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Lanterna magica, nuova prestigiosa LIMITED EDITION dedicata a Guido Crepax

Pubblicato per rendere omaggio alla prima edizione della graphic novel datata 1978

Skira editore ha da poco pubblicato Lanterna magica, nuova prestigiosa LIMITED EDITION dedicata a Guido Crepax.

Pubblicato per rendere omaggio alla prima edizione della graphic novel datata 1978, la Limited Edition di Lanterna Magica è un libro di grande formato, impreziosito da tre serigrafie – Imitazioni, Riflesso e Bambole – numerate e autenticate dall’Archivio Guido Crepax e da una tavola artistica espressamente realizzata ed autografata da Lorenzo Mattotti.

La storia, interamente disegnata da Crepax, è esempio di grafica modernissima e di ambientazioni e contesti “fuori dalle dimensioni storiche”. La prima edizione era stata introdotta da un testo di Gillo Dorfles, riportato qui integralmente.

Le 216 pagine dell’opera sono stampate su preziosa carta avorio, il volume è tirato a 300 copie e diviso in tre varianti caratterizzate, ognuna, da una serigrafia autenticata ed è contenuto in una scatola a pozzetto, interamente rivestita in tela; ogni serigrafia è inserita in una cartella rivestita in tela posta sopra il volume. 

Uno speciale incontro aperto al pubblico, previsto per giovedì 13 dicembre alle 17.30 alla Pinacoteca di Brera di Milano (Sala della Passione, Via Brera 28),

permetterà di conoscere di conoscere tutti i dettagli di questa prestigiosa edizione.

Partecipano Antonio, Caterina e Giacomo Crepax

Interviene Paolo Barcucci, esperto di fumetto d’autore.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

 

 

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Guido Strazza, Segno e Segno

Segno e Segno sintetizza in maniera esemplare un lavoro di indagine che va avanti senza interruzione da sessantacinque anni, sempre lucido e prezioso, anche dal punto di vista tecnico e teorico.

Venerdì 30 novembre 2018, ore 18.00 - Sala delle Colonne - Ingresso libero

Interventi

Giuseppe Appella, Storico dell’arte

Micol Forti, Curatore Coll. Arte Contemporanea dei Musei Vaticani

Sergio Pandolfini, Il Bulino Editore

Sarà presente l’artista

Quasi a voler porre un ideale richiamo dell’antologica dello scorso anno dedicatagli dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Guido Strazza torna a informarci della sua attività grafica in occasione della pubblicazione del libro d’artista Segno e Segno contenente undici incisioni originali e dieci testi inediti. Nell’analisi di questo ultimo impegno che, in vista della pubblicazione del Catalogo Generale dell’opera Grafica (1953-2018), si presenta come un documento di assoluto rilievo, gli sono a fianco Giuseppe Appella, Micol Forti e Sergio Pandolfini.

Dopo Ricercare (1973), Orizzonti olandesi (1974), Insetti (1980), Roma (1982), Le immagini vengono senza preavviso (2001), Segno nasconde Segno (2002), Eppure io non sapevo darmi / pace (2013), Segno e Segno sintetizza in maniera esemplare un lavoro di indagine che va avanti senza interruzione da sessantacinque anni, sempre lucido e prezioso, anche dal punto di vista tecnico e teorico. Infatti, l’incisione si configura come autentica struttura linguistica. I canoni di linguaggio elaborati, veri e propri strumenti di ricerca per la definizione di una ben precisa area conoscitiva, sono evidenti nei pensieri in forma di poesia che accompagnano le incisioni:

"Segno chiama segno lo fa segno di sé per fare guerra agli altri divorarli non per sé ma per il segno che non c’è ci sarà progetto eterno per istanti concluso".

"segno visto non visto visto appena nome che non so pronunciare"

"segno sta a segno come nome sta a nome contro nome"

"segno non parla dice dice dall’A alla Z tutto insieme senza un prima né un dopo"

"da segno a segno memoria progetto di memoria"

"segno parla di sé se parla d’altro glielo mettono in bocca"

"segno nasconde segno nomi soprannomi"

"improvviso dal troppo pieno del vuoto fugge un segno mai visto nuovo nome del vuoto"

"segno racconta segno e qualcos’altro ancora che non sa"

"Sembra ben fatta la torta nera di segni della prova di stampa ma un venticello chiede chi sei? nessun segno risponde e riaccendiamo il fuoco"

 

Info pubblico

Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea

viale delle Belle Arti 131, Roma

Ingresso accessibile Via Gramsci 71

T +39 06 3229 8221 

lagallerianazionale.com

orari di apertura

dal martedì alla domenica: 8.30 – 19.30

ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura

 

 

 

Bagnoli Celant

 

 

Arte moderna. Monografie - Marco Bagnoli

Il volume è composto da un saggio introduttivo a firma di Germano Celant, da una cronologia a firma di Germano Celant e Antonella Soldaini.

La pubblicazione analizza e documenta, attraverso un testo critico e una dettagliata cronologia, il percorso artistico di Marco Bagnoli dagli anni settanta a oggi.
Dallo studio e dalla ricerca sul suo contributo emerge la consapevolezza di essere e di muoversi nell’arte, come in una realtà “altra”. È la testimonianza di un attraversamento di tempi e spazi, con la capacità di collocarsi dove il linguaggio non può essere parlato e compreso, così che lo spirituale possa manifestarsi quale naturale completamento della materia. Rivela la scoperta di un procedere che trova ispirazione in un “altrove” per creare momenti di vibrazione, dove gli opposti si fondono e producono un superamento delle tendenze lineari e univoche che hanno segnato la Minimal e la Conceptual Art.
A contare, nelle sue proposte, è il dialogo, che fa risuonare tra loro, mediante il ricorso a colori e oggetti, a luci e ombre, il fisico e il mentale, l’emotivo e il logico. Un’inedita rifondazione poeticoscientifica del fare arte, che professa l’unità delle culture, al fine di sopprimere ogni confine e ogni distanza, e ridare all’indagine estetica una presenza simultanea di tutte le polarità del sentire e del percepire.

Il volume è composto da un saggio introduttivo a firma di Germano Celant, da una cronologia a firma di Germano Celant e Antonella Soldaini, dalle note relative al testo della cronologia, dalla trascrizione dei testi d’artista presenti in cronologia, dal regesto e dagli apparati.

2018, edizione italiana e inglese
24 x 28 cm, 512 pagine, 703 colori e 9 b/n, cartonato
ISBN 978-88-572-2273-8 I, -2238-7 E
€ 90,00 £ 80.00 $ 100.00

 

 

 

cleo

 

U. di Cleo Fariselli con Patrizio Fariselli

La performance, realizzata con il sostegno della Collezione Giuseppe Iannaccone, anticiperà la presenza dell’artista al progetto di IN PRATICA del 6 Aprile 2019 e sarà presentata nella suggestiva location dell’ex Cimitero San Pietro in Vincoli di Torino

Sabato 3 novembre 2018 dalle ore 21.00 alle 00.00 l’artista Cleo Fariselli presenta U., una performance per 5 spettatori, con la collaborazione del musicista Patrizio Fariselli, noto pianista e compositore, tra i fondatori del gruppo Area, una delle più importanti e sperimentali realtà musicali, conosciuta a livello nazionale e internazionale.

La performance, realizzata con il sostegno della Collezione Giuseppe Iannaccone, anticiperà la presenza dell’artista al progetto di IN PRATICA del 6 Aprile 2019 e sarà presentata nella suggestiva location dell’ex Cimitero San Pietro in Vincoli di Torino. L’artista accoglierà gli spettatori, divisi in piccoli gruppi, in un ambiente raccolto e intimo, nel quale sculture, performance e musica andranno a comporre una narrazione astratta e sensoriale, indagando l’atto stesso del “mostrare”.

Come la stessa Cleo Fariselli afferma: “U. è nato dall’esigenza di creare un contesto per far vivere il mio lavoro in una dimensione esperienziale, contemporanea in senso letterale, e condivisa. Il desiderio di condivisione per me è sostanziale, costruisce la spinta emotiva alla base dell’atto stesso del mostrare, che è uno dei capisaldi dell’essere artista”.

Quello tra Cleo e il padre Patrizio Fariselli è un sodalizio artistico che dura ormai da anni e che trova espressione in varie opere dell’artista. L’idea di collaborare a U. nasce nel 2014 quando, la sera prima di un concerto degli Area a Londra,  padre e figlia si trovano a riflettere sugli intenti comuni del loro lavoro.

“Io stavo portando in giro la performance già da un paio d’anni” racconta Cleo “e anche mio padre stava riflettendo sull’idea di stabilire un rapporto più diretto con gli spettatori, ipotizzando di fare delle brevi esecuzioni musicali live per una sola persona per volta, mettendola nella condizione di essere il solo testimone di qualcosa di unico, irripetibile e non documentato… Allo stesso modo anche io stavo riflettendo su U., che è una performance immersiva, sinestesica, e se sul fronte visivo, tattile e anche olfattivo mi reputavo piuttosto soddisfatta, sentivo la mancanza di un coinvolgimento acustico-musicale più intenso. Ci siamo così resi conto che i nostri intenti non solo erano compatibili, ma funzionali l’uno all’altro”. Due mondi che si incontrano a metà strada per creare un’esperienza di forte empatia sensoriale tra loro e il pubblico. La scelta di non produrre una documentazione video o fotografica della performance deriva dall’esigenza di dare vita ad uno spazio che inviti lo spettatore a calarsi completamente nel momento presente. I racconti di chi ha preso parte alla performance, le fotografie del backstage e le immagini di studio che accompagnano l’artista nella fase di costruzione del lavoro costituiscono l’unica documentazione esistente.

Cleo Fariselli

Nasce a Cesenatico (FC) nel 1982, vive e lavora a Torino. Dopo studi di teatro si laurea all’Accademia di Brera nel 2007, completando la sua formazione con artisti internazionali del calibro di Jimmie Durham, Liliana Moro, Rirkrit Tiravanija e The Otholit Group. Il suo percorso artistico negli ultimi anni è andato focalizzandosi sulla scultura, con un taglio eclettico e sperimentale che predilige la dimensione esperienziale. Sue opere sono state esposte a Palazzo Reale di Milano, alla Biennale di Praga, al Museo Pecci di Prato e a Palazzo Fortuny nel 2017 per la grande mostra Intuition a cura di Axel Vervoordt. Nel 2019, durante miart, esporrà per il progetto IN  PRATICA nella Collezione Giuseppe Iannaccone

Patrizio Fariselli

Nasce a Cesenatico (FC) nel 1951, vive e lavora a Milano. Dopo gli studi al Conservatorio di Pesaro, nel 1972 entra a far parte degli Area, gruppo tra i più importanti del panorama musicale italiano, con i quali incide numerosi dischi. Compone musica per il cinema, il teatro, la danza e la televisione, vincendo numerosi premi internazionali.  Tiene concerti jazz con Steve Lacy, Howard Johnson, Art Farmer. Insieme a Walter Marchetti, rielabora “Alla Ricerca del Silenzio Perduto”, performance del 1978 per treno preparato di John Cage. Prosegue l’attività con gli Area, suonando a New York, Londra, Dublino e Tokyo. Tiene conferenze e seminari sugli aspetti cognitivi dell’improvvisazione. Recentissimo è il lancio di “100 Ghosts”, nuovo disco edito da Warner Music. 

 

 

 

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OGR Award. La seconda edizione del premio della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

Il premio OGR Award riconferma il ruolo di Artissima come catalizzatore di energie creative, attivatore di sinergie tra le diverse realtà culturali del territorio, con l’obiettivo di rafforzare la rete di collaborazioni tra gli attori culturali della città di Torino. 

Artissima, in collaborazione con la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, presenta la seconda edizione dell’OGR Award, destinato quest’anno alla nuova sezione Sound, dedicata alle indagini sonore contemporanee e allestita presso le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino con cui la fiera ha curato il percorso. 

Il vincitore sarà selezionato da una giuria composta da Anna Colin, curatrice associata di Lafayette Anticipations di Paris e co-direttrice dell’Open School East di Margate, Lorenzo Giusti, direttore del GAMEC di Bergamo e da Judith Waldmann, curatrice e responsabile monitoraggio della Kasseler Kunstverein di Kassel.

L’opera vincitrice sarà acquisita dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e destinata alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, centro di arti visive e performative in grado di far convivere la ricerca artistica, performativa e musicale, unendo le idee e i valori della creatività con gli strumenti e i linguaggi delle più avanzate tecnologie digitali.

Sound, novità dell’edizione 2018, è la prima sezione di Artissima che si terrà al di fuori degli spazi istituzionali della fiera e presenterà sedici progetti monografici, selezionati da due curatori internazionali Yann Chateigné Tytelman, curatore e critico d’arte a Berlino e professore associato di storia e teoria dell’arte di HEAD a Ginevra e da Nicola Ricciardi, direttore artistico delle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino.

Sound nasce in risposta alla recente attenzione rivolta al suono da parte di artisti di diverse generazioni, per mettere in discussione le logiche dell’arte visiva. Il suono è usato per trasformare lo spazio e la sua percezione, per riattivare ricordi, per liberare l’immaginazione ed è oggi protagonista di numerose ricerche in ambiti eterogenei proprio per la sua capacità di evocare e svelare una realtà intangibile, sempre mutevole.

Il premio OGR Award riconferma il ruolo di Artissima come catalizzatore di energie creative, attivatore di sinergie tra le diverse realtà culturali del territorio, con l’obiettivo di rafforzare la rete di collaborazioni tra gli attori culturali della città di Torino.                                      

SOUND – Gli artisti e le gallerie

Daniel Gustav Cramer, Vera Cortês Lisbon – Christina Kubisch + Roberto Pugliese, Mazzoli Berlin, Modena – Ugo La Pietra, Studio Dabbeni Lugano – Charlemagne Palestine, Levy.Delval Brussels – Susan Philipsz, Ellen De Bruijne Amsterdam – Lili Reynaud-Dewar, Emanuel Layr Vienna, Roma – James Richards, Isabella Bortolozzi Berlin – Anri Sala, Alfonso Artiaco Napoli – Tomás Saraceno, Pinksummer Genova – Michele Spanghero, Alberta Pane Paris, Venezia + Mazzoli Berlin, Modena – Charles Stankievech, Unique Multiples Toronto – Void, Massimodeluca Mestre-Venezia – Tris Vonna-Michell, Francisco Fino Lisbon – Franz Erhard Walther, Jocelyn Wolff Paris – Marzio Zorio, Raffaella De Chirico Torino

Il concept architettonico della sezione Sound è a cura dello studio architettonico Vudafieri Saverino Partners; lo space design è a cura di Driade e il sound design a cura di XO Next Office.

SOUND | 1 novembre 2018 c/o OGR – Officine Grandi Riparazioni

Anteprima stampa Soundore 17.00 (su invito)

Inaugurazione Sound ore 19.00-21.00 (su invito)

Premiazione OGR Award ore 19.00-21.00 (su invito)

 

 

 

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Montblanc De La Culture Arts Patronage Award

L’edizione italiana del Montblanc de La Culture Arts Patronage Award 2018 celebra la Fondazione Memmo.

Giovedì 11 ottobre si terrà la 27ma edizione del Montblanc de la Culture Arts Patronage Award che vedrà protagonista la Fondazione Memmo.
La Fondazione Culturale Montblanc in partnership con Artissima premierà la Fondazione Memmo come vincitrice italiana della 27ma edizione del premio Montblanc de La Culture Arts Patronage; un riconoscimento che da 27 anni omaggia i Mecenati d’Arte in 17 paesi nel mondo.
Tra i Vincitori internazionali delle edizioni precedenti figurano Sua Altezza Reale il Principe di Galles, la Regina Sofia di Spagna, Renzo Piano, Franca Sozzani e Yoko Ono.  

Interverranno alla premiazione i presidenti della Fondazione Culturale Montblanc, Till Fellrath e Sam Bardaouil e la Direttrice di Artissima Ilaria Bonacossa.
Fondazione Memmo riceverà una somma in denaro a sostegno dei propri progetti e uno speciale strumento da Scrittura della collezione in edizione limitata “Patron of Art”, divenuto negli anni simbolo di questo importante riconoscimento e dedicato quest’anno a Ludwig II.

Durante il cocktail sarà possibile partecipare a visite guidate delle mostre Kerstin Bratsch_Ruine & Kaya_Kovo. La premiazione avverrà alle ore 20.00.

Nell’ambito del suo costante impegno come attiva promotrice delle Arti e della Cultura, da 27 anni Montblanc celebra l’inestimabile contributo dei moderni Mecenati in 17 paesi nel mondo, assegnando il prestigioso premio Montblanc de la Culture Arts Patronage. Per rendere tributo ai Mecenati odierni che continuano a far prosperare l’Arte impegnando altruisticamente risorse finanziarie, tempo ed energia in progetti culturali, ogni anno, la Fondazione Culturale Montblanc devolve un contributo in denaro a sostegno delle iniziative dei Vincitori e realizza un esclusivo Strumento da Scrittura in edizione limitata ispirato ad un Mecenate storico. “Grazie al loro generoso impegno, i Mecenati d’Arte hanno un concreto impatto sia sulla comunità artistica che sulla società in senso più ampio, contribuendo a rendere l’arte più accessibile al grande pubblico, arricchendone le menti e ispirando le future generazioni con punti di vista innovativi”, spiega Vincent de Montelascot, Board Member della Fondazione Culturale Montblanc.

“Il contributo di questi Mecenati è essenziale per sostenere e nutrire con nuova linfa, lo scenario artistico nazionale ed internazionale”. 

Ogni anno una giuria internazionale indipendente di personalità illustri seleziona e premia i sostenitori globali della Cultura Contemporanea nei rispettivi paesi di origine e negli altri paesi partecipanti al Premio per un totale di 17 paesi nel mondo: Cina, Francia, Germania, Hong Kong, Italia, Giappone, Korea, Messico, Russia, Spagna, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti, Brasile, Colombia, Grecia e Medio Oriente. Tra i Vincitori delle edizioni precedenti figurano Sua Altezza Reale il Principe di Galles, la Regina Sofia di Spagna, Renzo Piano, Yoko Ono e Franca Sozzani. Montblanc De La Culture Arts Patronage Award L’edizione italiana del Montblanc de La Culture Arts Patronage Award 2018 celebra la Fondazione Memmo. Montblanc De La Cuture Arts Patronage Award | corporate Pagina 2 L’edizione Italiana 2018 rinnovando la prestigiosa Partnership con Artissima, ha individuato nella Fondazione Memmo, la vincitrice di questo nuovo anno. La cerimonia del premio si svolgerà all’interno della sede della Fondazione a Roma alla presenza dei presidenti della Fondazione Culturale Montblanc, Till Fellrath e Sam Bardaouil e della Direttrice di Artissima Ilaria Bonacossa.

«La fiera - nelle parole di Ilaria Bonacossa - crede nella qualità della ricerca artistica nazionale ed è felice di unirsi a questo progetto a sostegno degli artisti italiani. Solo supportando le future generazioni e offrendo opportunità di confronto e dialogo internazionale possiamo garantire loro la visibilità che si meritano. La Fondazione Memmo e le istituzioni private che offrono un programma pubblico di mostre e di programmi educativi rappresentano sempre più una risorsa fondamentale per lo sviluppo dell’arte nel nostro paese».