nadia vitone

ph Nadia Vitone

 

 

Fondazione MACTE  OPEN CALL  Premio Termoli – Sezione Architettura e Design

62ma edizione DEADLINE ESTESA FINO AL 16 DICEMBRE 2020.

La Fondazione MACTE è lieta di annunciare che la deadline per partecipare all'Open Call per la 62ma edizione del Premio Termoli–Sezione Architettura e Design è stata posticipata: le candidature potranno essere inviate fino al 16 dicembre 2020.

Inaugurato nel 1955, il Premio Termoli è tra i più longevi del panorama artistico italiano e dalle edizioni che si sono susseguite negli anni si è creata una ricca collezione di opere d'arte ora affidata alla Fondazione MACTE.

Nel 2020 la storia del Premio Termoli si rinnova con la creazione di una nuova sezione dedicata all'Architettura e al Design che si articola nella ricerca di un progetto di committenza, inscrivendosi in una tradizione italiana volta alla ricerca e all'adozione di nuovi approcci artistici ed architettonici.

La 62ma edizione del Premio Termoli è curata da Laura Cherubini e assegnerà due premi in denaro: uno al/la vincitore/trice della Sezione Arti Visive e uno per la Sezione Architettura e Design. Il processo di selezione si articolerà per quanto riguarda la sezione Arti Visive in un comitato curatoriale che procederà all'invito diretto di artisti, mentre per la sezione Architettura e Design, sollecitiamo qui le candidature digitali di architetti, designer e artisti internazionali fino al 16 dicembre 2020.

Il tema del concorso per la Sezione Architettura e Design è la progettazione di una pensilina per la sosta degli autobus urbani per la città di Termoli che abbia caratteristiche di innovazione e che sia tecnologicamente avanzata ed eco-sostenibile. Per consultare le regole del bando si prega di scaricare il regolamento e gli allegati in calce.

Una giuria qualificata composta da Laura Cherubini, curatore della 62ma edizione del Premio Termoli; Domitilla Dardi, Curatore per il Design, MAXXI; Angela Rui, critica e curatrice del design; Andrea Viliani; Curatore CRRI-Centro di Ricerca Castello di Rivoli e di Pompeii Commitment. Materie archeologiche e Paolo De Matteis Larivera, Presidente della Fondazione MACTE selezioneranno i progetti finalisti presentati in una mostra presso il Museo MACTE.

Il progetto vincitore delle 62ma edizione del Premio Termoli–Sezione Architettura e Design, oltre a un premio in denaro conferito alla proposta ritenuta migliore dalla giuria, verrà inoltre affidato al Comune di Termoli per essere incluso nei futuri piani di riqualificazione urbana. Oltre alla giuria di esperti, ci sarà una menzione speciale per il progetto che riceverà il maggior numero di consensi da parte dei visitatori, annunciata nell'ultimo giorno della mostra.

Il bando e gli allegati sono disponibili e scaricabili nella sezione Premio Termoli del sito https://www.fondazionemacte.com/

Le candidature si raccolgono solo in forma digitale e non oltre il 16 dicembre alle ore 12.00 (CET) all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., al quale si può scrivere anche per ottenere informazioni.

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La libertà protagonista delle opere all'asta realizzate da Alberto Di Fabio, Lorenzo Marini e Fulvio Morella durante il lockdown

Si tratta della decima edizione della celebre asta benefica (quest'anno online) promossa da “il Volo Onlus” insieme a Sotheby's.

Dal 25 novembre al 5 dicembre Cramum partecipa con tre artisti di fama internazionale - Alberto di Fabio, Lorenzo Marini e Fulvio Morella - a “SCUSATE IL DISTURBO 2020”. Si tratta della decima edizione della celebre asta benefica (quest'anno online) promossa da “il Volo Onlus” insieme a Sotheby's. Grazie alla generosità degli artisti tutto il ricavato raccolto sarà destinato al sostegno della Comunità terapeutico-riabilitativa Villa Ratti di Monticello Brianza ove opera l’équipe multidisciplinare di professionisti de Il Volo Onlus.

Al fianco di altre importanti opere d'arte e di design frutto dei tanti prestigiosi partner del progetto, il direttore artistico di Cramum Sabino Maria Frassà ha voluto proporre quest'anno tre opere realizzate da noti artisti durante il primo periodo di lockdown: dal dipinto-preghiera di Alberto Di Fabio all'alfabeto del Covid di Lorenzo Marini alla scultura in legno e pietra di Fulvio Morella ispirata al volo degli uccelli. Sabino Maria Frassà spiega così questa scelta: "l'arte da sempre anticipa i tempi per guardare lontano. Proprio perché è innegabile il fatto che la pandemia abbia stravolto la nostra vita, è interessante comprendere come alcuni artisti siano riusciti a reagire rielaborando ed assimilando questa condizione attraverso la propria creatività. Il risultato sono opere accomunate da una profonda riflessione sul significato di felicità e di libertà al di là e a prescindere dalle contingenti limitazioni fisiche. L'arte sembra così spronarci a recuperare in primo luogo una piena libertà mentale".

Il link dell'asta sarà pubblicato online su tutti i canali social e istituzionali dei promotori e dei partner dell'iniziativa il 25 novembre; già disponibile invece in versione digitale il catalogo con tutte le opere in asta.

Di seguito il commento critico di Sabino Maria Frassà alle opere proposte in asta da Cramum.

ALBERTO DI FABIO

Alberto Di Fabio è tra gli artisti italiani più famosi al mondo. Persona molto sensibile, Alberto Di Fabio si è rifugiato nel suo mondo artistico per fuggire al coronavirus e alle paure dipingendo un nuovo ciclo di opere "Mandala", che la stampa internazionale ha subito apprezzato e raccontato. L'artista descrive spesso tutte le sue opere come “preghiere universali per il Mondo che verrà“. In questo ciclo di opere emerge da una sorta di sincretismo spirituale:  la dimensione rituale dei geometrici mandala induisti è così fusa con la rappresentazione buddista dell'Universo. I "mandala" di Alberto Di Fabio descrivono la complessità come il punto di incontro tra margini e centro, ovvero tra tutti quegli elementi che solo apparentemente ci sembrano “opposti” e lontani. Questo ciclo di opere ha rappresentato per l'artista un'occasione per ritrovare un momento di felicità, il segno che l’arte può trasformare le costrizioni fisiche e la solitudine in sublimazione dell'anima e occasione per liberare la propria fantasia. "In fondo la libertà è anche una condizione mentale oltre che fisica" ricorda l'artista commentando le opere "Mandala".

LORENZO MARINI

Lorenzo Marini, l'artista che con i suoi tram ci ha dato il ben tornato nelle città a Maggio, ha trascorso il lockdown a Milano: aveva con sé poche opere non selezionate per la mostra milanese (Out of Words da Gaggenau Hub), pochi strumenti, ma tanta la voglia di continuare a vivere, lavorare e raccontarsi. L'artista decise quindi di rielaborare una vecchia opera dando vita a una sorta di alfabeto della vita ai tempi del coronavirus. Il titolo C19SH è infatti non è altro che l'acronimo di COVID 19 STAY HOME: ogni lettera è collegata a un’immagine o simbolo della pandemia: alla “C” è aggiunta il numero 19, la H diventa “home”, la S di Stay, la W di smart-working. La riflessione sul senso più profondo della libertà è al centro di quest'opera: non solo la lettera F è affiancata dalla parola "freedom",  ma anche la lettera "L" è sia una pistola sia la parola libertà. L'ultima lettera "Z" è collegata con il cinematografico "the end" perché qualsiasi cosa brutta prima o poi passa.

FULVIO MORELLA

Fulvio Morella, noto per aver portato la tornitura nell'arte contemporanea, ha realizzato durante il lockdown un'opera ispirandosi all'apertura alare del gabbiano, simbolo stesso del vero senso della parola "libertà". Come lo stesso artista scrive nel libro d'artista, che accompagna l'opera, "imparare a volare, anche per il gabbiano, non è cosa semplice. Tentativi, solitudine e possibilità di fallimento: sono queste le tappe attraverso cui dovrà passare per raggiungere la sua massima aspirazione, ovvero imparare a volare. Ed essere libero". Con il consueto rigore che contraddistingue il modus operandi di Fulvio Morella "VOLO: ali di gabbiano" è stata progettata partendo dall'analisi quasi scientifica dell'animale. La forma dell’opera ricalca così in scala il profilo dell’apertura alare di un gabbiano. La scelta di Morella del soggetto rappresentato non stupisce e conferma il vivo interesse dell'artista per la valorizzazione della natura nelle sue opere. Del tutto innovativo invece l'accostamento della pietra al legno: l’opera nasce infatti da un monoblocco di frassino, legname valtellinese, scelto per il suo colore pastello tenue, e incorpora un cuore di serpentino della Valmalenco.

 

 arnaldo project

 Jean Benard Bossu, Nieuwe reizen naer Noord-Amerika, Amsterdam, Steven van Esveldt, 1769, 16 × 10,5 × 3,5 cm Elemento parte dell'installazione site-specific di Kasper Bosmans, A Perfect Shop-Front, 2020. Courtesy dell'artista

 

 

Alla Fondazione Arnaldo Pomodoro PROJECT ROOM #13: Kasper Bosmans | A Perfect Shop-front

La Fondazione Arnaldo Pomodoro inaugura il primo appuntamento del nuovo ciclo espositivo delle Project Room.

Opening: martedì 17 novembre 2020, dalle ore 11 alle ore 20 su prenotazione.

Con la mostra A Perfect Shop-front di Kasper Bosmans a cura di Eva Fabbris, la Fondazione Arnaldo Pomodoro inaugura il primo appuntamento del nuovo ciclo espositivo delle Project Room, progetto “osservatorio” dedicato ai più recenti sviluppi del panorama artistico internazionale, affidato per il 2020 – 2021 alla guest curator Eva Fabbris.

Nella Project Room di Kasper Bosmans (Lommel, 1990) temi socio-politici, elementi appartenenti a contesti socio-culturali diversi e una riflessione su istanze strettamente contemporanee vengono traslati in dipinti, installazioni e oggetti eleganti, arguti e ironici, che raccontano e teorizzano moderne mitologie, nel tentativo - tra concetto e materia - di elaborare nuovi modi di raccontare il sapere.

 

 perfect day

Andrea Tonellotto "Just a Perfect Day" Edizione speciale del libro e finissage della mostra

In occasione della chiusura della mostra di Andrea Tonellotto, Artphilein Editions realizzerà due edizioni speciali del libro fotografico "Just a Perfect Day".

Siamo felici di annunciare che, in occasione della chiusura della mostra di Andrea Tonellotto, Artphilein Editions realizzerà due edizioni speciali del libro fotografico Just a Perfect Day, ciascuna con una stampa originale, in edizione di 15, in formato 15 x 15 cm, numerata e firmata dall'artista.

We are happy to announce that on the occasion of the finissage of Andrea Tonellotto's exhibition, Artphilein Editions will release two special editions of the photo book Just a Perfect Day, each one with an original print, in edition of 15, size 15 x 15 cm, numbered and signed by artist. 

La mostra "Just a Perfect Day" sarà visitabile fino a venerdì 13 novembre, dalle 10.00 alle 18.00, presso Spazio Choisi 02, in via Pelli 13, Lugano.

The exhibition "Just a Perfect Day" will be open until Friday 13th November, from 10 AM to 6 PM, at Spazio Choisi 02, via Pelli 13, Lugano.

 

 QUADRIENNALE 418

 

La Quadriennale 2020 FUORI prosegue online

Con una diversificata offerta digital, fatta di podcast, video, visite guidate, performance, playlist musicali, gallerie fotografiche, rubriche di approfondimento, la Quadriennale d’arte 2020 FUORI prosegue online.

Con una diversificata offerta digital, fatta di podcast, video, visite guidate, performance, playlist musicali, gallerie fotografiche, rubriche di approfondimento, la Quadriennale d’arte 2020 FUORI prosegue online, sul sito internet www.quadriennale2020.com, sui canali social e youtube.

Il palinsesto comprende appuntamenti fissi durante la settimana e rubriche che si alterneranno con maggiore fluidità.

Si parte il lunedì sul sito, sul canale youtube e sui canali social con Partita doppia: storie d’arte dalla Quadriennale tra passato e futuro.

Partita doppia è un progetto a cura dello storyteller Luca Scarlini che propone una coinvolgente e originale narrazione della Quadriennale d’arte 2020 FUORI, mettendo in scena un dialogo fra i 43 artisti in mostra e altri importanti rappresentanti della storia dell’arte italiana e delle passate Quadriennali. Su invito dei curatori Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol a “performare” all’interno della mostra l’archivio della Quadriennale di Roma come parte integrante dello stesso progetto espositivo, Luca Scarlini propone un format innovativo trasferito ora sulla piattaforma digitale in seguito all’emergenza sanitaria.

Nei racconti di Partita doppia l’archivio e la biblioteca della Quadriennale di Roma divengono fonte inesauribile di materiali e ispirazione per Scarlini che, procedendo per analogie di ricerca, sintonie o procedimenti formali, attraversa novant’anni di storia del Paese, intrecciando racconti leggeri e approfonditi: dalle memorie legate al ventennio fascista alle signore dell’arte di Roma, dall’espulsione degli artisti di origine ebraica dalla Quadriennale del 1939 alle incursioni nelle arti sceniche, nello sport e nel mondo della notte, dalle contestazioni degli anni Sessanta agli anni di piombo. Il risultato sono 41 brevi filmati, della durata di 3 minuti ciascuno, firmati dal gruppo romano di filmmaker Studio Cliche per la regia di Gian Claudio Pallotta.

Il martedì sui canali social si prosegue con FUORItutto, brevi visite guidate dei curatori che, muovendosi all’interno delle sale espositive, raccontano gli immaginari degli artisti, le opere e le scelte allestitive di ciascuna sala.

Il mercoledì sui canali social è la volta di FUORIfocus, racconto della mostra che segue l’itinerario di visita tracciato da Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, attraverso le foto dell’allestimento e delle opere, scattate da DSL Studio, associate a estratti delle schede di ciascun artista, per permettere un affondo sulle singole opere e sulla pratica degli artisti.

Il giovedì sui canali social sarà protagonista FUORItesto, un percorso ragionato tra le pagine del libro, edito da Treccani, catalogo della mostra e antologia sull’arte italiana contemporanea. A partire dalle immagini, saranno selezionati degli estratti dai saggi dei curatori, Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, degli assistenti curatori, Michele Bertolino e Matteo Binci, dell’artista/architetto Alessandro Bava e dello scrittore e storyteller Luca Scarlini; degli autori Giorgina Bertolino, Stefano Chiodi, Silvia Fanti e Daniele Gasparinetti, Camilla Hawthorne, Francesco Ventrella, Riccardo Venturi, che offrono nuove metodologie per l’arte contemporanea e di Dafne Boggeri, Lucrezia Calabrò Visconti, Michele D’Aurizio, Vincenzo Estremo, Lorenzo Pezzani, Sofia Silva sui temi dei workshop Q-Rated rivolti a giovani artisti e curatori e che hanno impegnato i curatori della mostra nel biennio 2018-2019.

Il venerdì sul sito, sul canale youtube e sui canali social, secondo appuntamento settimanale con Partita doppia: storie d’arte dalla Quadriennale tra passato e futuro.

Il sabato sui canali social, secondo appuntamento settimanale con FUORIfocus.

La domenica su spotify (sul canale della Quadriennale) e replica su instagram, ci si rilassa con le playlist, una per ogni artista in mostra, selezionate settimana per settimana dal team curatoriale, per costruire un paesaggio sonoro ed espandere ulteriormente l’immaginario delle opere esposte.

Sempre la domenica sui canali social secondo appuntamento della rubrica FUORItesto.

Tra le novità si darà spazio a:

Intemporaneo e You Art, sui canali social, ideati e realizzati da Eni per la Quadriennale d’arte 2020: di Intemporaneo, un progetto video pensato per uno spazio dedicato di Palazzo delle Esposizioni, saranno proposti dei trailer che manterranno intatta la sensazione di un viaggio nella storia alla scoperta della trasformazione dei linguaggi artistici. Di You Art, sarà proposto, con modalità pensate per i canali social, il documentario dedicato al contest che ha visto sfidarsi 7 classi di ragazzi tra i 14 e i 19 anni provenienti da 4 diversi Paesi (Italia, Cipro, Ghana ed Emirati Arabi Uniti) su possibili tesi contrapposte rispetto a temi di attualità legati all’arte contemporanea.

Non solo performing art, ogni mercoledì sui canali social, in collaborazione con RAI Radio Live: condivisione dei contenuti della trasmissione che racconta la mostra in 13 puntate, attraverso interviste con il presidente della Quadriennale di Roma Umberto Croppi, i curatori e gli artisti.

Proseguono le rubriche:

Racconto condiviso con il Circolo Mario Mieli, sui canali social (in condivisione anche sul profilo del Circolo), il racconto di una selezione di opere più vicine alle tematiche e alle riflessioni del mondo LGBTQI+, in relazione anche all’attualità.

Appunti sparsi, sui canali social, immagini inaspettate e variegate che hanno un riferimento a un’opera, a un artista, a una tematica della Quadriennale d’arte 2020.

Spoiler, sui canali social, racconto per immagini dell’allestimento, un throwback, con Sarah Cosulich come conduttore che spiega e narra la lunga strada che ha portato all’apertura della mostra.

PAPRIKA, sui canali social, poesie selezionate da Stefano Collicelli Cagol che espandono i temi e ricamano le atmosfere della mostra.

Condividi con: #Q2020 #FUORI #palazzodelleesposizioni #Romarama #laculturaincasa

 

MATERIALI E FOTOGRAFIE AL LINK:

https://www.dropbox.com/sh/f3s2d2m134q1tr2/AACp1FOPJOgjUy8ssHYr55Dqa?dl=0

Trailer “Partita doppia: storie d'arte dalla Quadriennale tra passato e futuro" a cura di Luca Scarlini

https://www.youtube.com/watch?v=TTeR20t_QyQ 

Regole del gioco “Partita doppia” a cura di Luca Scarlini per Quadriennale

https://www.youtube.com/watch?v=gCyeTbdfYTM 

 

La Quadriennale 2020 FUORI prosegue online su:

https://quadriennale2020.com/

https://www.youtube.com/user/quadriennale

Facebook: @Quadriennalediroma

Instagram: @Quadriennalediroma

Twitter: @la_Quadriennale

 

 Salman Ali Alighiero Boetti inaugurazione mostra Galleria Stein PhotoC2A9Giorgio Colombo. 1

 25.03.1987, Salman Ali, Alighiero Boetti, inaugurazione mostra Galleria Stein - Photo©Giorgio Colombo

SALMAN e ALIGHIERO BOETTI, L'AFFETTO DELL'ARTISTA AL SUO COLLABORATORE FRATERNO

Tornabuoni Artepresenta, infatti, la collezione privata di Salman Ali, frutto di regali da parte dell’amico fraterno Boetti, lavori di altissima qualità che testimoniano l’affetto dell’artista per il suo collaboratore ed amico più stretto.

Dall' 11 novembre al  9 dicembre 2020 a Milano presso Tornabuoni Arte la mostra sul rapporto tra SALMAN e ALIGHIERO BOETTI

Lui di origine afgana, lui uno dei maggiori artisti del Novecento. È una storia di convivenza familiare quella che, per la prima volta, Salman Ali racconta nella sua autobiografia edita da Forma. Un approfondito, vivido racconto in prima persona, con cui Salman Ali ritraccia la sua vita, aneddoti e curiosità dei 23 anni passati accanto ad Alighiero Boetti. Il Racconto è accompagnato da immagini sino ad ora in gran parte private, e seguito da alcuni brevi contributi a firma di Bruno Corà, Giorgio Colombo e Clino Castelli.

L’uscita dell’autobiografia di Salman Ali diventa fortunata occasione per una mostra che ha titolo per essere definita come “evento” nel mondo dell’arte: a Milano, Tornabuoni Arte presenta, infatti, la collezione privata di Salman Ali, frutto di regali da parte dell’amico fraterno Boetti, lavori di altissima qualità che testimoniano l’affetto dell’artista per il suo collaboratore ed amico più stretto.

Alcune di queste opere sono già state esposte in musei internazionali ma questa sarà la prima volta in cui si potranno ammirare tutte insieme.

Tornabuoni Arte presenta la collezione di queste opere insieme ad una straordinaria selezione di fotografie di Salman Ali nei momenti di vita privata e nei viaggi accanto a Boetti. In molti casi si tratta di fotografie, alcune molto note, altre inedite, scattate, tra gli altri, da Giorgio Colombo che permettono di raccontare la straordinaria vicenda dell’uomo più vicino ad Alighiero Boetti e del rapporto con lo stesso artista.

Salman Ali conobbe Boetti nel 1971 a Kabul dove l’artista aveva aperto il famoso One hotel, albergo nel quale Salman trovò velocemente un impiego.

Nel 1973 Boetti propose a Salman Ali di seguirlo a Roma. Da quel momento Salman Ali ha vissuto costantemente accanto a Alighiero Boetti e la sua famiglia, diventando molto più di un semplice assistente: un membro della famiglia.

Si occupava della famiglia, dei bambini, della casa; seguiva Boetti nei suoi viaggi e nel suo studio dove garantiva ordine perché “tutto andasse bene e che capo fosse tranquillo”, come ricorda lo stesso Salman.

Testimone dell’intera vicenda umana e professionale dell’artista torinese, Salman Ali è ancora oggi indissolubilmente legato alla famiglia Boetti e a tutto il “mondo di Boetti”.

Vernice per la stampa: 11 novembre dalle 11 alle 13.

In occasione della vernice per la stampa, nel rispetto delle disposizioni delle autorità sanitarie, l’ingresso alla mostra sarà regolamentato. Per garantirle delle condizioni di visita appropriate, è richiesta la conferma di partecipazione all’evento compilando il link: https://forms.gle/6mJTbY44YUWMzLXV6

Inaugurazione per il pubblico: 11 novembre dalle ore 15 alle 19

In occasione dell’evento di inaugurazione per il pubblico, nel rispetto delle disposizioni delle autorità sanitarie, l’ingresso alla mostra sarà regolamentato.

Per garantire delle condizioni di visita appropriate, è richiesta la conferma di partecipazione chiamando il numero 055 6812697 oppure scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Orari galleria:

lunedì 15.00-19.00 | martedì/sabato 10.00-13.00 e 15.00-19.00

Contatti:

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Tel.: + 39 026554841

Indirizzo:

Via Fatebenefratelli 34-36 – 20121, Milano

Tel.: + 39 026554841

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