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Prossimi appuntamenti al GAMeC 

Il progetto espositivo realizzato dall'artista Matteo Nasini a cura di Beatrice Audrito.

GAMeC PER ART2NIGHT 

Sabato 6 luglio alle ore 20.30 sarà presentata al pubblico Terza Stanza (2010-2019), opera d’arte permanente ideata da Margherita Moscardini (Donoratico, 1981) per il concorso Qui l’Arte è di casa indetto dal Comune di Bergamo.

Terza Stanza sarà attivata per la prima volta dall'artista attraverso la proiezione della sua opera video The Fountains of Za’atari (2017-2019) e il coinvolgimento dei residenti del quartiere di Longuelo, grazie alla collaborazione con l’artista Tea Andreoletti (Gromo, 1991).

L’evento è il primo di una serie parte del progetto Incontri a cura di Francesca Ceccherini e Stefano Scandella, che favorirà occasioni di confronto e libera espressione legate alla presenza dell’opera nella piazza.

Sede: Via Bellini (Piazza della Ciminiera).
Bergamo - Quartiere di Longuelo

Parco Goisis di Bergamo

Nuovo appuntamento con le attività pensate dalla GAMeC per gli spazi all’aperto del Parco Goisis di Bergamo. Tante le proposte per bambini condotte dal nostro staff di educatori museali, alla scoperta delle mostre in corso nelle sale della Galleria.

7 luglio dalle ore 14:30 alle 18:30
LIBERA gli oggetti!
Progettato da Chiara Giupponi

Laboratorio ispirato alle curiose e fantastiche modalità con cui gli artisti hanno trattato gli oggetti accumulandoli, impacchettandoli, usandoli per creare trasformazioni magiche.

Attività gratuita; non è necessaria la prenotazione.

Sede: Parco Goisis
Via Angelo Goisis – Bergamo

 

 

 

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KEZIAT tra il Kimonos Art Center di Paphos e il Macro di Roma

Il terzo ciclo espositivo Introspective di Keziat prosegue alla conquista di nuovi spazi culturali e interdisciplinari.

Il terzo ciclo espositivo Introspective di Keziat prosegue alla conquista di nuovi spazi culturali e interdisciplinari. Dopo Johannesburg (Sudafrica) presso il prestigioso The Centre for the Less Good Idea di William Kentridge e la personale a cura di Mary J. Sollway presso la galleria Via Umbria a Washington Dc (USA), una nuova personale vedrà l’artista al Kimonos Art Center di Paphos (Cipro) in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Nicosia. In esposizione le ultime opere realizzate con la biro, strumento identificativo di Keziat. Il segno lasciato dall’inchiostro, ossessivo e intricato, rievoca l’idea del pensiero che si forma nella nostra mente, del ricordo offuscato, del sogno che riaffiora in superficie svelando in maniera surreale la realtà contemporanea.

Presso il Kimonos Art Center di Paphos l'opening il 2 luglio alle ore 20.00 visibile fino al 11 luglio. In occasione del finissage (11 luglio 2019) Keziat si esibirà nella performance Music for your eyes con il violinista Luca Ciarla.

Subito dopo la personale a Cipro, l’artista tornerà in Italia, questa volta al Macro Museo di arte contemporanea dal 16 al 21 luglio, precisamente nella Sala Media con un progetto centrato sul disegno, la video arte e l’installazione: In_visible. Illusioni ottiche e percettive della realtà distorta in tutti gli aspetti del quotidiano. Un mondo fluido, irreale e perennemente in movimento quello di Keziat, che genera sensazioni, percezioni, ricordi, visioni possedute da un’energia primitiva. Il progetto è principalmente installativo e site specific in cui disegni su tela e video proiezioni su superfici in trasparenza dialogano tra loro e diventano veicoli attraverso cui le emozioni si muovono.

In_visible ovvero "nel visibile” non è che una narrazione senza sosta del nostro spazio intimo, dell’interiorità, disordinata, folle, nostalgica, stravolta e talvolta schiava delle strutture sociali e tecnologiche che ci rendono omologati. In_visible è quindi un invito a riappropriarsi di tutto ciò che non vediamo con gli occhi ma che bisogna sentire educando e allenando ogni giorno il nostro senso più profondo.

Durante i giorni di esposizione del progetto In_visible Keziat darà vita a un'opera in loco, interagendo con altri artisti e con il pubblico che diverrà parte integrante della performance.

 

 

 

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Cramum annuncia i finalisti della 7^ edizione del Premio Cramum

Le opere dei finalisti insieme a quelle di 10 artisti di fama internazionale faranno parte della mostra “Il cielo sopra di me e dentro di me che cosa?”

Cramum annuncia che i finalisti della 7^ edizione del Premio Cramum– per l’arte contemporanea in Italia – sono 12 e sono:
Daniela Ardiri, Ludovico Bomben, Yinglu Chen, Federica Cipriani, Cristina Cusani,  Alessandro di Massimo, Luca Marignoni, Miriam Montani, Niccolò Moronato, Antonella Romano, Federico Polloni, Sio Takahashi. 

Il vincitore/La vincitrice sarà nominato/a il 14 settembre a Villa Bagatti Valsecchi di Varedo in occasione dell’inaugurazione della mostra “Il cielo sopra di me e dentro di me che cosa” a cura di Sabino Maria Frassà. Le opere dei finalisti saranno esposte fino al 6 ottobre al fianco di quelle di 10 artisti di fama e fuori concorso: Laura de Santillana, Aldo Grazzi, Elena Modorati, Leonardo Nava, Francesco Pignatelli, Fiorenzo Rosso, Aldo Runfola, Paolo Scirpa, Andreas Senoner, Davide Tranchina.
La selezione è stata completata dal direttore della 7^ edizione del premio CRAMUM Sabino Maria Frassà, sentiti i rappresentati degli enti promotori: Fondazione Cure Onlus – patron del premio – con il Comune di Varedo e con la Fondazione Versiera 1718, rappresentati nella Giuria dall’architetto Isabella Maffeis. Il Premio ha ottenuto il patrocinio di Veneranda Fabbrica del Duomo, Istituto Confucio Università degli Studi di Milano, Studio Museo Francesco Messina. Il Premio ha infine ottenuto il supporto di Ventura Projects ed Enoagriturismo Giacinto Gallina.

Il Comitato Scientifico, cuore della giuria del Premio Cramum, decreterà il vincitore/la vincitrice il giorno dell’inaugurazione. Oltre agli artisti fuori concorso fanno parte del Comitato noti galleristi, giornalisti, collezionisti e intellettuali: Ettore Buganza, Cristiana Campanini, Paola Capata, Antonella Cattani, Camilla Delpero, Riccardo Fausone, Maria Fratelli, Federico Giannini, Giuseppe Iannaccone, Rose Ghezzi, Angela Madesani, Isabella Maffeis, Emanuele Magri, Achille Mauri, Fiorella Minervino, Giovanni Monzon, Annapaola Negri-Clementi, Rischa Paterlini, Iolanda Ratti, Fulvia Ramogida, Michela Rizzo, Elisabetta Roncati, Mario Francesco Simeone, Alba Solaro, Caterina Tognon, Francesca Tribó, Lorenzo Uggeri, Nicla Vassallo, Giorgio Zanchetti. Al voto non prenderà parte il Direttore del Premio, tranne in caso di pari merito.

Infine, come previsto dal Bando, il Direttore Artistico, constato l’elevato numero di artisti iscritti (oltre 80) e l’elevata qualità dei progetti proposti, ha voluto nominare anche 9 “Artisti in Evidenza”. Gli “Artisti in Evidenza” non sono tra i finalisti del Premio, ma data la qualità dell’opera candidata, avranno il proprio lavoro pubblicato nel libro del Premio Cramum 2019, che sarà anch’esso presentato in occasione dell’inaugurazione della Mostra il 14 settembre. I 9 “Artisti in Evidenza Cramum 2019” sono: Federico Borroni, Riccardo Carnaghi, Jingge Dong, Maria Geraci, Elisa Giuliani, Monica Mazzone, Giulia Nelli, Giulio Saverio Rossi, Alessandro Simonini.

Per il secondo anno consecutivo la splendida Villa Bagatti Valsecchi di Varedo è stata selezionata per ospitare la mostra e la fase finale del Premio CRAMUM. Ciò è reso possibile grazie al generoso lavoro e sforzo sia del Comune di Varedo sia della Fondazione La Versiera 1718. Come ricorda Isabella Maffeis, Presidente della Fondazione La Versiera 1718: “Siamo onorati di legare il nome della Villa Bagatti Valsecchi al futuro dell’arte in Italia. Siamo del resto convinti che l’arte e la cultura possano creare ponti e relazioni tra diverse generazioni, tempi e persone”.
Aggiunge Cristina Rita Tau,  Assessore al Commercio e Servizi Ricreativi e Culturali del Comune di Varedo: “L’Amministrazione comunale di Varedo è entusiasta di collaborare per il secondo anno consecutivo nell’accogliere CRAMUM, con la preziosa condivisione della Fondazione La Versiera 1718, nella prestigiosa cornice di Villa Bagatti Valsecchi. Questo progetto rappresenta il felice connubio fra spiritualità e capacità creativa con l’obiettivo di scoprire e sostenere giovani talenti. Ringraziamo l’artefice di questa importante iniziativa, Sabino Maria Frassà, per aver condiviso con noi questa visione della vita attraverso l’arte, il pensiero, gli interrogativi più profondi.”

 

 

 

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 Neural Mirror, Cristina Vatielli, Fondazione Carla Fendi a Spoleto 62

 

Neural Mirror: l’evoluzione delle Intelligenze Artificiali nell’installazione della Fondazione Carla Fendi

Presso l’ex Chiesa della Manna D’Oro apre l’installazione Neural Mirror, che porta la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale in ambito artistico e di ricerca.

La Fondazione Carla Fendi, in occasione del Festival dei 2Mondi di Spoleto, continua il suo percorso nella Scienza inaugurato con successo nel 2018. «La Fondazione» spiega la Presidente Maria Teresa Venturini Fendi «esplora quest’anno le astrazioni scientifiche dell’Intelligenza Artificiale e le applicazioni pratiche della Robotica. Non c’è aspetto del nostro quotidiano, infatti, che non sia toccato dall’Intelligenza Artificiale e affollato da presenze robotiche, anche se non ne abbiamo ancora la totale consapevolezza».

Domenica 30 giugno alle 10 presso l’ex Chiesa della Manna D’Oro apre l’installazione Neural Mirror, che porta la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale in ambito artistico e di ricerca. Neural Mirror, a cura dello studio di interaction design Ultravioletto per Fondazione Carla Fendi, resterà aperta al pubblico fino al 14 luglio.

Oggi le AI sono in grado di percepire l’ambiente che le circonda, decodificare le emozioni e riconoscere le generalità delle persone che incrociano sul loro raggio d’azione. Il loro obiettivo è quello di raggiungere il livello di perfezione della mente umana, macchina meravigliosamente complessa formata da un tessuto neuronale costellato da una miriade di contatti.

A questa tecnologia si ispira l’installazione: in un ambiente immersivo in continua evoluzione, il visitatore diventa un flusso d’informazioni interpretato e messo in scena dalla AI che ne rielabora l’immagine in tempo reale, trasformandola in un Alter Ego digitale. La figura umana viene scansionata e trasformata in una nuvola di punti tramite un algoritmo di Face Recognition. Il corpo diventa un flusso di dati, sesso, riferimenti demografici, stato emozionale, che prendono forma e significato nella mente della AI.

Un riflesso virtuale, nel flusso dei big data, che va oltre la distinzione tra artificiale e naturale e che torna ad essere concreto attraverso la tangibilità di un segno grafico stampato. Quello che vediamo nell’interfaccia specchiante è l’interpretazione di noi stessi da parte della macchina, il nostro corpo reinventato, da essere biologico ad avatar digitale.

Neural Mirror vuole esplorare il riflesso umano nell’occhio delle macchine e visualizzare l’attimo esatto in cui iniziano a percepire e interpretare la realtà. Infatti la percezione è uno degli aspetti fondanti nell’ambito di ricerca dell’interazione uomo-robot, con essa, calcolatori sempre più performanti, hanno la possibilità di comprendere il nostro mondo. Dove sono e quali sono le caratteristiche degli oggetti animati e inanimati presenti nello spazio, come interagiscono e quali relazioni semantiche scaturiscono, sono solo alcune delle possibilità dell’Intelligenza Artificiale di Neural Mirror.

Nella giornata di apertura dell’installazione il pubblico potrà assistere al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi alla performance Ecce Robot, una narrazione integrata tra arte e scienza con: il guru di Silicon Valley Jaron Lanier, ideatore della definizione di realtà virtuale; le attrici Valeria Golino e Valentina Cervi che leggeranno il racconto Sogni di Robot di Isaac Asimov; due video d’autore, uno del musicista Nigel Stanford e uno del regista Gabriele Gianni.

A seguire sarà conferito il Premio Carla Fendi, giunto alla sua ottava edizione, a due eccellenze femminili della Soft Robotica italiana: Cecilia Laschi, dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna di Pisa, e Barbara Mazzolai, direttrice del centro di Micro-BioRobotica dell’IIT di Pontedera.      

 

 

 

 

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WopArt Work on Paper Fair - Quarta edizione della fiera internazionale dedicata alle opere d’arte su carta

Sei aree tematiche, tre mostre e un ricco programma di eventi e talk, dal 19 al 22 settembre a Lugano.

Con 7000 mq di esposizione, 6 aree tematiche, 3 mostre e un ricco programma di eventi e talk, dal 19 al 22 settembre, il Centro Esposizioni Lugano si prepara ad accogliere la quarta edizione di WopArt - Work on Paper Fair, la fiera internazionale dedicata alle opere d’arte su carta fondata da Paolo Manazza.
 
Nata a Lugano nel 2016, in tre anni di attività la fiera è cresciuta esponenzialmente, accogliendo sempre maggiori adesioni da parte di gallerie nazionali e internazionali, e dimostrando la naturale propensione alla crescita di un format fieristico rivolto a un segmento di mercato che ha ormai conquistato un interesse a livello globale.
 
Per la quarta edizione, che si svilupperà per la prima volta su 7000 mq - l’intera superficie espositiva dei padiglioni fieristici - gli espositori scelti da un comitato scientifico presieduto da Paolo Manazza, pittore e giornalista specializzato in economia dell’arte, e da Mimmo Di Marzio, giornalista, critico e curatore d’arte contemporanea, presenteranno un ampio panorama di opere realizzate su supporto cartaceo che spazieranno tra stili, linguaggi ed epoche differenti, garantendo una proposta varia e trasversale.
Tra le novità di quest’anno, la collaborazione tecnico-organizzativa con il gruppo BolognaFiere Spa, primo in Italia per fatturato realizzato all’estero con oltre 80 manifestazioni in tutto il mondo, e il determinante apporto di Alberto Rusconi, imprenditore e collezionista di fama internazionaleche ha deciso di investire nel progetto di WopArt.
 
Dopo il successo delle prime tre edizioni, il format della fiera si rinnova e arricchisce, presentando quest’anno una proposta artistica suddivisa in sei sezioni.

La sezione MODERN & CONTEMPORARY, a cura di Mimmo Di Marzio, esporrà capolavori dal Novecento ai giorni nostri, mentre OLD MASTER, curata da Marco Riccomini, porterà in fiera alcuni prestigiosi lavori dei più grandi maestri del passato.
Luca Zuccala curerà DIALOGUES, mettendo a confronto artisti di generazioni e stili differenti, ed EMERGENT, dedicata a giovani gallerie con progetti e artisti internazionali.
La sezione PHOTOGRAPHY, curata da Walter Guadagnini, amplierà la proposta espositiva portando in fiera opere di fotografi di fama internazionale ed esperimenti di giovani promesse.
Infine, la sezione PROJECT SPACE sarà curata da Marco Roberto Marelli e presenterà il progetto International Laser Print Show che prevede la partecipazione di importanti projects space provenienti da tutto il mondo, selezionati e coordinati da Dario Moalli in collaborazione con un team di curatori internazionali. Le attualissime tematiche attivate dai project space saranno approfondite attraverso un ricco public program volto a coinvolgere il pubblico, mettendolo in dialogo con importanti operatori di settore legati a queste realtà.
 
Ulteriore novità di questa edizione è la possibilità per tutti gli espositori di presentare nel proprio stand fino a tre opere su supporto non cartaceo, con l'invito a privilegiare dipinti, oggetti o sculture esposti insieme al bozzetto preparatorio su carta: un modo ulteriore di valorizzare i work on paper, riconoscendone il ruolo di interpreti dello spirito poetico e germinale del linguaggio degli artisti.
 
Anche quest’anno la fiera offrirà al suo pubblico un ricco programma di eventi e iniziative collaterali, tra cui quattro mostre organizzate all’interno del polo fieristico.
 
ALL'ORIGINE DELLA CARTA: CINQUE PAPIRI DAL MUSEO EGIZIO DI FIRENZE è la mostra organizzata da Giorgio Piccaia e Maria Cristina Guidotti con il supporto di Corrado Basile, insieme alla Direzione Culturale di WopArt e con la collaborazione del Comune di Lugano, che affronterà il tema della storia della carta e della scrittura, esponendo per la prima volta a Lugano cinque papiri affidati in prestito dal Museo Egizio di Firenze.
LUIGI PERICLE. L’ALCHIMISTA PITTORE, a cura di Mimmo di Marzio e Paolo Manazza, presenterà invece un nucleo inedito di opere su carta dell’artista svizzero Luigi Pericle Giovannetti (Basilea, 1916 – Ascona, 2001), vissuto per molti anni in isolamento artistico e meditativo e di recente riscoperto dalla critica grazie all’importante retrospettiva presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia.
E ancora, all’interno dell’esclusiva VIP LOUNGE realizzata per il secondo anno in collaborazione con la Maison Suisse d'Horlogerie Eberhard & Co. affiancata dalla prestigiosa Orologeria Mersmann, verranno esposte cinque sculture della serie GLI OROLOGI MOLLI di Salvador Dalì grazie a Dalì Universe, società specializzata nella custodia e valorizzazione del lavoro dell’artista e che gestisce una delle più grandi collezioni private al mondo di opere d’arte di Dalì.
Infine, l'area talk di WopArt sarà il palcoscenico di una suggestiva esposizione di installazioni del fotografo di moda Bob Krieger, con una serie di opere selezionate dalla preziosa collezione privata dell'artista. La mostra, intitolata LOVE e curata da Mimmo di Marzio, rappresenta un excursus nel vasto immaginario di uno dei protagonisti della travolgente stagione di successi della moda italiana nel mondo.
 
Nei tre giorni di apertura la fiera presenterà CONVERSATIONS, un programma di incontri con artisti, galleristi, collezionisti e professionisti del settore, a cura di Mimmo Di Marzio e Luca Zuccala. Per questa edizione i talksi svilupperanno attorno ai tre temi espressi dalla campagna di comunicazione che accompagna la fiera: The Democracy of Paper, The Biodiversity of Papere The Flavours of Paper.
L’Area Talk sarà inoltre a disposizione dei professionisti coinvolti nella realizzazione della fiera che potranno concordare insieme ai curatori un momento a loro dedicato per la programmazione di conversazioni specifiche sul mondo dei work on paper.
 
Da lunedì 16 a domenica 22 settembre Lugano sarà lo scenario di inaugurazioni, mostre, eventi e aperture speciali in spazi pubblici e privati, una vera e propria Art Week il cui epicentro sarà la fiera WopArt, che in questo modo vede confermato il proprio ruolo di riferimento culturale per la città e per il mondo dell’arte nazionale e internazionale.
 
WopArt è organizzata da Wopart Executive Sagel, con il patrocinio della Città di Lugano.
Sponsor: BNP Paribas, Colombo Experience, Eberhard & Co, Helvetia, Mersmann, Nagel e Swiss Diamond Hotel
Main media partner: La Lettura – Corriere della Sera, RSI Radio Televisione Svizzera, New York Times
Media partner: Il Giornale dell’Arte, Frieze, Artnet, Apollo, Exibart, Artslife, Corriere del Ticino
 
Comitato d'Onore: Marco Borradori, Nicola Carraro, Francesco Casoli, Laura Colnaghi, Stefano Cordero di Montezemolo (Presidente), Elio Cosimo Catania, Giorgio Fossa, Liliana Guidetti, Dora Invernizzi, Sir Owen Jones, Bob Krieger, Sergio Mantegazza, Ernesto Mauri, Micaela Goren Monti, Carlo Pesenti, Livia Pomodoro, Alberto Rusconi, Mariela Schwarz Montiel, Lucio Stanca, Salvatore Trifirò, Maria Luisa Trussardi.

 

 

 

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INCROCI - Luca Massimo Barbero incontra il pubblico alla Collezione Peggy Guggenheim

Un ciclo di appuntamenti che coinvolge artisti, studiosi, curatori e scrittori chiamati a raccontare storie inedite riguardanti Peggy Guggenheim e la sua collezione.

Incroci è un ciclo di appuntamenti che coinvolge artisti, studiosi, curatori e scrittori chiamati a raccontare storie inedite riguardanti Peggy Guggenheim e la sua collezione. Gli incontri si svolgono due volte al giorno, alle 11 e alle 15, nelle sale della Collezione Peggy Guggenheim. La partecipazione è compresa nel biglietto d’ingresso al museo e non è necessaria la prenotazione.

Luca Massimo Barbero, storico dell’arte e curatore, Giovedì 20 giugno, ore 11 (in inglese) e ore 15 (in italiano)

Nei 30 anni tra il 1949 e il 1979 Peggy Guggenheim vive a Venezia circondata da artisti e intellettuali locali e internazionali che frequentano la sua casa e conoscono la sua collezione. Luca Massimo Barbero, Direttore dell’Istituto di Storia dell’arte della Fondazione Giorgio Cini e Curatore associato della Collezione Peggy Guggenheim, offrirà un’ampia panoramica della scena culturale e artistica della Venezia di quegli anni, concentrandosi sugli artisti veneziani che gravitavano attorno a Palazzo Venier dei Leoni. 

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Luca Scarlini

Scrittore, drammaturgo, performer e storyteller 

12 settembre 
 

Nino Migliori 

Fotografo

26 settembre
 

Maria Luisa Frisa

Critica e curatrice

10 ottobre
 

Tiziano Scarpa 

Scrittore

24 ottobre

Incroci rientra nei Public Programs

La continuità di una visione, realizzati con il sostegno della Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz.