cattani Eros

 

EROS di Bruno Cattani allo Spazio Choisi #2 di Lugano

La mostra è un racconto per immagini, nel quale l’artista ci invita a riconsiderare con occhi e percezione nuovi, il desiderio e il pathos. 

Nel nuovo Spazio Choisi #2 è possibile visionare fino al 31 marzo 2020 una selezione di immagini della serie EROS di Bruno Cattani allestita in occasione della presentazione dell’omonimo libro pubblicato da Artphilein Editions.

EROS di Bruno Cattani è un racconto per immagini, nel quale l’artista ci invita a riconsiderare con occhi e percezione nuovi, il desiderio e il pathos, per proporci un’intensa emozione e un totale coinvolgimento sul piano estetico ed emotivo.

“L’erotismo della statuaria, più o meno classica, custodito in quelle forme di marmo nate dalle mani dello scultore e ritoccate dal tempo che le rimodella e le leviga. Particolari di gesti e di corpi nascosti o illuminati in un continuo alternarsi di luci e ombre che le muovono ridando vita a “un gruppo di figure, che, come attori drammatici di un coro erotico, vogliono ancora danzare e far udire la loro voce.”
(Lucetta Frisa e Marco Ercolani) 

Bruno Cattani è fotografo della memoria, dei luoghi e del passato emozionale. Inizia la sua attività nel 1982 e da oltre trent’anni collabora con musei nazionali e internazionali (Galleria Civica di Modena, Musée Rodin, Musée du Louvre, Pergamonmuseum), istituti d’arte (École Nationale Supérieure des Beaux-Arts e Istituto Nazionale per la Grafica) ed Enti (Soprintendenza Archeologica di Pompei).

Bruno Cattani è inoltre autore di alcuni libri d’artista tra cui Memorie, Playing Dreams e Eros.
La mostra è in collaborazione con Heillandi Gallery, Lugano

 

 Duomo di Parma 1 ph. Edoardo Fornaciari Parma2020

 

Al via Parma Capitale Italiana della Cultura 2020

L’anno di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 prende ufficialmente il via con un’inaugurazione lunga tre giorni: sabato 11, domenica 12 e lunedì 13 gennaio.

L’anno di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 (www.parma2020.it) prende ufficialmente il via con un’inaugurazione lunga tre giorni: sabato 11, domenica 12 e lunedì 13 gennaio.

In programma: l’11, People of Parma, una parata in giallo per le strade della città con tutta l’energia della cultura; il 12, al Teatro Regio la cerimonia istituzionale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; il 13 un affascinate Viaggio nella città d’oro. Nei tre giorni l’inaugurazione di tre mostre: Time Machine. Vedere e sperimentare il tempo; Noi, il Cibo, il nostro Pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile e Parma è la Gazzetta. E ancora letteratura contemporanea con Stefania Auci e Gianrico Carofiglio; concerti e musica fiore all’occhiello della città.

Ancora, la cultura arriva fino ai luoghi più lontani dal centro con Sulla Linea della Cultura: Fermate per tutti. Sabato e domenica Verdi Off ed il Teatro Regio portano la musica, energia e creatività sulle linee degli autobus cittadini, all’Ospedale dei Bambini, negli Istituti Penitenziari di Parma, nelle Case per Anziani e nei dormitori della città.

Infine, durante la tre giorni, tre luoghi simbolo della città saranno animati da videomapping che il Comune dona alla città in occasione della tre giorni: piazza Garibaldi vedrà protagoniste “Le PAROLE della cultura”, mentre Piazza Duomo sarà accesa da “TEMPUS. Il tempo del lavoro” una proiezione multimediale sulla facciata della Cattedrale, entrambi prodotti da Kifitalia, Idea Factory e Cantiere Idea; in piazzale della Pace #22.2.22 VIDEO MAPPING PER IL MONUMENTO A VERDI, curato da Karmachina e prodotto dal Teatro Regio di Parma.

Sabato 11 gennaio

Alle 11 inaugura Noi, il Cibo, il nostro Pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile, la mostra prodotta da Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition in collaborazione con National Geographic Italia, per promuovere la cultura della sostenibilità alimentare e diffondere buone pratiche su cibo e ambiente. L’esposizione è composta da tre sezioni: alla Galleria San Ludovico un percorso pensato per interagire con i visitatori attraverso esperienze multimediali, allo Spazio A laboratori dedicati agli studenti e sotto i Portici del Grano una selezione di fotografie di grandi autori. Apertura dal 12 gennaio al 13 aprile, con ingresso libero.

Dalle 15.30 alle 18 i Portici di Via Mazzini saranno animati da Con-test-a Live Corner: canti, balli e arti performative di gruppi giovanili.

Dalle 16.30, le vie del centro storico vedranno sfilare People of Parma, una grande parata inaugurale dove la “nazione Parma” – come la chiamava Attilio Bertolucci – accoglie l’energia della cultura proveniente da tutte le città d’Italia portando in corteo parole e immagini. A seguire il discorso del Sindaco Pizzarotti, il lancio del jingle di Parma 2020 composto dal cantautore e pianista Raphael Gualazzi e un videomapping in cui saranno protagoniste le parole della cultura e le persone in piazza, in un iconico dialogo partecipativo.

Per la serata due appuntamenti con al centro la grande musica: alle 19, l’Accademia del Carmine del Conservatorio Arrigo Boito eseguirà il concerto Gran Partita di Wolfang Amadeus Mozart, all’Auditorium del Carmine; alle 21 la musica si sposta all’Auditorium Paganini, con 24 Capricci per violino solo di Niccolò Paganini eseguito dalla Filarmonica Arturo Toscanini, sotto la direzione di Roberto Molinelli e con Yury Revich al violino (ingresso a pagamento).

Domenica 12 gennaio

Si comincia con la letteratura: alle 11 al Teatro Due, nell’incontro Il ruggito della storia la giornalista Alessandra Tedesco dialoga con la scrittrice Stefania Auci, autrice del bestseller “I Leoni di Sicilia. La Saga dei Florio”.

Alle 16.30, al Teatro Regio si svolgerà la Cerimonia istituzionale di apertura di Parma Capitale Italiana della Cultura, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (ingresso su invito).

Il pomeriggio prosegue con la musica del Quintetto d’archi I Musici di Parma con il concerto Arie e fantasie Verdiane, alle 18 alla Casa della Musica, a cura del Comitato per San Francesco del Prato.

Alle 18.30 a Palazzo del Governatore inaugura, alla presenza del Presidente Mattarella, la mostra Time Machine. Vedere e sperimentare il tempo (ingresso su invito).

Nata da un’idea di Michele Guerra, e curata da Antonio Somaini con Eline Grignard e Marie Rebecchi, l’esposizione, prodotta da Solares Fondazione delle Arti con il Comune di Parma, è una riflessione sul ruolo che hanno avuto e hanno tutt’oggi i media nel modificare la nostra percezione del tempo e dello spazio, il nostro vedere, sentire e interagire con ciò che ci circonda. Cinema, video e videoinstallazioni proposte come vere e proprie “macchine del tempo”, grazie alla loro capacità non solo di registrare e riproporre fenomeni, ma anche di manipolare il flusso temporale. Accompagna la mostra, aperta dal 13 gennaio al 3 maggio, il catalogo edito da Skira con testi di: Emmanuel Alloa, Jacques Aumont, Raymond Bellour, Christa Blümlinger, Grégory Chatonsky, Georges Didi-Huberman, Philippe Dubois, Noam Elcott, oltre ai tre curatori.

Alle 20.30 al Teatro Regio va in scena la Turandot di Giacomo Puccini (ingresso a pagamento).

Lunedì 13 gennaio

La festa di Parma2020 prosegue nella giornata dedicata al patrono della città, Sant’Ilario: per l’intera giornata i musei e i luoghi d’arte cittadini effettuano orari di apertura straordinari e agevolati. Con l’iniziativa Viaggio nella città d’oro. Parma narrata dai suoi protagonisti in dieci luoghi preziosi il pubblico sarà invitato a prendere parte ad uno straordinario viaggio nel tempo arricchito da speciali narrazioni sulla storia della città, dall’antichità al Novecento.

Dalle 10 alle 18, all’Auditorium della Fondazione Don Gnocchi, la prima giornata di Parma città aperta: LegAmi Umani che propone un laboratorio didattico, una tavola rotonda aperta al pubblico con Mao Fusina, Elisabetta Musi e Roberto Papetti, atelier creativi e letture animate.

Al mattino al Teatro Regio si terrà la tradizionale Cerimonia di Sant’Ilario con la consegna da parte del sindaco di Parma del Premio Sant’Ilario a chi si è distinto per aver contribuito, con la propria attività, a migliorare la condizione della comunità o a portare prestigio alla città in diversi ambiti: arte, scienza, impegno sociale, imprenditoria.

Nel pomeriggio, alle 16 a Palazzo Pigorini, inaugura la terza mostra, a ingresso libero: Parma è la Gazzetta. Cronaca, cultura, spettacoli, sport: 285 anni di giornalismo, dedicata alla storia del quotidiano che dal 1735 racconta le vicende del territorio e la storia della città, diventandone esso stesso parte. La mostra, prodotta da Gazzetta di Parma e curata da Claudio Rinaldi e Giancarlo Gonizzi, offre una selezione di prime pagine e oggetti memorabili ed emblematici che permetteranno di rivivere gli avvenimenti più significativi del passato di Parma.

Alle 17.30 al Teatro Due, un altro incontro dedicato gli amanti del libri: La misura del tempo con Gianrico Carofiglio.

La giornata terminerà in Cattedrale con il concerto Petite Messe Solennelle di Gioachino Rossini, alle 21, a cura della Società dei Concerti ed eseguito da Ars Cantica Choir. 

Tutte le informazioni su www.parma2020.it.

Periodi di apertura e orari delle mostre:

Noi, il Cibo, il nostro Pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile: Galleria San Ludovico e Portici del Grano, 12 gennaio - 13 aprile | ingresso libero | lunedì-venerdì dalle 9 alle 17, sabato-domenica dalle 10 alle 18.

Time Machine. Vedere e sperimentare il tempo: Palazzo del Governatore, 13 gennaio (con apertura straordinaria gratuita per la festa di Sant’Ilario) 3 maggio | Biglietti: intero 8€; ridotto 5€ e 4€ | martedì-mercoledì dalle 15 alle 19; giovedì-domenica e festivi dalle 10 alle 19.

Parma è la Gazzetta. Cronaca, cultura, spettacoli, sport: 285 anni di giornalismo, 14 gennaio-15 marzo | martedì-venerdì dalle 16 alle 19; sabato-domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

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 Cecilia Alemani. Photo Marco De Scalzi

 

Biennale Venezia, Cecilia Alemani è il nuovo direttore

È Cecilia Alemani il nuovo direttore del settore Arti Visive della Biennale.

È Cecilia Alemani il nuovo direttore del settore Arti Visive della Biennale, con l'incarico di progettare e curare la prossima 59esima Esposizione. Lo ha deciso il cda della Biennale di Venezia, ritenendo "non più procrastinabile l'attribuzione dell'incarico di direttore del Settore Arti Visive per l'immediato avvio della progettazione della 59esima Esposizione Internazionale d'Arte 2021 (negli anni precedenti l'incarico veniva dato poco dopo la chiusura della precedente edizione)".

“È un grandissimo onore poter assumere questo ruolo in una delle istituzioni italiane più prestigiose e riconosciute al mondo. Come prima donna italiana a rivestire questa posizione, capisco e apprezzo la responsabilità e anche l’opportunità offertami e mi riprometto di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società.” Cecilia Alemani

 

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Addio a Eva Sørensen la scultrice danese che amava l’Italia

Grande lutto per il mondo dell'arte. 

Il 31 dicembre ci ha lasciati Eva Sørensen, artista di fama internazionale che si era innamorata dell’Italia grazie a Piero Manzoni. Danese, dopo aver studiato a Parigi con lo scultore Laszlo Szabo, si trasferisce in Italia all’inizio degli anni Sessanta dove frequenta artisti come Piero Manzoni, Lucio Fontana ed Enrico Castellani e, nel corso di un soggiorno ad Albisola, comincia a dedicarsi alla ceramica. La sua prima esposizione personale è organizzata dalla galleria Birch a Copenhagen nel 1963. A partire dalla seconda metà degli anni Sessanta, partecipa a numerose esposizioni collettive e crea sculture per enti pubblici e musei nei paesi scandinavi. Nel 1976 il museo di Aarhus e Koldinghus le dedicano una mostra antologica e l’anno seguente l’artista si trasferisce a Mergozzo (VB). Espone le sue sculture nel 1978 al Parco Sempione a Milano, con presentazione di Pierre Restany, e al Museo Ordrupgaard di Copenhagen. Nel 1982 partecipa alla Biennale di Venezia esponendo disegni e sculture nel Padiglione danese.
Le opere di Eva Sørensen fanno parte delle Raccolte d’Arte del Fondo Ny Carlsberg e del Fondo Statale d’Arte Danese, e sono esposte permanentemente in musei ed istituzioni pubbliche di numerose città in Danimarca.

Grazie alla Galleria Raffaella de Chirico dopo il 2010 l’artista torna in auge con mostre in tutta Europa. Cramum le dedica diverse mostre tra cui “1962 – Biennale 1982”, una mostra personale realizzata in collaborazione con la Galleria e l’ambasciata di Danimarca nel 2014 allo Studio Museo Francesco Messina a cura di Sabino Maria Frassà.

 

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Il sito web dedicato ai progetti per l'arte di Banca di Bologna

Banca di Bologna Contemporary è il progetto per l'arte di Banca di Bologna che ora trova spazio anche sul web attraverso il nuovo sito internet dedicato contemporary.bancadibologna.it, on line dal 16 dicembre. 

Banca di Bologna Contemporary è il progetto per l'arte di Banca di Bologna che ora trova spazio anche sul web attraverso il nuovo sito internet dedicato contemporary.bancadibologna.it, on line dal 16 dicembre.

Il portale raccoglie le mostre e progetti che Banca di Bologna ha realizzato a partire dal 2016, nell'ambito di ART CITY Bologna e in occasione di Arte Fiera, nell’omonimo Salone di Palazzo De’ Toschi, a cura di Simone Menegoi: dalla collettiva La Camera – Sulla materialità della fotografia (2016) fino alle personali di Peter Buggenhout (2017), Erin Shirreff (2018) e Geert Goiris (2019). A queste mostre si sono affiancati, negli ultimi due anni, progetti site specific di artisti italiani nella vetrina della Sede Generale della Banca in piazza Galvani: Elia Cantori nel 2018 e Matteo Fato nel 2019.

Banca di Bologna proseguirà la sua proposta espositiva presentando tra i Main project di ART CITY Bologna 2020 in occasione di Arte Fiera una mostra di pittura contemporanea, con tredici artisti internazionali: Le realtà ordinarie, a cura di Davide Ferri (Palazzo De' Toschi, 21 gennaio-23 febbraio) e la personale In the light of di Margherita Moscardini (Direzione Generale di Banca di Bologna, 21 gennaio-21 febbraio). 

 

 eros

 

Bruno Cattani - EROS

 La presentazione del libro fotografico EROS di Bruno Cattani, pubblicato da Artphilein Editions, accompagnata da una selezione di immagini dell'omonima serie.

Nel nuovo Spazio Choisi #2 il giorno martedì 17 dicembre alle 18:30 si terrà la presentazione del libro fotografico EROS di Bruno Cattani, pubblicato da Artphilein Editions, accompagnata da una selezione di immagini dell'omonima serie (courtesy Heillandi Gallery).
La mostra potrà essere visitata sino al 31 gennaio 2020.

EROS di Bruno Cattani è un racconto per immagini, nel quale l’artista ci invita a riconsiderare con occhi e percezione nuovi, il desiderio e il pathos, per proporci un'intensa emozione e un totale coinvolgimento sul piano estetico ed emotivo.
 
“L’erotismo della statuaria, più o meno classica, custodito in quelle forme di marmo nate dalle mani dello scultore e ritoccate dal tempo che le rimodella e le leviga. Particolari di gesti e di corpi nascosti o illuminati in un continuo alternarsi di luci e ombre che le muovono ridando vita a “un gruppo di figure, che, come attori drammatici di un coro erotico, vogliono ancora danzare e far udire la loro voce.”
(Lucetta Frisa e Marco Ercolani)

Bruno Cattani è fotografo della memoria, dei luoghi e del passato emozionale. Inizia la sua attività nel 1982 e da oltre trent’anni collabora con musei nazionali e internazionali (Galleria Civica di Modena, Musée Rodin, Musée du Louvre, Pergamonmuseum), istituti d’arte (École Nationale Supérieure des Beaux-Arts e Istituto Nazionale per la Grafica) ed Enti (Soprintendenza Archeologica di Pompei).
Bruno Cattani è inoltre autore di alcuni libri d’artista tra cui Memorie, Playing Dreams e Eros.

Info

martedì 17 dicembre alle ore 18:30
presentazione presso Artphilein Editions | Spazio Choisi #2
via Ferruccio Pelli 13, primo piano
CH - 6900 Lugano