Tefaf

 

È IN ARRIVO TEFAF ONLINE

TEFAF Online si offrirà alla comunità dell’arte con un’offerta che coprirà 7000 anni di storia dell’arte, un tour de force di oltre 270 mercanti d’arte che i compratori potranno contattare in tempo reale online. 

La European Fine Art Foundation (TEFAF), le cui fiere propongono da sempre arte di qualità museale e di ogni epoca, è lieta di annunciare il lancio della sua nuova piattaforma digitale, TEFAF Online. Implementato in risposta all’attuale crisi del COVID-19, questo mercato digitale dell’arte terrà la sua fiera inaugurale dall’1 al 4 novembre 2020, con due giorni di anteprima il 30 e 31 ottobre. TEFAF Online si offrirà alla comunità dell’arte in sostituzione della fiera annuale di TEFAF New York 2020, con un’offerta che coprirà 7000 anni di storia dell’arte e la partecipazione di maggior parte degli espositori globali TEFAF — un tour de force di oltre 270 mercanti d’arte che i compratori potranno contattare in tempo reale online.
Anche in questa nuova versione, la Fiera manterrà la tradizione di TEFAF di presentare solo opere di altissima qualità: ciascun partecipante esporrà soltanto un pezzo, quello che meglio rappresenta la sua competenza di gallerista. Il nuovo format basato su singoli capolavori delineerà una dimensione inedita all’interno della fiera digitale, trasformandola in una collezione di punte di diamante di ciascun segmento del mercato. In questo modo, l’esperienza di acquisto offerta dalla Fiera digitale evocherà la stessa intensità e ispirazione di una visita di persona a una galleria. La piattaforma fornirà immagini, testi e video di accompagnamento per illustrare la scelta di ciascun espositore, che condividerà la passione per la propria area di competenza con il pubblico globale di appassionati d’arte. Inoltre, una componente interattiva consentirà un coinvolgimento in diretta tra collezionisti ed espositori.
Nel rispetto dei rigidi standard di TEFAF, ogni opera presentata a TEFAF Online sarà esaminata attraverso mezzi digitali dal comitato indipendente di valutazione di TEFAF.
Questa sarà solo la prima di altre edizioni di TEFAF Online. “In un momento in cui la comunità globale dell’arte è sottoposta a una mobilità limitata a causa delle restrizioni di viaggio e del distanziamento sociale, siamo orgogliosi di offrire questa alternativa a lungo pianificata e destinata a permanere, nella speranza di rendere l’arte più accessibile in tutte le sue forme grazie all’innovazione digitale”, ha dichiarato Hidde van Seggelen, Presidente di TEFAF. “La nuova piattaforma permette ai rinomati espositori di TEFAF di essere a portata di click per i collezionisti sia consolidati che nuovi, e vorremmo renderla una funzionalità permanente che affianchi le future Fiere TEFAF”.
TEFAF Online rappresenta una storica prima volta per l’organizzazione TEFAF e il suo impegno a spingere il mercato globale dell’arte nel futuro. Combinando esperienza e accessibilità, la nuova Fiera porterà online l’unicità di TEFAF, raggiungendo una nuova generazione di compratori in sintonia con la freschezza dei suoi comportamenti, gusti, bisogni e mentalità.


 nciola ricciardi

 

FIERA MILANO sceglie Nicola Ricciardi come nuovo direttore artistico di miart per il prossimo triennio

Ricciardi prenderà incarico da ottobre per lavorare alla preparazione della venticinquesima edizione di miart, in calendario dal 9 all’11 aprile 2021.

Ricciardi – curatore e critico d’arte contemporanea dalla formazione internazionale, classe 1985, Direttore Artistico uscente delle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino – succede ad Alessandro Rabottini, che lascia miart dopo quattro anni di lavoro alla guida della fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano.

La scelta di Fiera Milano è andata in una direzione di continuità rispetto al percorso tracciato dal team di miart dal 2013 a oggi, prima con la direzione artistica d Vincenzo de Bellis (2013 – 2016) e poi con quella di Alessandro Rabottini (2017 – 2020).

“Accetto con entusiasmo questa nuova sfida – commenta Nicola Ricciardi – con l’ambizione di poter contribuire nel corso dei prossimi tre anni a consolidare miart come punto di riferimento per le gallerie, gli artisti e i collezionisti italiani e internazionali. Se da un lato sarà mia cura garantire solidità e continuità rispetto al percorso tracciato prima di me, con intelligenza e lungimiranza, da Vincenzo de Bellis e Alessandro Rabottini, dall’altro mi dedicherò affinché il perimetro di miart aderisca ai confini di un mondo inevitabilmente cambiato, mantenendo dunque uno sguardo dritto e aperto al futuro. Sono onorato e grato a Fiera Milano per l'opportunità e la fiducia riposta nei miei confronti, e sarò sempre riconoscente e in debito con OGR Torino per avermi formato umanamente e professionalmente nel corso degli ultimi quattro anni. Desidero in particolare ringraziare la dirigenza, i colleghi e i molti compagni di viaggio che dal 2016 a oggi hanno reso possibile, con passione e dedizione, il sogno condiviso di costruire dal nulla un’istituzione culturale che oggi è riconosciuta e apprezzata a livello internazionale."

"Sono molte le persone e le istituzioni che desidero ringraziare – sottolinea Alessandro Rabottini – per la splendida opportunità umana e professionale che mi è stata offerta in questi quattro anni, a partire da Fiera Milano e dall'intero team di miart, la cui competenza, creatività e amicizia sono state un nutrimento costante. Desidero inoltre esprimere la mia riconoscenza a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e che hanno contribuito ad espandere lo statuto internazionale della fiera dell'arte di Milano e della città stessa: le gallerie, gli artisti, i collezionisti, i partner e gli sponsor, i membri dei Comitati di Selezione e dell'Honorary Board, i curatori delle sezioni ospiti, i giurati dei premi e i relatori dei talk. Ringrazio tutti per l'entusiasmo e la qualità che, negli anni, hanno riposto in miart. Sono onorato di aver dato il mio contributo a Milano e al suo paesaggio culturale, e per questo vorrei ringraziare il Comune di Milano, l'Assessorato alla Cultura e tutte le istituzioni pubbliche e private, gli enti culturali e gli spazi no-profit che, anno dopo anno, hanno contribuito a un evento di respiro così internazionale come la Milano Art Week. Grazie per avermi reso partecipe di questo intenso dialogo. E ringrazio Fondazione Fiera Milano per aver sostenuto con costanza e generosità il lavoro degli artisti e delle gallerie che hanno scelto miart come palcoscenico. Faccio infine i miei migliori auguri a Nicola Ricciardi per i successi che tanto miart quanto Milano continueranno ad ottenere insieme."

Nicola Ricciardi, prenderà incarico da ottobre, per iniziare da subito a lavorare alla preparazione della venticinquesima edizione di miart, in calendario dal 9 all’11 aprile 2021.

Nicola Ricciardi (1985) è curatore e critico d’arte contemporanea.

Dal 2016 al 2020 è stato Direttore Artistico delle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino, contribuendo alla costruzione dell’identità dell’istituzione culturale e al posizionamento della stessa come uno dei principali centri in Europa per la produzione e la promozione delle arti visive e performative. Sotto la sua guida, le OGR hanno organizzato mostre personali, tra gli altri, di Tino Sehgal, Susan Hiller, Mike Nelson, Pablo Bronstein, Monica Bonvicini, oltre a grandi mostre collettive quali Come una falena alla fiamma, in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Cuore di Tenebra, in collaborazione con il Castello di Rivoli, e La Biennale de l’Image en Mouvement. The Sound of Screens Imploding, in collaborazione con il Centre d’Art Contemporain de Genève. Ricciardi ha inoltre contribuito a realizzare concerti e performance inedite in Italia come i progetti The Catalogue dei Kraftwerk e ∑(No,12k,Lg,18Ogr) di New Order + Liam Gillick.

Prima del suo incarico presso OGR, ha curato numerose mostre di artisti italiani (Diego Perrone, Alessandro Pessoli, Patrick Tuttofuoco) e internazionali (Mark Horowitz, Kour Pour, Frank Hulsbomer), è stato assistente curatore di Vincenzo de Bellis per il progetto Ennesima: una mostra di sette mostre sull’arte italiana (Triennale di Milano, 2015), ha collaborato con Massimiliano Gioni e il team curatoriale della 55. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia (2013) e ha partecipato con un progetto collettivo alla settima Biennale di Berlino (2012). Ha collaborato inoltre con importanti pubblicazioni internazionali di settore, tra cui Frieze, Mousse Magazine e The Brooklyn Rail.

Dopo gli studi all'Università Cattolica di Milano, Ricciardi ha conseguito un master in studi curatoriali presso il Center for Curatorial Studies del Bard College di New York, con una tesi su Matthew Barney.

 

 miart 2020 digital

 

miart 2020 – digital edition

miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta da Alessandro Rabottini presenta la sua prima edizione digitale, che si svolgerà dall'11 al 13 settembre 2020.

miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta da Alessandro Rabottini presenta la sua prima edizione digitale, che si svolgerà dall’11 al 13 settembre 2020 con preview riservata mercoledì 9 e giovedì 10 settembre: un preludio all’edizione 2021 che avrà luogo sia fisicamente che online.

Questo formato innovativo, ideato per l’edizione 2020 della fiera, vuole essere la dimostrazione dell’impegno di Fiera Milano nel sostenere la “ripartenza” non soltanto del sistema dell’arte ma di tutto il sistema produttivo ed economico di Milano, della Regione Lombardia e del nostro Paese.

Gallerie, artisti, musei, fiere e spazi d’arte in tutto il mondo stanno sperimentando nuove modalità per raggiungere il loro pubblico, esplorando il mondo digitale come spazio di prossimità. Siamo testimoni di uno sforzo globale di trasformazione della distanza in una forma di condivisione.

miart ha sempre sostenuto il dialogo tra differenti discipline e generazioni, cercando di mescolare linguaggi artistici che possono apparire distanti tra loro. In questo senso, con miart digital, abbiamo cercato di dare il nostro contributo al dibattito contemporaneo mettendo a disposizione una piattaforma ed una serie di strumenti per promuovere le arti visive e per farli apprezzare da tutti coloro che le amano.

Oltre 130 espositori nazionali e internazionali hanno aderito all’edizione digitale di miart – una piattaforma sviluppata in collaborazione con Artshell – confermando la loro adesione al percorso di ricerca che, negli anni, ha contraddistinto la fiera e dimostrando la solidità di un network costruito negli anni.

Quattro grandi aree tematiche sviluppate all’interno della piattaforma, riflettono l’architettura concettuale caratteristica di miart, una fiera che si fonda sul costante dialogo tra arte moderna, contemporanea, emergente e design da collezione.

Le gallerie hanno la possibilità di presentare al pubblico un’ampia selezione di opere in vendita accanto a una serie di contenuti multimediali, relativi all’attività espositiva della galleria e alle mostre, in corso o passate, nelle proprie sedi e presso altre istituzioni, degli artisti rappresentati.

miart digital offre inoltre a galleristi, collezionisti e professionisti dell'arte, un modo più immediato di comunicare grazie a una chat istantanea riservata, che consente a espositori e utenti di entrare in un dialogo diretto e di superare i limiti territoriali.

I visitatori potranno accedere a una serie di ulteriori insight della fiera e percorsi originali suggeriti dal board dei curatori.

miart conferma la collaborazione con Comune di Milano – Cultura dedicando una sezione della piattaforma alla Milano Art Week – che si tiene in varie sedi cittadine dal 7 al 13 settembre 2020 – e offrendo la possibilità a istituzioni culturali pubbliche e private di condividere contenuti inediti e promuovere le mostre aperte in città.

Si rinnova anche il sostegno di Fondazione Fiera Milano che quest’anno destina un contributo di 50.000 euro tramite l’omonimo Fondo di Acquisizione, a dimostrazione della volontà di supportare il mercato in modo concreto.

“In un’edizione di miart digitale certamente diversa da quelle fisiche cui eravamo abituati ma che saprà comunque appagare ogni aspettativa - spiega Enrico Pazzali, Presidente di Fondazione Fiera Milano - confermiamo il nostro impegno per la valorizzazione dell’arte contemporanea attraverso il nostro fondo acquisizioni. Fondo che negli anni ha contribuito ad accrescere il valore della collezione di Fondazione Fiera Milano, che oggi conta 92 opere in rappresentanza di linguaggi artistici differenti; dalla pittura alla scultura, dal film alla fotografia, dal disegno all’installazione. Le opere sono custodite nella Palazzina degli Orafi di Largo Domodossola, sede di Fondazione Fiera Milano, e sono illustrate all’interno del catalogo “Prospettiva Arte Contemporanea. La collezione di Fondazione Fiera Milano” edito da Skira. Un catalogo che “racconta” la storia di un impegno a favore della creatività contemporanea attraverso opere che hanno punteggiato il percorso di crescita e internazionalizzazione vissuto da miart negli ultimi anni”. 

(L’intera collezione è visibile su https://www.fondazionefieramilano.it/it/arte-e-cultura/fondazione-per-l-arte-e-la-cultura.html).

La giuria del Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano è composta da:

> Diana Bracco, componente del Comitato Esecutivo di Fondazione Fiera Milano (Presidente di Giuria)

> Luca Lo Pinto, Direttore Artistico, MACRO - Museo d'Arte Contemporanea, Roma
> Roberta Tenconi, Curatrice, Pirelli HangarBicocca, Milano
> Marianna Vecellio, Curatrice, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli – Torino

VIP e VIP PLUS hanno accesso esclusivo alla piattaforma durante l’anteprima del 9 e 10 settembre, mentre dall’11 al 13 settembre tutti i visitatori possono accedere gratuitamente alla piattaforma previa registrazione dei propri dati.

miart digital vuole essere uno strumento per consolidare dialoghi esistenti e per intraprenderne di nuovi, in attesa di incontrarsi per un’edizione sia fisica che digitale dal 9 all’11 aprile 2021.

Tutti gli aggiornamenti saranno disponibili online sul sito www.miart.it

 

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ArtVerona e IULM: le prospettive del sistema dell'arte italiano

ArtVerona e il Master in Art Market Management IULM organizzano un ciclo di incontri dedicati al sistema dell’arte italiano visto da prospettive internazionali. Appuntamento dal 24 settembre. 

In collaborazione con IULM, ArtVerona, la manifestazione dedicata all’arte moderna e contemporanea in programma dall’11 al 13 dicembre 2020 e diretta da Stefano Raimondi, organizza un ciclo di incontri pensati per collezionisti e appassionati e dedicati al sistema dell’arte italiano visto da prospettive internazionali. Saranno sviluppati focus specifici sul ruolo dei musei, delle fondazioni private e dei collezionisti grazie ad ospiti autorevoli ed emblematici come Holger Reenberg (HEART - Herning Museum of Contemporary Art, Danimarca), Umberta Gnutti Beretta (imprenditrice e collezionista), Ronald Rozenbaum (The Embassy, Bruxelles), Mark Davy (Future City, Londra).

Prospettive è il titolo di questo progetto, realizzato in collaborazione con il Master in Art Market Management dell'Università IULM, che si svilupperà in un ciclo di appuntamenti, a partire dal 24 settembre 2020. Attraverso una conversazione a due della durata di 30 minuti, condotta da Alessia Zorloni, fondatrice di Art Wealth Advisory e Co-Direttore dell’Executive Master in Art Market Management di IULM, membro dell’Advisory Board di ArtVerona 2020, in dialogo con curatori, direttori e collezionisti, il ciclo di incontri vuole offrire una visione trasversale del sistema dell’arte italiano così come è percepito sulla scena nazionale e internazionale, grazie a dibattiti e incontri con diversi protagonisti.

Prospettive è rivolto a tutti i principali operatori del settore, agli appassionati e agli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Arte, valorizzazione e mercato e la partecipazione tramite la piattaforma Zoom sarà aperta a tutti previa registrazione. Il primo appuntamento online è in programma giovedì 24 settembre e avrà come ospite Holger Reenberg, Direttore del HEART - Herning Museum of Contemporary Art, in Danimarca. Il museo di Herning è conosciuto in tutto il mondo per avere la più ampia collezione pubblica dei lavori dell'artista italiano Piero Manzoni, tra cui Base del mondo e Linea Lunga 7200 metri, oltre a numerosi lavori di Jannis Kounellis. L’incontro vuole ripercorrere le tappe che hanno portato alla raccolta di questo nucleo significativo di opere e ripercorrerà le collaborazioni avviate con istituzioni private e con l'Italia, analizzando il funzionamento del sistema museale di un paese nordico.

Il secondo appuntamento di Prospettive è in programma sabato 10 ottobre a Palazzo Monti di Brescia con Umberta Gnutti Beretta, Consigliera del Museo Poldi Pezzoli di Milano e della Fondazione Brescia Musei. Imprenditrice e filantropa, è da sempre appassionata sostenitrice di diverse iniziative del mondo dell’arte: la più nota alla cronaca e al mondo della critica d’arte è il progetto Floating Piers di Christo e Jean Claude sul Lago d’Iseo nel 2016. Tra i sostenitori del Padiglione Italia, curato da Cecilia Alemani alla Biennale di Venezia nel 2017, non si definisce una collezionista perché “più che una collezione ha una raccolta di opere d’arte”, costruita nel tempo attraverso la passione e il rapporto diretto con gli artisti.

Ronald Rozenbaum, fondatore della collezione privata The Embassy, Bruxelles sarà invece l’ospite dell’appuntamento online di giovedì 15 ottobre. Il collezionismo privato ha un ruolo centrale nell’arte moderna e contemporanea e il modo di collezionare e di essere collezionisti è cambiato radicalmente negli ultimi anni, tanto che collezionare oggi ha assunto un significato anche etico, necessario per promuovere attraverso le opere una lettura del mondo. La discussione con Ronald Rozenbaum affronterà proprio gli scenari, i significati, le implicazioni sociali e le prospettive future di una importante collezione internazionale. The Embassy ha un forte focus sulla pittura, con opere di Chris Succo e Valentin Carron, e sull’arte concettuale e minimalista, con lavori di Carl Andre, Bruce Nauman, Dan Flavin, e di una generazione più contemporanea di artisti come Sherrie Levine e Matias Faldbakken.

Infine, giovedì 22 ottobre l’appuntamento è con Mark Davy, Founder e CEO di Future City a Londra, un'agenzia inglese di placemaking culturale specializzata nell'intermediazione e nella realizzazione di progetti artistici in spazi privati e pubblici. L'incontro darà la possibilità di approfondire un modello virtuoso di promozione artistica in sfere e ambiti diversi come luoghi pubblici, trasporti e infrastrutture, ospedali, spazi commerciali e residenziali. L'agenzia ha commissionato oltre 100 installazioni in tutto il mondo, coinvolgendo artisti quali Douglas Gordon, Ryan Gander e Damien Hirst.

 

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THE DREAMERS - 58. October Salon | Biennale di Belgrado 2020

L’October Salon | Biennale di Belgrado è uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’area balcanica. 

Fondato dalla città di Belgrado nel 1960, con il sostegno del Ministero della Cultura e dell’Informazione della Repubblica di Serbia, l’October Salon | Biennale di Belgrado è uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’area balcanica.  

Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria globale, l’edizione 2020 prevista per settembre ha rischiato di essere annullata, ma il Cultural Center of Belgrade ha invece confermato la mostra e annunciato le nuove date: il 58. October Salon | Biennale di Belgrado 2020 si terrà dal 16 ottobre al 22 novembre 2020.

Con oltre 50 artisti partecipanti, la Biennale – intitolata THE DREAMERS e curata da Ilaria Marotta e Andrea Baccin – è stata ripensata e adattata alle necessarie misure di distanziamento e alle limitazioni di accesso ai luoghi pubblici, grazie a un lavoro corale del Cultural Center of Belgrade, dello staff curatoriale e delle autorità cittadine.

THE DREAMERS indaga la complessità dei tempi che viviamo, non solo mettendo in discussione la natura ambigua del reale ma anche addentrandosi nello spazio dei sogni, inteso come luogo di libertà capace di mettere in crisi le certezze del mondo reale, della conoscenza acquisita, delle nostre convinzioni.

In un mondo in cui si alzano barriere culturali, religiose, espressive e di genere, gli artisti rispondono con la costruzione di spazi e di mondi nuovi.

“Il sogno – come scrive Ian Cheng nel catalogo della mostra – è riuscire ad acquisire la capacità di creare Mondi, ora più che mai, non soltanto ereditare e vivere all’interno di quelli esistenti”.

Oggi che lo sviluppo esponenziale della tecnologia rende quasi superflui gli interrogativi filosofici su cosa possa davvero essere considerato reale, la possibilità di creare e vivere in uno spazio altro sembra rappresentare un’alternativa alla realtà del mondo esterno. Che cos’è questo spazio? È più vicino alla dimensione reale o a quella onirica? Anche se il virtuale non necessariamente ha l’aspetto di un sogno, di certo è collegato ai nostri sogni, e come i sogni “ha assorbito e si è sostituito alla realtà […] da una parte c’è il mondo reale, e dall’altra l’irrealtà, l’immaginario, il sogno.”

I sogni dunque possono aiutarci a ripensare il nostro rapporto con la realtà e con le trasformazioni del nostro tempo.

La mostra, ospitata negli spazi del Belgrade City Museum Building in Resavska e del Cultural Centre of Belgrade Movie Theatre, coinvolge anche Radio Belgrade, il BIGZ Building, uno degli edifici più rappresentativi dell’architettura serba del dopoguerra, il DIM club, luogo della cultura alternativa cittadina, e altri luoghi pubblici.

Mentre il Belgrade City Museum Building in Resavska ospita la parte più corposa della mostra – che conta un totale di oltre 100 lavori di cui 20 nuove produzioni – il Cultural Centre of Belgrade Movie Theatre, luogo profondamente legato alla vita culturale della città, ospita un programma di proiezioni con film di Anri Sala, Mark Leckey, Cyprien Gaillard, Nico Vascellari, Cécile B. Evans e Marianna Simnett; varie sedi espositive cittadine ospitano performance di Nora Turato, Sanja Ćopić e Sonja Radaković, mentre Than Hussein Clark utilizza il canale radio serbo Radio Belgrade Channel 2 per trasmettere per la prima volta 2 episodi di un radiodramma in 16 puntate.

Completano THE DREAMERS una serie di interventi realizzati in luoghi pubblici con opere di Alex Israel, Alex Da Corte, Nora Turato e un’installazione di Cyprien Gaillard, che l’artista ha donato alla città e che resterà in modo permanente.

THE DREAMERS è arricchita da una traccia sonora realizzata dal musicista e compositore Mauro Hertig (1989) e da una libreria temporanea a cura di Alexis Zavialoff, fondatore di Motto Distribution, che presenta una selezione di titoli tra magazine, libri d’artista, saggi e cataloghi.

Il catalogo – pubblicato in doppia edizione inglese e serba dal Cultural Center of Belgrade, in collaborazione con CURA.BOOKS – contiene un saggio di Ian Cheng, inteso come suo contributo alla mostra, oltre a testi di Ilaria Marotta e Andrea Baccin, Hans Ulrich Obrist, Emanuele Coccia, Giulia Bini, una conversazione tra Ben Vickers e Kenric McDowell e un ampio atlante iconografico di opere con un’introduzione di Costanza Paissan. Il catalogo si chiude con un’originale sezione dedicata ai sogni d’artista – ispirato al libro Sogni/Dreams edito dallo stesso Obrist e da Francesco Bonami nel 1999 – che raccoglie contributi testuali e visivi inediti e un ricco apparato di riferimenti bibliografiche e cinematografici degli artisti stessi.

L’identità grafica è stata realizzata da CURA in collaborazione con Dan Solbach.

ARTISTI PARTECIPANTI Jean-Marie Appriou, 1986; Marija Avramović e Sam Twidale, 1989/1988; Trisha Baga, 1985; Davide Balula, 1978; Neïl Beloufa, 1985; Will Benedict, 1978; James Bridle, 1980; Dora Budor, 1984; Elaine Cameron-Weir, 1985; Ian Cheng, 1984; Than Hussein Clark, 1981; Claudia Comte, 1983; Sanja Ćopić, 1992; Vuk Ćuk, 1987; Alex Da Corte, 1980; Simon Denny, 1982; Nicolas Deshayes, 1983; DIS (Lauren Boyle, Solomon Chase, Marco Roso, David Toro), 2010; Aleksandra Domanović, 1981; David Douard, 1983; Cécile B. Evans, 1983; Cao Fei, 1978; Cyprien Gaillard, 1980; Nenad Gajić, 1982; Camille Henrot, 1978; David Horvitz, 1974; Marguerite Humeau, 1986; Invernomuto (Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi), 2003; Alex Israel, 1982; Melike Kara, 1985; Nadežda Kirćanski, 1992; Josh Kline, 1979; Oliver Laric, 1981; Mark Leckey, 1964; Hannah Levy, 1991; Hana Miletić, 1982; Ebecho Muslimova, 1984; Katja Novitskova, 1984; Wong Ping, 1984; Puppies Puppies (Jade Kuriki Olivo), 1989; Sonja Radaković, 1989; Jon Rafman, 1981; Anri Sala, 1974; Bojan Šarčević, 1974; Max Hooper Schneider, 1982; Augustas Serapinas, 1990; Igor Simić, 1988; Marianna Simnett, 1986; Emily Mae Smith, 1979; Colin Snapp, 1982; Daniel Steegmann Mangrané, 1977; Diamond Stingily, 1990; Nora Turato, 1991; Nico Vascellari, 1976; Jordan Wolfson, 1980.

INFO

Il 58. October Salon | Biennale di Belgrado 2020 annuncia le nuove date di apertura e la partecipazione di oltre 50 artisti da tutto il mondo 

in un progetto dedicato ai “sognatori” firmato dai curatori italiani Ilaria Marotta e Andrea Baccin

16 ottobre – 22 novembre 2020

Preview | venerdì 16 ottobre 2020

Opening | sabato 17 e domenica 18 ottobre 2020

www.oktobarskisalon.org | www.kcb.org.rs

#58thOctoberSalon #BelgradeBiennale2020 #TheDreamers2020 

 

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MIART SI TRASFORMA E LANCIA UN’EDIZIONE DIGITALE PER IL 2020 IN ATTESA DEL 2021

La fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, si terrà in forma digitale dal 10 al 13 settembre 2020 in un appuntamento nuovo e in attesa dell’edizione 2021 che sarà sia fisica che online. 

miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, si terrà in forma digitale dal 10 al 13 settembre 2020 in un appuntamento nuovo e in attesa dell’edizione 2021 che sarà sia fisica che online. Quella di settembre sarà un’occasione di incontro virtuale che permetterà a galleristi e collezionisti di tutto il mondo di vivere diversamente la fiera con il lancio di nuovi strumenti digitali.

La decisione è stata presa in stretta consultazione con galleristi, collezionisti, partner ed esperti e nasce da un’attenta valutazione di tutte le possibili soluzioni alternative.

Al via quindi un’edizione digitale per il 2020 per permettere al mondo di miart di incontrarsi attraversando i confini. L’appuntamento di settembre sarà a disposizione dei galleristi e degli operatori, con nuove e interessanti opportunità di promozione e business attraverso una chat per la contrattazione diretta con i collezionisti. Nella piattaforma digitale saranno anche presenti gli appuntamenti della Milano Art Week del Comune di Milano, che si terrà dal 7 al 13 settembre 2020, per ripartire in modo nuovo, in attesa di incontrarsi nuovamente per un’edizione sia fisica che digitale dal 9 all’11 aprile 2021 con preview prevista per l’8 aprile 2021.

Tutti gli aggiornamenti saranno disponibili online sul sito www.miart.it