compagnia sieni foto 1 renato esposito 

 Compagnia Sieni, Renato Esposito

Virgilio Sieni  PARADISE NOW#PRATO al Centro Pecci

Una performance che coinvolge Prato e i suoi cittadini in un nuovo progetto dedicato alla relazione tra essere umano e natura.

Venerdì 23 luglio, ore 21.00 al Teatro all’aperto del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci - Ingresso libero

PECCI SUMMER la rassegna che per tutto il mese di luglio porta incontri e concerti nel teatro all’aperto del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, venerdì 23 luglio alle ore 21 si chiuderà con la perfomance Paradise Now#Prato, nuovo progetto di Virgilio Sieni dedicato alla relazione tra essere umano e ambiente.

Paradise Now#Prato è un rito condiviso in cui la danza riconduce a forme di bellezza, comunità e solidarietà; la performance sarà il momento conclusivo di Scuola di vicinato un percorso di creazione collettiva ideato dall’artista per Prato e i suoi cittadini, che si è sviluppato in una serie di incontri al Centro Pecci tra maggio e luglio 2021, sulla consapevolezza del corpo e sulle qualità del gesto nella relazione con la natura.

Paradise Now è la costruzione di un giardino attraverso un continuo scambiarsi gesti e piante. Un processo di ricerca su nuove forme di vicinanza con la natura e con gli altri.

Un gruppo di cittadini e di danzatori della Compagnia hanno praticato per un lungo periodo la vicinanza con le piante ricercando quella sensibilità che porta a nuovi gesti e posture, creando un gioco di prossimità, stabilendo nuove forme di contatto in cui sono le piante a dettare le regole. Lo spazio tattile generato da queste pratiche ha fatto emergere un modo condiviso di abitare il luogo.

“Il movimento e le forme di consapevolezza legate al gesto – dice Virgilio Sieni - rappresentano una dimensione inclusiva cruciale per equilibrare e ridefinire la complessità dell’agire nell’individualità e nella collettività, stimolando processi percettivi e cognitivi che accrescono facoltà umane e sociali”.

Il progetto di Prato si inserisce in quello più ampio, ideato dal coreografo, di Territori del gesto: un inedito contesto nazionale di formazione, creazione e sensibilizzazione artistica, basato su un continuum di esperienze che accomunano artisti e persone di tutte le età, abilità e provenienza. Con Territori del gesto Sieni realizza interventi artistici partecipativi legati ai linguaggi del corpo e della danza, con l’obiettivo di sensibilizzare le comunità sui temi della cura e della connessione tra corpo e luogo.

 

Paradise Now#Prato

Regia e coreografia: Virgilio Sieni

Collaborazione artistica e cura: Giulia Mureddu, Delfina Stella

Compagnia Virgilio Sieni: Jari Boldrini, Nicola Cisternino, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo, Giulio Petrucci

e con i partecipanti alla Scuola di vicinato

Musica eseguita dal vivo da: Lorenzo Faglioni, Giacomo Ferrigato, Andrea Lovo

Produzione: Elena Magini

Assistente: Camilla Vuolato

Produzione 2021: Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci; Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni

 

 




up21 

 

Assegnati i premi del concorso per giovani fotografi UP21

Promosso dal MUSEC e dalla Fondazione culture e musei di Lugano, in collaborazione con 29 ARTS IN PROGRESS gallery di Milano.

Presieduta dal fotografo tedesco Han Georg Berger, la giuria internazionale riunita al MUSEC ha scelto i quattro vincitori del premio UP21.

Le candidature giunte quest’anno a Lugano sono state oltre 160, con una netta predominanza di artisti asiatici. Dopo una prima selezione che ha individuato 17 finalisti, la giuria ha deciso all’unanimità di premiare quattro fotografi le cui opere saranno esposte al MUSEC dal 23 settembre 2021 al 21 febbraio 2022.

Il MUSEC dedicherà inoltre agli artisti vincitori un’agile pubblicazione nella quale saranno presentate le motivazioni della giuria e un profilo biografico e critico.

Sono risultati vincitori ex aequo del premio, consistente in una borsa di chf 5.000, il fotografo vietnamita Khanh Bui Phu e il giovanissimo fotografo siriano Mouneb Taim. Al terzo posto, anche qui ex aequo, si sono classificati il fotografo indiano Avinash Mishra e il cinese Li Zhang.

Il premio speciale assegnato dalla Artphilein Editions di Lugano, consistente nella pubblicazione di un prestigioso volume, è andato al fotografo vietnamita Khanh Bui Phu.

La giuria ha inoltre segnalato con una speciale menzione i due fotografi del Bangladesh Ahmed Rayhan e Shifat Shifatunnabi.

I VINCITORI 

Khanh Bui Phu (1987) ha presentato il progetto “Make a nomadic living on the water ecosystem”. Con grande intensità poetica e con un sapiente utilizzo dei contrasti cromatici il fotografo racconta la vita dei pescatori nomadi della Regione vietnamita di Lam Dong, che non riescono a stare al passo con lo stile di vita moderno, l’inquinamento ambientale, la deforestazione e l'erosione degli ecosistemi naturali che ne minacciano la base esistenziale. La giuria ha rilevato inoltre una forte carica narrativa e un linguaggio che senz’altro trova molte corrispondenze con la moderna letteratura del suo Paese.

04. 2021Khanh Bui Phu UP21 Magic net

Khanh Bui Phu UP21 Magic net

 

Il siriano Mouneb Taim (2001) ha presentato il progetto “War Notes”. Si tratta al contempo di un documento impressionante della vita quotidiana durante la recente guerra che ha insanguinato la Siria e di un messaggio lirico che il giovanissimo fotografo esprime sentendosi parte di una cultura ferita, non senza però una profonda nota di speranza che alla fine prende il sopravvento fra la distruzione.

 

06.2021Mouneb Taim UP21 War Notes

Mouneb Taim UP21 War Notes

 

Di grandissimo interesse il reportage “The Colors Empire” condotto dal fotografo indiano Avinash Mishra (1999) durante la celebre “cerimonia dei colori” di Mathura. Con un linguaggio fortemente orientato alla restituzione delle masse in movimento, l’artista, attraverso la scelta della fotografia in bianco e nero, trasforma la sostanza dei contrasti cromatici in una vivida rappresentazione dell’umanità e del senso religioso della vita.

05. 2021Avinash Mishra UP21 Colors of motion

Avinash Mishra UP21 Colors of motion

 

Li Zhang (1991) con il progetto “When I was a Child” conduce un’indagine introspettiva sulla sua infanzia rielaborando attraverso lo scanner e la macchina fotografica, vecchie immagini scattate dal nonno. In tal modo con un linguaggio venato da una sottile poesia, e grazie a una tecnica innovativa, accresce il valore e la capacità espressiva di una intima connessione generazionale costruendo un ponte visivo e stilistico fra gli anni ‘90 e il nostro tempo.

05. 2021Li Zhang UP21 When I was a Child

Li Zhang UP21 When I was a Child

MEMBRI DELLA GIURIA:

Hans Georg Berger – Fotografo, Eugenio Calini – Co-fondatore di 29 ARTS IN PROGRESS gallery, Francesco Paolo Campione – Direttore del Museo delle Culture di Lugano - MUSEC, Lorenza Castelli – Direttrice di MIA Photo Fair, Caterina De Pietri – Direttrice di De Pietri Artphilein Foundation,

Paolo Gerini – Presidente della Fondazione Ada Ceschin e Rosanna Pilone Giovanna Palandri – Cancelliere dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti Giovanni Pelloso – Giornalista e curatore d’arte.

Unpublished Photo intende segnalare a livello internazionale le principali tendenze della giovane fotografia d’arte, costituendo a Lugano un vero e proprio archivio della fotografia contemporanea, che troverà spazio accanto alla collezione ottocentesca e alla collezione di fotografia dell’Esotismo che il MUSEC già possiede.

Dal 2018 il progetto richiama giovani fotografi under 36 da tutto il mondo. Al termine dell’esposizione, le opere esposte entreranno a far parte delle collezioni del MUSEC, arricchendo così l’archivio fotografico che conta oggi oltre 40.000 opere dalla metà dell’Ottocento ai giorni nostri.

PARTNER

La De Pietri Artphilein Foundation di Lugano, organizzazione non-profit che sostiene la cultura e l’arte contemporanea con molteplici attività e iniziative valorizzando, in particolare, anche opere di giovani artisti. La Fondazione Ceschin Pilone di Zurigo ha lo scopo di diffondere la conoscenza delle culture dell’Estremo Oriente, sostenendo attività capaci di costruire solidi legami di collaborazione internazionale.


 




Olivier Mosset Untitled Unique 19661972 

Olivier Mosset, Untitled, Unique, 1966/1972

 

A painting is a painting is a painting – l’evoluzione della pittura alla Fondazione Dalle Nogare

Due incontri, tra luglio e agosto, vi porteranno alla scoperta di questo mondo affascinante.

Tornano i matinée bolzanini all’insegna dell’arte contemporanea presso la Fondazione Antonio Dalle Nogare: due incontri, tra luglio e agosto, vi porteranno alla scoperta di questo mondo affascinante.

A painting is a painting is a painting – l’evoluzione della pittura è il titolo del primo incontro che tratterà l'evoluzione della tecnica artistica per eccellenza negli ultimi decenni. La visita guidata speciale si svolgerà il 31 luglio alle ore 10.00 in lingua tedesca ed alle ore 11.30 in lingua italiana.

A seguire l’incontro, verrà proiettato in collaborazione con il film festival Lo schermo dell'arte il film Ettore Spalletti di Alessandra Galletta, che rivisita i temi trattati durante la visita. Il film andrà in riproduzione fino alle 18:00. Per chi non potesse venire in Fondazione, il film sarà disponibile online sul nostro sito web per 24h.

Sabato 31 luglio

ore 10.00 - visita guidata speciale in lingua tedesca

ore 11.30 - visita guidata speciale in lingua italiana

seguita da proiezione del film Ettore Spalletti

Per garantire la sicurezza di tutti i visitatori, la partecipazione all’incontro è solo su prenotazione (posti limitati), scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando al numero 0471 971 626. 

 




Campari20Soda Marco20Oggian 

 

 

Campari Soda presenta la prima opera NFT #senzaetichette

Marco Oggian reinterpreta l’iconica bottiglietta in quattro video innovativi.

Le video-opere, appartenenti all’innovativa corrente della crypto arte e realizzate dall’affermato artista sono state messe all’asta sul portale OpenSea.

Il ricavato derivante dalla vendita sarà devoluto a POLI.design, per supportare attivamente la formazione dei giovani talenti del design. Inoltre, per chiunque, sarà possibile scaricare e stampare dal sito camparisoda.it uno dei 32 frame di cui ciascun video è composto, a ricordare l’anno di nascita del brand.

Campari Soda sbarca nell’innovativo mondo degli NFT insieme a un artista d’eccezione, Marco Oggian, appartenente alla piattaforma di artisti Pocko. È stato possibile, infatti, acquistare tramite crypto valuta sul portale https://opensea.io/marco_oggian quattro riproduzioni di un’opera digitale in formato video composta da 32 frame (a ricordare l’anno di nascita del brand, 1932) che reinterpretano l’iconica bottiglietta. L’intero ricavato verrà devoluto a un’istituzione di rilievo come POLI.design – realtà di riferimento a livello internazionale per la formazione post-graduate in Design del Politecnico di Milano – con l’obiettivo di sostenere e stimolare la crescita dei giovani talenti nell’ambito del design. Ma non solo! Campari Soda, brand #senzaetichette per eccellenza, offrirà a chiunque lo desideri l’opportunità di scaricare dal sito web camparisoda.it - gratuitamente in formato PDF - uno dei 32 frame unici di cui ciascun video è composto. Un modo unico e davvero speciale per aprire a tutti le porte del mondo del design e di questa nuova tendenza.

Ultima frontiera dell’arte, le opere appartenenti alla crypto arte godono di una certificazione realizzata grazie alla tecnologia blockchain e sono acquistabili tramite valute digitali. La particolarità? Ogni opera è unica, in quanto registrata con gli ormai conosciutissimi NFT, acronimo di Non-Fungible Token. Campari Soda, già da tempo grande attore nel panorama del design, muove i suoi primi passi in questo nuovo ed entusiasmante universo in compagnia di un artista italiano, già molto noto anche in ambito internazionale: Marco Oggian.

Originario della provincia di Varese, Oggian ha visto i propri progetti artistici esposti nelle gallerie e mostre di Parigi, Barcellona, Londra, Berlino e Tokyo, oltre che pubblicati in più di 20 libri, spaziando dal design all’illustrazione, fino alla tipografia e fotografia. Marco è solito descrivere il proprio stile come semplice e d’impatto, con l’utilizzo di colori brillanti.

La collaborazione nasce con l’obiettivo di rafforzare, in un modo sempre più originale, il forte legame tra Campari Soda e il mondo del design, nato nel lontano 1932. In quell’anno, infatti, Davide Campari - imprenditore illuminato e grande appassionato di arte - creò il primo aperitivo monodose della storia e chiese al futurista Fortunato Depero di disegnare l’inconfondibile bottiglia a forma di calice rovesciato da 9,8 cl. Campari Soda è quindi da oltre ottant’anni simbolo di autenticità e di vicinanza autentica, priva di maschere e convenzioni sociali per legarsi ad altri individui che condividono uguali valori, sempre #senzaetichette.

Un progetto unico e speciale per sottolineare, ancora una volta, la volontà di Campari Soda di supportare giovani talenti appartenenti al variegato e sorprendente mondo del design, con uno sguardo sempre attento alle nuove tendenze.

CAMPARI GROUP

Campari Group è uno dei maggiori player a livello globale nel settore degli spirit, con un portafoglio di oltre 50 marchi che si estendono fra brand a priorità globale, regionale e locale. I brand a priorità globale rappresentano il maggiore focus del Gruppo e comprendono Aperol, Appleton Estate, Campari, SKYY, Wild Turkey e Grand Marnier. Il Gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell'industria degli spirit di marca. Ha un network distributivo su scala globale che raggiunge oltre 190 Paesi nel mondo, con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. La strategia del Gruppo punta a coniugare la propria crescita organica, attraverso un forte brand building, e la crescita esterna, attraverso acquisizioni mirate di marchi e business.

 

 




beyler 

  Ernst Beyeler, 1993. Photo: Kurt Wyss, Basel

 

In occasione del centenario della nascita di Ernst Beyeler

Uno dei principali galleristi del suo tempo, insieme a sua moglie Hildy ha fondato una delle più importanti collezioni di arte moderna al mondo.

Ernst Beyeler, fondatore della Fondation Beyeler, è nato il 16 luglio 1921. Come uno dei principali galleristi del suo tempo, insieme a sua moglie Hildy ha fondato una delle più importanti collezioni di arte moderna al mondo, che è ospitata dal 1997 alla Fondation Beyeler progettata dall'architetto italiano Renzo Piano. In qualità di cofondatore di Art Basel, Ernst Beyeler ha contribuito in modo significativo alla reputazione culturale internazionale di Basilea.

Ernst Beyeler è nato il 16 luglio 1921 a Basilea. Durante la sua formazione imprenditoriale e gli studi in economia e storia dell'arte, ha lavorato presso la libreria antiquaria “La Librairie du Château d'Art” di Oskar Schloss a Basilea, che ha rilevato nel 1945 e ribattezzata “Galerie Beyeler” nel 1952. negli anni successivi Ernst Beyeler organizzò nella sua galleria numerose mostre significative, ottenendo notevoli riconoscimenti internazionali. Ha stabilito strette amicizie con artisti come Pablo Picasso, Alberto Giacometti, Jean Dubuffet, Francis Bacon, Jean Tinguely, Robert Rauschenberg e Bridget Riley. Negli anni '80, Ernst Beyeler ha attirato una particolare attenzione in tutto il mondo con due mostre di scultura allestite sotto il titolo "La scultura nel XX secolo", che riunisce circa 200 opere da Auguste Rodin a Richard Serra nel Wenken Park di Riehen nel 1980 e 220 opere di Antoine Bourdelle a Joseph Beuys nel Parco Merian di Basilea nel 1984.

In più di cinquant'anni, Ernst e Hildy Beyeler hanno creato una delle più rinomate collezioni di arte moderna. Oggi la collezione della Fondation Beyeler conta più di 400 opere d'arte moderna e contemporanea. Copre l'impressionismo e il post-impressionismo, con opere di Paul Cézanne, Vincent van Gogh e Claude Monet, il cubismo con Pablo Picasso (che occupa una posizione chiave nella Collezione Beyeler) e Georges Braque, oltre a importanti gruppi di opere di Joan Miró, Piet Mondrian, Henri Matisse, Alberto Giacometti e Paul Klee. L'espressionismo americano è fortemente rappresentato da Mark Rothko e Barnett Newman. La portata e la reputazione della collezione hanno continuato a crescere con nuove acquisizioni da parte di artisti famosi come Louise Bourgeois, Marlene Dumas, Jenny Holzer, Roni Horn, Gerhard Richter, Philippe Parreno o Wolfgang Tillmans. L'eccezionale qualità della collezione può attualmente essere sperimentata nella mostra “Natureculture”, in mostra fino al 21 settembre.

Per dare un più ampio accesso al pubblico alla collezione, nel 1997 la Fondation Beyeler ha aperto a Riehen in un edificio progettato da Renzo Piano. Ernst e Hildy Beyeler avevano una visione chiara: la Fondation Beyeler doveva essere un museo aperto e vivo, in grado di suscitare entusiasmo per l'arte in un vasto pubblico. Oggi la Fondation Beyeler è il museo d'arte più visitato della Svizzera ed è considerato uno degli spazi d'arte più belli del mondo. L'otto milionesimo visitatore è atteso nei prossimi giorni. La Beyeler-Stiftung sta già pianificando un progetto di ampliamento progettato dall'architetto svizzero Peter Zumthor nell'adiacente Iselin-Weber Park.

Come cofondatore della fiera d'arte Art Basel, Ernst Beyeler ha svolto un ruolo chiave nel trasformare Basilea in uno dei più importanti luoghi di incontro internazionali del mondo dell'arte. Ernst Beyeler ha quindi sempre combinato un profondo legame con la sua città natale con una visione altamente internazionale. Accanto alla sua passione per l'arte, la natura e la tutela dell'ambiente erano una delle sue maggiori preoccupazioni; nel 2001, lui e sua moglie Hildy hanno fondato la Fondazione “Art for the Tropical Forests”.

Per celebrare il centenario della sua nascita, il prossimo anno una nuova pubblicazione fornirà una panoramica completa della vita di Ernst Beyeler, con aneddoti e immagini dal nostro archivio. Nel 2022, la Fondation Beyeler festeggerà il suo 25° anniversario con un ricco programma di eventi.

 

 




BOLZNAO20DANZA 

 

Per il Festival Bolzano Danza "Olivier Dubois" alla Fondazione Antonio Dalle Nogare

La Fondazione ospiterà per la prima volta il festival Bolzano Danza. Il rinomato coreografo francese, presenterà la sua perfomance Prêt à baiser, creata nel 2021 per il Musée d'art moderne di Parigi.

Quest'anno la Fondazione Antonio Dalle Nogare ospiterà per la prima volta il festival Bolzano Danza. Olivier Dubois, rinomato coreografo francese, presenterà la sua perfomance Prêt à baiser, creata nel 2021 per il Musée d'art moderne di Parigi.

Ripresa appositamente per questa edizione del festival alla Fondazione Antonio Dalle Nogare il 21 luglio alle ore 21.00 con Dubois protagonista insieme al danzatore italiano Nicola Manzoni, Prêt à baiser è coreografato sulla Sagra della primavera di Igor Stravinsky arrangiata da François Caffenne. Una performance in cui l'attesa, la tensione, la conquista, la seduzione diventano rito, su una panchina velata di luce.

La partecipazione alla performance è gratuita previa prenotazione. La Fondazione offrirà una visita guidata a partecipanti interessati come anteprima dello spettacolo alle ore 19.30. Per ulteriori informazioni e per la prenotazione a Prêt à baiser vi preghiamo di consultare il sito del festival.