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EBERHARD & CO. RACCONTA L’EMIGRAZIONE DELL’ITALIA DEL BOOM A MIA FAIR

Un progetto speciale di iO Donna sull’emigrazione.

Eberhard & Co. conferma la sua presenza a MIA Fair con un progetto speciale di iO Donna sull’emigrazione. Il tema affrontato è di grande attualità: è infatti presente sulle pagine dei principali quotidiani italiani e stranieri ed è motivo dicostante confronto politico tra le nazioni europee sulle modalità con cui affrontare unproblema di sempre maggiore entità e di complessa gestione.

La fuga di uomini, donne, bambini alla ricerca di un futuro migliore, che lasciano il propriopaese dove le condizioni di vita sono precarie, ha oggi come scenario il Mar Mediterraneo ecome attori principali i barconi stracolmi, che approdano sulle coste italiane ed europee. Ma tale fenomeno in Italia era presente già nel secolo scorso sotto una forma opposta:l’emigrazione dei cittadini italiani verso altre nazioni, al termine della Seconda Guerra Mondiale. I volti dei migranti del dopoguerra sono ritratti in una mostra fotografica dal titolo “Il lungoaddio. Storie dei nostri emigranti dell’Italia del boom” voluta da Eberhard & Co. e realizzata grazie alla stretta collaborazione con il magazine iO Donna, che ha selezionato i materialidell’archivio del Centro documentazione RCS Periodici, del Centro documentazione RCS Quotidiani e della Fondazione Corriere della Sera, a cura della giornalista e photo-editor di iO Donna Renata Ferri, con l’obiettivo di ripercorrere un momento della storia italianaattraverso scatti evocativi. Accompagna l’esposizione un testo di Gian Antonio Stella, firmadel Corriere della Sera e profondo conoscitore della storia e delle storie dei nostri emigranti. La Maison Eberhard & Co. vuole sensibilizzare il pubblico e invitarlo a una riflessione sulpresente e sul passato grazie a una selezione di 54 immagini emozionali nelle qualiprotagoniste sono persone comuni, ritratte mentre si apprestano a iniziare il loro “viaggiodella speranza”, come ad esempio un gruppo di ragazze che raggiungono in nave i promessisposi in Australia. Altri soggetti sono i lavoratori pendolari “frontalieri” che dall’Italia ogni giorno attraversanoil confine svizzero e gli italiani emigrati che lavorano nelle miniere di Marcinelle in Belgio. La Stazione Centrale di Milano ha una sezione dedicata, dove le foto evocano la memoria diun luogo visto come crocevia di persone, di partenze e arrivi, di emozioni e affetti che siintersecano. L’esposizione rappresenta un tema sociale forte che non può lasciare indifferenti e permettedi fare un parallelo tra l’emigrazione del secolo scorso, quando gli italiani lasciavano il Paesealla ricerca di nuove opportunità e il presente, in cui l’Italia è il primo attracco sulle rotte deimigranti.“Abbiamo voluto fortemente focalizzare l’attenzione su un argomento sociale di impattoimmediato nel nostro spazio a MIA Photo Fair, perché crediamo che non si possa ignorare ilnostro passato, quel momento storico in cui noi eravamo i migranti. Riteniamo che questaconsapevolezza possa essere una chiave di lettura importante per affrontare con occhiattenti il problema dell’accoglienza e dei flussi di migranti di oggi. La fotografia ha saputocatturare i volti delle persone e questi scatti riescono a esprimere, a pieno, sensazioni checolpiscono il pubblico, in una commistione perfetta tra rappresentazione della realtà e arte”- dichiara Mario Peserico, Amministratore Delegato di Eberhard Italia.

Eberhard & Co. è partner per l’ottavo anno di MIA Fair, fiera internazionale dedicata allafotografia d’arte giunta alla X edizione, ideata e diretta da Fabio e Lorenza Castelli, che apriràdomani (visitabile fino al 10 Ottobre) a Milano all’interno della superficie espositiva di SUPERSTUDIO MAXI.

Eberhard & Co. ha scandito la propria storia, lunga oltre 130 anni, attraverso creazionicaratterizzate da grande personalità, design ed eleganza inconfondibile. La Maison sostieneiniziative di particolare interesse in ambito culturale: “Mia Photo Fair fa parte del nostroimpegno nel mondo dell’arte ed è diventato per noi un appuntamento fisso, che ha il pregiodi avvicinare il grande pubblico a un “universo” spesso considerato inaccessibile ed è ilpalcoscenico perfetto dove presentare ogni anno progetti innovativi legati alla fotografia –conclude Mario Peserico.

MIA Image Art Fair | 7 – 10 Ottobre 2021 | SUPERSTUDIO MAXI – Via Moncucco 35, Milano

Mercoledì 6 Ottobre inaugurazione su invito | www.miafair.it

EBERHARD & CO.Maison di orologeria svizzera con oltre 130 anni di storia, fondata nel 1887 a La Chaux-de-Fonds, Eberhard & Co. rappresenta eccellenzae innovazione, di cui l’azienda ha fatto il proprio marchio di fabbrica, senza rinunciare al profondo legame con le origini e la tradizione.Eberhard & Co. produce circa 16.000 pezzi all’anno con obiettivi di crescita ponderata ma costante ed è presente in circa 25 Paesi,dall’Europa agli Stati Uniti, dall’Estremo al Medio Oriente.La storia di Eberhard & Co. viene scandita da creazioni indimenticabili, quali il Chrono 4, l’8 JOURS, la collezione Tazio Nuvolari, l’Extrafort,la collezione femminile Gilda, fino alle riedizioni di celebri modelli degli anni 50’ e ’60, Scafograf e Contograf. Numerose sono state leconquiste del marchio: a partire dalla creazione del suo primo cronografo da polso nel 1919, fino al rivoluzionario Chrono 4, il primocronografo con quattro contatori allineati, brevetto esclusivo Eberhard & Co. A giugno 2019 la Maison ha inaugurato il Museo Eberhard& Co. a La Chaux-de-Fonds, all’interno della Maison de L’Aigle, lo storico edificio fatto costruire dal fondatore Georges-Lucien Eberhardall’inizio del XX secolo.Sito internet: www.eberhard1887.com 

 



 Havin Al Sindy Personae Drawing 1 Courtesy Mouches Volantes

 Havin Al-Sindy, Personae Drawing. Courtesy Mouches Volantes

 

TORNA A NOVEMBRE THE OTHERS 2021: FRA I PROGETTI IL RUOLO DELLA DONNA IN MEDIO ORIENTE

Un’edizione al femminile con un board curatoriale di donne che esplorano il mondo.

The Others 2021 torna dal 4 al 7 Novembre 2021 per festeggiare i suoi 10 anni e punta su un’edizione al femminile con un board curatoriale di donne che esplorano il mondo, per portare a Torino i progetti di gallerie, spazi non profit e artist-run space con il più alto tasso di innovazione e scouting all’estero, nel panorama della Torino Contemporary Art Week.

Germania, Austria, Ucraina, Olanda, Danimarca, Belgio, Romania, Svezia, Svizzera, Cuba, sono solo alcuni tra i paesi da cui provengono gli espositori di questa X edizione dalla vocazione sempre più internazionale, che non poteva chiudere gli occhi di fronte ad alcuni temi del contemporaneo. Attraverso il linguaggio dell’arte come strumento di dibattito, The Others si rivolge alle giovani generazioni dei millennials, da sempre fulcro della manifestazione e trend-setter capaci di anticipare e influenzare il futuro.

Una manifestazione che porta a Torino progetti che indagano temi di attualità, a partire da quello presentato da Mouches Volantes di Colonia che mette al centro il ruolo della donna nella cultura curda e in particolare le rigide norme linguistiche e di valori alle quali deve sottostare, dalle conversazioni in pubblico agli atteggiamenti da adottare e/o evitare, dove il contatto visivo come gli argomenti da affrontare sono soggetti al contesto e all’ambiente. Fra i progetti al femminile, attese anche due gallerie che accolgono esclusivamente il lavoro di artiste donne: la galleria SheBam! di Lipsia con il progetto Vice Versa e la Crumb Gallery di Firenze con il progetto Contingency | Confini.

 

The Others 2021 quest’anno finalmente si riappropria anche della sede del Padiglione 3 di Torino Esposizioni: “Dopo l’apertura di sole poche ore del Padiglione nel 2020 dovuta alle restrizioni Covid – commenta Roberto Casiraghi, ideatore della fiera con Paola Rampini – vogliamo portare a termine l’impegno preso e lo faremo per rendere finalmente disponibile e fruibile alla Città il Padiglione 3 di Torino Esposizioni, nell’ottica della valorizzazione e recupero degli spazi industriali storici della Città che intendiamo far rivivere al pubblico attraverso i linguaggi dell’arte”.

 

Per la prima volta saranno inoltre presenti singoli stand disposti seguendo un layout espositivo innovativo, in grado di rompere ogni schema e regola classica di allestimento. Una disposizione a raggiera, capace di creare nuovi link e opportunità di confronto tra lo spazio, i progetti espositivi ed il pubblico. Ancora una volta The Others rifiuta di omologarsi e si riconferma una manifestazione provocatoria, eccentrica e determinata che catalizza e sprigiona energia creativa.

 

 



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 miart 2021 ASSEGNATI IL FONDO E I PREMI DELLA VENTICINQUESIMA EDIZIONE

miart 2021 annuncia le opere acquisite dal Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano e i vincitori di Premio LCA per Emergent, Premio Herno e Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e i Giovani Artisti.

miart 2021 annuncia le opere acquisite dal Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano e i vincitori di Premio LCA per Emergent, Premio Herno e Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e i Giovani Artisti.

Sono sei le opere selezionate dal Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano per un valore totale di 50.000 Euro. Ad assistere nella scelta il Presidente di Fondazione Enrico Pazzali, la giuria composta da Diana Bracco (Presidente, Componente Comitato Esecutivo di Fondazione Fiera Milano, Milano), Chrissie Iles (Anne & Joel Ehrenkranz Curator, Whitney Museum of American Art, New York), Luca Lo Pinto (Direttore Artistico, MACRO, Roma) e Cristiana Perrella (Direttrice, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato).

Le opere, che andranno ad aggiungersi alle 99 che attualmente compongono la collezione di Fondazione Fiera Milano ospitata all’interno della sede di Palazzina degli Orafi e visibili anche alla pagina https://www.fondazionefieramilano.it/it/arte-e-cultura/fondazione-per-l-arte-e-la-cultura.html sono:

Corrado Cagli. Capo tribù, 1959 (Frittelli. Firenze)

Corrado Cagli, Sabba lombardo, 1954 (Frittelli. Firenze)

Mary Ellen Carrol & Jojo Gronostay. BORSA (5), 2021 (Galerie Hubert Winter. Vienna)

Elene Chantladze, Dzaglis Tseli (The year of the dog), 2012 (LC Queisser. Tbilisi)

Marguerite Humeau. Yuyi, The desire to feel intensely again, wishing you could see things for the first time once again in your life 3, 2021 (Clearing. New York - Brussels - Beverly Hills)

Davide Stucchi & Mattia Ruffolo. Clothes Anger, 2021 (Martina Simeti. Milano)

Il Premio LCA per Emergent del valore di 4.000 Euro, nato nel 2015 dalla collaborazione tra miart e LCA Studio Legale e destinato alla migliore presentazione all'interno della sezione Emergent, è stato assegnato alle gallerie Hot Wheels Athens (Atene) e Fanta-MLN (Milano) che condividono lo stand per questa edizione della fiera.

La giuria – composta da Edoardo Bonaspetti (Co-Direttore, Ordet, Milano), João Laia, Capo Curatore (Museum of Contemporary Art Kiasma, Helsinki) e Bart van der Heide (Direttore, Museion, Bolzano) – ha premiato il progetto delle due gallerie che coinvolge i giovani artisti Anastasia Pavlou e Alessandro Agudio, con la seguente motivazione:

“Le opere selezionate per lo stand rappresentano riflessioni artistiche personali in un momento storico fluido e incerto. Entrambi gli artisti hanno trovato un linguaggio informale e aperto, rappresentato e valorizzato dallo stand.”

È invece Eduardo Secci (Firenze – Milano) la galleria vincitrice della sesta edizione del Premio Herno, con la personale dedicata a Titina Maselli all’interno della sezione Decades.

Il riconoscimento, del valore di 10.000 Euro è stato assegnato allo stand con il miglior progetto espositivo dalla giuria internazionale composta da Andrea Bellini (Direttore, Centre d'Art Contemporain, Ginevra), Quinn Latimer (scrittrice e poetessa, Basilea) e Andrea Lissoni (Direttore Artistico, Haus der Kunst, Monaco).

La giuria ha motivato in questo modo la scelta:

“Il corpus di lavoro di Titina Maselli merita senz’altro di essere riproposto sullo scenario internazionale, come sia la selezione sia il display sensibile da parte della galleria Eduardo Secci confermano. La giuria è rimasta colpita dalla significatività storica dell’artista ma anche dalla considerevole risonanza con le preoccupazioni presenti nelle generazioni emergenti a livello globale: un’idea specifica di tecnologia e la sua naturale incorporazione, uno sguardo testimoniale che ricorda e trasforma ricerche cinematografiche sperimentali, e, non ultima, una pratica libera da canoni ma rigorosa e abitata da una profonda attitudine interdisciplinare.”

Tra gli artisti selezionati per l’assegnazione della XII edizione del Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e i Giovani Artisti, la giuria – composta da Laura Cherubini (Curatrice, titolare della cattedra di Storia dell’Arte contemporanea all’Accademia di Belle arti di Brera), Christian Marinotti (Editore, docente di Storia dell’arte nel Corso di Laurea in Progettazione dell’architettura del Politecnico di Milano e ideatore del premio) e Iolanda Ratti (Conservatrice del Museo del Novecento di Milano ) – ha deciso all’unanimità di premiare l'opera di Irene Fenara Three Thousand Tigers, 2020 (arazzo lana e seta, 300x200 cm) con la seguente motivazione:

“L'artista, che è presentata dalla Galleria UNA di Piacenza, lavora a partire dalla ricerca fotografica. Un elaborato processo conduce dalla fotografia all'arazzo, attraverso un percorso concettuale di dematerializzazione dell'immagine, dove l'algoritmo diventa la formula per una decostruzione totale nel puro calcolo matematico sequenziale. Il risultato di questo procedimento porta alla riformulazione numerica di un soggetto animale in via di estinzione. Il punto di arrivo è un grande arazzo di forte impatto estetico, realizzando un dialogo tra l'antica tradizione artigianale della tessitura con il segno informatico dei pixel”

L’opera sarà donata al Museo del Novecento di Milano.

 

 



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miart 2021 APRE MIART: LA PRIMA FIERA IN ITALIA A TORNARE IN PRESENZA

La fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano, giunta alla sua venticinquesima edizione e diretta per il primo anno da Nicola Ricciardi.

Dal 17 al 19 settembre 2021 (VIP preview 16 settembre) torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano, giunta alla sua venticinquesima edizione e diretta per il primo anno da Nicola Ricciardi.

142 gallerie provenienti da 19 Paesi oltre all’Italia, tradizionalmente divise in 5 sezioni (Established Contemporary, Established Masters, Emergent, Decades, Generations), presenteranno nei padiglioni di fieramilanocity_MiCo opere di artisti contemporanei affermati, maestri moderni e giovani emergenti. Con un percorso ricco di dialoghi, scoperte e riscoperte dai primi del Novecento alle creazioni delle ultime generazioni, miart mantiene così il suo carattere internazionale confermandosi un appuntamento il cui elemento distintivo è l’ampia offerta cronologica.

La fiera, prima in Italia a tornare nella sua versione in presenza, sarà affiancata da miart digital, una piattaforma digitale che, attraverso la suddivisione in aree tematiche, permetterà di arricchire l’esperienza dei visitatori con contenuti multimediali originali e offrirà l’opportunità al pubblico di tutto il mondo – che non potrà essere fisicamente presente – di esplorare le opere esposte ed entrare in dialogo immediato con i galleristi attraverso una chat dedicata.

miart digital permetterà, inoltre, un collegamento web diretto con Investec Cape Town Art Fair, la fiera d’arte sudafricana organizzata da Fiera Milano che si svolgerà, esclusivamente in digitale, durante gli stessi giorni di miart (17-19 settembre 2021, preview su invito 15-16 settembre).

Quest’anno miart rivolge una particolare attenzione alla parola poetica – interpretata come forma di linguaggio universale – a partire dal titolo scelto per accompagnare l’edizione 2021: Dismantling the silence, dall’omonima raccolta di versi del poeta statunitense di origine serba Charles Simić, a cinquant’anni dalla sua pubblicazione. Questo interesse è stato declinato in una serie di iniziative pensate per valorizzare nuovi dialoghi tra passato e presente, storia e sperimentazione, e promuovere lo sbocciare di nuove forme di comunicazione tra tutti i soggetti che da sempre animano la fiera milanese.

Dopo il progetto editoriale And Flowers / Words che, negli scorsi mesi, ha messo in dialogo numerose personalità del mondo artistico e culturale italiano attorno al tema della poesia, miart presenta ora Starry Worlds, un’inedita proposta che trae ispirazione dalla poesia For Memory (1981) della poetessa e intellettuale americana Adrienne Rich (1929-2012) – e in particolare dai versi: Putting together, inch by inch | the starry worlds.

Animata dal desiderio di “mettere insieme, pezzo dopo pezzo, i mondi stellari”,   ha coinvolto molte delle realtà milanesi chiedendo agli artisti protagonisti delle mostre di settembre di condividere versi, citazioni e frammenti di poesie significativi o influenti per il loro lavoro. Questa antologia-costellazione sarà presentata all’interno di miart digital a partire da lunedì 13 settembre, in quella che sarà a tutti gli effetti una mappa poetica della città di Milano.

Gli artisti coinvolti nel progetto sono: Maurizio Cattelan per Pirelli Hangar Bicocca, Simon Fujiwara per Fondazione Prada, Alessandro Pessoli per i Chiostri di Sant’Eustorgio, Nairy Baghramian per Fondazione Furla, Zehra Dogan per PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Adrian Paci per ArtLine, Elisabetta Benassi per Fondazione Adolfo Pini, Simone Fattal per Fondazione ICA, Corrado Levi per Triennale Milano, Vincenzo Agnetti per Archivio Vincenzo Agnetti e Tõnu Kõrvits per MiTo Settembre Musica.

Starry Worlds di fatto anticipa e amplifica la Milano Art Week, il ricco calendario di inaugurazioni e progetti speciali promosso in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Milano che — come da tradizione ormai consolidata — riunisce le maggiori istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città.

Tra queste Artline Miano, Casa della Memoria, Casa Museo Boschi di Stefano, Chiostri di Sant’Eustorgio, Fondazione Adolfo Pini, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Fondazione Furla, Fondazione ICA Milano, Fondazione Prada, Fondazione Stelline, Gallerie d’Italia, GAM, MUDEC Museo delle Culture, Museo del Novecento, Museo Diocesano, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Pirelli Hangar Bicocca, Osservatorio Fondazione Prada, Studio Museo Francesco Messina, Triennale Milano.

miart è inoltre lieta di collaborare per la prima volta con C2C Festival, che in occasione della fiera presenta #C2CMLN shared by Gucci — un programma di due giorni (16-17 settembre) totalmente in presenza in tre diverse location: Cinema Beltrade, District 272 (ex Striptease), Casa degli Artisti.

All’interno del palinsesto, una conversazione tra l’artista e musicista Enrico Boccioletti e il giornalista e musicista Mattia Barro, la performance della poetessa tedesca Luzie Meyer, la proiezione del progetto fotografico Nightswimming di Giovanna Silva, il talk tra il curatore e direttore dell’Haus der Kunst di Monaco Andrea Lissoni e Forse Ora, la band di Caterina Barbieri, Lorenzo Senni e Jim C. Need, artisti d’eccellenza della scena musicale avanguardistica milanese. I Forse Ora presenteranno inoltre il loro nuovo progetto con prove aperte al pubblico – open rehearsal.

Si rinnova la collaborazione con Intesa Sanpaolo, che supporta miart in qualità di main partner: internazionalità, eccellenza e attenzione allo sviluppo culturale del territorio sono i valori che legano miart alla Banca, e che, attraverso la conferma di questa sinergia, contribuiranno a consolidare la centralità di Milano nel panorama nazionale e internazionale, offrendo un ulteriore volano di crescita e sviluppo economico, culturale e civile.

Per questa edizione, Gallerie d’Italia insieme a Intesa Sanpaolo Private Banking ha dato vita a un progetto speciale dedicato a una giovane artista italiana. Negli spazi di Fiera Milano è accolta la mostra Andante. Ritmo di uno spirito appassionato e lento, che presenta i lavori di Alice Visentin, un nucleo di dipinti inediti che trasmettono vitalità per dimensioni e colori e sono il racconto profondo di un tema – la comunità – quanto mai attuale.

Confermato anche per questa edizione il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano del valore di 50.000 Euro destinato a opere d'arte che andranno a implementare la collezione di Fondazione Fiera Milano,oggi ospitata all’interno della Palazzina degli Orafi, sede di Fondazione, che attualmente si compone di 99 lavori in rappresentanza di linguaggi artistici differenti.

Oltre al Fondo sono stati confermati anche iprincipali premi: il Premio Herno, nato dalla collaborazione tra miart ed Herno e giunto alla sua sesta edizione, assegnerà un riconoscimento di 10.000 Euro allo stand con il miglior progetto espositivo; il Premio LCA per Emergent, del valore di 4.000 Euro, istituito nel 2015 e nato dalla collaborazione tra miart e LCA Studio Legale, è destinato alla galleria con la migliore presentazione all'interno della sezione Emergent; il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti, giunto alla sua dodicesima edizione e istituito nel 2009 come primo riconoscimento nel contesto di miart, prevede l’acquisizione di un’opera di un artista emergente o mid-career da donarsi al Museo del Novecento di Milano.

Si rinnova anche la partnership, per il nono anno consecutivo, con la Maison Ruinart, che presenterà per la prima volta in Italia, all'interno della VIP Lounge della fiera, una selezione delle opere dell'artista britannico David Shrigley appartenenti al progetto Unconventional Bubbles.

Le opere, nate durante un periodo di residenza presso la sede di Ruinart a Reims, offrono un’interpretazione unica della Maison ad opera dell’artista, attraverso il suo umorismo eccentrico e senza compromessi.

La VIP Lounge sarà inoltre valorizzata dagli arredi di Kartell, grazie alla confermata partnership con Elle Decor.

Una nuova collaborazione vedrà infine protagonista Mutina, che arricchirà lo speciale programma dedicato ai VIP con una visita guidata alla mostra Luigi Ghirri – Between the Lines, a cura di Sarah Cosulich, concepita per gli spazi di Casa Mutina Milano.

Per garantire la partecipazione in totale sicurezza di visitatori, espositori e organizzatori, il Gruppo Fiera Milano ha predisposto un Protocollo per il contenimento dell'epidemia di COVID-19, che illustra le modalità per l'organizzazione delle manifestazioni nel pieno rispetto delle norme e dei protocolli di tutela della salute emanati a livello nazionale.

Maggiori informazioni su: https://www.fieramilano.it/sicurinsieme/ 

 

 




Aimee Ruoff Filled. Overflowing 2021 1 

 Aimee Ruoff Filled. Overflowing 2021

 

Nuova edizione di ReA! Art Fair a Milano, Fabbrica del Vapore

Apre il fitto calendario di manifestazioni dedicate all’arte e al design che segnano la ripartenza di Milano nel settembre 2021.

La seconda edizione di ReA! Art Fair apre il fitto calendario di manifestazioni dedicate all’arte e al design che segnano la ripartenza di Milano nel settembre 2021.

Dal 4 al 6 settembre, alla Fabbrica del Vapore, ReA! Art Fair torna a proporre un’idea di fiera che mette al centro l’artista giovane e indipendente – quindi non ancora supportato da alcuna galleria – per offrirgli una prima piattaforma di incontro con il collezionismo e con il sistema galleristico, oltre all’opportunità di vendita e di confronto con un ampio pubblico.

La manifestazione è ideata e diretta da un team di dodici giovani imprenditrici dell’arte e realizzata con il patrocinio del Comune di Milano e della Fondazione Cariplo.

La fiera presenta il lavoro di cento artisti italiani e internazionali, selezionati – tra oltre 600 candidature – da un comitato composto dalle curatrici Maria Myasnikova, Milena Zanetti, Laura Pieri, Paola Shiamtani e Pelin Zeytinci.

L’approccio curatoriale struttura la manifestazione come un’unica, organica, esposizione che attraverso un percorso interattivo e multimediale si articola in sette sezioni: pittura, scultura, fotografia, digital art, installazione, performance e street art.

I prezzi delle opere sono esposti e trasparenti.

­Con l’obiettivo di sostenere e valorizzare al massimo gli artisti proposti all’interno della manifestazione, ReA! assegna tre premi:

“Artsted Art Prize” è un premio in denaro di 1.500 euro, nato dalla collaborazione con Artsted, marketplace digitale che promuove il lavoro di artisti emergenti secondo criteri di massima trasparenza;

“ReA! Art Prize” consiste in una mostra collettiva destinata a dieci artisti che si terrà nel 2022.

Entrambi sono presieduti da una giuria esterna composta da Irene Cassina (gallerista, co-fondatrice di Cassina Projects), Marco Enrico Giacomelli (vicedirettore di Artribune), Chiara Nuzzi (curatrice, ICA Milano) e Luca Zuccala (giornalista, vicedirettore di Artslife, direttore di State Of Milano).

Infine, il premio speciale edizione 2021 “Look Forward” è una residenza d’artista che si svolgerà a Napoli, presso SuperOtium, e che si avvale del sostegno di Silent Art Explorer, progetto di supporto dei talenti emergenti dell’arte co-fondato da Giulio Raffaele e Aurora Rossini. La residenza è destinata a un unico vincitore selezionato da una commissione composta dal comitato scientifico di ReA! insieme a Silent Art Explorer, SuperOtium e a Tiziana Di Caro (gallerista).

Completa la proposta fieristica, una sezione digitale che oltre a rendere possibile l’acquisto online delle opere esposte – collegandosi al sito www.reafair.com/shop - consente a coloro che non possono recarsi fisicamente in fiera di visitarla virtualmente, grazie alla collaborazione con Artland che attraverso una minuziosa mappatura 3D dello spazio espositivo riprodurrà un ambiente virtuale immersivo navigabile a 360 gradi.

Ideata da un gruppo di professioniste under 35, rivolta ad artisti emergenti e a un collezionismo altrettanto giovane, “ReA! Art Fair prende posizione al fianco dei giovani artisti e degli studenti di arti visive – dichiara il team direttivo – e vuole costruire un dialogo tra nuovi talenti e i diversi professionisti della cultura, galleristi, curatori e istituzioni, ma anche collezionisti e pubblico, per creare opportunità reali e valore aggiunto per gli artisti che muovono i primi passi in un mercato complesso”.

A sottolineare l’impegno verso la creazione di un dialogo con la città e le figure operanti nel settore artistico, la fiera prevede un public program di conversazioni e conferenze con esperti del mondo dell’arte che toccheranno i temi più attuali e le nuove tendenze del mercato.

Per garantire la partecipazione in totale sicurezza di visitatori, espositori e organizzatori, la manifestazione si svolge nel pieno rispetto delle norme di tutela della salute emanati a livello nazionale per il contenimento dell’epidemia COVID-19.

L’Associazione ReA Arte

L’Associazione no profit ReA Arte nasce nel 2020 su iniziativa di dodici giovani professioniste under 35 del settore dell’arte. Pur con background differenti – chi ha formazione curatoriale, chi si occupa di comunicazione culturale, chi è focalizzata sul fund-raising – si raccolgono intorno a uno scopo comune: promuovere l’arte e la cultura attraverso il sostegno di artisti emergenti, garantendo loro accessibilità al settore ed eque opportunità.

Intorno a questa missione, nasce prima ReA! Art Fair e poi il dipartimento di formazione ReA Education & Consulting che propone workshop, lezioni e servizi di consulenza dedicati agli artisti emergenti e agli operatori del settore con l’obiettivo di trasmettere competenze specifiche per presentarsi e lavorare nel mercato dell’arte contemporanea in modo strategico ed efficiente.

I 100 artisti selezionati per ReA! Art Fair 2021 sono:

Andrea Amadei, Enrico Antonello, Francesco Battistello, Roberto Beragnoli, Elias Bertoldo, Ilaria Berzaghi, Martina Biolo, Anna Bochkova, Francesca Brugola, Francesco Burattini, Giulia Cacciuttolo, Joep Caenen, Matteo Casali, Caterina Casellato, Edvige Cecconi Meloni, Giorgio Cellini, Nataliya Chernakova, Claudio Valerio, Elisabetta Colò, Matei Vladimir Colteanu, Lorenzo Conforti, Stefano Conti, Curatela Placebo, Krisztina Czika, Sara Davide, Camilla Del Fabro, Eleonora Deligio, Niccolò Di Ferdinando, Alessandro Di Massimo, Gianmarco Donaggio, Freya Douglas Ferguson, Arthur Dufoor, Patrik Dvorscak, Stef Veldhuis, Manuel Esposito, EYEROD, Ilaria Fasoli, Vitaliia Fedorova, Fikos, Sofia Fioramonti, Jorinde Fisher, Lorena Florio, Davide Giuseppe Fracasso, Darias Carla Giaccio, Francesco Gioacchini, Silvia Giordani, Erika Godino, Romeo Gomez, Tobias Groot, Duccio Guarneri, Alexander Gukun, Camilla Gurgone, Luca Harlacher, Lauren Hauge, Sevana Holst, Basil Ikum, inculte rejeton, Angela Italiano, Sam King, Olivia Concetta Lennon, Giulio Locatelli, Marta Longa, Andrea Luzi, Luan Machado, Fabien Marques, Giorgio Mattia, Ilaria Minelli, Ilaria Miotto, Noemi Mirata, Benedetta Monti, Erica Monzali, Francesca Mussi, Domingo Nardulli, Nuvola Camera, Arianna Pace, Sara Pacucci, Chanbyul Park, Paola Passantino, Paolo Pavan, Giada Pignotti, Alice Pilusi, Yarno Piras, Federico Polloni, Francesco Pozzato, Marika Ramunno, Rafael Raposo Pires, Eva Reguzzoni, Chiara Ressetta, Eleonora Rinaldi, Aimee Ruoff, Lucia Salzgeber, Giulia Seri, Ilaria Simeoni, Thomas Soardi, Patrick Stratton, Pietro Vitali, Matteo Volonterio, Francesco Vullo, Stuart Mel Wilson, Xu Zheng.

Completano la rosa di artisti, i “guest artists” selezionati da Alessia Romano e Federico Montagna del collettivo curatoriale indipendente Artoday.

 

 




Belgio Marcinelle pubblicato Oggi 5 marzo 1964 Walfrido Chiarini Olympia 

Belgio Marcinelle, pubblicato Oggi 5 marzo 1964, Walfrido Chiarini Olympia

  

EBERHARD & CO. RACCONTA L’EMIGRAZIONE DELL’ITALIA DEL BOOM A MIA PHOTO FAIR

 

Partecipazione con un progetto speciale di iO Donna sull’emigrazione.

Eberhard & Co. conferma la sua presenza a MIA Photo Fair con un progetto speciale di iO Donna sull’emigrazione. Il tema affrontato è di grande attualità: è infatti presente sulle pagine dei principali quotidiani italiani e stranieri ed è motivo di costante confronto politico tra le nazioni europee sulle modalità con cui affrontare un problema di sempre maggiore entità e di complessa gestione.

La fuga di uomini, donne, bambini alla ricerca di un futuro migliore, che lasciano il proprio paese dove le condizioni di vita sono precarie, ha oggi come scenario il Mar Mediterraneo e come attori principali i barconi stracolmi, che approdano sulle coste italiane ed europee.
Ma tale fenomeno in Italia era presente già nel secolo scorso sotto una forma opposta: l’emigrazione dei cittadini italiani verso altre nazioni, al termine della Seconda Guerra Mondiale.

I volti dei migranti del dopoguerra sono ritratti in una mostra fotografica dal titolo “Il lungo addio. Storie dei nostri emigranti dell’Italia del boom” voluta da Eberhard & Co. e realizzata grazie alla stretta collaborazione con il magazine iO Donna, che ha selezionato i materiali dell’archivio del Centro documentazione RCS Periodici, del Centro documentazione RCS Quotidiani e della Fondazione Corriere della Sera, a cura della giornalista e photo-editor di iO Donna Renata Ferri, con l’obiettivo di ripercorrere un momento della storia italiana attraverso scatti evocativi. Accompagna l’esposizione un testo di Gian Antonio Stella, firma del Corriere della Sera e profondo conoscitore della storia e delle storie dei nostri emigranti.
La Maison Eberhard & Co. vuole sensibilizzare il pubblico e invitarlo a una riflessione sul presente e sul passato grazie a una selezione di 54 immagini emozionali nelle quali
protagoniste sono persone comuni, ritratte mentre si apprestano a iniziare il loro “viaggio della speranza”, come ad esempio un gruppo di ragazze che raggiungono in nave i promessi sposi in Australia.
Altri soggetti sono i lavoratori pendolari “frontalieri” che dall’Italia ogni giorno attraversano il confine svizzero e gli italiani emigrati che lavorano nelle miniere di Marcinelle in Belgio.

La Stazione Centrale di Milano ha una sezione dedicata, dove le foto evocano la memoria di un luogo visto come crocevia di persone, di partenze e arrivi, di emozioni e affetti che si intersecano.
L’esposizione rappresenta un tema sociale forte che non può lasciare indifferenti e permette di fare un parallelo tra l’emigrazione del secolo scorso, quando gli italiani lasciavano il Paese alla ricerca di nuove opportunità e il presente, in cui l’Italia è il primo attracco sulle rotte dei migranti.
“Abbiamo voluto fortemente focalizzare l’attenzione su un argomento sociale di impatto immediato nel nostro spazio a MIA Photo Fair, perché crediamo che non si possa ignorare il nostro passato, quel momento storico in cui noi eravamo i migranti. Riteniamo che questa consapevolezza possa essere una chiave di lettura importante per affrontare con occhi attenti il problema dell’accoglienza e dei flussi di migranti di oggi. La fotografia ha saputo catturare i volti delle persone e questi scatti riescono a esprimere, a pieno, sensazioni che colpiscono il pubblico, in una commistione perfetta tra rappresentazione della realtà e arte” - dichiara Mario Peserico, Amministratore Delegato di Eberhard Italia.

Eberhard & Co. è partner per l’ottavo anno di MIA Photo Fair, fiera internazionale dedicata alla fotografia d’arte giunta alla X edizione, ideata e diretta da Fabio e Lorenza Castelli, che si terrà dal 7 al 10 Ottobre a Milano all’interno della superficie espositiva di SUPERSTUDIO MAXI.

Eberhard & Co. ha scandito la propria storia, lunga oltre 130 anni, attraverso creazioni caratterizzate da grande personalità, design ed eleganza inconfondibile. La Maison sostiene iniziative di particolare interesse in ambito culturale: “Mia Photo Fair fa parte del nostro impegno nel mondo dell’arte ed è diventato per noi un appuntamento fisso, che ha il pregio di avvicinare il grande pubblico a un “universo” spesso considerato inaccessibile ed è il palcoscenico perfetto dove presentare ogni anno progetti innovativi legati alla fotografia – conclude Mario Peserico.