pomodo project 

 

 

La Fondazione Arnaldo Pomodoro ringrazia il suo pubblico per la solidarietà  che ha dimostrato durante quest’anno difficile  e annuncia il programma 2021

Un ricco palinsesto di attività che si inserisce perfettamente all’interno del progetto globale di conservazione, di valorizzazione e promozione del patrimonio materiale e immateriale della Fondazione.

I due appuntamenti con le Project Room e la VI edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura, le nuove attività didattiche, la pubblicazione online dell’Archivio, l’implementazione del Catalogue Raisonné e i prestiti di opere della collezione a enti pubblici e privati sono i cardini del programma 2021 della Fondazione Arnaldo Pomodoro.

Un ricco palinsesto di attività che si inserisce perfettamente all’interno del progetto globale di conservazione, ma soprattutto di valorizzazione e promozione del patrimonio materiale e immateriale della Fondazione, con l’obiettivo di favorire una sempre più ampia conoscenza e una piena accessibilità dell’opera di Arnaldo Pomodoro, attraverso un processo di diffusione, sviluppato sia attraverso modalità di fruizione tradizionale sul territorio che mediante le tecnologie digitali.

La Fondazione ha avviato la costruzione di un database informatico dell'Archivio con l'obiettivo di garantire internamente una catalogazione ottimale dei materiali e al contempo offrire al pubblico una piattaforma open access di consultazione da remoto. Il lancio della piattaforma online è previsto nella primavera del 2021; si susseguiranno poi uscite a scadenza semestrale con la pubblicazione di tutte le sezioni del database e dei materiali disponibili.

Continua anche l’implementazione del progetto del Catalogue Raisonné online, uno strumento di consultazione immediato, con accesso gratuito, sempre aggiornato e preciso, rivolto a studiosi, istituzioni culturali e studenti, collezionisti, operatori di mercato, oltre che al grande pubblico, che può documentarsi ad ogni livello di approfondimento. Nel corso del 2021 sono previste le uscite delle sezioni dei Progetti scenici e dei Gioielli. Le due nuove sezioni segneranno un ulteriore passo avanti nella restituzione al pubblico delle attività di ricerca intraprese dalla Fondazione, con l’intento di coinvolgere gli utenti in un reciproco scambio di informazioni, che arricchiranno sia il catalogo ragionato online sia il database dell’Archivio.

Sempre nell’ambito della valorizzazione del patrimonio della Fondazione, nella primavera 2021 tre colonne in fiberglass alte 15 metri – Triade, 1979 (tre colonne in fiberglass alte 15 metri) – verranno installate presso gli Horti dell'Almo Collegio Borromeo di Pavia, che sarà aperto al pubblico come oasi naturalistica e spazio d'arte contemporanea a cielo aperto, arricchendo così l'offerta culturale della città. La Colonna del viaggiatore, 1956-1966 (bronzo, 360 × ø 50 cm) sarà invece collocata a Palazzo Borromeo di Roma, sede storica dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, nell’ambito di un progetto di arricchimento del suo patrimonio artistico con un significativo innesto di arte contemporanea italiana. Sempre a Roma, l’opera di Gastone Novelli Tre Onfali, 1968, entrerà a far parte della Collezione Farnesina, raccolta di arte contemporanea del ministero degli Affari Esteri, con un comodato triennale presso il Palazzo della Farnesina. Infine, si inaugurerà a breve anche il comodato quinquennale di due importanti opere di Arnaldo Pomodoro al Museo del ‘900 di Milano, nell'ambito del nuovo ordinamento della sezione dagli anni Venti agli anni Cinquanta della collezione permanente.

Parallelamente alla promozione dei comodati, prosegue l’impegno nell’organizzazione di iniziative specifiche in cui vengono presentate opere della collezione: una selezione di grafiche sarà esposta presso la Galleria d'Arte Contemporanea "Vero Stoppioni" di Santa Sofia (FC), in una mostra a cura di Renato Barilli, mentre sarà prorogata fino all’estate 2021 la mostra Arnaldo Pomodoro. {sur}face, a cura di Lorenzo Respi, che racconta l'esperienza teatrale di Pomodoro attraverso costumi di scena originali, disegni preparatori e bozzetti scenografici della Cleopatra.

Con questi e altri progetti in corso di definizione per la diffusione delle opere della sua Collezione, la Fondazione afferma in modo sempre più chiaro come la fruizione pubblica dell'arte oggi non possa essere pensata e attuata al di fuori di una prospettiva integrata di rigenerazione territoriale e sociale, per la quale le istituzioni culturali e l'arte possono avere un importante ruolo promotore.

A causa dell’emergenza sanitaria, le Project Room – affidate nel 2020 alla curatrice italiana Eva Fabbris – sono slittate al 2021. Il primo appuntamento, da febbraio a giugno, vedrà protagonista l’artista belga Kasper Bosmans (Lommel, 1990), mentre il secondo, in programma in autunno, coinvolgerà Nevine Mamhoud (Londra, 1988) e Margherita Raso (Lecco, 1991) in un display di Derek MF Di Fabio (Milano, 1987).

Per quanto riguarda la VI edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura, la cerimonia di premiazione del vincitore si svolgerà in primavera negli spazi della Fondazione, con modalità ancora da definire. In autunno 2021 verrà inaugurata la mostra del vincitore negli spazi della Galleria d'Arte Moderna di Milano, e in occasione di miart avrà luogo un talk sul tema Scultura oggi con la partecipazione del Comitato di Selezione, composto da: Sebastiano Barassi – Head of Henry Moore Collections and Exhibitions; Anna Maria Montaldo – Direttore Area Polo Arte Moderna e Contemporanea, Milano; Pavel Pyś – Curator of Visual Arts, Walker Art Center; Christian Rattemeyer – Independent Curator (former Director, Sculpture Center); Lorenzo Respi – Direttore di produzione della FMAV – Fondazione Modena Arti Visive e membro del Comitato scientifico della Fondazione Arnaldo Pomodoro; Andrea Viliani – Responsabile e Curatore del CRRI – Centro di Ricerca Castello di Rivoli e Curatore di Pompeii Commitment. Materie archeologiche, Parco Archeologico di Pompei.

Infine, il Dipartimento educativo – supporto fondamentale alla crescita e allo sviluppo di tutti i progetti della Fondazione – arricchirà il programma culturale con nuovi percorsi didattici pensati per le piattaforme digitali, in aggiunta alle visite guidate e ai workshop già attivi presso il Labirinto di Via Solari 35, la Fonderia De Andreis di Rozzano, il centro di Milano con il tour Pomodoroincittà, nonché lo stesso Studio Arnaldo Pomodoro.

 

 

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PECCI ON - IL PROGRAMMA DELLA SETTIMANA dal 14 al 20 dicembre 2020 

In occasione dell'ottantesimo anniversario dalla nascita di Alighiero Boetti, Sky Arte rende omaggio a uno dei grandi protagonisti dell'arte italiana e internazionale del Novecento con un documentario sulla vita dell'artista.

In occasione dell'ottantesimo anniversario dalla nascita di Alighiero Boetti, Sky Arte rende omaggio a uno dei grandi protagonisti dell'arte italiana e internazionale del Novecento con un documentario sulla vita dell'artista: Alighiero e Boetti. Sciamano e Showman, una produzione Sky Arte e Tiwi per la regia di Amedeo Perri e Luca Pivetti, in onda su Sky Arte il 16 dicembre alle 21.15 e disponibile on demand e in streaming su NOW TV.

Giovedì 16 dicembre 2020 – giorno di nascita di Alighiero Boetti, in cui avrebbe compiuto 80 anni – dalle 10.00 alle 18.00 il film verrà lanciato in anteprima assoluta in Museovisione sui siti internet di sei tra i più importanti musei d'arte contemporanea italiani: Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli – Torino; Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato; GAMeC – Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo; Madre · museo d'arte contemporanea Donnaregina, Napoli; MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna; MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma.

Il documentario sarà preceduto da una tavola rotonda virtuale in cui il Direttore di Sky Arte Roberto Pisoni converserà con le Direttrici e i Direttori delle sei istituzioni coinvolte – Carolyn Christov-Bakargiev, Cristiana Perrella, Lorenzo Giusti, Kathryn Weir, Lorenzo Balbi, Bartolomeo Pietromarchi – ricordando gli avvenimenti che legano l'artista ai musei e ai loro territori.

mercoledì 16 dicembre, ore 18.30

#PecciSchool

Il nuovo rapporto con il pubblico. Estetiche relazionali

con Matteo Innocenti

Nei decenni recenti il rapporto tra gli artisti, il pubblico e l'opera d'arte – basilare in ogni periodo storico – ha assunto forme inedite: diventando componente esplicita (e necessità) dello stesso fare artistico. La lezione si sviluppa come un percorso attraverso fasi determinanti, dalla performance art all'estetica relazionale, dall'arte partecipata fino alla virtualità delle attuali tecnologie: considerando le conseguenze estetiche, concettuali e politiche di quanto è avvenuto e sta tuttora avvenendo nella definizione di uno spettatore "emancipato".

Matteo Innocenti è curatore e critico d'arte, docente. Come curatore ha collaborato con musei e istituzioni (tra cui il Centro Pecci di Prato, la Galleria dell'Accademia di Firenze, MAD. Murate Art District, Firenze), con spazi no-profit, gallerie private italiane ed estere, residenze d'artista. È tra i fondatori di Estuario project space, presso Officina Giovani (Prato); è inoltre ideatore e direttore dello spazio no-profit La Portineria (Firenze) e curatore delle residenze artistiche Vacant Zone (online) e Vis à Vis Fuoriluogo (Molise). In ambito critico e giornalistico ha scritto e scrive per testate d'arte quali ATP Diary, Artribune, Exibart, Flash Art, oltre che per cataloghi e riviste. Insegna all'interno di corsi accademici e Master.

giovedì 17 dicembre, ore 18.00

#PecciBooks

Economia sentimentale (La nave di Teseo, 2020)

Edoardo Nesi in dialogo con Enrico Giovannini

Pecci Books 2020 – la rassegna dedicata alle nuove uscite editoriali – si chiude con la presentazione di Economia Sentimentale, ultimo libro di Edoardo Nesi, Premio Strega 2011. L'autore lo presenta insieme a Enrico Giovannini, ordinario di Statistica economica e fondatore dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Introduce la Direttrice del Centro Pecci, Cristiana Perrella.

Edoardo Nesi ha pubblicato Fughe da fermo (1995), Ride con gli angeli (1996), Rebecca (1999), Figli delle stelle (2001), L'età dell'oro (2004, Premio Bruno Cavallini; Finalista Premio Strega 2005), Per sempre (2007), Gianna Nannini. Stati d'anima (2009), Storia della mia gente (2010, Premio Strega 2011), Miracolo inevitabile (2011), Le nostre vite senza ieri (2012), L'estate infinita (2015), La mia ombra è tua (2019). È il traduttore italiano del romanzo di David Foster Wallace Infinite Jest. Ha scritto e diretto il film Fughe da fermo (2001).

Enrico Giovannini ha fondato nel febbraio 2016 l'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, di cui è portavoce. Insegna Statistica economica all'Università di Roma Tor Vergata e Public management alla LUISS. È stato, tra l'altro, Chief Statistician dell'OCSE e presidente dell'ISTAT. Tra le sue pubblicazioni, per Laterza L'utopia sostenibile (2018).

venerdì 18 dicembre, dalle 16.00 alle 19.00

#Michelucci30

Webinar: La Città Variabile. Ricominciare dalla natura

In occasione delle celebrazioni per il trentennale della scomparsa di Giovanni Michelucci, la Fondazione Giovanni Michelucci – con il patrocinio e il contributo di Regione Toscana, in collaborazione con Comune di Prato, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Ordine Architetti PPC di Prato e la media partnership di AND – Rivista di Architetture, Città e Architetti – promuove il webinar dal titolo La Città Variabile. Ricominciare dalla natura, una riflessione collettiva sul rapporto tra Città e Natura partendo dalle suggestioni ancora attuali che l’architetto condivise nel suo scritto La Città Variabile e con il quale nel 1953 inaugurò l’anno accademico presso l’Università di Bologna.

Si propone di focalizzare lo sguardo sulle condizioni contemporanee attraverso una lettura multidisciplinare proposta da operatori, studiosi, amministratori e progettisti, che interessi la città e la comunità, tracciando alcune linee di riflessione orientate al futuro.

Tra gli ospiti che interverranno vi sono Cristiana Perrella, Direttrice del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato; Valerio Barberis, Assessore all’urbanistica e ambiente del Comune di Prato; Marzia De Marzi, Presidente dell’Ordine Architetti PPC di Prato; il botanico Stefano Mancuso; il collezionista Fabio Gori della Fattoria di Celle; lo scrittore Edoardo Nesi, e l’architetto Alessandro Melis, curatore del padiglione Italia per la Biennale di Architettura di Venezia 2021.

PECCI CINEMA

Anche in questo periodo di chiusura delle sale Pecci Cinema vuole continuare a svolgere, attraverso i mezzi digitali,  il proprio lavoro di selezione e ricerca.  Aderisce perciò alla piattaforma streaming #iorestoinsala che permette di proporre film con la consueta libertà e varietà di programmazione, dando la possibilità ogni giorno di scegliere tra film di prima visione, film meno recenti e di retrospettiva, che, una volta scaricati, rimarranno visibili per 48 ore.

I film in programma questa settimana sono: PJ Harvey - A dog called money e I am Greta - Una forza della natura per Prime visioni; Antropocene, L'hotel degli amori smarriti, Summer, Le sorelle Macaluso, Christo - Walking on water e Molecole per la sezione Rilanci; La vita invisibile di Euridice Gusmão per la rassegna Pecci Cinema Top 5 – 2019.

Con la speranza di ritrovarci presto davanti al grande schermo, vi auguriamo buona visione!

 

 

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miart 2021 si terrà dal 17 al 19 settembre e si posiziona dopo il Salone del Mobile e prima della Milano Fashion Week

Come tutti gli anni, miart sarà l’epicentro della Milano ArtWeek, un ricco calendario, di eventi e inaugurazioni, promosso con il Comune di Milano Cultura, che riunisce le maggiori istituzioni pubbliche e fondazioni private della città.

 miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, organizzata da Fiera Milano e la prima sotto la direzione artistica di Nicola Ricciardi, inizialmente programmata nel tradizionale mese di aprile, è stata calendarizzata dal 17 al 19 settembre 2021 (con preview il 16 settembre).

Dopo l’edizione online del 2020, che ha permesso di mantenere in contatto galleristi, collezionisti, professionisti del mondo dell’arte e pubblico, miart ha trovato nell’ideale finestra tra il Salone del Mobile (5-10 settembre) e la Milano Fashion Week (21-27 settembre) la giusta collocazione.

La decisione nasce da un’attenta valutazione mirata a non compromettere l’attrattività di miart che da sempre si è contraddistinta per la sua vocazione internazionale. Infatti, le nuove date permetteranno alla manifestazione di mantenere questa importante e fondamentale caratteristica.

L’obiettivo è di costruire una fiera che sia un’opportunità di rilancio solida e credibile: un’edizione “fisica” arricchita e completata da una experience digitale grazie a una piattaforma online che sarà in grado di proporre innovativi contenuti multimediali e nuovi modi di comunicare per amplificare ulteriormente il dialogo tra moderno e contemporaneo caratteristico di miart.

Come tutti gli anni, miart sarà l’epicentro della Milano ArtWeek, un ricco calendario, di eventi e inaugurazioni, promosso con il Comune di Milano Cultura, che riunisce le maggiori istituzioni pubbliche e fondazioni private della città.

L’appuntamento con miart 2021 è fissato da venerdì 17 a domenica 19 settembre 2021, a fieramilanocity.

 

 

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Tehching Hsieh, One Year Performance 1980–1981 (Time Clock Piece) © Guido Mencari

 

#KeyWords. Parole che aprono il presente: un dialogo tra arte e psicologia

Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta il secondo appuntamento di #KeyWords.

Giovedì 10 dicembre alle ore 18.00 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta il secondo appuntamento di #KeyWords. Parole che aprono il presente: un dialogo tra arte e psicologia, nuovo format parte del palinsesto digitale Pecci ON.

Protagonisti di una conversazione sulla parola LIMITE saranno l’artista Cesare Pietroiusti e il filosofo Stefano Velotti, con la mediazione della Direttrice del Centro Pecci, Cristiana Perrella, e della Professoressa di Psicologia di Comunità all’Università di Firenze Patrizia Meringolo: l’incontro sarà gratuito e aperto a tutti e verrà trasmesso in live streaming su www.centropecci.it.

Il format #KeyWords nasce dalla collaborazione del Centro Pecci con LabCom – Ricerca e azione per il benessere psicosociale – spin-off accademico dell’Università degli Studi di Firenze, che fa parte del Laboratorio Congiunto Multisetting Community Action Research: from real to virtual del Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia – FORLILPSI, Università di Firenze – UNIFI.

#KeyWords propone una serie di incontri in cui ospiti provenienti da ambiti differenti dialogheranno ogni volta su una diversa parola chiave. Partendo dall’esigenza di comprensione e condivisione delle difficoltà che ognuno di noi sta incontrando in questo momento storico, sia a livello personale che sociale, le parole verranno usate per approfondire gli stati d’animo, affrontare le insicurezze, cercare chiavi di lettura e acquisire nuovi strumenti che possano arricchire la cassetta degli attrezzi di cui abbiamo bisogno per affrontare le sfide che ci impone il nostro tempo.

Crisi e incertezza descrivono oggi la nostra visione del presente e del futuro: connubio che genera un senso di impotenza in cui lo stato di attesa prolungato che stiamo sperimentando non viene percepito come “resistenza” quanto piuttosto come “sopravvivenza”, simile a quella di un naufrago in mare senza vento. Viktor Frankl – neurologo, psichiatra e filosofo austriaco, tra i fondatori dell'analisi esistenziale e della logoterapia – dice che l’uomo è “in cerca di senso”, quindi il vuoto dell’incertezza che oggi viviamo può essere riempito da confronto, riflessione, incontro dialogico tra idee ed esperienze.

#KeyWords parte da queste considerazioni e – mettendo al centro il museo come luogo che raccoglie una comunità non solo fisica, ma simbolica (quella dell’arte, della cultura, della scienza) – ospita pensatori, artisti, studiosi in un dialogo aperto, per e con gli ascoltatori, su temi centrali in questo momento storico.  

Giovedì 10 dicembre il secondo appuntamento viene dedicato alla parola LIMITE e vede protagonisti Cesare Pietroiusti, artista – laureato in Medicina con una tesi in Clinica Psichiatrica – le cui operazioni, sempre antispettacolari, coinvolgono direttamente il pubblico o implicano un impegno personale che può mettere in causa i limiti della resistenza fisica o psicologica, in dialogo con Stefano Velotti, filosofo, Professore Ordinario di Estetica all’Università La Sapienza di Roma. Ad accompagnare gli ospiti nel dialogo saranno Cristiana Perrella, Direttrice del museo, e Patrizia Meringolo, Professoressa Ordinaria di Psicologia di Comunità all’Università di Firenze, fondatrice e membo del Comitato Scientifico di LabCom. All’inizio dell’incontro verrà proiettato un estratto video della One Year Performance 1980–1981 (Time Clock Piece) dell’artista taiwanese-americano Tehching Hsieh (Nan-Chou, Pingtung County, Taiwan, 1950).

Limite è un termine polivalente che apre a suggestioni molteplici: dal limite come assenza di controllo sugli eventi che ci circondano, che ci conduce a un senso di frustrazione e perdita, fino al limite nella sua accezione di "luogo di confine", spazio positivo in cui avvengono scambi e trasformazioni.

Il dialogo permetterà di partire dall'esperienza contingente della pandemia per ampliare la riflessione attraverso il linguaggio dell'arte, della filosofia e della psicologia a confronto.

Prossimi appuntamenti martedì 22 dicembre con l’incontro dedicato alla parola FIDUCIA.

 

 

kandinsky vs caravaggio 03 

“VIS-À-VIS”: dialoghi contemporanei tra alcuni grandi capolavori della Collezione Peggy Guggenheim e della Pinacoteca di Brera

Tre pillole video, che saranno online sui canali social dei rispettivi musei, per raccontare sei artisti e i loro capolavori, in un viaggio lungo oltre cinque secoli.

Caravaggio e Vasily Kandinsky, Raffaelo e Max Ernst, Piero della Francesca e Piet Mondrian. Sei grandi maestri, pietre miliari della storia dell’arte, sono pronti ad incontrarsi. Come? Grazie alle parole di Karole P. B. Vail, direttrice della Collezione Peggy Guggenheim, Venezia,James Bradburne, direttore generale della Pinacoteca di Brera, Milano, due istituzioni che racchiudono alcuni dei più iconici capolavori dell’arte italiana e internazionale, tra XV e XX secolo. Nasce così “Vis-à-Vis”, progetto che grazie alla viva voce dei due direttori metterà a confronto La cena in Emmaus (1605 – 1606) di Caravaggio e Paesaggio con macchie rosse N.2 di Kandinsky (1913), Lo sposalizio della Vergine (1504) di Raffaello e La vestizione della sposa (1940) di Ernst, Madonna col bambino e santi, angeli e Federico da Montefeltro (1472 – 74) di Piero della Francesca e Composizione n.1 con grigio e rosso 1938 / Composizione con rosso 1939 (1938 -39) di Mondrian. Tre pillole video, che saranno online sui canali social dei rispettivi musei, per raccontare sei artisti e i loro capolavori, in un viaggio lungo oltre cinque secoli, che dimostra come l’arte sia sempre contemporanea, in ogni suo tempo, e per questo esprime, indipendentemente dallo scorrere dei secoli, una comunanza di valori e visioni che continuano ad ispirare il nostro presente.   

A gennaio e febbraio 2021 seguiranno gli altri “incontri”. “Caravaggio è stato uno dei più grandi artisti contemporanei del suo tempo che ha trasformato per sempre la pratica della pittura occidentale”, così Bradburne presenta Michelangelo Merisi, la cui tela La cena in Emmaus è oggi tra le opere più ammirate alla Pinacoteca di Brera. “Nel corso della sua lunga carriera di stampo cosmopolita Kandinsky ha affrontato sfide personali…continuando a sperimentare, cambiare, reinventare la propria arte e se stesso”, fa eco la Vail, parlando del padre dell’arte astratta presente alla Collezione Peggy Guggenheim con diverse opere, tra cui appunto Paesaggio con macchie rosse N.2.

Più che mai oggi abbiamo bisogno di arte e bellezza per trarre dal loro potere trasformativo e terapeutico lo slancio per costruire un presente e un futuro basati sul dialogo, il rispetto e l’inclusività. Ecco perché la Pinacoteca di Brera e la Collezione Peggy Guggenheim aprono insieme le loro porte rendendo accessibili, ora che i musei sono chiusi, alcuni tesori delle loro collezioni. “L’arte può essere consolazione, ispirazione, o anche rivelazione”, afferma la direttrice Vail, “e può aiutarci a capire il mondo in cui viviamo”, sottolinea Mr. Bradburne.

Non ci resta dunque che augurarvi, buona visione!

 

 

Michelangelo Pistoletto Luomo nero 1959 olio su tela 120x1205 min 

 Michelangelo Pistoletto, L'uomo nero, 1959, olio su tela, 120x120,5

 

Tornabuoni Arte presenta l’Antologia 2021. Arte moderna e contemporanea

L’appuntamento annuale che offre un’accurata selezione di opere, frutto dell’importante lavoro di ricerca che la galleria ha svolto nell’arco dell’ultimo anno.

Tornabuoni Arte presenta l’Antologia 2021. Arte moderna e contemporanea, l’appuntamento annuale che, come di consueto, offre un’accurata selezione di opere, frutto dell’importante lavoro di ricerca che la galleria ha svolto nell’arco dell’ultimo anno. In questo particolare momento, dovuto all’emergenza Covid, che ha portato alla chiusura momentanea dei musei e delle gallerie pubbliche, l’esposizione visitabile da dicembre nelle due sedi italiane di Firenze e Milano, acquista un grande valore. È un’opportunità unica non solo per i collezionisti ma per il pubblico in genere per poter visitare una mostra che ripercorre i momenti più significativi della storia dell’arte dagli inizi del XX secolo ad oggi, attraverso i capolavori di alcuni dei suoi principali protagonisti.

Sarà possibile visitare la mostra a Firenze (Lungarno Benvenuto Cellini 3) dal 9 dicembre e una selezione di opere sarà esposta a Milano (Via Fatebenefratelli, 36) dal 12 dicembre 2020.

Tornabuoni Arte si conferma, anche in questa occasione, come un luogo dedicato alla cultura e non solo al mercato. Lo testimonia anche il volume, puntuale e completo, che accompagna l’esposizione con il testo introduttivo Viaggio al termine della forma firmato da Sonia Zampini. Una preziosa guida con un ricco apparato fotografico e testuale, uno strumento di riferimento anche da un punto di vista strettamente didattico.

Il percorso espositivo inizia con una prima sezione che rappresenta l’arte figurativa del XX secolo, a partire dall’opera Versailles, la Galleria degli Specchi, dipinta da Giovanni Boldini intorno al 1871, durante il suo periodo parigino, realizzato a Versailles luogo simbolo dell’Ancien Re?gime, la cui particolare atmosfera riecheggia lo sfarzo voluto dalla monarchia di Luigi XIV. E prosegue seguendone l’evoluzione attraverso una carrellata di opere straordinarie di maestri come Balla, Campigli, Carrà, Casorati, de Chirico, De Pisis, Guttuso, Magnelli, Marini, Paresce, Prampolini, Rosai, Savinio, Severini, Sironi, Soffici, Tozzi e Viani.

In questa sezione non poteva mancare di certo Giorgio Morandi, tra le figure più emblematiche del panorama artistico del primo Novecento, con una Natura morta del 1930, a testimoniare come la sua pittura sia riuscita a ridisegnare i confini del mondo fisico attraverso la rappresentazione di umili oggetti del nostro vissuto quotidiano che Morandi celebra in modo solenne.

Pablo Picasso con il suo Tasse et paquet de tabac del 1922 segna il passaggio tra la prima e la seconda parte di questa antologia. Picasso, protagonista delle prime avanguardie, contribuisce in modo determinante alla rivoluzione della figurazione pittorica con un nuovo linguaggio che mette in discussione la pittura da cavalletto e che “...interessera` inizialmente l’immagine - come scrive Sonia Zampini - per poi coinvolgere, nel progressivo affermarsi dell’arte contemporanea, i materiali, i contenuti ed infine i luoghi stessi dell’arte.”

La mostra prosegue con opere dal secondo dopoguerra ad oggi e si apre con la figura di una grande artista italiana, Carla Accardi, presente nel volume con alcune importanti opere tra cui un imponente lavoro del 1967, Senza titolo, caratterizzato dall’uso del sicofoil, la cui trasparenza consente di mostrare il telaio che diventa, insieme all’essenzialità del segno, parte fondamentale della struttura visiva. Una sezione densa di tasselli significativi in questo spaccato di storia dell’arte che vede numerose sperimentazioni come Concetto spaziale del 1955 di Lucio Fontana - presente in catalogo anche con altre opere - interprete dello Spazialismo che si allontana ancora di più dalla concezione classica della pittura. Ci sono: una Combustione del 1960 dove Alberto Burri riveste la materia di un ruolo primario; due grandi tele di Hans Hartung, dipinte entrambe nel 1962; il disegno preparatorio di Running Fence, progetto tra i piu` celebrati di Christo e Jeanne-Claude dove una recinzione continua, di circa quaranta chilometri, si estende nella campagna californiana a nord di San Francisco, chiaro esempio di quello che è stata la Land art.
A rappresentare il movimento surrealista, troviamo Jaon Mirò e Sabastian Matta mentre l’Arte Povera, teorizzata sapientemente da Germano Celant, ha, in questa sede, indubbi testimoni come Boetti, Kounellis, Pascali, Pistoletto, Zorio. Il Portrait of Bronka Weintraub, 1986, introduce alla Pop art americana e ai ritratti seriali di Andy Warhol. Molti altri ancora gli artisti che si potranno ammirare: Adami, Afro, Alviani, Angeli, Baj, Calzolari, Capogrossi, Castellani, Ceroli, Chia, Colombo, Crippa, Dadamaino, De Maria, Dorazio, Mambor, Manzoni, Paladino, Pamiggiani, Pomodoro, Mimmo Rotella, Paolo Scheggi, Mario Schifano, Antoni Ta`pies, Joe Tilson, Giulio Turcato, Victor Vasarely e Vedova.

Tra le opere più recenti ricordiamo Libro rosso per la Divina Commedia, 2018, e Oristano, 2010, di Emilio Isgrò, uno dei nomi italiani più conosciuti a livello internazionale, la cui ricerca nasce da diverse discipline, poesia, arte, teatro e letteratura. Isgrò ha il merito di aver creato un nuovo linguaggio attraverso la teorizzazione della cancellatura della parola stessa che restituisce ai testi un nuovo significato.
L’esposizione, nelle due sedi, sarà in corso per tutto il 2021.

FIRENZE, Lungarno Benvenuto Cellini 3
dal 7 dicembre 2020
Lunedì-Venerdì: 9.00-13.00 / 15.00-19.00
Sabato: 09.00-13.00

MILANO, Via Fatebenefratelli 36
dal 12 dicembre 2020
Lunedì: 15.00-19.00
Martedì-Sabato: 10.00-13.00 / 15.00-19.00

Info:
Tornabuoni Arte
Lungarno Benvenuto Cellini, 3 – 50125 Firenze
orari apertura mostra: dal lunedì al venerdì, 9.00-13.00 / 15.00-19.00); sabato 09.00-13.00; ingresso libero
Tel. 055/6812697 – Fax 055/6812020 – e.mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - http://www.tornabuoniarte.it/">www.tornabuoniarte.it