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EXPOSED. Torino Foto Festival - dal 2 maggio al 2 giugno 2024

Il Festival inizia il suo percorso già nel 2023 con una serie di tappe di avvicinamento organizzate in occasione dei più importanti appuntamenti internazionali dedicati alla fotografia e alla cultura contemporanea.

Si intitola EXPOSED. Torino Foto Festival il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino che ogni anno porterà nel capoluogo piemontese, nel mese di maggio, mostre temporanee, una fiera specializzata, attività didattiche, incontri, committenze artistiche ed eventi off declinati attorno a un tema e coinvolgendo le principali istituzioni culturali e realtà indipendenti cittadine. Obiettivo del Festival è quello di essere cassa di risonanza dei cambiamenti del panorama fotografico internazionale, offrendo un punto di vista inedito sulla storia della fotografia e su possibili scenari futuri.

Promosso da Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT in sinergia con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e organizzato da Fondazione per la Cultura Torino, EXPOSED nasce per rinsaldare il profondo legame tra Torino e la fotografia – è stata scattata qui la prima fotografia italiana esistente, nel lontano 1839 – e per sottolineare ancora una volta la vocazione culturale e artistica della città, che vede nelle iniziative incentrate su creatività e innovazione alcuni tra i principali motori di sviluppo e fattori di crescita, non solo turistica, del territorio.

La Direzione Artistica, selezionata attraverso una procedura internazionale ad evidenza pubblica, è stata affidata a Menno Liauw e Salvatore Vitale, rispettivamente Direttore e Direttore Artistico di FUTURES, piattaforma internazionale che comprende 19 importanti istituzioni artistiche europee con impatto e influenza nel mondo della fotografia: una direzione artistica con un solido network alle spalle che, a partire dal dibattito più avanzato della fotografia contemporanea, fornirà la chiave di accesso per posizionare il Festival e la città a livello internazionale su temi come nuove tecnologie, digitale, creatività, design.

La prima edizione di EXPOSED si svolgerà nel 2024, dal 2 maggio al 2 giugno – con le giornate di apertura delle principali mostre ed eventi concentrate dal 2 al 5 maggio – e si intitolerà New Landscapes – Nuovi Paesaggi: rifacendosi a uno dei temi centrali nella tradizione fotografica italiana, il Festival proporrà una riflessione sull’evoluzione odierna del medium fotografico, delle sue dinamiche di mercato e delle principali sfide e cambiamenti del mondo dell’immagine.

Il programma della prima edizione comprenderà la produzione e realizzazione di 15 mostre temporanee in 15 sedi e un unico cartellone di eventi dedicati alla fotografia: un palinsesto ambizioso che verrà realizzato grazie al coinvolgimento nella loro progettazione e produzione delle principali istituzioni cittadine – tra cui già confermate Fondazione Torino Musei con GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO- Museo d’Arte Orientale, Palazzo Madama, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Castello di Rivoli, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Gallerie d'Italia, OGR – Officine Grandi Riparazioni, Museo del Cinema, Museo Egizio, Museo Regionale di Scienze Naturali – e grazie al coordinamento del Festival per mettere a sistema l'offerta fotografica dei diversi soggetti coinvolti.

In programma anche proposte e collaborazioni con realtà indipendenti come C2C Festival, SPRINT Milano e The Phair, la fiera del libro d’arte indipendente, e con attori della scena artistica cittadina come le gallerie di TAG Turin Art Galleries e gli artist run spaces come Almanac Inn, Cripta 747, Mucho Mas, Recontemporary, Witty Books.

Altro elemento centrale di EXPOSED sarà l’istituzione di un’importante committenza artistica assegnata su open call internazionale: già a partire da quest’anno, un bando rivolto ad artisti e curatori internazionali selezionerà un artista a cui verrà commissionata un’opera sul paesaggio in Piemonte, con un premio di 20.000 euro e la produzione di una mostra nel 2024. Questo tipo di committenza riprende una pratica che in città ha un passato illustre: con la mostra 6 x Torino vennero commissionate 300 fotografie a sei fotografi italiani di risalto internazionale, costruendo un vasto archivio sull’imponente trasformazione della città di Torino all’inizio degli anni 2000, oggi parte della collezione della GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea.

Arricchiranno e completeranno il calendario una serie di incontri pubblici, attività didattiche ed eventi interattivi, oltre a simposi per i professionisti della fotografia contemporanea: un programma vivace e dinamico, pensato per coinvolgere sia il pubblico di addetti ai lavori che quello degli appassionati, integrando vecchi e nuovi linguaggi.

Aspettando la prima edizione del Festival, nei prossimi mesi del 2023 EXPOSED verrà presentato e coinvolto in alcuni dei più importanti appuntamenti internazionali dedicati alla fotografia e alla cultura contemporanea.

Venerdì 7 luglio 2023 sarà a Les Rencontres d'Arles, uno dei principali festival internazionali di fotografia con un evento di presentazione alla Parade di Arles, nel corso del quale un gruppo internazionale di curatori, direttori ed esperti, attraverso sessioni di networking, presenteranno il programma.

A metà settembre 2023 verrà lanciata l’open call internazionale per selezionare l’artista a cui verrà assegnata la prima commissione e il premio di 20.000 euro.

A ottobre 2023 il Festival sarà al CAPA CENTER BUDAPEST con un evento di presentazione all’interno dell’Annual Event del network europeo FUTURES Photography, poi ad Amsterdam al FUTURES HUB in occasione di Unseen, la fiera internazionale di fotografia.

Nel mese di novembre 2023, una serie di eventi teaser – come co-produzioni con realtà artistiche locali, nazionali e internazionali di grande respiro, da C2C Festival ad ARTISSIMA, da Paris Photo a CAMERA e SPRINT Milano – andrà a comporre un fitto calendario di avvicinamento al Festival.

Nel corso dell’Art Week torinese, in occasione e in collaborazione con Artissima, verrà organizzato un progetto teso a valorizzare l’arrivo del Festival in città.

In collaborazione con la direzione artistica di C2C Festival, nel corso dell’edizione 2023 verrà organizzato un talk di approfondimento su temi legati al mondo della fotografia contemporanea, dei linguaggi visivi e dell’interdisciplinarietà, e verrà co-prodotta una commissione a giovani artisti per realizzare i visual dell’evento di Gang of Ducks.

Il Festival contribuirà alla realizzazione della giornata di studi organizzata da CAMERA e dedicata a Germano Celant e al suo rapporto con la fotografia.

E per raggiungere anche un pubblico esterno al settore, parteciperà alle attività organizzate dalla Città di Torino per le NITTO ATP FINALS che si svolgeranno dal 12 al 19 novembre 2023.

Fuori dai confini torinesi, dal 9 al 12 novembre 2023 EXPOSED sarà presente a PARIS PHOTO con un evento di networking con artisti, galleristi e ospiti internazionali, mentre dal 24 al 26 novembre sarà presente alla fiera SPRINT MILANO con un punto informativo e un’installazione.

LA DIREZIONE ARTISTICA

Menno Liauw è il fondatore e direttore di FUTURES. Attivo da oltre 20 anni come consulente strategico, specializzato in fundraising, sviluppo di prodotti e servizi, branding e reputation management per una vasta gamma di organizzazioni, a livello nazionale e internazionale, ha fondato il marchio del Foam Amsterdam ed è stato il co-fondatore e proprietario di Foam Magazine. Ha lavorato nella direzione del Museo Stedelijk di Amsterdam e della Royal Concertgebouw Orchestra. È stato anche co-fondatore di Unseen, la fiera di fotografia internazionale. È docente ospite presso l’HKU University of the Arts, dove aiuta gli studenti che si preparano per il mondo del lavoro. Menno è membro dell’Advisory Board del programma di inclusività del Museo Van Gogh.

Salvatore Vitale è un artista visuale e direttore artistico di FUTURES con sede in Svizzera. Il suo lavoro è stato premiato a livello internazionale ed è stato ampiamente esposto in musei e festival fotografici, con mostre personali alla FMAV Fondazione Modena Arti Visive, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, OGR Torino, MASI Lugano, Fondazione svizzera per la fotografia Winterthur (2018) e MOCAK – Museo d'Arte Contemporanea, Cracovia (2018). Vitale è docente senior presso l'Università di Scienze Applicate e Arti di Lucerna (HSLU), oltre che co-fondatore e redattore capo di Yes Magazine. Vitale ha partecipato e curato diverse pubblicazioni ed è membro della commissione nominatrice della Fondazione fotografica Deutsche Börse.

Futures è una piattaforma europea che comprende 19 importanti istituzioni artistiche europee con un grande impatto e influenza nel mondo della fotografia. Questo soggetto rizomatico è composto da Fondazione CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia (Torino, Italia), Robert Capa Contemporary Photography Center Nonprofit Ltd (Budapest, Ungheria), Photo Ireland Festival Limited (Dublino, Irlanda), Fundacja Edukacji Wizualnej – Fotofestiwal (Lodz, Polonia), Deichtorhallen Hamburg GmbH (Amburgo, Germania), Asociatia Photo Romania - Photo Romania Festival (Cluj Napoca, Romania), Fundación Contemporánea – PhotoEspana (Madrid, Spagna), AG Culturele Instellingen Antwerpen/Erfgoed – FOMU (Anversa, Belgio), Copenhagen Photo Festival (Copenaghen, Danimarca), VOID O.E. (Atene, Grecia), Centre Photographique Rouen Normandie (Rouen, Francia), Stiftelsen Fotogalleriet (Oslo, Norvegia), Fotografska Udruga Organ Vida (Zagabria, Croazia), Stichting FOTODOK (Utrecht, Olanda), Biedriba ISSP (Riga, Lettonia), Plataforma de Fotografia Ci.CLO Unipessoal (Porto, Portogallo), Fotograf 07 z.s. (Praga, Repubblica Ceca), Der Greif (Monaco, Germania). FUTURES sta crescendo ogni anno con l'avvio di nuove organizzazioni membri e prevede di trovare una rappresentanza in ogni regione europea.

INFORMAZIONI

EXPOSED. Torino Foto Festival

Direzione Artistica: Menno Liauw e Salvatore Vitale

Prima edizione: New Landscapes – Nuovi Paesaggi

2 maggio – 2 giugno 2024

Vernissage: 2 – 5 maggio 2024

 



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Ecco i vincitori del World Report Award|Documenting Humanity 2023

 

Tra gli 833 fotografi da 40 paesi diversi e 5 continenti, 7 sono i fotografi che si sono aggiudicati la vittoria, o la menzione speciale, nelle 5 categorie che costituiscono il Premio.

Il Festival della Fotografia Etica di Lodi è felice di annunciare i vincitori del World Report Award|Documenting Humanity 2023.

Tra gli 833 fotografi da 40 paesi diversi e 5 continenti, 7 sono i fotografi che si sono aggiudicati la vittoria, o la menzione speciale, nelle 5 categorie che costituiscono il Premio e che saranno esposti nel corso della prossima edizione del Festival della Fotografia Etica di Lodi, dal 30 settembre al 29 ottobre.

I vincitori sono stati selezionati dalla giuria internazionale composta da Amanda Voisard, photo editor per The Washington Post, Dominique Hildebrand, photo editor per National Geographic, Lynden Steele, direttore di fotogiornalismo alla Missouri School of Journalism’s Reynolds Journalism Institute e Direttore del POYi, Alberto Prina e Aldo Mendichi, coordinatori del Festival.

Ecco i premiati e le menzioni speciali:

Evgeniy Maloletka per il reportage L'assedio di Mariupol, 1° classificato nella sezione Master Award. Il premio sarà di 7.000 euro.

Quando le forze russe hanno invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022, hanno immediatamente preso di mira il porto di Mariupol, sul Mar d’Azov, importante da un punto di vista strategico. Il 20 maggio, la Russia ha acquisito pieno controllo della città, precedentemente devastata dai bombardamenti; decine di migliaia di civili sono fuggiti o hanno perso la vita.

Bob Miller per il reportage The Last Generation: Zoey's Dream, 1° classificato nella sezione Spotlight Award. Il premio sarà di 3.000 euro.

Mentre le medie aziende agricole americane sono vicine alla chiusura, i figli degli agricoltori si trovano a reinventare la loro relazione con la campagna e il loro futuro. Per Zoey Allen, campionessa di barrel racing, tutto ciò significa sfruttare il suo “dono naturale” e aiutare suo nonno ad allenare i cavalli per conto di altre persone, al fine di compensare il calo delle entrate derivanti dalle attività agricole.

Sarah Pabst per il reportage Everyone in Me is a Bird, menzione speciale nella sezione Spotlight Award.

6 anni fa, la fotografa ha perso suo fratello in seguito ad un improvviso attacco cardiaco. Da quel giorno in poi, il dolore l’ha sempre accompagnata. D’altra parte però, la scomparsa del fratello le ha dato il dono di percepire la vita in modo diverso. Un mese dopo la sua morte ha scoperto di essere incinta. Dividendosi tra la sua patria scelta, l’Argentina, e quella nativa, la Germania, questo lavoro annulla le distanze, muovendosi tra tempo, stagioni, paesi e spazio.

Alessandro Cinque per il reportage Alpaqueros, 1° classificato nella sezione Short Story Award. Il premio sarà una fotocamera mirrorless FUJIFILM X-H2 con obiettivo XF16-80mm.

Questo progetto racconta della situazione che stanno vivendo gli allevatori di alpaca in Perù. Con l’obiettivo giornalistico non solo di denunciare, ma anche di proporre nuove soluzioni, questo lavoro presenta la questione della crisi climatica sotto un nuovo punto di vista. La storia è divisa in due capitoli: ciò che è andato perduto e gli sforzi per la conservazione.

Luisa Lauxen Dörr per il reportage Imilla, menzione speciale nella sezione Short Story Award.

“Imilla”, il nome di questo collettivo di skaters, nella lingua degli Ayamará e dei Quechua significa “ragazza”. Queste skaters boliviane indossano abiti tradizionali per combattere contro la discriminazione. Il loro obiettivo, oltre a far conoscere lo sport nel loro paese, è quello di valorizzare il ruolo delle donne, richiamando al contempo l’attenzione della società per poter riconciliare le differenze culturali e gli stereotipi secolari verso le donne.

Gerd Waliszewski con Between the Sirens, 1° classificato nella sezione Student Award. Il premio sarà una fotocamera mirrorless FUJIFILM X-T5 con obiettivo XF18-55mm.

Nella dura realtà dell’Ucraina invasa dalla guerra, i giovani cercano di vivere la loro vita quotidiana, che viene regolarmente interrotta dalle sirene d’allarme e dai missili in arrivo. “Between the Sirens” racconta l’attitudine verso la vita dei giovani ucraini. Il lavoro offre uno sguardo sulla realtà attuale di una generazione che si scontra quotidianamente con la fragilità delle loro vite e della loro nazione.

Mohammad Rakibul Hasan con l'immagine The Blue Fig, 1° classificato nella sezione Single Shot Award.

Il riscaldamento globale sembra avere un impatto sproporzionato su alcuni Paesi piuttosto che altri. L’immediata conseguenza è che il numero degli incidenti causati dai disastri naturali come le mareggiate e le inondazioni è aumentato. Il Bangladesh, il delta più grande del mondo, è uno dei Paesi a subire le conseguenze del riscaldamento globale. L’aumento dei disastri naturali come cicloni e ondate di marea oceaniche, colpisce la fascia costiera del Bangladesh, dove milioni di persone e che per ironia della sorte, dal mare dipendono per la loro sopravvivenza.

A partire dal prossimo 30 settembre oltre 20 mostre da visitare in un mese speciale dedicato alla fotografia, tra cui quella del World Press Photo, unica tappa lombarda della mostra internazionale itinerante. Il grande concorso internazionale di fotogiornalismo e fotografia documentaria più famoso al mondo che si svolge da oltre 50 anni e indetto dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam, torna a Lodi per il secondo anno. Quasi 150 immagini che arrivano dai 5 continenti per raccontare storie incredibili.

Si tratta di lavori firmati per le maggiori testate internazionali, come National Geographic, BBC, CNN, Times, Le Monde, El Pais

Per la prima volta sarà possibile visionare nella loro interezza due dei reportage da cui sono estratte le immagini premiate al World Press Photo. Maloletka e Cinque vincono infatti anche due categorie del World Report Award.

Anche in questa edizione FUJIFILM Italia è Award Sponsor del concorso con l’intento di sostenere il diffondersi della cultura dell’immagine. FUJIFILM Italia è da sempre in prima linea per rimarcare il valore della fotografia, per la sua capacità di raccontare la collettività e la realtà che ci circonda. Con il suo supporto, avvalora e incoraggia il grande impegno che il Festival mette ogni anno in campo per celebrare la fotografia, necessaria espressione umana.

Info: www.festivaldellafotografiaetica.it

 



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Roberto Ghezzi. The Greenland project, Tasiilaq, 2022.

 

Roberto Ghezzi alle isole Svalbard per un nuovo progetto

Artista che pone al centro della propria ricerca l’“autorappresentazione” della natura e dei fenomeni naturali.

Roberto Ghezzi, artista che pone al centro della propria ricerca l’“autorappresentazione” della natura e dei fenomeni naturali, il 12 luglio 2023 partirà per una nuova spedizione artistico/scientifica alle Isole Svalbard (NO), le terre abitate più a nord del pianeta, a Longyearbyen presso lo Spitsbergen Artists Center. Il progetto, patrocinato dall’Istituto Italiano di Cultura a Oslo, verrà realizzato in collaborazione con la dott.ssa Fabiana Corami del CNR ISP (Istituto di Scienze Polari) Phoresta ETS e il videomaker Leonardo Mizar Vianello. 

Come per la precedente spedizione a Tassilaq in Groenlandia, l’artista intende anche in questo caso tracciare la fusione dei ghiacci e restituire una rappresentazione del paesaggio artico facendo in modo che sia il fenomeno del cambiamento di stato dei ghiacciai a trascrivere in qualche modo sé stesso in termini artistici.

Roberto Ghezzi, infatti, da ormai un ventennio, ha parzialmente abdicato alla pratica pittorica creando nuovi approcci creativi in cui è la natura a sedimentare serie di tracce sulle proprie tele (le Naturografie, scrittura della natura su tela) o dove singolari fenomeni naturali trascrivono direttamente se stessi su supporti appositamente predisposti (es. cianotipie della fusione dei ghiacci). Grazie alla singolare ossessione artistica di restituire quanto più fedelmente i fenomeni naturali delegando alla natura la propria raffigurazione, in quasi due decenni Ghezzi ha realizzato installazioni e ricerche in molti luoghi nazionali e internazionali, legando il suo lavoro a studi sull’ecosistema e sulla biologia in parchi e riserve naturali di tutti i continenti (Alaska, Islanda, Sud Africa, Tunisia, Norvegia, Patagonia, Croazia, Danimarca, Groenlandia). In Italia ha realizzato numerosi progetti di ricerca in ogni regione e tipologia di ambiente, collaborando con i più importanti istituti di ricerca tra cui CNR ISMAR, CNR IOM, CNR ISP, Arpa Umbria e Arpa Lazio, oltre che con associazioni come Greenpeace, WWF e Legambiente. Le sue opere possono essere descritte come delle oggettificazioni della natura che, da un lato, danno forma ad autentiche opere d’arte capaci di restituire una dimensione estetico-romantica del paesaggio senza un agito diretto dell’artista; dall’altra si presentano come singolari supporti per indagini di matrice scientifica sullo stato degli ambienti e su fenomeni ambientali ed ecologici.

Per la residenza alle Isole Svalbard – della durata di circa un mese – l’artista prevede di approfondire ulteriormente la ricerca avviata in Groenlandia nel 2022, riadattando ancora una volta ai propri fini l’antica tecnica cianografica ma a partire questa volta dall’impiego della videocamera e di immagini macro dei cristalli di ghiaccio in fusione. Le cianotipie (immagini fotografiche ottenute da carte fotosensibilizzate con sali d’argento) verranno realizzate sulla base di negativi di macro fotografie digitali o immagini, scattate mediante l’ausilio di un microscopio digitale, di cristalli prelevati in diverse parti delle Isole Svalbard. I video (macro) verranno invece realizzati mediante videocamere letteralmente “affidate” all’ambiente. Attraverso varie strumentazioni tra cui droni e piccole zattere galleggianti progettate al fine di sostenere le piccole telecamere, l’artista affiderà inquadrature e tempistiche di ripresa al movimento stesso del ghiaccio durante tutto il “percorso” di fusione, dalla fase solida a quella liquida. Questa particolare metodologia consentirà di fare diretta esperienza audiovisiva della delicata fase del cambiamento di stato del ghiaccio, come se fossimo all’interno del ghiaccio stesso e ne seguissimo il percorso. I materiali prodotti saranno poi resi in forma artistica attraverso video-installazioni artistiche e trasposizione cianografiche delle risultanze video-fotografiche.

Oltre a fornire una trascrizione del fenomeno che ferma in una singola immagine la decantazione di un processo, in questo caso, Ghezzi, grazie all’ausilio delle telecamere, introdurrà nella rappresentazione della fusione del ghiaccio anche la dimensione temporale e la rappresentazione delle dinamiche della trasformazione del ghiaccio dell’Artico in acqua. Tuttavia non sarà una “documentazione”, ma una autonoma trascrizione del fenomeno del disgelo, perfettamente in linea con la filosofia delle naturografie in cui l’artista, invertendo i ruoli, lascia che sia la natura a parlare di sé, a presentarsi quale essa è, mettendo in luce con l’assoluta spontaneità del reale, la sua più intima essenza.

Quanto in effetti emergerà, esattamente come per le precedenti spedizioni, sarà il frutto dell’alchemica capacità dell’arte di registrare sotto nuove vesti fenomeni naturali e rappresentarli attraverso i codici del contemporaneo e, dall’altro lato, frutto della capacità di lettura da parte del sapere scientifico di supporti non abituali.

Come per la residenza in Groenlandia, anche in questo caso, dopo la fase di studio e creazione delle opere durante la residenza alle Isole Svalbard, seguiranno contributi scientifico e critico-artistici per la fase divulgativa che prevedrà mostre, presentazioni, pubblicazioni, talk, incontri con studenti, sia in Italia che all’estero.

L'intera residenza artistica di Roberto Ghezzi sarà ad impatto neutro grazie al contributo di Phoresta ETS che compenserà mediante la piantumazione di alberi tutte le emissioni di CO2.

 



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Vivan Sundaram,  Sisters Apart, dalla serie "Re-Take of Amrita", 2001 - Stampa inkjet ai pigmenti, 38 x 36,5 cm
Courtesy dell’artista & sepiaEYE - Collezione Fondazione di Modena – FMAV. 

 FMAV Fondazione Modena Arti Visive inaugura la mostra collettiva "Come tu mi vuoi"

Prende in prestito, e omaggia, il titolo dell’opera teatrale scritta da Luigi Pirandello nel 1929, per indagare il senso delle relazioni che entrano in gioco in un’immagine tra soggetto rappresentato e autore che lo rappresenta. 

FMAV Fondazione Modena Arti Visive inaugura a Palazzo Santa Margherita, la mostra collettiva Come tu mi vuoi, ideata dalla classe di ICON 2022 - Corso per curatori dell’immagine contemporanea della Scuola di alta formazione di FMAV, che, a conclusione del percorso formativo, ha avuto l’opportunità di confrontarsi con le opere dei grandi artisti delle prestigiose collezioni gestite e valorizzate da FMAV.

Come tu mi vuoi prende in prestito, e omaggia, il titolo dell’opera teatrale scritta da Luigi Pirandello nel 1929, per indagare il senso delle relazioni che entrano in gioco in un’immagine tra soggetto rappresentato e autore che lo rappresenta. Protagonista del dramma Pirandelliano è “L’Ignota”, una giovane donna che conosciamo solo attraverso la visione stereotipata dei personaggi che incrociano la sua strada che la identificano in base alla costruzione sociale che vorrebbero lei fosse. La sua vera identità e soggettività, come anche il suo nome, restano inafferrabili e ambigui per l’intera opera. Come nel dramma, la mostra propone una riflessione sulla originaria ambivalenza del senso dell’identità, che si viene sempre a costituire all’interno di un processo relazionale, e della sua rappresentazione in forma di immagine.

Il percorso di mostra sviluppa questi temi in due grandi sezioni attraverso opere fotografiche, video e disegni di vari artisti nazionali e internazionali selezionati dalla collezioni FMAV per l’occasione. Tutte le opere esposte mettono in discussione la capacità della fotografia, del disegno e del video, di parlare di se stessi, cioè di essere meta immagini, svelando i meccanismi sottesi alla loro costituzione. Con ironia e sfida Come tu mi vuoi pone la possibilità per i soggetti di assumersi il potere di ridefinire le forme tradizionali della rappresentazione, oltre i canoni e le convenzioni rintracciabili nella cultura visuale e nell’immaginario collettivo.

Per l’edizione 2022 hanno partecipato ad ICON – Corso Curatori: Federica Benedetti, Sara Carbone, Lucia Cavallo, Sibylle Ciarloni,  Gabriella Esposito, Cristina Lanzafame, Beatrice Puddu, Chiara Spaggiari, Asia Tituri. 
 
La Scuola di alta formazione di Fondazione Modena Arti Visive è considerata un punto di riferimento nel panorama culturale italiano ed europeo con una specializzazione in campo artistico e curatoriale, vanta un ampio network di collaborazioni internazionali ed un parterre di docenti di altissimo livello provenienti da tutto il mondo. Dal 2011 la Scuola propone un modello di formazione innovativo, in circolarità e sinergia con le altre attività di FMAV Fondazione Modena Arti Visive, offrendo agli studenti l’opportunità di Visiting Professor con i protagonisti delle esposizioni prodotte dall’istituzione, di realizzare essi stessi delle mostre e di confrontarsi con il grande patrimonio delle collezioni di FMAV. Tutto questo avviene a Modena, una città a misura di studente, sede di importanti realtà innovative della scena creativa italiana. 

 



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La Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta di Barga rende omaggio a Swietlan Nicholas Kraczyna

Maestro incisore apprezzato a livello internazionale, che dal 1973 ha fatto del borgo medievale il suo buon retiro nei mesi estivi.

La mostra "Kraczyna 50 anni a Barga", in programma dal 2 luglio al 3 settembre 2023 presso gli spazi della Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta di Barga (LU), rende omaggio a Swietlan Nicholas Kraczyna, maestro incisore apprezzato a livello internazionale, che dal 1973 ha fatto del borgo medievale il suo buon retiro nei mesi estivi.

Promossa dal Comune di Barga, in collaborazione con Fondazione Giovanni Pascoli e Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta, con il patrocinio della Regione Toscana e il sostegno di Villa Pascoli Onlus, l’esposizione sarà inaugurata domenica 2 luglio alle ore 17.00, alla presenza dell’artista.

Il percorso espositivo comprende circa 100 opere che spaziano dal 1973 al 2023, tutte dedicate alla città di Barga e al paesaggio della Garfagnana. Soprattutto incisioni - acqueforti, acquetinte, puntesecche e plurilastre - ma anche dipinti ad olio su tela, sempre a tema barghigiano, che si affiancano alla consueta produzione dell’artista, legata alla mitologia, alla musica e al folklore. Un percorso artistico lungo 50 anni che raffigura la cittadella da diversi punti di vista; dall’iconico manifesto della Barga 1974 ad una Barga sognata, onirica, fino alle recentissime puntesecche, dove le figure femminili si fondono alla lussureggiante vegetazione che circonda uno dei borghi più belli d’Italia.

Le opere di Kraczyna si possono trovare in raccolte private e gallerie di tutto il mondo, nonché nella collezione dei disegni e stampe degli Uffizi. Padre dell’incisione a colori su più lastre, Kraczyna ha tenuto corsi nelle scuole e nelle università, tra cui il seminario intensivo che per venticinque anni ha animato l’estate barghigiana.

«Non sono un paesaggista - dichiara Kraczyna -, realizzo paesaggi molto personali, legati alla vita privata, al sentire. Dal manifesto commissionato da Bruno Sereni nel 1974, fino alle incisioni a colori e alle colline che ho dipinto per due anni affacciandomi alla stessa finestra, ho inseguito la magia di Barga, dove ogni cosa non richiede di essere semplicemente vista ma vissuta».

Nel corso della mostra, la facciata del Teatro dei Differenti sarà interessata da una imponente installazione temporanea realizzata a partire dalle opere di Kraczyna: una combinazione dell’iconico Castello di Barga con il personaggio di Icaro, più volte dipinto dall’artista. Sono inoltre previsti due ulteriori momenti espositivi: dal 30 giugno al 12 luglio 2023 presso la Galleria Comunale di Barga, dove l’artista presenterà alcune opere preparatorie con funzione didattiva, e dal 23 settembre al 31 ottobre 2023 presso la Fondazione Giovanni Pascoli a Castelvecchio Pascoli (LU), nella Casa Museo del Poeta Giovanni Pascoli.

L’esposizione è accompagnata da un catalogo pubblicato da maria pacini fazzi editore con testi del Sindaco Caterina Campani, del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del Consigliere Regionale Valentina Mercanti, di Andrea Marcucci, del Presidente della Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta Alberto Giovannetti, del Presidente della Fondazione Giovanni Pascoli Alessandro Adami e del professor Umberto Sereni.

Commenta il Sindaco Caterina Campani: «Siamo onorati di essere promotori di questo evento in quanto Kraczyna è ambasciatore di eccellenza della nostra città; anche grazie alle sue opere oggi il Borgo è conosciuto oltre i confini nazionali. La stagione artistica barghigiana conta oltre quattordici esposizioni temporanee, nonché la presenza di gallerie d’arte private nel centro storico della città. Un programma che crediamo possa collocarsi tra i più ricchi e interessanti a livello regionale».

La Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta (Via del Pretorio 35, Barga) è aperta al pubblico da lunedì a venerdì con orario 16.30-20.00, sabato e domenica ore 10.00-13.00 e 16.30-20.00. Ingresso gratuito. Per informazioni: www.comune.barga.lu.it.

Swietlan Nicholas Kraczyna è un pittore e incisore di origine russa, cresciuto in Polonia e Germania, educato negli Stati Uniti e residente a Firenze dal 1964. Da quando si è diplomato alla Rhode Island School of Design nel 1962, Kraczyna ha tenuto oltre 150 mostre personali in cinque continenti. Dopo aver conseguito la laurea in Belle Arti nel 1964, si è trasferito a Firenze, dove vive tuttora. Nel 1967 ha ricevuto il premio Fiorino d'Oro di Firenze, la più alta onorificenza conferita a un residente della città, per le sue fotografie dell’alluvione di Firenze del 1966. Dal 1968 ha cominciato ad istituire dipartimenti di incisione e ad insegnare nei college e nei programmi di studio all’estero intorno a Firenze, iniziando con il Rosary College Graduate School of Fine Arts (Villa Schifanoia), dove ha insegnato fino al 1983. Nello stesso periodo, dal 1973 al 1980, è stato tecnico di stampa presso Marino Marini a Roma, periodo in cui sviluppa, affina e perfeziona la sua personale tecnica di incisione a colori su più lastre. A partire dagli anni ‘70, ha insegnato, tenuto conferenze e dato dimostrazioni sulla propria tecnica presso università e scuole d’arte negli Stati Uniti, in Inghilterra, Italia, Messico, Colombia ed ex Cecoslovacchia. Nel 1982, ha co-fondato la Scuola Internazionale di Alta Incisione "Bisonte" a Firenze, dove per dieci anni è stato direttore artistico, insegnando tecniche di incisione a colori. Nel 1994 ha istituito un nuovo corso, "Art on Paper" (che incorpora le tre discipline del disegno, della pittura e dell’incisione), presso il Sarah Lawrence College di Firenze, dove ha insegnato fino al 2016. Nel 1998 ha allestito uno studio di incisione nel campus della Syracuse University di Firenze, dove ha tenuto anche un corso di disegno fino al 2023. È stato Artist in Residence presso Dartmouth College di Hannover, NH (1988); Palacky University di Olomouc, CZ (1992); Syracuse University di Syracuse, NY (2007-2008). A partire dal 1995 e fino 2020, Kraczyna ha tenuto un seminario intensivo sull’incisione a colori su più lastre ogni estate nel suo studio di Barga, paese con cui ha un forte legame affettivo e professionale dall’estate del 1973.

 



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Fondazione Elpis ti aspetta per l'incontro "Storie da Una Boccata d’Arte"

Un racconto in presa diretta dell'esperienza di Una Boccata d'Arte, progetto d'arte contemporanea diffuso in tutta Italia e prosegue fino al 24 settembre.

Mercoledì 28 giugno alle ore 18:30 Fondazione Elpis presenta un incontro aperto al pubblico dal titolo 'Storie da Una Boccata d’Arte’ presso la sede di via Lamarmora 26 a Milano.

Il talk è organizzato in occasione dell'apertura della quarta edizione di Una Boccata d'Arte prosegue fino al 24 settembre 2023 con 20 interventi site specific di 20 artiste e artisti in 20 borghi italiani, uno per ogni regione, realizzati in relazione con la storia e le tradizioni del luogo e di chi lo abita. Un progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes.

Per partecipare è necessaria la prenotazione al link eventbrite.com.

Moderato da Matilde Galletti, l'incontro rappresenta l'occasione per riscoprire alcune opere realizzate durante le edizioni passate di Una Boccata d'Arte, molte diventate permanenti, e per approfondire gli interventi della quarta edizione.

Saranno presenti gli artisti Simone Bertuzzi (Invernomuto) per Vermogno - frazione di Zubiena (BI), Piemonte; Diego Perrone per Costozza – frazione di Longare (VI), Veneto; Serena Vestrucci per Cetara (SA), Campania; Mohsen Baghernejad Moghanjooghi per Santa Severina (KR), Calabria e Raffaela Naldi Rossano per Belvì (NU), Sardegna.    

Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso su tutto il territorio italiano: un itinerario culturale che di regione in regione promuove il sorprendente patrimonio costituito dai piccoli centri, per mettere in risalto la storia e le tradizioni locali attraverso l’arte contemporanea. È un invito al viaggio e alla scoperta attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi artistici diversi, con una particolare attenzione alle ultime generazioni. Rendere l’arte accessibile a tutti, portarla nei luoghi pubblici, nelle piazze e nelle vie dei paesi, a partire da quelli più remoti, è l’obiettivo di Una Boccata d’Arte, per attivare un processo creativo inclusivo e che permette di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio e trasversale, anche grazie al coinvolgimento delle comunità e alle relazioni che si generano tra artista, abitanti, amministrazioni, associazioni, commercianti e artigiani locali. 

Fondazione Elpis

Costituita nel 2020 da Marina Nissim, imprenditrice e collezionista, Fondazione Elpis ha al centro della sua mission il supporto ai giovani artisti. La Fondazione persegue i suoi scopi attraverso la realizzazione di mostre, residenze, attività educative e progetti diffusi su tutto il territorio nazionale. Con l’obiettivo di coinvolgere diverse fasce di pubblico ed esplorare aree e scenari oltre i circuiti tradizionali dell’arte, Fondazione Elpis unisce mondi solo apparentemente distanti intercettando l’evolversi dei linguaggi espressivi. La decisione di aprire una nuova sede a Milano – a ottobre 2022 – nasce dai progetti e dalle collaborazioni attivate negli ultimi anni su scala nazionale. La Fondazione ha così consolidato attorno a sé una rete sempre più ampia mettendo in atto nuovi modelli di partecipazione e fruizione culturale.  

www.fondazioneelpis.org 

Galleria Continua

Galleria d’arte contemporanea fondata nel 1990 su iniziativa di tre amici: Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo. Trova sede negli spazi di un ex cinema nel borgo, ricco di storia, di San Gimignano, e ad oggi conta otto sedi in tutto il mondo. É la prima galleria straniera con un programma internazionale ad aprire a Pechino, in Cina nel 2004, e nel 2007 a Les Moulins, nella campagna parigina. Nel 2015 apre uno spazio a L’Avana, Cuba, dedicato a progetti culturali volti a superare ogni frontiera. Nel 2020, anno in cui ricorrono i trent’anni di attività, inaugura una nuova sede espositiva a Roma con un calendario di attività didattiche e residenze d’artista, e uno spazio a São Paulo, Brasile, all’interno dello stadio Pacaembu. Nel 2021, apre una nuova galleria a Parigi, nel cuore del Marais, e nello stesso anno, uno spazio espositivo all’interno del più iconico hotel del mondo, il Burj Al Arab Jumeirah di Dubai.  

www.galleriacontinua.com 

Threes 

Team curatoriale e agenzia creativa con base a Milano, concentra la propria pratica su progetti che intersecano suono, arte e paesaggio. Il progetto principale di Threes è Terraforma, festival internazionale che, dal 2014, si svolge nel parco di Villa Arconati sviluppando un programma di sperimentazione musicale con un’attenzione alla sostenibilità ambientale. Fin dalla prima edizione di Una Boccata d’Arte, Threes seleziona gli artisti e cura la realizzazione dei progetti in tre regioni; per l’edizione 2023 in Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia. 

www.threesproductions.com

 

INFO

Tra gli artisti protagonisti della quarta edizione, partecipano: Mohsen Baghernejad Moghanjooghi, Simone Bertuzzi (Invernomuto), Raffaela Naldi Rossano, Diego Perrone, Serena Vestrucci. Modera Matilde Galletti.

Mercoledì 28 giugno 2023, ore 18:30 -

Fondazione Elpis - Milano, via Lamarmora 26

Per partecipare è necessaria la prenotazione al link eventbrite.com

www.fondazioneelpis.org 

www.unaboccatadarte.it 

I borghi della quarta edizione

Fénis (AO); Vermogno - frazione di Zubiena (BI); Castelvecchio di Rocca Barbena (SV); Gardone Riviera (BS); Pieve Tesino (TN); Costozza - frazione di Longare (VI); Aquileia (UD); Travo (PC); Fosdinovo (MS); Toscolano - frazione di Avigliano Umbro (TR); Petritoli (FM); Rocca Sinibalda (RI); Pietracamela (TE); Agnone (IS); Cetara (SA); Maruggio (TA); Rivello (PZ); Santa Severina (KR); Pollina (PA); Belvì (NU).

Gli artisti della quarta edizione

Jacopo Benassi (La Spezia, 1970); Mohsen Baghernejad Moghanjooghi (Tehran, Iran, 1988); Simone Carraro (Treviso, 1995); Stefanie Egedy (São Paulo, Brasile, 1996); Judith Hopf (Karlsruhe, Germania, 1969); Invernomuto (Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi, Piacenza, 1983 e 1982); Benjamin Jones (Reading, UK, 1994); Laetitia KY (Abidjan, Costa d'Avorio, 1996); Ella Littwitz (Haifa, Israele, 1982); Leonardo Meoni (Firenze, 1994); Diego Miguel Mirabella (Enna, 1988); Raffaela Naldi Rossano (Napoli, 1990); Arianna Pace (Pesaro, 1995); Mattia Pajè (Melzo, 1991); Diego Perrone (Asti, 1970); Theodoulos Polyviou (Nicosia, Cipro, 1989); Margherita Raso (Lecco, 1991); Raghad Saqfalhait (Ramallah, Palestina, 1996); Evita Vasiļjeva (Riga, Lettonia, 1985); Serena Vestrucci (Milano, 1986).