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Due appuntamenti al MIDeC: "È Sempre l’Ora del Tè" e "Progetto focus di Samuele Bonomi"

Per la prima iniziativa del calendario espositivo 2019  presenta un’articolata indagine della cultura del tè e in contemporanea anche un progetto sull’operato di emergenti italiani e stranieri, interpreti attuali della pratica ceramistica. 

Il primo Appuntamento è un progetto e mostra a cura di Lorenza Boisi: È sempre l'ora del tè, visitabile dal 31 marzo al 26 maggioInaugurazione domenica 31 marzo h 11,30.

Per la prima iniziativa del calendario espositivo 2019, MIDeC presenta un’articolata indagine della cultura del tè, nelle sue diverse accezioni culturali e significati socio-rituali. La mostra, curata da Lorenza Boisi, raccoglie una selezione di opere ceramiche di cinque autori contemporanei che, in un approccio estremamente libero e sperimentale, avvicinano la tematica del “servizio da tè” o delle sue parti, secondo logiche ed esigenze formali che percorrono trasversalmente il Fare ceramistico, avvicinando il pubblico ad un’esperienza eterogenea di conoscenze, tecniche e stili, comprendendo tradizioni desunte dalla storia occidentale e da quella orientale, attingendo alla qualità di un operato sapiente che si muove dalla tradizione del colaggio, attraverso un uso rinnovato della porcellana, della paper clay, delle terre e del Raku, in una commistione suggestiva di intenti che dipartono dall’uso quotidiano, nel rispetto ergonomico, per giungere ad una dimensione del design di pezzo unico, che infrange la norma dell’usabilità per farsi affermazione liminale e scultorea.

 

Il secondo appuntamento: Samuele Bonomi - focus. Dal 31 marzo al 26 maggio. Inaugurazione domenica 31 marzo h 11,30

 

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Con Samuele Bonomi, MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico inaugura il progetto focus, un calendario di concentrato sull’operato di emergenti italiani e stranieri, interpreti attuali della pratica ceramistica. 
Una sala dedicata ad un unico autore, precisamente una “lente focale” che concentra una riflessione sul lavoro, la ricerca, lo stile e le innovazioni di interessanti figure del panorama ceramistico del Presente. 
Samuele Bonomi, invitato da Lorenza Boisi, offre un estratto della sua produzione recente – vasi globulari e gioielli ceramici che riuniscono, in un profilo di squisita eleganza formale, preziosa fragilità ad un sentimento di misteriosa compostezza, conferendo, come ne disse Matteo Zauli, direttore del Museo Carlo Zauli di Faenza: “… nuovi e profondi significati concettuali ad un oggetto…”.  Partecipano alla mostra con opere inedite: Roberto Castellano, Luciana Grazia Menegazzi – M’I Lumina, Alice Reina – BIANCODICHINA, Manifattura Sottosa6 maggurazione domenica 31 marzo h 11,n Samuele Bonomi, MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico inaugura il progetto focus, un calendario di concentrato sull’operato di emergenti italiani e stranieri, interpreti attuali della pratica ceramistica.


 

 

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Luca Bertolo. I baffi del bambino - Scritti sull'arte e sugli artisti 

Un libro che raccoglie i testi sull’arte che Luca Bertolo, ormai da vent’anni, affianca alla sua attività di pittore.

I baffi del bambino – Scritti sull’arte e sugli artisti è un libro che raccoglie i testi sull’arte che Luca Bertolo, ormai da vent’anni, affianca alla sua attività di pittore. L’autore si confronta con dei nuclei tematici ben precisi, come il rapporto tra arte e politica o lo statuto della pittura contemporanea nel contesto di un’arte che si suppone postmediale, riflettendo allo stesso tempo sulla crisi attuale della critica d’arte. Questi temi vengono variamente declinati da Bertolo attraverso i ritratti di artisti della sua generazione, le recensioni delle mostre e riflessioni teoriche più generali, restando sempre fedele all’urgenza di mostrare in controluce gli aspetti essenziali della propria pratica artistica.

Il libro è accompagnato da un testo introduttivo di Davide Ferri, Scrivere e dipingere e dall’inedito La passione del rettangolo, di Tiziano Scarpa.

Programma di presentazioni al pubblico

Giovedì 28 marzo: Bologna, MAMbo - ore 18.30

Con l'autore, Lorenzo Balbi (direttore artistico MAMbo) Davide Ferri (curatore indipendente, insegna all'Accademia di Belle Arti di Rimini e all'Accademia di Belle Arti di Bologna) e Simone Menegoi (direttore di Arte Fiera e curatore indipendente).

Mercoledì 3 aprile: Milano, Libreria Verso - ore 19.00

Con l'autore, Cecilia Guida (curatrice indipendente, insegna all'Accademia di Belle Arti di Brera) e Giulio Ciavoliello (insegnante all'Accademia di Belle Arti di Brera) .

Mercoledì 17 aprile: Firenze, Museo Novecento - ore 18.00

Con l'autore, Sergio Risaliti (direttore artistico Museo Novecento e curatore indipendente), Michele Dantini (storico dell'arte e scrittore, insegna all'Università per Stranieri di Perugia e a IMT,  Scuola di Alti Studi Lucca), Flavio Favelli (artista).

Domenica 5 maggio: Torino, Galleria Norma Mangione - ore 11.30

Con l'autore, Elena Volpato (curatore e conservatore presso GAM di Torino) e Francesco Barocco (artista)

Luca Bertolo è pittore. Ha vissuto a Milano, San Paolo, Londra, Berlino e Vienna. Dal 2015 insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Tra le numerose mostre in istituzioni pubbliche e private si segnalano: “Luca Bertolo”, Mart, Rovereto (2018); “Se non qui dove”, MAN, Nuoro (2017); “Oltreprima”, Fondazione del Monte, Bologna (2017), “Le Belle Parole”, SpazioA, Pistoia (2017); “Everybody Is Always Right”, Arcade, Londra (2017); “If Anything”, Marc Foxx, Los Angeles (2016); “Recto Verso”, Fondazione Prada, Milano (2015); “Il metodo. Ci interessa il metodo”, GAM, Torino (2014); “Figura 2: natura morta”, GNAM, Roma (2013); “La figurazione inevitabile”, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (2013); “A Painting Cycle”, Nomas Foundation, Roma (2012). I suoi testi sono apparsi su cataloghi monografici e riviste, tra cui «Flash Art», «Il Giornale dell’Arte», «Exibart», «Artribune», «Warburghiana», «doppiozero», «Le parole e le cose», «ATP Diary».

 

Scheda del libro

Luca Bertolo, I baffi del bambino. Scritti sull’arte e sugli artisti

Fabula picta 

Arte, Critica e storia dell'arte

ISBN 9788822902993

2018, pp. 232

120x180 mm, brossura, con illustrazioni a colori

Per informazioni > www.quodlibet.it

 

 

catalogo joint

 

 

Time is Out of Joint. Simposio

Un importante lavoro che documenta il processo di trasformazione che ha dato esito all’attuale allestimento della collezione storica del museo, avviato nel 2016 con la direzione di Cristiana Collu.

Domenica 24 marzo alle ore 11.30, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea presenta il volume Time is Out of Joint, un importante lavoro che documenta il processo di trasformazione che ha dato esito all’attuale allestimento della collezione storica del museo, avviato nel 2016 con la direzione di Cristiana Collu.

La presentazione avrà la veste di un simposio, una tavola rotonda alla quale prenderanno parte con un proprio contributo diverse figure del mondo della cultura chiamati a restituire le proprie visioni, ognuno dal punto focale della propria esperienza e del proprio sentire. Un pubblico ristretto è invitato ad assistere a questa conversazione a più voci, che rimanda ad una forma di partecipazione di natura performativa e al tempo stesso alla pratica filosofica di una conversazione che concede tutto il tempo necessario all’argomento, al di fuori da ogni fretta.

Il Catalogo di Time is Out of Joint è infatti un dispositivo corale nato per ospitare le voci di filosofi, antropologi, scrittori e curatori che hanno deciso di accogliere le suggestioni teoriche ed estetiche poste dalla scelta curatoriale di una nuova museologia.

Sotto il principio guida di Time is Out of Joint, frase pronunciata da Amleto nel dramma di Shakespeare, è stato condotto un lavoro di riallestimento della collezione della Galleria che esce dai cardini di un ordinamento cronologico e di una disposizione delle opere tutta interna a un impianto storicista e cerca una propria collocazione nel presente, a partire da una riflessione sulla funzione dell’istituzione museale, la sua relazione con il pubblico e la sua missione conservativa. Un gesto radicale volto a ripensare le condizioni della percezione e gli infiniti usi possibili delle opere, così sottratte – anche grazie a una generale ristrutturazione degli spazi nei quali l’elemento centrale è la luce – a una loro destinazione fissata dai cardini della storia dell’arte e ricollocate nel contesto di uno specifico interrogativo estetico rivolto all’arte.

L’occasione di questa pubblicazione è quindi un modo per riprendere le fila, ad una certa distanza dalla polemica che ne è scaturita, di un’operazione culturale inedita per un museo italiano e che ci riguarda tutti, come destinatari di un valore comune e come fruitori d’arte a cui viene riconsegnato un ruolo attivo nella capacità interpretativa.

Per assistere all’evento, che si terrà all’interno del Salone Centrale della Galleria, è necessario prenotarsi scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. dato il numero limitato di presenze consentite, fino ad esaurimento posti, per ragioni di sicurezza.

Info pubblico:

Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea

viale delle Belle Arti 131, Roma

Ingresso accessibile Via Gramsci 71

T +39 06 3229 8221 

lagallerianazionale.com

orari di apertura

dal martedì alla domenica: 8.30 – 19.30

ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura

 

 

 

Alessandra Roveda credit Monica Vinella

 Alessandra Roveda. Credit Monica Vinella.

 

HOME SWEET HOME un'installazione di Alessandra Roveda

Un progetto totalizzante, un magico fiabesco interior ricoperto in ogni sua parte di maglia variopinta. Dando così vita a una delle sue opere più spettacolari, impegnative e ambiziose.

By Mariuccia Casadio

Angela Missoni prosegue quella che appare una ricerca di empatie artistiche, affiancamenti e interazioni creative incentrate sulla materia e sul colore. Affidando la concezione di un environment nello spazio MISSONI di via Solferino alla visionarietà di Alessandra Roveda, che con i fili di lana colorati ama rivestire oggetti e arredi della memoria.

Ha concepito per l'occasione un progetto totalizzante, un magico fiabesco interior ricoperto in ogni sua parte di maglia variopinta. Per dare vita così a una delle sue opere più spettacolari, impegnative e ambiziose. Straordinario saggio d'arte e artigianalità, il lavoro di Alessandra Roveda ridisegna e reinventa lo spazio così come la consistenza e la concezione degli elementi d’arredo, trasformando l'habitat in un'esperienza avvolgente e coinvolgente, sensuale, colorata e morbida, che assegna alla maglia il ruolo di assoluta protagonista. Trasforma il crochet in un'affascinante onnicomprensiva veste delle cose, un trait-d'union tra passato e futuro, rendendo evocativa e al tempo stesso imprevedibile, aliena e unica la fisionomia di mobili della memoria, comuni oggetti d’affezione come divani, letti, poltrone, libri, librerie, orologi a pendolo e molto altro ancora. Completamente manuale, la pratica artistica di Alessandra Roveda evidenzia molti punti di contatto con il linguaggio Missoni, articolando all'infinito fili colorati e punti all'uncinetto in quella che appare una texture pittorica sui generis. Un mondo sorprendentemente rivisitato e trasfigurato, in cui la realtà diventa fiaba, trama di presenze surreali fantasiose e ludiche, ricognizione e divagazione nell’intimità del sé, nella sfera dei propri personali ricordi domestici.

Laureata in Disegno Industriale al Politecnico di Milano, Alessandra Roveda ha trasformato la sua passione per l’uncinetto in una policroma espressione artistica, il fil rouge di un'affabulazione che attinge dal passato e dall'infanzia, per trasformare gli oggetti in una sconfinata popolazione di fantasiosi personaggi e renderli protagonisti di un mondo colorato, improntato dai fili e dal fascino evocativo del crochet. Un linguaggio della tradizione artigianale che Roveda ha eletto a suo mezzo espressivo, un modo di dipingere che ha radici nell'infanzia e trae ispirazione dallo sferruzzare della nonna, da un lavorare a maglia che emblematizza il femminile, le pratiche domestiche della tradizione. Costituendo lo spunto di un fare artistico completamente singolare, rituale, iterativo, eppure sempre diverso, unicamente colorato e vivace. All'origine di un’infinita autobiografica affabulazione, un raffigurare a crochet che genera serpenti e fenicotteri, tavoli e sedie, pupazzi, biciclette e coperte, cappelli, sci e scarponi, o molti altri soggetti e oggetti, forme di ogni genere e dimensione. Un mondo immaginario popolato di fantasmatiche fantastiche creature, che scaturisce, senza mai ripetersi, da una medesima paziente e policroma procedura. Alessandra Roveda ha esposto le sue opere nella Galleria di Paola Colombari che la rappresenta in Italia e nel contesto di concept espositivi per il Salone del Mobile o la Biennale d'arti applicate di Milano, per gli spazi di Agatha Ruiz de La Prada o le vetrine di Falconieri e Stefanel a Milano, per lo store Luxottica a Parigi o il Quadrilatero Romano di Torino. Sue opere sono state incluse anche in uno spot della Lavazza.

 

 

 

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Mostra Orizzonti dacqua Foto di Anna Positano

 

 

Un ciclo di incontri presso il Palazzo Pretorio Pontedera in occasione della mostra Orizzonti d’acqua tra Pittura e Arti Decorative

Gli incontri, che si terranno sempre di venerdì alle 18.30, offriranno la possibilità di approfondire alcune delle tematiche che la mostra affronta, contribuendo ad accompagnarne la lettura.

In occasione della mostra Orizzonti d’acqua tra Pittura e Arti Decorative. Galileo Chini e altri protagonisti del primo Novecento, curata da Filippo Bacci di Capaci e Maurizia Bonatti Bacchini e in corso sino al 28 aprile al PALP Palazzo Pretorio Pontedera, venerdì 8 marzo è partito un ciclo di tre conferenze sui temi affrontati dall’esposizione. Gli incontri, che si terranno sempre di venerdì alle 18.30 ad ingresso gratuito, offriranno la possibilità di approfondire alcune delle tematiche che la mostra affronta, contribuendo ad accompagnarne la lettura, centrale sarà l’attenzione dedicata al Liberty e al mondo della ceramica, ambito, quest’ultimo, che diede a Galileo Chini, protagonista dell’esposizione insieme ad alcuni artisti che hanno condiviso con lui le esperienze del periodo, dal Simbolismo al Liberty, dalla Secessione viennese alle suggestioni dell’Orientalismo, l’opportunità di entrare nel circuito internazionale e di imporsi fin dal 1898 tra i primi interpreti del Liberty in Italia.

Venerdì 15 marzo l’incontro dal titolo Arte e decorazione: la sfida di Galileo Chini tra Liberty e Déco, tenuto da Valerio Terraroli, professore di museologia e critica artistica e del restauro presso l’Università degli studi di Verona, proporrà un focus sul rapporto di Chini con il Liberty e l’arte decorativa, ambito verso cui aveva sempre mostrato grande sensibilità, al punto da decidere di creare insieme ad alcuni amici una manifattura di ceramiche, concretizzando così l’idea, nata per caso al Caffè Nacci in piazza Beccaria a Firenze, di rilevare un’antica fabbrica fiorentina. Arte della Ceramica fu il nome dato alla manifattura creata dal gruppo, che ebbe come simbolo una melagrana, come a racchiudere molti artisti in un frutto colorato e fecondo.

In chiusura, venerdì 5 aprile, Ceramica. Appunti fra storia, produzione e restauro: Laura Speranza, direttore del settore di restauro dei materiali ceramici all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, e Vieri Chini, curatore della Manifattura Fornaci Borgo San Lorenzo, si muoveranno sempre nel territorio dell’arte decorativa, affrontando anche il tema del restauro, ambito a cui il poliedrico Chini si avvicinò grazie all’apprendistato presso lo zio restauratore, potendo impadronirsi delle diverse tecniche per il restauro di antichi dipinti e divenire un abile e fantasioso decoratore.

Il programma

Tutti gli incontri si terranno alle 18.30

15 marzo 2019

PALP

“Arte e decorazione: la sfida di Galileo Chini tra Liberty e Déco”

Valerio Terraroli

professore di museologia e critica artistica e del restauro presso l’Università degli studi di Verona

5 aprile 2019

PALP

“Ceramica. Appunti fra storia, produzione e restauro”

Laura Speranza

direttore del settore di restauro dei materiali ceramici all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze

Vieri Chini

curatore della Manifattura Fornaci Borgo San Lorenzo

 

PALP Palazzo Pretorio Pontedera

Piazza Curtatone e Montanara, Pontedera (PI)

Orario: da martedì a venerdì 10-19, sabato, domenica e festivi 10-20, lunedì chiuso

Ingresso: intero € 8, ridotto € 6

Tel. +39 0587 468487 - +39 331 1542017

e.mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.palp-pontedera.it

 

 

 

fiorucci

 

 

POP THERAPY. Lo spirito rivoluzionario delle figurine Fiorucci

La mostra rende omaggio al genio eclettico di Elio Fiorucci, attraverso l’album di figurine Fiorucci Stickers.

Giovedì 7 marzo 2019, ore 11.30 presso il Museo della Figurina - Palazzo Santa Margherita (Corso Canalgrande 103, Modena), saranno presenti: Gianpietro Cavazza (Assessore alla Cultura del Comune di Modena), Diana Baldon (Direttrice FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE e curatrice della mostra), Francesca Fontana (curatrice della mostra), Ludovica Gioscia (artista).

La mostra a cura di Diana Baldon e Francesca Fontana sarà visibile dal 9 marzo al 25 agosto, inaugurazione Venerdì 8 marzo 2019, ore 18.

La mostra rende omaggio al genio eclettico di Elio Fiorucci, attraverso l’album di figurine Fiorucci Stickers, pubblicato dalle Edizioni Panini nel 1984, che riscosse uno straordinario successo, con oltre 25 milioni di bustine vendute. Accompagna la rassegna un intervento di Ludovica Gioscia, artista romana la cui pratica artistica è fortemente influenzata dai linguaggi espressivi della cultura e società degli anni ’80.

Seguirà visita alla mostra.

Si prega di confermare la presenza via mail:

Irene Guzman Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

+39 349 1250956