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La Quadriennale di Roma e Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali presentano QUOTIDIANA 

Il titolo della rassegna, QUOTIDIANA, esalta il carattere continuativo delle mostre che si alternano con un andamento serrato e vuole essere un invito a ‘rivedersi’ frequentemente, per aggiungere ogni volta un tassello di conoscenza della scena artistica più attuale del nostro Paese. 

La Quadriennale di Roma, istituzione nazionale dedicata alla promozione dell’arte contemporanea italiana e Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali promuovono il programma di mostre e incontri QUOTIDIANA, mettendo in atto un’azione congiunta di diffusione e sostegno dell’arte italiana del XXI secolo.

A partire da settembre 2022, nelle due sale al piano terra del Museo di Roma sarà allestita una serie di mostre dedicate alla scoperta di fenomeni e autori dell’arte italiana del XXI secolo: non un insieme di mostre differenti, ma un programma di approfondimenti che si muove in maniera organica con il lavoro di narrazione della scena contemporanea portato avanti da Quadriennale attraverso i diversi strumenti critici ed editoriali già messi in campo, come la rivista “Quaderni d’arte italiana”, nuovo trimestrale d’arte contemporanea edito da Treccani e il progetto “Network interuniversitario”. Il Museo di Roma, che si trova all’interno di un palazzo storico situato nel cuore rinascimentale della città – luogo strategico per gli itinerari turistici e crocevia di un pubblico eterogeneo –, appare la sede ideale per ospitare un programma di attività dedicate all’arte contemporanea italiana, concepito nell’ottica di favorire il dialogo e la contaminazione fra le pratiche artistiche più recenti e le diverse epoche del passato.

Il titolo della rassegna, QUOTIDIANA, esalta il carattere continuativo delle mostre che si alternano con un andamento serrato e vuole essere un invito a ‘rivedersi’ frequentemente, per aggiungere ogni volta un tassello di conoscenza della scena artistica più attuale del nostro Paese. QUOTIDIANA richiama anche l’intento dei promotori di invogliare il pubblico a far entrare l’esperienza del contemporaneo italiano nelle proprie abitudini e nel proprio stile di vita.

QUOTIDIANA si struttura in due cicli espositivi, PAESAGGIO e PORTFOLIO.

PAESAGGIO intende creare approfondimenti critici sulla ricerca degli artisti italiani: ciascuna mostra parte dalla scrittura di un saggio commissionato a curatori italiani e stranieri (in egual numero) e disponibile alla lettura del pubblico, con l’obiettivo di indagare fenomeni artistici del nuovo secolo o ricerche di specifici autori. Sarà esposto, per ogni mostra, un numero limitato di opere, da una a tre, in modo da poter dare la massima attenzione agli elementi costitutivi dei singoli lavori.

Il ciclo espositivo PAESAGGIO si articolerà in sei mostre, ciascuna con cadenza bimestrale, allestite nella sala più grande al piano terra di Palazzo Braschi (Sala 2).

La prima mostra, in programma dal 16 settembre al 13 novembre 2022, sarà dedicata a Francis Offman (nato in Ruanda nel 1987) e sarà introdotta da un saggio di Hans Ulrich Obrist (direttore della Serpentine Gallery di Londra e tra i più importanti curatori internazionali).

PORTFOLIO è un’introduzione ad artisti italiani under 35, scelti dalla Direzione artistica della Quadriennale in collaborazione con la curatrice in residenza presso l’Istituzione, Gaia Bobò. Gli artisti sono presentati attraverso una sola opera (o progetto) e un portfolio sul proprio lavoro. L’obiettivo è quello di registrare l’emersione di nuovi autori della scena nazionale, dando loro l’opportunità di mostrare il proprio lavoro in un ambito istituzionale, presentandolo attraverso un inquadramento ragionato di immagini che possano servire da contestualizzazione della propria ricerca.

Il ciclo espositivo PORTFOLIO si articolerà in undici mostre, ciascuna con cadenza mensile, allestite nella sala più piccola al piano terreno di Palazzo Braschi (Sala 1).

La prima mostra, in programma dal 16 settembre al 9 ottobre 2022, sarà dedicata ad Alessio Barchitta (Barcellona Pozzo di Gotto, 1991), e offrirà una panoramica su una ricerca che, servendosi di materiali di scarto dal passato fortemente connotato, attiva connessioni tra diverse latitudini e identità culturali; seguirà, dal 13 ottobre al 13 novembre, Daniele di Girolamo (Pescara, 1995), autore di installazioni che diventano sistemi di interazione materica in cui il suono si pone come elemento trasformativo dell’ambiente circostante.

Nell’atrio d’ingresso che connette le due sale sarà allestito uno spazio di lettura dove saranno messi a disposizione del pubblico i testi critici sviluppati dai curatori delle due rassegne.

In parallelo all’attività espositiva, nella Sala Tenerani si svolgeranno incontri sull’arte italiana del XXI secolo, dedicati agli Amici della Quadriennale e coordinati da Ludovico Pratesi, e una serie di conferenze e dibattiti aperti al pubblico.

QUOTIDIANA rientra nel Programma dei 95 anni della Quadriennale, per il quale la Quadriennale di Roma ha ricevuto un contributo da parte della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

INFORMAZIONI:

Luogo: Museo di Roma - Palazzo Braschi – Sale al piano terra

Roma, piazza San Pantaleo, 10 - piazza Navona, 2

Orario: dal martedì alla domenica, ore 10.00 - 19.00 | 24 e 31 dicembre 10.00 - 14.00

Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura

Giorni di chiusura: lunedì, 1° gennaio, 1° maggio, 25 dicembre

INGRESSO GRATUITO

www.museodiroma.it | www.museiincomuneroma.it

www.quadriennalediroma.org

 

 



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Triade, Arnaldo Pomodoro.

Le opere monumentali della collezione della Fondazione Arnaldo Pomodoro installate agli Horti dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia 

Il parco del Collegio apre al pubblico arricchendo la collezione di opere nei giardini con sculture di Arnaldo Pomodoro, Nicola Carrino, Gianfranco Pardi, Luigi Mainolfi, Mauro Staccioli e Salvatore Cuschera concesse in comodato dalla Fondazione. 

Da oggi, sabato 17 settembre, aprono al pubblico gli Horti, il parco di 35.000 metri quadrati dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia che l’istituzione ha riqualificato come luogo aperto a tutti e in cui si intrecciano habitat naturali, arte contemporanea, etica, equità e inclusione sociale.

Gli oltre tre ettari nel centro storico di Pavia affacciati sul fiume Ticino, un tempo dedicati alla coltivazione di ortaglie e frutteti, diventano oggi luogo di socialità e intreccio di saperi, il cui progetto complessivo nasce dalla volontà di valorizzare il patrimonio storico del Collegio universitario di merito più antico d’Italia.

Basandosi su tre temi cardine – Arte, Natura e Etica – gli Horti esprimono con Horti.Oasi l’impegno alla valorizzazione e salvaguardia della biodiversità, con Horti.Arte offrono a tutti l’esposizione permanente di pitture murali e sculture di artisti contemporanei, mentre con Horti.Etica favoriscono inclusione sociale, reinserimento lavorativo e promozione del volontariato.

Il progetto degli Horti è una promessa educativa: “in un momento sociale e storico complesso come l’attuale – ha dichiarato il Rettore, Alberto Lolli il Collegio intende inserirsi in modo attivo nei processi di rilancio e ricostruzione dello spazio pubblico, promuovendo luoghi di socialità, intrecci di saperi e senso etico”.

Completa il progetto del parco Zero, punto di ristoro gestito da Planeat.eco, particolarmente attento ad uno stile di vita sostenibile.

La Fondazione Arnaldo Pomodoro ha aderito con entusiasmo al progetto Horti.Arte concedendo in comodato gratuito alcune opere della sua collezione, sculture monumentali di Arnaldo Pomodoro, Nicola Carrino, Gianfranco Pardi, Luigi Mainolfi, Mauro Staccioli e Salvatore Cuschera che abiteranno gli spazi del parco, accanto a opere commissionate dal Collegio ad artisti come Ivan Tresoldi e David Tremlett.

Gli Horti saranno gratuitamente aperti al pubblico dal martedì alla domenica, visitabili anche attraverso un’App che guiderà l’utente alla scoperta della bellezza del parco.

Collegio Borromeo, Horti - Viale Lungo Ticino Sforza 46 - Pavia

ingresso libero

 



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 Aziz Hazara, Takbir, 2022. Video digitale monocanale, colore, suono 5.1, 9'58". Courtesy dell'artista, Experimenter e Fondazione In Between Art Film

FONDAZIONE IN BETWEEN ART FILM annuncia i prossimi eventi di PENUMBRA a Venezia 

Vanishing Points, il programma pubblico di Penumbra, riprende giovedì 22 settembre a Venezia con una conversazione tra Aziz Hazara, Natasha Ginwala e Susan Schuppli. 

Vanishing Points, il programma pubblico di Penumbra, riprende giovedì 22 settembre a Venezia con una conversazione tra Aziz Hazara, artista; Natasha Ginwala, Curatrice Associata Esterna per Gropius Bau, Berlino, e Direttrice Artistica di Colomboscope, Colombo; e Susan Schuppli, Professoressa e Direttrice di Centre for Research Architecture presso Goldsmiths, University of London.

Fondazione In Between Art Film è lieta di annunciare i prossimi eventi del programma pubblico che dal 22 settembre al 20 ottobre riprenderanno ad accompagnare Penumbra, la sua prima mostra istituzionale organizzata all’Ospedaletto e alla Chiesa di Santa Maria dei Derelitti a Venezia in occasione della 59. Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia.

Curata da Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi – rispettivamente Direttore Artistico e Curatore della FondazionePenumbra presenta una serie di installazioni video e filmiche commissionate a Karimah Ashadu (1985, Regno Unito), Jonathas De Andrade (1982, Brasile), Aziz Hazara (1992, Afghanistan), He Xiangyu (1986, Cina), Masbedo (Nicolò Massazza, 1973 e Iacopo Bedogni, 1970, Italia), James Richards (1983, Regno Unito), Emilija Škarnulytė (1987, Lituania) e Ana Vaz (1986, Brasile). Tutte le otto le opere sono commissionate e prodotte da Fondazione In Between Art Film, l’iniziativa fondata da Beatrice Bulgari per sostenere artisti e istituzioni attive nel campo delle immagini in movimento.

Riflettendo sulle immagini in movimento come spazio di trasformazione materiale e metaforica, le opere ci parlano di un mondo globale e frammentato, e ci invitano a rivolgere la nostra attenzione a scenari in trasformazione, tra vulnerabilità e immunità, verità e finzione, distruzione e affermazione, solitudine e collettività.

Per tutta la sua durata, la mostra è accompagnata da un programma pubblico intitolato Vanishing Points e curato da Bianca Stoppani e Paola Ugolini, rispettivamente Editor e Curatrice di Fondazione In Between Art Film.

Attraverso conversazioni con accademici, architetti, curatori, designer, ricercatori e pensatori, dal 22 settembre il programma coinvolge gli artisti Aziz Hazara, He Xiangyu, Masbedo, James Richards ed Emilija Škarnulytė, i cui lavori sono presenti in Penumbra, e Ippolito Pestellini Laparelli, architetto e curatore che ha progettato il set design della mostra insieme alla sua agenzia 2050+. Vanishing Points invita inoltre l’artista Janis Rafa, il cui film Lacerate è stato prodotto nel 2020 dalla Fondazione per il suo primo progetto di commissioni intitolato “MASCARILLA 19 – Codes of Domestic Violence” ed è ora esposta ne Il latte dei sogni, la mostra curata da Cecilia Alemani per la Biennale Arte 2022. Infine, viene presentata la ricerca condotta da Lara Conte e Francesca Gallo sulle artiste italiane che, dagli anni Sessanta, hanno utilizzato le immagini in movimento come medium per situare ed esprimere il proprio sguardo sovversivo.

La lista completa dei prossimi partecipanti a Vanishing Points include:

Cristina Baldacci, Maria Malvina Borgherini, Edwin Carels, Lara Conte, Formafantasma, Francesca Gallo, Aziz Hazara, Natasha Ginwala, He Xiangyu, Hou Hanru, Beatrice Leanza, Masbedo, Marina Otero Verzier, Ippolito Pestellini Laparelli, Andrea Pinotti, James Richards, Susan Schuppli, Emilija Škarnulytė, Federica Timeto, e Kathryn Weir.

Secondo la prospettiva lineare, il punto di fuga è quel luogo, tanto reale quanto virtuale, dove gli elementi di un’immagine convergono sulla linea dell’orizzonte. È quel punto ideale e universale da cui dipende la costruzione dell’immagine che l’occhio è invitato a guardare. Tuttavia, è anche il luogo dove paradossalmente la visione si esaurisce. All’interno e al di là di questa cornice interpretativa, il programma pubblico di Penumbra guarda ai punti di fuga che animano le opere in mostra e mira a espandere il discorso critico e spaziale sui time-based media tra posizioni contemporanee e storiche.

Il programma si svolge presso il Complesso dell’Ospedaletto.

Visita inbetweenartfilm.com per i dettagli e il calendario di Vanishing Points. Per ricevere aggiornamenti sul calendario del programma e sui tour della mostra guidati dai curatori, iscriviti alla nostra newsletter o seguici su Eventbrite. Gli eventi di Vanishing Points sono gratuiti e aperti a tutti.

FONDAZIONE IN BETWEEN ART FILM

Penumbra

con Karimah Ashadu, Jonathas de Andrade, Aziz Hazara, He Xiangyu,

Masbedo, James Richards, Emilija Škarnulytė, Ana Vaz

a cura di Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi

Complesso dell'Ospedaletto Barbaria de le Tole, 6691 Venezia

Penumbra è aperta tutti i giorni, tranne il martedì.

L'ingresso è gratuito, dalle 10 alle 18, con ultimo accesso alle 17

www.inbetweenartfilm.com

Instagram @fondazioneinbetweenartfilm

 



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OHT Office for Human Theatre presenta Sulla punta della lingua [se quel guerrier io fossi!] 

Una video installazione che costringe il pubblico a guardare dove non vuole. 

Una video installazione che costringe il pubblico a guardare dove non vuole. Prima tappa di un nuovo progetto che compone un’antologia di fantasmi razzisti ancora nascosti nelle nostre parole Una produzione Fondazione Teatro regio di Parma nell’ambito della rassegna Verdi OFF 2022

All’invito del Teatro Regio di Parma a vivere lo spazio pubblico della città, OHT risponde con una nuova ricerca dedicata ad alcune parole e la loro etimologia: è Sulla punta della lingua una video installazione che costringe il pubblico a guardare dove non vuole, l’inizio di una piccola antologia sui fantasmi razzisti nascosti nelle nostre parole e a cui non prestiamo abbastanza attenzione.

Se la parola ambaradan in italiano significa una “situazione confusa, caotica, una baraonda” è perchè la sua origine fa riferimento al massiccio montuoso etiope dell’Amba Aradan dove, nel 1936, l’esercito italiano compì un atroce crimine di guerra utilizzando armi chimiche. La parola zombie invece ha una origine congolese – nzumbe: spirito, feticcio - utilizzata per identificare i lavoratori delle piantagioni caraibiche. La lingua di Menelik, il fischietto carnevalesco in cui una lunga lingua di carta si srotola soffiandoci dentro, si chiama così per sbeffeggiare l’imperatore etiope Menelik II accusato dai coloni italiani di essere un bugiardo.

Con una prima tappa dedicata alla parola ambaradan, questo nuovo progetto di OHT esplora l’invisibile forma di razzismo ancora presente nella nostra bocca, sulle nostre labbra. Se l’etimologia tradizionale riconduce il senso ultimo della nostra lingua quasi esclusivamente al greco o al latino, Sulla punta della lingua fa emergere invece i fantasmi di un linguaggio creolizzato: parole ibride, dall’etimologia incerta, che nascondono un’origine mostruosa di cui spesso siamo inconsapevoli.

Installato all’interno di un container in Piazza Picelli a Parma, Sulla punta della lingua è un’opera immersiva composta da riprese realizzate in Etiopia, in collaborazione con la regista Meaza Worku, montate successivamente da Anouk Chambaz, con la regia di Filippo Andreatta e suono di Davide Tomat.

Fondato nel 2008, OHT [Office for a Human Theatre] è lo studio di ricerca del regista teatrale e curatore Filippo Andreatta, il cui lavoro si occupa di paesaggio e di politica personale sottilmente affrontata nello spazio pubblico e privato.

OHT ha collaborato a livello nazionale e internazionale con, tra gli altri, La Serre Arts Vivants (CA), la Biennale di Venezia, Carrefour International festival Quebec City [CA], Fondazione Haydn Stiftung, fondazione i Teatri Reggio Emilia, Short Theatre festival, Romaeuropa festival, Triennale Teatro Milano, the Josef and Anni Albers Foundation (USA), Whitechapel Gallery Londra (UK) e MAXXI museo delle arti del XXI secolo Roma (IT). Infine, Centrale Fies è partner regolare di vari progetti, sia per produzioni sia per debutti e, per il biennio 2021-22, OHT è artista associata del CSC S.Chiara di Trento.

OHT è stata premiata per eccellenza artistica, con premi come Nuove Sensibilità per giovani registi teatrali (2008), premio Movin'Up per giovani artisti (2016 e 2017), OPER.A 20.21 Fringe (2017) e una nomina come Miglior Allestimento Scenico ai premi UBU (2018).

 

Premiere: sabato 17 Settembre 2022 ore 18.00

18 settembre - 15 ottobre 2022

Piazzale Picelli, Parma

 



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Henry Moore al Forte di Belvedere 1972. Ph.credits Roberta Resi e Luigi Ronconi.

 

Museo Novecento presenta EFFETTO NOVECENTO

Da Henry Moore a Tony Cragg, dalla terza edizione del premio Rinascimento+, alla performance di Emiliano Maggi fino a Passione Novecento a Palazzo Medici Riccardi.

In occasione della settimana dell'arte fiorentina, il Museo Novecento esce dalle mura delle ex Leopoldine e raggiunge altri luoghi simbolo della città, da Palazzo Medici Riccardi alle sponde dell'Arno, con un ricco calendario di mostre e eventi.

HENRY MOORE IN FLORENCE 

a cura di Sebastiano Barassi e Sergio Risaliti

16 settembre 2022 – 31 marzo 2023

Piazza della Signoria e Sagrato dell’Abbazia di San Miniato al Monte, Firenze

A cinquant’anni di distanza dalla memorabile mostra al Forte Belvedere del 1972, la città rende omaggio al maestro inglese con un progetto realizzato grazie alla rinnovata collaborazione con la Henry Moore Foundation e la BIAF – Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze.

Due opere monumentali, Family Group e Large Interior Form, saranno esposte rispettivamente in due luoghi simbolo della città, in dialogo con il patrimonio storico-artistico di Firenze.

BACK TO MOORE: FORTE BELVEDERE 1972

22 settembre – 3 ottobre 2022

Sala d’Arme, Palazzo Vecchio - Firenze

L’esposizione presenta una selezione di immagini storiche provenienti dagli archivi personali di tutti coloro che, provenienti da ogni parte d’Italia, visitarono la celebre mostra di Henry Moore al Forte Belvedere nel 1972. Un progetto ideato da Sergio Risaliti, che offre una collezione di ricordi raccolta dal Museo Novecento tramite un contest lanciato sui quotidiani locali e proseguito sui canali social, che permetterà di rivivere quell’evento così emblematico per la città di Firenze, per l’arte e per la collettività.

TONY CRAGG - Transfer 

a cura di Sergio Risaliti

23 settembre 2022 – 15 gennaio 2023

Museo Novecento Firenze e Istituto degli Innocenti

La mostra presenta una selezione di sculture e opere su carta del maestro inglese, uno dei più celebri esponenti della scultura contemporanea. Il progetto, assolutamente inedito, è pensato come uno strumento di mediazione volto a presentare non solo le opere, ma anche il processo creativo dell’artista. Una possibilità di approfondimento del lavoro di Cragg, che ha aperto nuove e inedite possibilità di espressione all’arte, nuovi filoni di ricerca e una coraggiosa sperimentazione di materiali, tecnologie e fonti di ispirazione che hanno influenzato generazioni di artisti dagli anni Settanta a oggi.

Water Spell

Performance sull'Arno di Emiliano Maggi a cura di Caroline Corbetta, direzione artistica Sergio Risaliti.

23 settembre 2022, ore 18:45

Ponte alla Carraia – Ponte Vecchio, Firenze

Emiliano Maggi interpreta e attualizza la figura mitologica del tritone e ne fa l’icona del suo nuovo progetto fiorentino, dando vita a una creatura nata dalla sua fantasia e ispirata dalle figure della tardo-cinquecentesca Fontana del Nettuno in Piazza della Signoria, Firenze. Un affascinante essere, umano e animale, femminile e maschile, che è protagonista di una performance a cura di Caroline Corbetta, concepita e interpretata da Maggi, che scivola al tramonto sul tratto di Arno tra Palazzo Corsini e il Ponte Vecchio.

RINASCIMENTO+

Riconoscimento internazionale al collezionismo e mecenatismo - III edizione

23 settembre 2022, ore 20:30

Firenze, Palazzo Vecchio

alla presenza del Sindaco di Firenze Dario Nardella. Il prestigioso riconoscimento sarà anche quest'anno assegnato a eminenti personalità del collezionismo e del mecenatismo per il loro sostegno all’arte e agli artisti. I premi verranno consegnati in occasione della cena di gala organizzata in collaborazione con BIAF – Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze. Ai collezionisti e mecenati vincitori della terza edizione di RINASCIMENTO+ verrà consegnato un premio speciale, ideato dall’artista Emiliano Maggi, che ha realizzato sei sculture, esemplari unici, ciascuna dedicata a uno dei premiati.

PASSIONE NOVECENTO

Da Paul Klee a Damien Hirst

Opere dalle collezioni private a cura di Sergio Risaliti

24 settembre 2022 – 8 gennaio 2023

Palazzo Medici Riccardi, dove è nato il collezionismo moderno all’epoca di Cosimo il Vecchio e di Lorenzo Il Magnifico, ospita una prestigiosa selezione di opere di maestri del XX secolo provenienti da collezioni private fiorentine e toscane, con l’intento di collegare la grande tradizione rinascimentale del collezionismo e mecenatismo alla passione per l’arte del Novecento ancora coinvolgente nella nostra epoca. La mostra ospita opere di: Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi, Alberto Savinio, Arturo Martini, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Alberto Burri, Paul Klee, Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Louise Burgeois, Alighiero Boetti, Daniel Buren, Damien Hirst, Cecily Brown, Ai Weiwei, Tracey Emin e altri.

I progetti di Museo Novecento e Palazzo Medici Riccardi sono organizzati da MUS.E.

 



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Nell'immagine: Edoardo Tresoldi, Studio Azzurro, Max Magaldi, ánemos, Parma 360 © Roberto Conte. Yuval Avital, Persona, Parma 360 © Sinfonia Media. Francesca Pasquali, Camminando Contaminando, Parma 360 © Sinfonia Media

 

PARMA 360 VI Edizione del Festival della creatività contemporanea PASSAGGI / PAESAGGI Spazio e Tempo nel contemporaneo

Un’edizione speciale che presenta i percorsi di alcuni protagonisti del sistema artistico contemporaneo le cui opere saranno in dialogo con gli spazi espositivi della città.

La stagione culturale di Parma si apre oggi con la sesta edizione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, evento dedicato alle massime espressioni delle arti visive contemporanee e del pensiero creativo, la cui direzione artistica è a cura di Chiara Canali e Camilla Mineo.

Promosso e prodotto dalle associazioni 360° Creativity Events ed Art Company, PARMA 360 Festival ha ricevuto il patrocinio e il contributo del Comune di Parma, il contributo della Regione Emilia-Romagna e di Fondazione Cariparma ed è sostenuto da un’ampia rete di partner pubblici e privati.

Un’edizione speciale, in programma tra il 10 settembre e il 30 ottobre 2022, che presenta i percorsi di alcuni protagonisti del sistema artistico contemporaneo le cui opere saranno in dialogo con gli spazi espositivi della città, in un percorso multimediale e sinestetico dedicato al tema PASSAGGI / PAESAGGI.

In questo inizio di secolo si parla con sempre maggiore insistenza di “paesaggio”, attribuendo spesso a questo termine significati diversi. Ma il paesaggio è ormai un continuum spazio-temporale che riunisce nella propria compagine caratteri opposti e dicotomici: l’uomo e la natura, lo spazio interno e quello esterno, il confine e l’apertura, l’esistenza concreta e quella immaginaria, il reale e il virtuale. Gli uni e gli altri sono, in realtà, condizioni di passaggio, di transizione, di evoluzione che il variegato programma del festival si proporrà di indagare attraverso i protagonisti coinvolti in questa sesta edizione.

Non solo mostre e progetti espositivi ma anche talk e incontri che confermano la natura partecipativa e relazionale di PARMA 360, nonché la sua vocazione a incoraggiare e diffondere l’arte contemporanea e gli artisti emergenti, attraverso la valorizzazione del patrimonio artistico parmense trasformato in un vero e proprio museo diffuso sul territorio. Anche in questa edizione, infatti, luoghi sia istituzionali che privati come palazzi storici, torri medioevali, spazi di archeologia industriale riconquistano il loro valore aggregativo e si arricchiscono di nuove valenze semantiche.

Ideata appositamente per PARMA 360 festival e presentata a Palazzo del Governatore è l’opera poli-autoriale ánemos di Edoardo Tresoldi, Studio Azzurro e Max Magaldi. ánemos è un progetto corale che unisce linguaggi espressivi differenti: i tre artisti hanno concepito un organismo unico che si snoda attraverso la dimensione scultorea di Tresoldi, le proiezioni video di Studio Azzurro e la sonorizzazione di Max Magaldi. Insieme narrano un fenomeno semplice come il soffio leggero dell’evolversi di una giornata nel suo passaggio / paesaggio - il suo ánemos - sintetizzandolo in un ambiente chiuso in cui agiscono dinamiche antropiche. Nel fare questo l’opera cerca di intercettare la relazione tra uomo e natura, legata fondamentalmente al caso, traslandola in una dimensione in bilico tra reale e virtuale.

Se l’architettura di Tresoldi detta le ritmiche spaziali dell’installazione, il suo contraltare è quello di essere Materia Assente che respira ed è resa mutevole dai racconti visivi di Studio Azzurro e dalle suggestioni sonore di Magaldi. L’opera di Studio Azzurro, nata come Cieli d’Italia, un grande affresco animato che simula ad “occhi in su” un viaggio lungo un’Italia immaginaria, mostra il sospiro di un cielo, il suo svolgersi e il suo mutare nell’arco di una giornata, dall’alba alla notte attraverso il mezzogiorno e il tramonto. A questa narrazione immaginifica si lega l’ecosistema sonoro ideato da Max Magaldi, composto da variazioni di suoni, momenti di climax e di pausa. Ogni visitatore, attraverso il proprio device, è in grado di aggiungere e amplificare gli elementi sonori nello spazio. ánemos si configura come un ambiente contemplativo, un percorso di ascolto e di scoperta in cui la percezione temporale è sospesa.

L’installazione è accompagnata da due percorsi paralleli che ne permettono un’ulteriore lettura: la mostra fotografica di Vito Frangione, un’esplorazione autoriale del lavoro di Tresoldi con un testo critico di Bianca Felicori, e i block notes di Studio Azzurro, un racconto dei loro processi e delle loro visioni artistiche.

Nell’ambito della macro-opera realizzata dall’autore israeliano Yuval Avital con il titolo Bestiario della Terra, progetto dell’anno di Reggio Parma Festival 2022, che si snoda nel corso dei mesi con un palinsesto composto da esposizioni monografiche, installazioni e grandi eventi, Persona è la terza mostra e rappresenta l’indagine sulla maturità, dopo le due precedenti svolte sull’infanzia, con Anatomie squisite (Musei Civici di Reggio Emilia), e sull’adolescenza, con Lessico Animale. Prologo (APE Museo di Parma).

In questa tappa, che si svolge nel settecentesco edificio di Palazzo Marchi, sono in mostra le celebri maschere sonore di Yuval Avital. Persona in passato significava maschera in quanto il termine italiano proviene dal verbo latino personare, formato da per = attraverso + sonare = risuonare, con riferimento agli attori del teatro classico che "parlavano attraverso" la maschera lignea che indossavano in scena.

Assieme alle maschere sonore sarà presente la video installazione Firedance, una riflessione nata davanti ai tradizionali fuochi di San Giuseppe di Matera, in cui l’ombra di un bambino che alimenta il fuoco va inteso come messaggio spirituale e purificatore. Infine, River Icons un lavoro iconografico in cui il fiume allude al flusso dei migranti che abbandonano le loro terre e in cui i partecipanti, composti da rifugiati e richiedenti asilo, diventano co-creatori dell’opera, innestando un processo di ri-umanizzazione dell’individuo de-umanizzato.

Il Torrione Visconteo, Torre medievale che sorge in via dei Farnese, di fronte al palazzo della Pilotta, ospita il progetto site-specific Camminando contaminando dell’artista Francesca Pasquali, autrice riconosciuta nel campo dell’arte contemporanea nazionale e internazionale per la sua ricerca legata alle materie plastiche. A partire dall’osservazione delle trame compositive con cui la natura crea le sue forme, l’artista cerca di riprodurne le strutture e i pattern attraverso la materia del proprio tempo. Pasquali trasforma e riconnota i materiali plastici e industriali, spesso di riuso, in ambienti di grande complessità e lenta elaborazione; seppur si tratti di materie proprie della quotidianità (plastica, polistirolo, ragnatori, setole) l’artista utilizza tecniche antiche quanto l’uomo, quali la tessitura, l’accumulo, l’intreccio.

Partendo dalla fascinazione che questi materiali esercitano nella sua prassi creatrice, stimolata dalla peculiare tipologia degli ambienti propri del Torrione Visconteo e sollecitata dalla volontà di interagire con il pubblico, l’artista realizza un articolato allestimento che si dipana per i vari piani della torre, lavorando sul dialogo tra ambiente e materia, pubblico e opera d’arte.

Lo Spazio Vetreria di Italia Veloce, sede e laboratorio di “Italia Veloce”, storica officina di Parma all’avanguardia nella realizzazione di biciclette di lusso e design, a partire dal 30 settembre 2022, ospita CINEMATICA illustrazione in movimento, mostra curata dalla galleria torinese Caracol e Camilla Mineo, dedicata a quattro grandi illustratori e illustratrici tra i più affermati del panorama italiano: Riccardo Guasco, Fabio Consoli, Marina Marcolin, Ilaria Urbinati.

Come ogni anno, anche in questa sesta edizione del festival, l’Edicola liberty di Piazza della Steccata viene rivestita con un progetto dedicato all’illustrazione contemporanea, e ospiterà le opere di Federica Bordoni, con una mostra dal titolo Paesaggi metaforici - Visioni oniriche di luoghi interiori realizzato in collaborazione con Scintille bookclub e illustation.it e con il supporto di Servizievole. Le illustrazioni digitali di Bordoni uniscono realtà e fantasia in maniera elegante, con grande sensibilità cromatica, dando vita a scene in bilico tra i due mondi.

Questa edizione di PARMA 360 Festival prevede anche una serie di talk, incontri e workshop con gli autori protagonisti delle mostre e alcuni relatori, critici d’arte, curatori, giornalisti, operatori culturali in dialogo con loro, in un programma moderato da Andrea Dusio, curatore, giornalista e saggista che si occupa di temi legati all’arte antica e contemporanea per le pagine culturali di quotidiani, periodici e testate web.

Il Festival abbraccia attivamente tutta la città e si arricchisce del CIRCUITO OFF realizzato grazie al supporto de La Galleria per coinvolgere il pubblico in un percorso nei negozi con l’obiettivo di rilanciare e promuovere la fervida cultura artistica già presente sul territorio e supportare le attività commerciali. Cuore del Circuito off sarà quest’anno La Galleria, con i suoi negozi, ristoranti, librerie, che saranno protagonisti di una mostra diffusa nelle vetrine degli esercizi commerciali in collaborazione con Illustation.it che proporrà mostre di illustratori di fama nazionale e internazionale.

Lorenzo Lavagetto, Assessore alla Cultura del Comune di Parma: "La sesta edizione del Festival porta a Parma opere di grandi artisti contemporanei capaci di reinterpretare, con originalità, alcuni dei più suggestivi spazi culturali e luoghi del patrimonio artistico cittadino offrendo occasioni di scoperta e arricchimento, non solo per appassionati d'arte e intenditori, ma anche per tutti coloro, adulti e bambini, che con curiosità si avvicinano all'arte contemporanea per la prima volta. Con piacere apriamo le porte di Palazzo del Governatore a Edoardo Tresoldi che, insieme alle proiezioni video di Studio Azzurro e grazie alla sonorizzazione di Max Magaldi, coinvolgerà il pubblico in una narrazione immaginifica in cui la percezione temporale è sospesa".

PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, che vede la direzione artistica e la curatela di Chiara Canali, Camilla Mineo e di Silvano Orlandini come Direttore di produzione, è organizzato dalle associazioni 360° Creativity Events ed Art Company, con il contributo del Comune di Parma, della Regione Emilia-Romagna, di Fondazione Cariparma e un’ampia rete di partner pubblici e privati, tra cui La Galleria, Termoblok, Gruppo Zatti, Studio Livatino, Studio Athena, Eulip, Villani vini e liquori, Bruno Casoli Trasporti, Gruppo INCHotels di Parma, Servizievole, De Simoni.