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 Thorsten Brinkmann, 2010, Reginald v.Eckhelm, C-print, 1/2 AP (+ 5 ed.). Courtesy: Thorsten Brinkmann, Galleria Fumagalli

Changing, al via MIA Photo Fair 2024  


Nella 13ma edizione di MIA, in programma dall’11 al 14 aprile ad Allianz MiCo, protagonisti i grandi temi della contemporaneità.


Rispetto dell’ambiente, valorizzazione del femminile, centralità della persona, identità e forza della comunità. Sono solo alcune delle proposte che le gallerie presentano alla 13ma edizione di MIA Photo Fair, l’appuntamento internazionale d'arte dedicato alla fotografia in Italia (11 - 14 aprile ad Allianz MiCo) organizzata da Fiere di Parma.

La main section, che declina il tema scelto per il 2024, Changing (Link galleria immagini), in questa edizione, vede protagoniste gallerie italiane established, che ritrovano in MIA il loro spazio di incontro e scambio commerciale. E cresce anche la presenza internazionale con significativi nuovi ingressi di gallerie provenienti da diversi Paesi come Stati Uniti, Iran, Paesi Bassi, Francia e Svizzera. Di notevole interesse e prestigio il ritorno di gallerie estere importanti che hanno scelto la fiera come polo privilegiato di attrazione per i collezionisti. 

Complessivamente la nuova edizione, guidata dal Direttore artistico Francesca Malgara, annovera 100 espositori, 8 mostre e progetti speciali, 4 Premi e 70 gallerie provenienti dall’Italia e dall’estero.

Le fiere sono meta-storiche - afferma Ilaria Dazzi, Exhibition Director Manager di MIA Photo Fair -  figlie del proprio tempo. Stanno e servono nel mondo, in mezzo alle persone. Non è possibile pensare di poter rimanere in una sorta di bolla. C’è una tendenza da parte di fotografi di tutto il mondo a utilizzare la macchina fotografica come strumento di documentazione e di denuncia. È giusto che il pubblico, attraverso progetti fotografici di grande qualità, possa trovare, insieme alla possibilità di acquisto, anche l’occasione di approfondire i grandi temi della contemporaneitàIn questo senso credo che una fiera come  MIA possa essere non solo luogo di business, ma anche occasione per incontrare prospettive diverse dalle nostre”. 

“Il tema scelto per l’edizione di quest’anno, il cambiamento, suggerisce l’assoluta potenza del mezzo artistico e di informazione che la fotografia rappresenta, capace di essere testimone e ispirare riflessioni sulle mutazioni del tempo, siano esse sociali, ambientali o culturali. Grazie all’esposizione di grandi artisti e reporter, alla presenza di gallerie provenienti da tutto il mondo, ai momenti di incontro e dibattito, MIA Photo Fair saprà avvicinare alla fotografia un pubblico sempre più ampio e diversificato”, dichiara l'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi.

LE SEZIONI *
I grandi temi della contemporaneità saranno inoltre protagonisti all’interno delle tre sezioni speciali di MIA Photo Fair. 

Novità di questa edizione è la scelta di dedicare una sezione all’area geografica del Mediterraneo. “Oltre i confini del Mediterraneo” (LINK SCHEDA SEZIONE), curata da Rischa Paterlini. Presenti oltre 30 fotografi (Link galleria immagini) - di cui molti non hanno mai esposto in Italia - che raccontano la vita quotidiana e le esperienze di coloro che vivono in questa regione. Una narrazione dove la fotografia diventa un linguaggio universale che attraversa confini geografici e culturali, mettendo in evidenza come il nostro mare possa essere ponte di connessione e dialogo. Un itinerario dove ogni scatto diventa un'opportunità per abbattere barriere e abbracciare la ricchezza delle molteplici prospettive che il Mediterraneo e il Medio Oriente offrono al mondo. Una storia per immagini che parla di connessione dove la fotografia si trasforma in un potente strumento per stimolare una riflessione sull'identità e sulla società, contribuendo a promuovere un dialogo aperto e vivace tra culture e terre diverse. 

Tra i fotografi esposti Ramak Fazel, che dopo aver vissuto alcuni anni a Milano si è trasferito a Brooklyn, New york, dove attualmente vive e lavora e che presenta una serie di fotografie realizzate dall’artista in Iran (paese natale che però abbandonerà presto). Gabriele Basilico con scatti Vintage tratti dalla serie Iran realizzata nel 1970, durante un avventuroso viaggio on the road con una Fiat 124 verso Kabul. Le foto in mostra spaziano poi dai performer circensi nei Paesi a maggioranza musulmana, come Palestina e Afghanistan, di Johanna-Maria Fritz,  ai concetti di identità e femminilità della visual artist egiziana Najla Said, che crea rappresentazioni alternative e decolonizzate dell’essere donna in una società patriarcale.In mostra anche la fotografa russo svedese, residente al Cairo, Xenia Nikolskaya, che documenta l'architettura coloniale dell’Egitto, catturando con urgenza ciò che resta di luoghi ormai quasi dimenticati. Ad arricchire ulteriormente questa esperienza ci sarà un podcast realizzato in collaborazione con il Giornale dell’Arte.

Beyond Photography - Dialogue (Link scheda sezione), è la sezione curata da Domenico de Chirico e riservata a gallerie nazionali e internazionali il cui progetto espositivo - pensato ad hoc per la fiera - è volto alla creazione di un dialogo stimolante tra una proposta fotografica monografica e una il cui medium espressivo indagato si manifesti attraverso forme alternative di ricerca artistica tra cui: scultura, installazione, pittura, performance e video. In questa prospettiva, Beyond Photography si configura come un luogo privilegiato di incontro che colloca al centro la Fotografia in "dialogo" con gli altri linguaggi dell'arte contemporanea. Nella sezione (Link galleria immagini) il lavoro di due artisti il fotografo Eugene Shishkin e il pittore Alexander Augusta. Entrambi parlano della bellezza delle cose ordinarie, della quotidianità, del nostro mondo interiore. I lavori di Alexander Augusta esposti nella sua prima mostra in galleria a Lugano, dal titolo "Emotional Anatomy", sono dipinti e disegni che mettono in scena le sue emozioni, includendo in ogni opera corpi e fiori.

La sezione Reportage Beyond Reportage (Link scheda sezione), a cura di Emanuela Mazzonis di Pralafera, invita lo spettatore a compiere un viaggio visivo tra le immagini di fotografi di diverse generazioni e nazionalità, provenienti da differenti continenti e una parte di loro presentati a Milano per la prima volta. Quest’anno la sezione sviluppa un focus dedicato al cambiamento del paesaggio in relazione a diversi fattori che hanno contribuito a modificarne l’aspetto e la conformazione.Nella sezione (Link galleria immagini) troveranno spazio la fotografa e attivista Anne de Carbuccia con un racconto sull’irreversibile scioglimento dei ghiacciai e sul tentativo dell’uomo di rallentarne il processo; J. Henry Fair, con un focus sull’inquinamento ambientale a sfavore del paesaggio marino e terrestre; le immersive visioni aeree  di Jeffrey Milstein una sequenza delle moderne metropoli come esempio del cambiamento del paesaggio urbano; e Francesco Zizola, il cui progetto è un’analisi del rapporto tra uomo e natura, attraverso il racconto visivo del lento e paziente lavoro dei tonnarotti nelle acque notturne del Mediterraneo.

LE MOSTRE *
I collezionisti italiani saranno invece i protagonisti della mostra “La forma delle relazioni” (Link scheda mostra), a cura di Rica Cerbarano, giornalista e scrittrice. Con un progetto espositivo dallo studio di architettura Lissoni & Partners, al centro della fiera, l’esposizione presenta una selezione unica di oltre 50 opere (Link galleria immagini) provenienti dalle più importanti collezioni private italiane, con cui viene celebrato il potere relazionale della fotografia.

In mostra troviamo progetti fotografici che sono il risultato di un legame profondo tra gli autori e i soggetti delle immagini: a emergere sono le relazioni intessute nell’ambiente familiare (come nei lavori di Ettore Sottsass ed Efrem Raimondi), nelle comunità fragili e sottorappresentate di cui spesso gli artisti fanno parte (come Zanele Muholi), e quelle che legano i fotografi a figure con cui hanno un rapporto di affetto (vedi Bruna Esposito) o di ammirazione (tra gli altri, i ritratti di artisti realizzati da Robert Mapplethorpe e Man Ray, o quelli di Jacopo Benassi). Allo stesso tempo, viene dato spazio alla collaborazione tra autori che lavorano in duo o come collettivi, evidenziando l’importanza dello scambio interpersonale nel processo artistico (come con Bernd & Hilla Becher The Cool Couple), così come la creazione di progetti collettivi, esito di una partecipazione attiva da parte dei soggetti fotografati (ad esempio attraverso le opere di Vanessa Beecroft e Maurizio Cattelan). Gli incontri, i confronti, le relazioni e le connessioni sono il punto focale delle opere in mostra e invitano a riconsiderare i parametri con cui definire la validità di un progetto fotografico, che va oltre l’impatto estetico, il suo valore economico e la ricerca artistica fine a se stessa. 

MIA Photo Fair ha deciso di omaggiare il fotografo Carlo Bavagnoli (Link scheda mostra)recentemente scomparso (Viterbo, 25 febbraio 2024), con una mostra personale - “Bavagnoli e i ritratti: omaggio al maestro del fotogiornalismo” - che propone ritratti di artisti, musicisti, intellettuali attraverso i suoi scatti meno conosciuti,  per raccontare la forza evocativa di questo artista. Una mostra realizzata in collaborazione con Fondazione Cariparma.

L’incontro fra il fotografo e la nostra realtà - dichiara Franco Magnani, Presidente di Fondazione Cariparma - risale intorno agli anni ’80, con Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza prima e con Fondazione Cariparma poi. È nel 2000 che Carlo Bavagnoli dona 29.385 negativi del suo archivio a Fondazione Cariparma, che li conserva a Palazzo Bossi Bocchi. Contestualmente dona 150 volumi rari fotografici internazionali alla nostra Biblioteca di Busseto e l’insieme costituisce uno dei fondi più interessanti a livello internazionale per la storia della fotografia e del costume del Novecento. Ricordo che tra il 2015 e il 2017 Bavagnoli trascorse un lungo tempo da noi in Fondazione per catalogare e digitalizzare 2.445 scatti delle sue «prime scelte». 

Nel 2017 – continua Magnani -  a conclusione della catalogazione dell’archivio, abbiamo realizzato la mostra “Parma e il mondo nelle fotografie” di Carlo Bavagnoli, stampando anche un nuovo catalogo. Mi ha commosso immensamente la sua recente scomparsa, proprio mentre stavamo lavorando ad una nuova esposizione fotografica, a lui ispirata, che racconta i primi vent’anni di questo nuovo millennio. Sarà un’occasione unica per celebrarlo al meglio, riconoscenti di aver lasciato al nostro territorio una testimonianza preziosa, che non mancheremo certo di valorizzare e promuovere nel tempo”.

LE ISTITUZIONI*  
Altra novità assoluta di questa 13° edizione è la sezione dedicata alle istituzioni culturali e alle fondazioni, che vede il debutto di MuFoCo Il Museo di Fotografia Contemporanea (Link CS qui), presenta una selezione delle 10 opere, che hanno vinto la call Open Call L’Italia è un desiderio, rivolta  a fotografi e artisti visivi under 40. Un’ anticipazione della mostra che si terrà al Mufoco nell’autunno 2024, e che esporrà la totalità di oltre 70 opere dei 10 progetti vincitori.

Deloitte Italia partecipa a MIA Photo Fair con uno stand, dedicato al Photo Grant di Deloitte (Link CS), un concorso fotografico internazionale promosso da Deloitte Italia con il patrocinio di Fondazione Deloitte, in collaborazione con 24 ORE Cultura, con la direzione artistica di Denis Curti e il team di BlackCamera. Un team di esperti sarà a disposizione di fotografi e fotografe per la lettura gratuita del portfolio e per dare indicazioni su come inviare la propria candidatura per la Open Call del Photo Grant di Deloitte. Sull’account instagram @deloitte_photogrant e al link sarà possibile informarsi su giorni e orari e prenotare il proprio slot. Domenica 14 aprile 2024 alle ore12.15 Guido Borsani, presidente di Fondazione Deloitte e giurato, e Denis Curti, direttore artistico, presenteranno il premio, il tema e le modalità di partecipazione.

Presente anche la Fondazione Sella (Link CS) che presenterà le prime immagini realizzate da Giuseppe Venanzio Sella (1851-1856). Lastre e stampe originali di panorami di montagna di Vittorio Sella (1885-1909), tra i primi a portare la fotografia sulla cima delle montagne.Esposte anche  le fotografie di paesaggio del fratello Erminio (1898). Titolo della mostra “Dalla lana alla fotografia. Ritorno alle origini”. (Link galleria immaigni)

Infine lo CSAC, Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, che presenta una mostra (Link scheda mostra) speciale curata da Cristina Casero e Margherita Zazzero, con le fotografie che Anna Candiani, Marzia Malli, Paola Mattioli, Giovanna Nuvolett(Link galleria immagini), realizzarono a Milano negli anni ’60 e ‘70, documentando eventi collettivi come le manifestazioni politiche, gli scioperi, le campagne referendarie su divorzio e aborto, da un punto di vista alternativo all’informazione ufficiale. Titolo della mostra” Fotograf(i)e che cambiano”

La Fondazione Francesca Rava (Link  CS), che dal 2000 aiuta l’infanzia e l’adolescenza, le donne fragili, in Italia, in Haiti e nel mondo, è charity partner della XIII edizione MIA Photo Fair e presenta ANOTHER WORLD_ triple layer art”,  progetto creativo di Marco Salom, visual artist, regista, compositore e volontario della Fondazione Francesca Rava, a cura di Clelia Patella e realizzato con la Galleria Votto. I soggetti delle opere (Link galleria immagini) sono donne forti e bellissime che, in un mondo ideale, hanno superato grandi ostacoli e ne portano fiere i metaforici segni sulla pelle. ANOTHER WORLD” sostiene “CI PRENDIAMO CURA DI TE”, il progetto della Fondazione Francesca Rava in risposta alla povertà sanitaria e di assistenza alla salute, anche mentale, di bambini, adolescenti e donne in Italia.

Fondazione Luciana Matalon (Link CS)proporrà una selezione di scatti, provenienti da progetti e iniziative dell’istituzione, tra i quali  la mostra “QUEEN UNSEEN | Peter Hince” (Link galleria immagini). Presente anche Le Stanze della Fotografia ’iniziativa congiunta tra Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini.

La Maison orologiera svizzera Eberhard & Co. sostiene a MIA Photo Fair il National Museum of Women in the Arts con il progetto New Worlds: Women to Watch 2024  rappresentato quest’anno da Irene Fenara. "Siamo lieti di partecipare ancora una volta a MIA PHOTO FAIR, manifestazione che ci vede partner da molti anni, e di sostenere al contempo un progetto importante e prestigioso come Women to Watch 2024. Per la nostra Azienda, il cui cuore pulsante e guida è da tanti anni Barbara Monti – Presidente e CEO di Eberhard & Co. - il tema del sostegno alle donne in tutti i contesti è connaturato e di vitale rilievo, così come lo 'sguardo femminile' incarnato dall’artista. L’opera selezionata per MIA PHOTO FAIR mette inoltre a tema il tempo, che è ciò che come Maison orologiera, in ultima istanza, è il nostro oggetto primario," afferma Mario Peserico, General Manager di Eberhard & Co.

PROGRAMMA CULTURALE. I TALK*
La tredicesima edizione di MIA Photo Fair vede inoltre il debutto di un nuovo programma di talk a cura del giornalista e scrittore Michele Smargiassi. Un ciclo di incontri che vuole allargare il pubblico della fiera, per riflettere sulle trasformazioni in atto del mondo della fotografia.

Con questo breve ciclo di conversazioni – afferma Michele Smargiassi -  che mi è stato chiesto di proporre e coordinare, MIA avvia quest’anno un percorso, da sviluppare in modo più esaustivo nelle prossime edizioni, che ha l’intento di coinvolgere un pubblico di appassionati di fotografia, che vada oltre le due categorie tradizionalmente centrali nella manifestazione, cioè i galleristi e i collezionisti. L’obiettivo è di qualificare MIA anche come un appuntamento culturale di riflessione su un medium che sta vivendo un momento di formidabili trasformazioni. A una di queste, tra le più evidenti, è dedicata la serie dei quattro incontri riuniti quest’anno sotto il titolo “C’era una volta la carta” (il gioco di parole sulla filastrocca volta la carta è ovviamente voluto),e per sottotitolo esplicativo: La fotografia nell’epoca della sua smaterializzazione.

Ne parleremo - continua Smargiassi -  con un pensatore e creatore molto attento alla fotografia vernacolare, anonima, come Erik Kessels; con due esperti - da punti di vista diversi -  della nuova e controversa stagione del“vintage digitale”, l’Nft, ovvero Simone Arcagni e Serena Tabacchi. E con un pioniere della storiografia e della critica fotografica italiana come Arturo Carlo Quintavalle, chiedendogli cosa perdiamo se viene meno il supporto materiale delle immagini. Presenteremo poi una breve videoinchiesta, prodotta da MIA, fra gli studenti delle scuole d’arte e delle accademie, per sondare il loro rapporto con la materialità fotografica, e commenteremo i risultati con due content creator, due protagonisti della condivisione online, l’instagrammer Simone “Brahmino” Bramante e la art-sharer Maria Vittoria Baravelli”.

Il programma culturale prevede una serie di incontri con i protagonisti della fotografia tra i quali Anne de Carbuccia fotografa, regista e attivista e l’artista Emeric Lhuisset con un focus sulla sua opera “From far away, I hear the Cossacks”.

Altri nomi a calendario sono Demetrio Paparoni, Francesco Tedeschi e Ljubodrag Andric (il programma nel dettaglio è presente in cartella stampa).

I PREMI*
ll “Premio BNL BNP Paribas” giunto alla tredicesima edizione – è un riconoscimento concreto, attribuito al miglior artista scelto tra quelli che esporranno i propri lavori tramite le gallerie d’arte. Nella consapevolezza che la fotografia sia uno tra i linguaggi espressivi più trasversali e rappresentativi del sistema dell’arte contemporanea, negli ultimi decenni BNL BNP Paribas si è impegnata nella promozione di artisti contemporanei - soprattutto giovani talenti emergenti - evidenziando l’importanza di investire in cultura in un’ottica di sviluppo sociale sostenibile. La fotografia vincitrice sarà acquisita da BNL BNP Paribas e l’artista entrerà a far parte della collezione della Banca, che negli anni si è arricchita anche delle opere premiate nelle precedenti edizioni e che ad oggi conta circa 6.000 lavori

Il Premio IRINOX SAVE THE FOOD, giunto alla sua terza edizione e curato da Claudio Composti, curatore indipendente, fondatore e Art Director di mc2gallery. In mostra una serie di progetti fotografici aventi come focus il cibo interpretato in ogni sua declinazione con una attenzione particolare al tema dello spreco alimentare. La mostra farà tappa anche a Parma al Complesso di San Paolo nell’ambito di CIBUS OFF, il Fuori Salone di CIBUS, la più importante manifestazione in Italia dedicata all’agroalimentare.

Grazie alla collaborazione tra MIA Photo Fair e Yeast Photo Festival di Matino/Lecce, l’opera di uno dei 15 finalisti del premio IRINOX SAVE THE FOOD verrà scelta dalla direttrice artistica Edda Fahrenhorst per essere successivamente esposta alla terza edizione del festival della fotografia salentino, che si terrà a partire da settembre 2024 e che promuove il legame tra fotografia, cibo e arti visive.

Il Premio dal titolo “Welcome to my Unknown” debutta in questa edizione Dedicato agli under 35, curato da Erik Kessels, artista olandese, curatore ed esperto di comunicazione visiva, con un grande interesse per l'arte e la fotografia nasce per esplorare la creatività degli under 35 che usano la fotografia - analogica o digitale - come linguaggio artistico. 

SPONSOR E PARTNERS*
BNL BNP Paribas si conferma main sponsor della 13esima edizione di MIA Photo Fair. 

Riconfermati anche lo studio Spada Partners ed Eberhard & Co. New entry di AON, sponsor e partner assicurativo e Art Defender, che ha contribuito alla realizzazione della mostra “La forma delle relazioni”. Presente anche Deloitte Italia.

MIA Photo Fair ospiterà per la prima volta Il Manifesto dell’Abitare (Link CS) - partner dell’evento - che presenterà la seconda edizione della sua Collettiva di Architettura all'interno di una lounge dedicata, in grado di catturare grazie a una speciale vernice le emissioni di CO2, contribuendo così a ridurne l’impatto ambientale. Un connubio 'Architettura - Fotografia’ che nasce dalla volontà di MIA Photo Fair e Manifesto dell’Abitare di promuovere una contaminazione culturale, affiancando diverse forme di espressione artistica. Per interpretare il tema Changing è stata scelta l’acqua come l’elemento della natura che con la sua fluidità meglio rappresenta il cambiamento. Questo sarà il fil rouge che legherà i progetti degli studi di architettura in mostra alla Collettiva.

 



 

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miart 2024 


Nuova edizione della fiera milanese.


"Costruire una finestra per guardare il presente attraverso dimensioni parallele e prismi non convenzionali". È questo l'invito rivolto dal Direttore Artistico Nicola Ricciardi alle curatrici Abaseh Mirvali e Julieta González, che in occasione della ventottesima edizione di miart – organizzata da Fiera Milano e in programma a Milano (Allianz MiCo) dal 12 al 14 aprile 2024 con anteprima VIP l'11 aprile – inaugureranno l'inedita sezione Portal.

Mettendo assieme realtà che presentano universi e pratiche artistiche solo apparentemente distanti tra loro, le due curatrici hanno selezionato gallerie che a loro volta hanno proposto piccole mostre distribuite all'interno della sezione principale. I protagonisti saranno Anna Boghiguian, presentata dalla Galleria Franco Noero, Torino; CATPC da KOW, Berlino; Birgit Jürgenssen da Galerie Hubert Winter, Vienna; Francesco Gennari da Ciaccia Levi, Parigi - Milano e Zero..., Milano; Maria Lai da Nuova Galleria Morone, Milano; Bertina Lopes da Richard Saltoun Gallery, Londra - Roma; Turiya Magadlela e Senzeni Marasela da Kalashnikovv Gallery, Parkhurst; Franco Mazzucchelli da ChertLüdde, Berlino; Gresham Tapiwa Nyaude e Troy Makaza da First Floor Gallery, Harare - Victoria Falls.

Spingendosi anche al di là dell'Europa e del mondo occidentale per guardare a Brasile, Sudafrica, Zimbabwe, Egitto, Repubblica Democratica del Congo, Libano e Mozambico, Portal rimarca l'intenzione di miart di allargare i propri confini e di esplorare nuove latitudini. Le origini, la complessa stratificazione di storia, i flussi migratori e le tratte commerciali sono ben visibili nei lavori di Anna Boghiguian; il pensiero liberale, antifascista e anticoloniale convergono nelle opere di Bertina Lopes; l'esperienza di instabilità politica, oppressione, migrazione forzata, conflitti, violenza razziale e di genere viene tradotta in vocabolario visivo e materiale da giovani artisti come Troy Makaza e Gresham Tapiwa Nyaude; la storia del colonialismo e le sue disastrose conseguenze in ambito sociale, economico, politico e culturale sono al centro della pratica di CATPC.

Attraverso Portal artisti di generazioni passate fanno da genealogia materiale, formale e concettuale a quelli delle generazioni successive. Ne è un esempio la ricerca attuata da Maria Lai sull'arte della cucitura e della tessitura, come la sua attenzione alle tradizioni vernacolari, all'artigianato e al folklore della Sardegna rurale che sembrano essere legate per mezzo di un filo ai ricami di Senzeni Marasela, che oltre a disegnare tradizioni locali e straniere, evocano la sua esperienza di migrazione, oppure alle opere tessili di Turiya Magadlela che esplora il genere, la politica, la violenza e l'erotismo. Queste artiste indagano il tema del femminile sovvertendo gli stereotipi a esso legati e connessi all'artigianato e alla dimensione domestica.

Una narrazione parallela attraversa anche la vita e i lavori di Birgit Jürgensen: il suo attivismo femminista viene veicolato attraverso l'uso del suo stesso corpo per produrre disegni, sculture e fotomontaggi dove l'ordinario si trasforma improvvisamente in visioni di esseri ibridi, creature a metà strada tra il feticismo e il mondo animale. Queste forme inquietanti e destabilizzanti sono un comune denominatore nella produzione di molti degli artisti presentati in Portal: ne sono un esempio le silhouette uniche delle sculture gonfiabili di Franco Mazzucchelli che oscillano tra il tecno-futurismo e l'estraniazione o l'approccio metafisico alla realtà come strumento di conoscenza verso il mondo e verso sé stesso di Francesco Gennari.

In modo volutamente anacronistico Portal confonde passato, presente e futuro per parlare del nostro tempo, e coglie nel tumultuoso e mutevolissimo flusso dell'immediata attualità ciò che nell'arte è stabile e durevole invitando l'osservatore a contemplare nuove cosmovisioni, sconosciute storie e inediti punti di contatto attraverso lo spazio e il tempo.

miart 2024

12 – 14 aprile 2024

Anteprima 11 aprile 2024

Allianz MiCo

Milano

 



 

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  Deborah Elvira, Capezzale a forma di ciondolo votivo raffigurante Maria Maddalena

 
Un primo sguardo a TEFAF Maastricht 2024  


The European Fine Art Foundation (TEFAF) ha reso nota oggi una speciale selezione di 25 opere che saranno presenti all’edizione 2024 di TEFAF.


TEFAF Maastricht, si svolgerà dal 9 al 14 marzo (con anteprima solo su invito nei giorni 7 e 8 marzo). Questo primo sguardo alla Fiera offre prova del fascino senza eguali di TEFAF Maastricht che ogni anno attira collezionisti privati, curatori di museo, professionisti e appassionati del mercato dell’arte.

Riconosciuta a livello globale come la principale fiera per arti figurative, antichità e design, TEFAF Maastricht è teatro di opportunità uniche per i collezionisti, con un’offerta che spazia lungo 7000 anni di storia dell’arte, dall’antichità alla contemporaneità. L’edizione di quest’anno vedrà la partecipazione di 270 tra i più rinomati mercanti d’arte e gallerie provenienti da ben 22 nazioni, 18 dei quali prenderanno parte all’evento per la prima volta. Inoltre, 10 espositori saranno presentati nella sezione TEFAF Showcase che, dal 2008, offre alle gallerie emergenti e di recente apertura l’opportunità di farsi conoscere dal pubblico di un evento di così grande richiamo.

La novità del 2024 sarà TEFAF Focus, una sezione pensata per fornire ai galleristi una piattaforma curatoriale che approfondisca il lavoro di un singolo artista o di un singolo concetto, arricchendo la la definizione stessa di fiera d’arte attraverso la creazione di stimolanti connessioni tra le diverse forme espressive.

Per tutte le informazioni su TEFAF Maastricht si prega di visitare www.TEFAF.com.

TEFAF

TEFAF è una fondazione no profit che sostiene l’esperienza e la varietà della comunità globale dell’arte, come dimostrano gli espositori selezionati per le sue due Fiere annuali di Maastricht e New York. TEFAF si pone come guida esperta per i collezionisti privati e istituzionali del mercato globale dell’arte, ispirando appassionati e compratori d’arte di tutto il mondo

AXA XL

AXA XL Insurance è la divisione P&C e specialty risk di AXA, dedicata ai rischi più complessi. AXA XL offre soluzioni e servizi assicurativi in oltre 200 Paesi e territori. Nell'ambito della sua offerta di rischi specialty, AXA XL protegge opere d'arte, antichità, oggetti d'antiquariato, gioielli, orologi, auto d'epoca e pietre preziose. Negli ultimi 50 anni ed anche in futuro, AXA XL, leader mondiale nell'assicurazione di oggetti d'arte e preziosi, ha continuato e continuerà a ridefinire il modo in cui serve e assiste i suoi clienti collezionisti, musei, collezioni corporate, gallerie, restauratori e artisti in Europa, Regno Unito, Americhe ed Asia Pacific, con professionalità e competenza maturata in anni di esperienza nella protezione del patrimonio culturale.

TEFAF MAASTRICHT 

TEFAF Maastricht è conosciuta come la fiera d’arte, antiquariato e design più importante del mondo. Con oltre 280 espositori di spicco provenienti da più di 20 nazioni, TEFAF Maastricht è la vetrina delle opere d’arte più prestigiose disponibili ogni anno sul mercato. Oltre alle sezioni tradizionali come Old Masters, antichità e opere classiche, che interessano circa metà della Fiera, propone ai visitatori anche una selezione di arte moderna e contemporanea, fotografia, gioielleria, design del XX secolo e opere su carta.

TEFAF NEW YORK

TEFAF New York è stata fondata all’inizio del 2016, originariamente sotto forma di due fiere d’ arte ospitate ogni anno a Park Avenue Armory: TEFAF New York Fall e TEFAF New York Spring. Oggi TEFAF New York è un unico evento annuale che unisce arte moderna e contemporanea, gioielleria, antichità e design, grazie alla partecipazione di circa 90 dei maggiori galleristi di tutto il mondo. Tom Postma Design, noto per il suo lavoro innovativo per i più importanti musei, gallerie e fiere d’ arte, ha progettato per la Fiera un design che interagisce con lo straordinario spazio che la ospita, aggiungendo un tocco al tempo stesso leggero e contemporaneo. Gli stand degli espositori si snodano lungo l’iconico edificio dell’Armory, abbracciando la Wade Thompson Drill Hall e raggiungendo le sale al primo e secondo piano dedicate alle ricostruzioni storiche, così da creare una Fiera dall’impatto e spessore senza precedenti per la città di New York.

 



 

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Premio ANGAMC 2023 


Premio ANGAMC, l'unico riconoscimento italiano che valorizza la storia e la carriera di un gallerista distintosi nel panorama nazionale ed internazionale per meriti umani e professionali.


In occasione del cinquantesimo anniversario di Arte Fiera Bologna, l'Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea presenta la sesta edizione del Premio ANGAMC, l'unico riconoscimento italiano che valorizza la storia e la carriera di un gallerista distintosi nel panorama nazionale ed internazionale per meriti umani e professionali.

La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 2 febbraio 2024, alle ore 18.45, nell'Area Talk della manifestazione, all'interno del Centro Servizi. Saranno presenti Andrea Sirio Ortolani, Presidente ANGAMC, il direttore artistico di Arte Fiera Simone Menegoi e i vertici di BolognaFiere Group.

«Con il Premio ANGAMC - dichiara il presidente Andrea Sirio Ortolani - intendiamo sottolineare l'importanza di una figura professionale che svolge un ruolo fondamentale all'interno del sistema dell'arte, sostenendo il mercato e favorendo la diffusione della cultura. Il gallerista si pone, oggi, in maniera trasversale, grazie a connessioni privilegiate con il pubblico e relazioni continuative con musei, fondazioni, istituzioni e operatori di settore. Il nostro Consiglio direttivo è lieto di poter valorizzare questa professionalità anche attraverso l'assegnazione del Premio ANGAMC alla carriera all'interno di Arte Fiera Bologna, proprio nell'anno in cui si celebrano i cinquant'anni della fiera più longeva d'Italia e i sessant'anni della nostra Associazione».

Il Premio ANGAMC, istituito nel 2017, viene attribuito ogni anno ad un gallerista affiliato all'Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea per decisione del Consiglio direttivo, dopo la discussione collegiale delle proposte emerse all'interno dello stesso. Nel 2017 è stata premiata Carla Pellegrini (Galleria Milano, Milano) «per la straordinaria attività di promozione artistica e culturale condotta con la Galleria Milano dal 1964 e per la sua attiva partecipazione all'Associazione fin dalla sua fondazione». Nel 2018 il riconoscimento è stato attribuito a Giorgio Marconi (Studio Marconi / Galleria Gió Marconi, Milano) «che dal 1965, con il suo straordinario lavoro dedicato all'arte e alla promozione degli artisti, ha nobilitato la preziosa professione del gallerista». Nel 2019 è stato conferito il premio alla memoria di Pasquale Ribuffo (Galleria De' Foscherari, Bologna), «nome importante attorno al quale si è raccolta la città di Bologna e si è riconosciuta l'intera comunità dell'arte». Nel 2020 è stato premiato Roberto Casamonti (Tornabuoni Arte, Firenze, Milano, Parigi, Crans Montana, Forte dei Marmi), «che ha saputo imporsi nel difficile mondo dell'arte internazionale divenendo un modello per chi, agli albori della propria attività di gallerista, sogna di esportare la propria idea di arte, avendo l'opportunità di collaborare, da interlocutore privilegiato, con rilevanti istituzioni museali». La cerimonia di premiazione del 2020 è stata, inoltre, anticipata da un sentito ricordo di Ginevra Grigolo (1935-2019), fondatrice della Galleria Studio G7 di Bologna, gallerista che ha fatto «di passione lavoro, di lavoro vita». Nel 2022 è stato, infine, conferito il Premio ANGAMC 2021, non assegnato in precedenza a causa dell'emergenza sanitaria. A vincerlo, il compianto Antonio Tucci Russo (Studio per l'Arte Contemporanea, Torre Pellice e Torino) «per il suo costante lavoro di ricerca, la proposta artistica di alto valore culturale e lo straordinario impegno di promozione dell'arte contemporanea svolto in cinquant'anni di attività».

Il vincitore del Premio ANGAMC 2023 sarà reso noto nel mese di gennaio. La cerimonia di premiazione sarà aperta ai galleristi e ai visitatori di Arte Fiera. Per informazioni: T. +39 02 866737, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.angamc.com, www.facebook.com/angamc.official/, www.instagram.com/angamc_official/.

ANGAMC - Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea nasce nel 1964 ed è l'unica voce a livello nazionale a rappresentare la categoria e tutelare, in ogni sede, gli interessi morali, economici e culturali del settore, nei rapporti con le istituzioni, gli enti pubblici e altre parti sociali. L'attività e le iniziative dell'ANGAMC sono rivolte alla valorizzazione della professionalità dei galleristi, perseguendo costantemente traguardi ambiziosi, affinché il sistema dell'arte italiano diventi sempre più competitivo a livello internazionale. Gli interventi dell'ANGAMC sono finalizzati a trovare soluzioni efficaci ai principali problemi del settore in campo normativo, fiscale e contributivo, a garantire agli associati servizi di consulenza gratuita in ambito legale e amministrativo, ad organizzare eventi formativi riservati alle gallerie affiliate. In campo internazionale, l'ANGAMC aderisce a FEAGA - Federation of European Art Galleries Association.

 



 

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Linda Fregni Nagler Untitled (Priscilla with Macaw) #1 From the series News from Wonderland,2023. Stampa alla gelatina d’argento, 104 × 154 × 5 cm. Courtesy the artist and Galleria Monica De Cardenas Milano / Zuoz. Photo by Andrea Rossetti.

 

EXPOSED. Torino Foto Festival presenta EXPOSED PRELUDE 


Una serie di appuntamenti teaser realizzati in collaborazione con alcune delle principali istituzioni culturali della città di Torino.


In occasione di Artissima e della Torino Art Week, dal 3 al 5 novembre 2023 EXPOSED. Torino Foto Festival si presenta al pubblico con EXPOSED PRELUDE, una serie di appuntamenti teaser realizzati in collaborazione con alcune delle principali istituzioni culturali della città di Torino: una vera e propria anticipazione visiva della prima edizione del nuovo Festival Internazionale di Fotografia che, con il titolo New Landscapes – Nuovi Paesaggi si svolgerà a Torino dal 2 maggio al 5 giugno 2024 sotto la Direzione Artistica di Menno Liauw e Salvatore Vitale.

Rifacendosi a uno dei temi centrali nella tradizione fotografica italiana, EXPOSED propone una riflessione sull’evoluzione odierna del medium fotografico, delle sue dinamiche di mercato e delle principali sfide e cambiamenti del mondo dell’immagine, con l’obiettivo di rafforzare il profondo legame tra Torino e la fotografia.

In questo contesto, EXPOSED PRELUDE si presenta ai visitatori della settimana dell’arte torinese con una tre giorni di appuntamenti dedicati agli amanti della fotografia che permetteranno di avvicinare il pubblico ai temi centrali del Festival: i nuovi scenari, l’evoluzione dei linguaggi e delle prospettive contemporanee, le narrazioni del mondo e dei paesaggi che lo costituiscono.

Il primo appuntamento di EXPOSED PRELUDE è All These Fleeting Perfections [Tutte queste fugaci perfezioni], la mostra collettiva a cura di Domenico Quaranta realizzata in collaborazione con Artissima e con la partecipazione attiva di alcuni dei suoi espositori, che verrà ospitata dal 27 ottobre al 5 novembre 2023 nei rinnovati spazi della Biblioteca Geisser a Torino. L’evento di presentazione è in programma la mattina di venerdì 3 novembre, dalle 10.00 alle 13.00, benchè la mostra sia visitabile già dai giorni prima.

Anticipando alcune questioni che il festival approfondirà nella prima edizione del prossimo maggio, la mostra esporrà fotografie, video, installazioni e dipinti che indagano la dimensione del post-fotografico ossia quella complessa persistenza, nelle immagini, della rappresentazione di un modo di relazionarsi al reale di cui la fotografia è stata ed è tuttora l’espressione più nitida. Le “fugaci perfezioni” evocate dal titolo rappresentano, infatti, tutto ciò che, per qualche istante, ha contribuito a definire l’essenza stessa della fotografia, facendo i conti con la “nostalgia della fotografia” non come doloroso ritorno a un mezzo ormai obsoleto, ma come complessa e contraddittoria sopravvivenza di una funzione.

A dimostrazione della volontà del Festival di supportare concretamente la produzione di nuovi progetti fotografici, sabato 4 novembre alle ore 17.30 presso le Gallerie d’Italia di Torino si svolgerà la presentazione della prima edizione di EXPOSED Grant for Contemporary Photography, call for project a invito rivolta ad artisti internazionali per l’assegnazione di un premio di 20.000 euro e la produzione di una mostra nel 2024. La giuria – formata dai direttori artistici del Festival Menno Liauw e Salvatore Vitale, e da Antonio Carloni, Vicedirettore Gallerie d’Italia Torino, Davide Quadrio, Direttore del MAO Torino, Kateryna Radchenko, Curatrice di Odessa Photo Days, Mariama Attah, Curatrice associata presso Deutsche Börse Photography Foundation – annuncerà ufficialmente il vincitore tra i finalisti Mathieu Asselin, Mónica De Miranda, Lucas Foglia, Felicity Hammond e Carmen Wynant.

Infine, domenica 5 novembre 2023, in collaborazione con la direzione artistica di C2C Club to Club, la piattaforma fotografica FUTURES e lo studio di design Unstated, verrà presentata la video installazione Untitled#1 realizzata grazie al lavoro di oltre 100 fotografi emergenti. Il progetto fonde fotografia, video, immagini d’archivio e intelligenza artificiale, e sarà parte integrante del live set di Gang of Ducks, il collettivo di origine torinese che si esibirà sul palco del Duomo di OGR Torino nella serata finale del festival di musica avant pop.

Le collaborazioni attivate nell’ambito di EXPOSED PRELUDE sono parte integrante di una fitta rete di relazioni alla base del calendario di eventi promozionali che EXPOSED sta promuovendo in Europa dallo scorso luglio per raccontare il nuovo Festival Internazionale di Fotografia a un pubblico di addetti ai lavori e appassionati, e che trova a Torino il suo fulcro. Obiettivo del Festival è quello di essere una piattaforma per i cambiamenti in atto nel panorama fotografico internazionale, che fornisca una prospettiva unica sulla storia della fotografia e sui potenziali scenari futuri.

Prossimo appuntamento il 10 novembre all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi in occasione di PARIS PHOTO.

EXPOSED. Torino Foto Festival è promosso da Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT in sinergia con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e organizzato da Fondazione per la Cultura Torino.

 



 

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Premio Fondazione THE BANK per la pittura contemporanea in occasione di Art Verona


L’obiettivo è quello di sostenere e finanziare attraverso acquisizioni la ricerca e la produzione artistica di pittrici e pittori contemporanei


In occasione della 18esima edizione di ArtVerona, in programma dal 13 al 15 ottobre 2023, la Fondazione THE BANK - Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea lancia il "Premio Fondazione THE BANK per la pittura contemporanea", con l’obiettivo di sostenere e finanziare attraverso acquisizioni la ricerca e la produzione artistica di pittrici e pittori contemporanei, ma anche di far conoscere al pubblico interessanti artisti emergenti e mid-carreer, nuove tendenze e linguaggi della ricerca pittorica contemporanea.

La premiazione si terrà sabato 14 ottobre, alle ore 16.45, nell’Area Talk di ArtVerona (Padiglione 12).

L’opera vincitrice sarà selezionata, tra le proposte delle gallerie partecipanti alla manifestazione fieristica, da una giuria composta da Antonio Menon, Presidente della Fondazione THE BANK - Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea, Chiara Canali, critica d’arte, giornalista e curatrice indipendente, Daniele Capra, critico d’arte e curatore indipendente, Angelo Crespi, giornalista e critico d’arte, e Paolo Zanatta, Conservatore delle Collezioni della Fondazione THE BANK - Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea.

A seguire, sarà presentato il progetto editoriale "Storia della Pittura italiana contemporanea 1980-2020" a cura di Cesare Biasini Selvaggi, Segretario generale della Fondazione THE BANK - Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea, che sarà pubblicato da Skira Editore nella primavera 2025. Il libro intende svolgere e documentare per la prima volta nel panorama editoriale, con il supporto di 400 opere, uno studio sistematico sulla pittura italiana contemporanea dal 1980 a oggi, attraverso la produzione pittorica di oltre 300 pittori e pittrici degli ultimi quarant’anni. Perché la pittura in Italia, nonostante la sua lunga storia, ha continuato a rinnovarsi tra prospettive di sviluppo e di continuità. Pilastro centrale della pratica artistica, la pittura esercita un’attrazione longeva sui collezionisti e domina ancora il mercato dell’arte.

La Fondazione THE BANK - Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea è un’istituzione nazionale dedicata esclusivamente alla pittura contemporanea. Un centro di ricerca e di formazione specialistica con l’obiettivo di avvicinare all’arte italiana e internazionale un pubblico sempre più vasto. Istituita nel mese di agosto 2023 dal collezionista Antonio Menon, suo Presidente, la Fondazione è un’istituzione no-profit che ha le proprie radici nella raccolta d’arte conosciuta come The Bank, in quanto allestita all’interno di un’ex filiale della Banca Commerciale Italiana. Gli spazi di Bassano del Grappa (VI), trasformati nel 2019 in museo privato a seguito di un accurato intervento di archeologia industriale, sono oggi sede della Fondazione THE BANK.

Per maggiori informazioni sull’attività della Fondazione THE BANK - Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.fondazionethebank.org,
www.facebook.com/thebankcontemporaryartcollection, www.instagram.com/fondazione_the_bank