 1977), il cui lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive negli USA, in Cina, in Francia, Germania, Inghilterra, Svizzera, Olanda e Norvegia, oltre che in fiere internazionali (Paris Photo, Art Basel). Guneriussen utilizza oggetti creati dall'uomo per comporre installazioni temporanee nell’ambiente naturale, rendendole protagoniste delle sue eteree immagini fotografiche. La scelta di Guneriussen è stata guidata, oltre che dalla qualità artistica, anche dall’interesse verso uno dei problemi fondamentali del nostro tempo e cioè l'importanza di mantenere in equilibrio il rapporto tra l'uomo e la natura. L’autore sarà presente alla tavola rotonda - domenica 24 marzo, ore 16.00 - organizzata nell’ambito della XXII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, dal titolo Broken Nature. Design Takes on Human Survival, in programma dal 1° marzo al 1° settembre alla Triennale di Milano, che studia lo stato dei legami che uniscono l’uomo all’ambiente naturale, alcuni dei quali sono stati compromessi – se non definitivamente spezzati – nel corso della storia recente. Oltre a Rune Guneriussen, partecipano all’incontro Lorenza Baroncelli, coordinatore artistico e curatore del settore architettura, rigenerazione urbana e città alla Triennale di Milano e Laura Maeran, curatrice alla Triennale di Milano. Confermato il comitato scientifico, composto da Fabio Castelli, Gigliola Foschi, Roberto Mutti, Enrica Viganò che ha selezionato 85 gallerie, per quasi un terzo (27) provenienti dall’estero, ovvero da 12 paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Montenegro, Olanda, Romania, Spagna, Svizzera, Ungheria) e da 4 nazioni extraeuropee (Cina, Giappone, Israele, USA); il resto (58) giunge dall’Italia. A queste si aggiungono poi 50 espositori suddivisi tra progetti speciali, editoria e progetti a 4 mani portando il numero totale degli espositori a 135. MIA Photo Fair può contare sul supporto di importanti sponsor. Per l’ottavo anno consecutivo, BNL Gruppo BNP Paribas è partner di MIA Photo Fair nel ruolo di Main Sponsor, promuovendo il Premio BNL Gruppo BNP Paribas assegnato da una giuria ad artisti che prendono parte alla fiera, esponendo con le proprie gallerie di riferimento. Le opere finaliste verranno pubblicate su @bnl_cultura, l'account Instagram di BN LGruppo BNP Paribas dedicato all’arte e alla fotografia. L’opera vincitrice entrerà a far parte del patrimonio artistico della Banca, che ad oggi conta oltre 5.000 lavori. Il 2019 vedrà la nascita del sodalizio con OLYMPUS che per l’occasione presenta la mostra Dialoghi visivi. Fotografie della Collezione Castelli: 19 immagini in un percorso espositivo diviso in quattro sezioni, dove verranno delineati alcuni tra i molti ambiti di indagine della fotografia come il reportage, la natura morta, l’architettura, la moda e la sperimentazione fotografica.

Grazie al supporto di Eberhard & Co., anche MIA Photo Fair ricorderà Leonardo da Vincinel 500esimo anniversario. Saranno infatti esposti alcuni fogli riprodotti dal Codice Atlantico, conservato in originale alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Tale selezione, curata da Edoardo Zanon del “Centro Studi Leonardo3” di Milano, illustrerà gli appunti e gli studi sulla prospettiva e sull’ottica del Maestro. Partendo da questi dati sperimentali sarà allestita, da Beppe Bolchi, una “Camera Obscura”, il cosiddetto “occhio artificiale”, dove il visitatore potrà diventare vero e proprio protagonista dell’esperienza stenopeica.

Nuova è anche la collaborazione con LA CUCINA ITALIANA, il mensile di cucina e lifestyle di Condé Nast, che nel 2019 compie 90 anni. Nell'area ristorante di MIA Photo Fair si terrà una mostra con le più belle immagini della rivista che conta tra i fondatori il futurista Filippo Tommaso Marinetti.

LE NOVITÀ DI MIA PHOTO FAIR 2019 MIA Photo Fair ha sempre cercato di essere una piattaforma su cui discutere di fotografia nei suoi molteplici aspetti. Ecco perché l’edizione 2019 si arricchirà di una nuova sezione dal titolo Beyond Photography, con l’intento di sottolineare cosa vuol dire oggi ‘fotografia’ soprattutto in rapporto al mondo dell’arte contemporanea. All’interno di Beyond Photography si troverà un gruppo di gallerie che sono solite esporre in fiere italiane e internazionali non specificatamente dedicate alla fotografia o che rappresentano artisti la cui ricerca contempla altri mezzi oltre alla fotografia; tra queste, A100 gallery conLuca Coclite, Federica De Carlo e Matteo Nasini, CE Contemporary con Rania Matar, la Galleria Clivio con Julien Blaine, Sylvano Bussotti, Giuseppe Chiari, Lamberto Pignotti e Sarenco, Maria Livia Brunelli MLB Gallery con Anna Di Prospero e Jacopo Valentini, la Galleria Massimo Minini con Roger Ballen, Vanessa Beecroft, Elisabetta Catalano, Bertrand Lavier, Matthieu Mercier e Ariel Schlesignere Progetto Arte elm con Ivan Falardi e Giò Pomodoro. Tra le novità più suggestive di MIA Photo Fair 2019 vi è la collaborazione con Photo Independent, la fiera di fotografia di Los Angeles - che quest’anno ha avuto un appuntamento europeo al Carrousel du Louvre a Parigi - che sonda le nuove generazioni di fotografi indipendenti. Lo spazio di Photo Independent proporrà una selezione dei più interessanti autori, scelti tra i molti che hanno esposto nella rassegna californiana.

La Corea del Sud è il paese ospite di MIA Photo Fair 2019. Per l’occasione, il Consolato Generale della Repubblica di Corea promuove il Focus Korea, ideato in collaborazione con la Korea Foundation, organizzazione associata al Ministero degli Affari Esteri sudcoreano, curato da Christine Enrile, fondatrice e direttrice artistica della C|E Contemporary, che presenterà una serie di lavori di alcuni dei più importanti artisti coreani della nuova generazione. L’intento è quello di promuovere il talento dei giovani fotografi e condividere con il pubblico l’attuale realtà dell’arte contemporanea coreana. L’architettura e il design saranno due argomenti che MIA Photo Fair indagherà con attenzione, attraverso una serie di appuntamenti di varia natura. Particolarmente interessante sarà il percorso che Fabio Novembre, uno degli architetti e designer italiani più conosciuti e apprezzati a livello internazionale, nonché grande appassionato e collezionista di fotografia, comporrà selezionando alcune delle opere esposte a MIA Photo Fair. Nasce la prima edizione del premio MIA Photo Fair Fotografia d’Architettura, in partnership con lo Studio G*AA di Attilio Giaquinto e ArtPhotò di Tiziana Bonomo, che si rivolge a quegli artisti che espongono le loro opere all'interno della sezione Gallerie. Il Premio punta a dare risalto al dialogo costante tra fotografia e architettura, per la capacità della fotografia di documentare e interpretare i cambiamenti della realtà. L’artista vincitore, oltre a un premio in denaro, avrà la possibilità di presentare il proprio progetto in una sezione appositamente creata all’interno della fiera. La gallerista Rossana Orlandi promuoverà il riconoscimento a lei intitolato, premiando un artistache si presenterà nella sezione Proposta MIA, con una mostra presso la sua galleria. Per il terzo anno consecutivo IQOS sarà presente a MIA Photo Fair con la propria lounge, che ospiterà il progetto fotografico Everyday Uniqueness, ideato e realizzato appositamente per IQOS da Paolo Pellegrin, fotoreporter italiano di fama internazionale e vincitore di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui dieci edizioni del World Press Photo Award. Everyday Uniqueness, attraverso la magia della fotografia, racconta visivamente il concetto di unicità. Il pubblico potrà essere protagonista del nuovo progetto performativo di Settimio Benedusi per HP. All’interno di MIA Photo Fair si terrà, infatti,una edizione speciale di RICORDI?, il format creato daBenedusi per riportare in auge il privilegio del ritratto fotografico stampato. Tale progetto nasce dalla presa di coscienza che, con l’avvento delle nuove tecnologie, le immagini hanno iniziato a rivelare la loro precarietà, dimenticate sulle memorie degli smartphone o dei tablet o conservate su sopporti digitali, col rischio non troppo remoto di perdere una buona parte dei ricordi di una vita. Con questa iniziativa Benedusi desidera recuperare la fotografia stampata su carta, nel suo essere oggetto fisico e tattile, che può essere esposto e interagire con le persone che la guardano e con l’ambiente che le accoglie. L’obiettivo dell’esperienza è quindi sottolineare l’importanza della fotografia stampata e farsi pionieri del ritorno del ritratto fotografico d’autore. Saranno 100 le persone che potranno avere il privilegio di avere un foto-ritratto, prenotandosi (tra qualche settimana) attraverso il sito ricordistampati.it. Gli scatti verranno realizzati durante i giorni di MIA Photo Fair su un set all’interno dello stand “Benedusi per HP”, saranno subito stampati in formato A2 con una stampante HP top di gamma per le stampe fotografiche professionali e infine incorniciati in diretta. La fiera ospiterà inoltre, per il terzo anno anche il Premio RaM Sarteano, nato dalla collaborazione tra MIA Photo Fair e il Comune di Sarteano (SI), che inviterà alcuni artisti a esporre in una mostra collettiva nei mesi di luglio - settembre 2019, all’interno della Rocca Manenti a Sarteano. Il comitato di selezione del Premio sarà formato da Fabio Castelli, Francesco Landi, sindaco del Comune di Sarteano.

CODICE MIA TornaCODICE MIA - VI edizione, l'evento di riferimento per gli artisti mid-careerche intendono confrontarsi direttamente con esperti del collezionismo a livello internazionale. Gli incontri avranno la forma tipica di una lettura portfolio e solo un selezionato gruppo di 30 fotografi avrà la possibilità d'incontrarsi a tu per tu con personaggi di spicco nel mondo della fotografia, tra cui collezionisti e curatori di collezioni corporate. CODICE MIA si completa anche quest’anno con il prestigioso Charles Jing Grant per il miglior portfolio, che si va ad aggiungere al consolidato Premio CODICE MIA. Al primo classificato verrà quindi riconosciuto un premio di 7.000 Euro, in aggiunta alla concessione gratuita di uno stand nell’edizione 2020 di MIA Photo Fair a Milano. Al secondo, sarà assegnato un premio di 3.000 Euro. Proposta MIA Uno degli appuntamenti più attesi di MIA Photo Fair, fin dalla sua prima edizione, è Proposta MIA, la sezione dedicata a fotografi indipendenti selezionati dal comitato scientifico, che si presentano al mondo delle gallerie e al pubblico e che, nel tempo, si è rilevata essere una vera risorsa per gli autori, consentendo a molti di loro di entrare a fare parte della scuderia di prestigiose gallerie.

PROGRAMMA CULTURALE All’interno del ricco programma culturale di MIA Photo Fair, un posto di riguardo lo avrà il format Arte e Scienza, volto a indagare i rapporti tra la fotografia d'arte e le diverse branche della scienza. Già molto apprezzato nella scorsa edizione, quest’anno il dialogo si concentrerà sul tema delle neuroscienze e verrà sviluppato in collaborazione con l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, nuovo partner scientifico del format. Gli incontri vedranno la partecipazione di figure accademiche dell'area umanistica e scientifica che discuteranno su arte, neuroscienze e filosofia. Due saranno gli appuntamenti in cartellone. Nel primo (lunedì 25 marzo, ore 14), Alberto Sanna, direttore Centro di Tecnologie Avanzate per il Benessere e la Salute Ospedale San Raffaele, Massimo Cacciari, professore emerito presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, Francesco Valagussa, professore Associato di Teoreticapresso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele e Nicola Canessa, docente di Psicobiologia e Psicologia Fisiologica alla Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, si confronteranno sulla neuroestetica, esplorandone limiti e potenzialità, affrontando varie tematiche, dall’impatto che l’innovazione tecnica può esercitare sulle forme artistiche, particolarmente nel caso della fotografia, ai meccanismi cerebrali che sottendono l’analisi visiva e l’esperienza estetica. Nel secondo incontro, Alberto Sanna- lunedì 25 marzo, ore 18.00 - parlerà de L’ingegneria della consapevolezza e l'arte negli ecosistemi socio-tecnologici. Si tratta di un tema innovativo e affascinante, supportato da materiale videografico, che esplorerà il mondo della scienza e dell’arte e illustrerà come queste siano strettamente interconnesse. Tra gli appuntamenti del programma culturale sono inoltre da segnalare il focus sulla nuova collezione di fotografia contemporanea dei Musei Vaticani (lunedì 25 marzo, ore 12.00) che vedrà la partecipazione di Barbara Jatta, direttore Musei Vaticani e Micol Forti, curatrice della Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, il Focus tecnologie - venerdì 22 marzo, ore 17.30 - sui Blockchain nel mondo dell’arte: dall’autenticità agli art token, con Bernabò Visconti di Modrone, fondatore e CEO di Artshell, digital partner di MIA Photo Fair, Marco Paracchi e Fabrizio Cancelliere, Studio Tremonti Romagnoli Piccardi & Associati Studio Legale e Fiscale e Alberto Sanna, o ancoragli incontri di Collezione per due, in cui la giornalista Sabrina Donadel intervisterà coppie di collezionisti unite, oltre che dall’amore, anche dalla passione per la fotografia. MIA Photo Fair si è dimostrata sempre particolarmente attenta al mondo del collezionismo. In questa edizione, la fiera ospiterà un’esposizione, con il coordinamento esternodi Giuliana Picarelli, con opere di importanti nomi della fotografia italiana e internazionale, da Franco Fontana a Vera Lutter, da Mario Cresci a Larry Clark, provenienti da prestigiose collezioni private. Ogni immagine sarà corredata da una frase che ne motiva la scelta e che ne spiega il profondo attaccamento. Da ricordare, inoltre, la conferenza Fotografia e Architettura - venerdì 22 marzo, ore 16.00 - con gli interventi di diverse personalità, quali l’artista Elena Franco, architetto e fotografa, Angelo Maggi, professore in Storia dell’architettura all’Università di Venezia, Subhash Mukerjee, architetto, docente e vicepresidente Fondazione per l’Architettura di Torino e Tom Vack, artista. Modera Tiziana Bonomo, direttore di Artphotò.

EDITORIA L’area dedicata all’Editoria presenterà espositori selezionati per il secondo anno dalla curatrice anglo/francese Magali Avezou, tra cui case editrici internazionali, editori indipendenti e librerie specializzate. MIA Photo Fair rinnova la collaborazione con Musement, operatore multipiattaforma per la ricerca e prenotazione di tour e attrazioni in tutto il mondo. Il provider è infatti official booking partner della fiera. Che si tratti di estimatori, appassionati o professionisti del settore, tutti potranno unirsi ai programmi culturali, agli eventi e alle conferenze dedicate al mondo dell’arte e della fotografia attraverso il sito www.musement.com o tramite il sito www.miafair.it.

 

 

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